"Generalmente sono di piccola statura e di pelle scura. Molti puzzano
perché tengono lo stesso vestito per settimane. Si costruiscono
baracche nelle periferie. Quando riescono ad avvicinarsi al centro
affittano a caro prezzo appartamenti fatiscenti. Si presentano in due
e cercano una stanza ad uso cucina. Dopo pochi giorni diventano
quattro, sei, dieci. Parlano lingue incomprensibili, forse antichi
dialetti. Molti bambini vengono utilizzati per chiedere l'elemosina, spesso
davanti alle chiese donne e uomini anziani invocano pietà, con toni
lamentosi e petulanti. Fanno molti figli che faticano a mantenere e
sono assai uniti tra di loro. Dicono che siano dediti al furto e, se
ostacolati, violenti. Le nostre donne li evitano sia perché sono poco attraenti e selvatici sia perché è voce diffusa di stupri consumati quando le donne tornano
dal lavoro. I governanti hanno aperto troppo gli ingressi alle frontiere ma, soprattutto, non hanno saputo selezionare tra coloro che entrano nel paese per lavorare e quelli che pensano di vivere di espedienti o, addirittura, attività criminali."
*Ottobre 1912. Ispettorato dell'Immigrazione del Congresso degli Stati
Uniti d'America. RELAZIONE SUGLI IMMIGRATI ITALIANI.*
Inviato da: pino.caccia.20091
il 10/07/2009 alle 20:54
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il 03/07/2009 alle 14:29
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il 25/06/2009 alle 18:42
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il 22/06/2009 alle 08:54
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il 29/05/2009 alle 19:43