Non è ancora giovedì, ma questa settimana è tutto anticipato di almeno un giorno, alcune attività anche di due.
Oggi è mercoledì e facciamo comunque i biscotti, come li facciamo (di solito) ogni giovedì d'inverno. Forse nemmeno si può parlare d'inverno in questo anno, solo tanta, troppa acqua: nei terreni che ormai non ne vogliono più sapere di assorbire, sembrano enormi stagni, troppa acqua anche sulle coste marittime, disastri a non finire, ovunque, troppa acqua anche sul mio viso, per altro sprecata, del tutto sprecata, serve solo ad arrossare gli occhi e ad irritare la pelle del viso (ohDdio che danno!).
Oggi è mercoledì, e facciamo i biscotti e tutti gli altri dolcetti di carnevale, anche se qui di bambini qui non ce ne sono, li mangeremo tutti noi, fino a scoppiare, scoppiare non più di delusione o rabbia o tristezza, ma di dolcetti fritti e superzuccherati.
Li avremmo fatti domani, ma domani devo preparare tutte le valigie per riportare a casa mia (casa mia!) i millemigliardi di vestiti che mi hanno coperta in questi lunghi mesi qui.
Domani dovrò fare un sacco di cose insolite per esser giovedì! ad esempio la tinta ai capelli, non sopporto quei tre fili bianchi sulla sommità della mia testolina vuota.
Ma oggi ho fatto i biscotti, tentando di non pensar(ti), non ci sono riuscita, ma non è certo una novità, questa è una di quelle settimane in cui ti penso sempre, la prossima non lo so, si sa ormai bene che essendo io una donna di malvagi costumi uso ed abuso e poi getto le persone, anche questa non è una novità.
Basta esserne consapevoli, ma intanto i miei biscotti sono così avvolgenti e tiepidi da sembrare un'altra favola.