Lente Ingrandimento

Calabria Libera dalle scorie Radioattive e tossiche

Istituzioni e cittadini impeganti in una campagna di sensibilizzazione che consenta di ripulire la Calabria dalle scorie tossiche e radioattive

Allarmismo si o allarmismo no? La nave o meglio le navi dei veleni che circondano la Calabria, inabbissate lungo le sue coste, stanno sortendo un effetto strano sulla popolazione che mostra una preoccupazione crescente, smorzata di volta in volta dagli inviti alla cautela che provengono da più parti. E' giusto o non è giusto ascoltare le voci calmieratrici su un argomento del genere dove ad essere in gioco è la salute non dei singoli individui ma di intere comunità? E' da considerarsi un caso che studi diversi sul fenomeno dei tumori sulla popolazione residente nel tirreno cosentino confermino un trend di crescita costante e superiore alla media nazionale? Quanto di questo studio è direttamente collegato al traffico dei rifiuti tossici? Tutti interrogativi che aspettano risposte concrete.

Quesiti a cui sta cercando faticosamente e caparbiamente di dare risposte la Procura della Repubblica di Paola che dando risonanza nazionale alla vicenda ha acceso i riflettori su un caso giudiziario delicatissimo. Tale sistema è di fatti l'unico mezzo per smuovere le coscenze al di la delle voci rassicuranti. Intanto, si comincia a registrare un interessamento delle istituzioni e tra i più attivi è da annoverare il presidente della provincia di Cosenza Mario Oliverio che ha investito della vicenda direttamente il governo attraverso un telegramma urgente inviato al presidente del consiglio, Silvio Berlusconi, ed attraverso una serie di incontri fatti con comitati spontanei di cittadini interessati e preoccupati della situazione. Oppure come il sindaco di Cetraro Giuseppe Aieta, che per dare corretta informazione alla popolazione sul reale pericolo rappresentanto dai relitti radioattivi ha chiesto una speciale autorizzazione alla curia vescovile che consente all'amministrazione comunale di intervenire nelle parrocchie durante le Messe domenicali. Da alcuni gironi è partita anche la campagna di sensibilizzazione mediatica sul fenomeno del Quotidiano della Calabria che ha messo a disposizione il proprio sito per la firma di una petizione denominata "Liberi dalle scorie". Per firmare la petizione si può accedere direttamente da QUI.

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