(VdR)
La maison Dieu
Lui vegliò su di lei
il circolo di una luna
per carpire l'essenza
che lo aveva chiamato.
Urlava la sua anima
dai ferri di una prigione
senza conoscere
il suo male oscuro.
La forza e lo spirito di Ogard
soltanto potevano
liberare in Lei
il legame del corpo dalla sua mente.
E l'anima libera e unisona
alla sua specie animale
l'avrebbe riportata
fra le creature pure del bosco,
oltre lo scoglio di quel castello.
Fu solo allora che
divelta anche l'ultima remora,
presigli i polsi la liberò dal vincolo
di quel corpo portandola all'estasi.
L'anima della principessa
cedette lui i suoi tesori
ricambiata di un amore sconosciuto.
Fu il grido del suo nome
nell'imperare dei corpi
a scandire la fine della sua prigionia.
Carta XVI
Per Veronica
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Post n°21 pubblicato il 04 Luglio 2006 da lechateau
20 Lui le disse: "Aspettatemi, vi raggiungo" In quel momento, in quella stanza d'albergo, l'orgoglio di quella donna fu messo alla prova... o andar via o restare... L'istinto ebbe la vittoria: il desiderio di incontrarlo era molto più grande dell'offesa ricevuta... Rimase immobile, adagiata sul letto, per circa mezz'ora... la menzogna di quell'uomo era completamente scomparsa dai suoi pensieri... ora lei era solo in preda ad una bramosia ingestibile... non vedeva l'ora che Lui la raggiungesse... Squillò ancora il suo cellulare... era sempre Lui che questa volta le diceva... "Scendete nella Hall... non ho alcuna intenzione di raggiungervi nella stanza"... "Non ho capito... mi avete fatto attendere tutto questo tempo per non incontrarmi???... Qual'è il senso di questo sporco gioco???... Ma perché??..." Avrebbe voluto fare mille domande... eppure anche questa volta decise di tacere e di dire solamente con voce calma e tranquilla... "Vado via... e non fatevi nemmeno vedere!" "No... voglio incontrarvi!" rispose Lui. Lei chiuse la conversazione... non le andava di sentire altro... Raccolse le sue cose e uscì... percorse il corridoio che portava alla hall... scese le scale.... Si ritrovarono l'uno difronte all'altro... si guardarono... Lui la prese per mano e la riportò nella stanza... Silenzio totale... fermi... l'uno difronte all'altro... Lei ruppe il silenzio: "Ma perché... solo questo vorrei sapere... Perché?... Perché questa menzogna?... Perché non volevate incontrarmi?... Non sono stata io a chiedervelo..." Lui prese il suo tempo e rispose: "Perché siete troppo bella..." Quelle parole... quanto le odiava quelle parole... parole che rappresentavano sempre un impedimento più che un complimento... parole che per lei non avevano mai avuto un senso... Decise ed andò via... si avviò a piedi alla Stazione... attendeva che il treno giungesse... Sentì una mano appoggiarsi sulla sua spalla... Lui l'aveva raggiunta... proprio nel momento in cui il treno stava arrivando... Fece in tempo a dirle solo questo: "Lo so che odiate sentirvelo dire ma è quello che penso ed è per questo che non ho voluto stare in camera con voi" Lei disse solo: "Ho capito, va bene... vi saluto..." ...e prese il treno... |