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...fini la comédie

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Messaggi del 14/12/2010

La Bella e la Bestia

Post n°6 pubblicato il 14 Dicembre 2010 da briciolabau



La bella e la bestiaIn un paese lontano dalla Francia viveva nel suo splendido castello un giovane principe. Era viziato ed egoista. Durante una fredda notte d'inverno una vecchia mendicante si presentò al castello e chiese al giovane principe un riparo dal freddo offrendogli una rosa, ma lui la cacciò in malo modo. Lei si trasformò in una bella fata e per punizione gettò un incantesimo sul castello trasformando il principe in una orribile bestia. E solo se fosse riuscito a farsi amare prima che la rosa incantata sfiorisse sarebbe tornato uomo. “Ma no santi numi, questa è quella vera acciderbolina, ho davvero perduto il filo, ma guarda tu, questa l’avevo già scritta, debbo cambiarla, si, Arianna per cortesia mi ridaresti Il filo del discorso! Arianna??? Ma benedetta ragazza quando mi occorri non ci sei mai , dove sei, ah eccoti, bene dammi per cortesia codesto filo, ah eccolo qua, adesso posso davvero cominciare, era ora perbacco."
ED ECCO LA VERA STORIA DELLA BELLA E DELLA BESTIA

In una città, bella, ricca di laghi, di storia, viveva un giovane di bell’aspetto, come per la bestia, c’era in lui qualcosa, che tutti gli abitanti della ridente cittadina gli appiopparono il “soprannome “ di Bestia.Vuoi che fosse invidiato per la sua presenza fisica, per quello sguardo che era quasi come i prati fra cui correva con la sua bicicletta, e negli occhi un pizzico di cielo.Bello, suscitava quindi l’invidia degli altri ragazzi del paese. Lui con il suo sguardo fulminava le donne…“Aspetta che ho di nuovo perduto il filo Arianna! Puoi ora….un po’ più svelta ragazza mia, sennò vado in stampa per il nuovo anno.” Ecco qua, lui non era di certo come la VERA BESTIA, le donne non lo schivavano affatto. Anzi, con la sua bicicletta, in giro per la città, feceva molti incontri. Poi quando si arruolò in marina, bhè oltre al suo innato fascino, anche la divisa e capirete voi! La franchigia per lui era un cogliere fiori nei prati, ma senza mai innamorarsi!!!

Pensava con nostalgia, alla sua città tra i laghi, ma guarda un po’ oggi, sarà il tempo. E continuo a perdere il filo….”Arianna ragazza mia ,oggi ti do filo da torcere eh, ma tu rendimi nuovamente il mio, grazie!“Nella notte , i suoi occhi scrutavano il cielo e pensava a quella donna che abitava in un castello, sul monte, la pensava tra le mille e più donne che al ritorno gli avrebbero senza indugio detto un si…La castellana, lui la vide solo una volta, i loro occhi si erano incrociati per una frazione di secondo. Ma la vide bene, nello specchio di luna, occhi neri e capelli corvini che le si poggiavano sulle spalle…

Questo pensava la bestia, inforcando la sua bicicletta passava nei pressi del castello quasi tutte le notti, nessun rumore udiva tra le spesse mura del casello! Ma una luce restava accesa e lui pensava che magari era la bella castellana, così, poggiava la bicicletta al muro ed attendeva che anche quella luce si spegnesse.I suoi concittadini notarono il suo cambiamento… Non guardava più molto le donne, il suo sguardo mutò, non c’era l’alterigia di sempre, quasi come se la sua baldanza di essere e sapere che nessun ragazzo avrebbe osato toccare un fiore, che lui recise, prima di partire fosse scomparsa.O mamma che c’entrano i fiori ora????”Arianna!! Che c’entrano i fiori…ragazza mia, ma scherziamo?? Per favore ragazza ridammi codesto filo, benedetta ragazza, ma dove sei??? Eccomi eccomi, ed ecco il filo…”Una sera mentre la bestia era nella passeggiata che costeggiava la sua meravigliosa città, gli si avvicinò un ragazzo, il quale lo interpellò con timore reverenziale, dicendogli “ posso parlarti per un secondo?”“Certo” disse lui e si chinò verso il ragazzo. Ed egli gli disse.“Ma come tu non sai che al castello stanotte c’è un grandissimo ricevimento?”“No rispose lui, un po’ sorpreso, e tu come lo sai?””bhè io sono li, vado a fare il cameriere, il maggiordomo è da stamattina che ci passa in rassegna tutti, ma tu non vieni??”“Ma messere maggiordomo non mi ha neanche guardato, sarà forse, per la nomea che grazie a voi, mi porto dietro”Continuò così la sua passeggiata, ma il rospo era grande da mandar giù…Scese la notte ed egli andò come tutte le sere al Castello, sentiva la musica, i piani del castello tutti illuminati, percepiva tutti gli odori, ben sappiamo che nella notte, i sensi si acuiscono…gli sembrava di sentire odore di tortelli di zucca, che gli piacevano moltissimo, odori e profumi di donne e tanto altro…..

Così bussò al castello, apri il maggiordomo che lo guardò interpellandolo in maniera brusca. “Cosa vuoi tu che tutti ti chiamano bestia per tutte le cose che hai fatto?”“Messere azzardò il giovane, vi prego fatemi entrare…, potrei esservi servo per una sera?”“Giammai”, tuonò il maggiordomo, non varcherete codesto uscio, qui si ricevono solo persone dabbene e con la servitù sono al completo, risalite sulla vostra bicicletta ed andatevene.” Lui inforcò la sua bicicletta mentre il suo sguardo era fisso sull’immensa scala dell’ingresso e la vide.Vide la castellana correre giù dalle scale, il maggiordomo con riverenza si fece da parte…., non capendo cosa stesse accadendo!Lei… con il suo abito bianco come la luna , l’alpostrofò “Bestia….”E tremante gli rispose…” Ditemi madama”“Portami con te, non hai nulla che somigli alla bestia di cui tutta la città parla, nei tuoi occhi vedo amore, chi è colei che ha le chiavi del tuo cuore?” Disse.“Solo una persona ha le chiavi del mio cuore madama, e da MOLTO TEMPO ORMAI.”E lei incalzante, “dimmi chi è. E se vuoi io tornerò al castello.”“Siete voi, mia signora, da lungo tempo ormai, esso vi appartiene…”Si strinsero in un abbraccio ed un timido “ti amo” sfiorò i capelli della bella castellana.E sotto gli occhi di tutti ballarono al chiaro di luna…

Poi salì in bicicletta con la bestia, si voltò un secondo e disse al maggiordomo: “Chiudete il Castello, si riaprirà quando io e lui torneremo già sposi, per i festeggiamenti.””Ariannna… mi sa che mi sono perduta di nuovo il filo…., debbo concludere, bene, bene, ecco qua, ma non stare sull’attenti, non sono mica un gendarme! Benedetta ragazza”Così la bella castellana e la bestia, andiedero insieme incontro all’amore…e mi duole finire come in tutte fiabe…ma è davvero così, già.
E VISSERO FELICI E CONTENTI.

Ed anche questa come tutte le favole, ha una sua morale…L’amore e la ragione vincono sempre sull’invidia e su tutta la cattiveria del mondo.Il bello delle fiabe é che c’è sempre un fondo di vera verità.Ma che bello no???

 
 
 

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