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La farmacia d'epoca

Raccolta di scatole e flaconi di farmaci di ieri - di Giulia Bovone

 

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Pastigliette Brioschi

Post n°136 pubblicato il 07 Giugno 2011 da lafarmaciadepoca
 

Oggi parleremo di un’azienda italiana che sicuramente conoscerete: la Brioschi di Milano.

Essa fu fondata nel 1880 dall’appena ventenne Achille Antonio Brioschi, il quale, dotato di grandissima intraprendenza e spirito imprenditoriale riuscì in appena dieci anni a creare un’azienda solida, e nel 1894, addirittura aprì una fabbrica a New York tramutando il suo laboratorio artigianale in una multinazionale.

A cosa si deve tutto questo successo? All’Effervescente Brioschi naturalmente, ma io non sono qui a parlarvi di questo, perché già dalla nascita questo prodotto non era considerato un farmaco, al contrario del citrato di magnesio effervescente che circolava in Inghilterra.

Invece, vi voglio proporre un prodotto della ditta decisamente più di nicchia: le Pastigliette Brioschi Regolatrici dello stomaco e dell’intestino.

La vera svolta della ditta Brioschi verso la produzione farmaceutica si ebbe nel 1900, quando il lungimirante Achille decise di acquistare dalla Lysoform Gesellshaft i diritti per l’omonimo disinfettante, seguito poi dalla commercializzazione in Italia di un altro prodotto di grande successo: i cachets Kalmine di cui vi ho parlato a lungo.

Le Pastigliette Brioschi risalgono agli anni 20 – 30 e, se devo essere sincera, erano forse uno dei farmaci più “naturali” in un’epoca che se nella medicina non ci mettevi del mercurio o della stricnina non eri nessuno .

Gli ingredienti erano: scammonea (nome comune del Convolvolus scammonia, noto per le sue proprietà lassative), aloe (lassativa e totalmente disgustosa, l’”olio di fegato di merluzzo” dei bambini cresciuti negli anni 90), senna (non il fiume, ma il nome comune  della Cassia angustifolia. Stimola l’attività peristaltica intestinale), e bicarbonato di soda (per la “costruzione” della pastiglia).

Ecco la foto della scatola:


Risale agli anni 20 – 30 del secolo scorso e misurava  4 cm x 3 cm x 1,1 cm.
Il farmaco era parecchio economico: una scatola costava solo una lira.
La dose era da una a cinque pastiglie nell’arco della giornata e all’inizio dei pasti.

Grazie per aver letto il post!

 
 
 
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