Lente Ingrandimento

Allarmismo forse esagerato ma non fuori luogo per la situazione "Rifiuti Tossici"

<<In aumento i casi di tumore su tutto il litorale tirrenico cosentino>>

Le ultime allarmanti vicende che hanno invaso i telegiornali nazionali relativi a ritrovamenti di relitti navali in fondo al mare, presumibilmente carichi di rifiuti tossici (radioattivi e non), stanno agitando gli animi degli abitanti del litorale tirrenico cosentino, che forse trovano, a distanza di più di un decennio, risposta ad un aumento esponenziale delle malattie tumorali nella popolazione residente. Il grido d'allarme era stato lanciato, in tempi non troppo antichi, dal direttore del reparto di oncologia dell'ospedale civile di Paola, dott. Gianfranco Filippelli, che per l'attività svolta ha

 potuto registrare un trend di crescita anomala di malati di tumore tra la popolazione costiera, ben al di sopra della media nazionale. Oggi, quel dato ospedaliero potrebbe trovare conferma da uno studio specifico sul fenomeno già annunciato nei giorni scorsi dal medico di base Cosmo De Matteis. Da qui, ed alla luce dei ritrovamenti in mare e quelli ipotetici nel greto del fiume Olivo ad Aiello Calabro, anche i più inesperti in materia cominciano ad associare i casi e ritenerli strettamente correlati. Ma la domanda che si pone l'opinione pubblica, giustamente preoccupata per la propria salute, è se si è di fronte ad un fenomeno che, nelle adeguate proporzioni, possa

 riproporre un rischio simile a quello di Chernobyl. Gli esperti per il momento non si pronunciano, anche perchè si è in attesa delle perizie disposte nell'ambito delle indagini avviate dalla Procura di Paola, che attraverso il procuratore capo, Bruno Giordano, sta seguendo con molta determinazione l'intricata vicenda. È chiaro che l'allarmismo in questa fase potrebbe essere esagerato anche se esso non risulti essere assolutamente fuori luogo. Su tutto però rimane fondamentale accertare fino in fondo ed al più presto la verità per porre rimedio a quello che potrebbe risultare il più grave disastro ambientale, e non solo, della nostra regione.