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La farmacia d'epoca

Raccolta di scatole e flaconi di farmaci di ieri - di Giulia Bovone

 

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Antiseptol

Post n°312 pubblicato il 15 Luglio 2013 da lafarmaciadepoca
 

Buongiorno, quest’oggi ho deciso di mostrarvi la scatola di un prodotto sconosciuto, l’Antiseptol dei Laboratori Boniscontro e Gazzone.

Chi mi segue da un po’ di tempo sicuramente ricorderà che questa industria farmaceutica ha vissuto il suo momento di massimo splendore nella prima metà del Novecento, producendo alcuni dei più conosciuti ricostituenti dell’epoca.

Quello di oggi però non è un ricostituente, si tratta di una confezione di ovuli vaginali anni Trenta, impiegati in una svariata gamma di patologie vaginali differenti: endometriti, vaginiti, anessiti, leucorree, ed ulcerazioni del collo uterino di tutti i tipi.

Per l’epoca l’Antiseptol era una meraviglia della scienza e della tecnica, oggi potremmo trovare di meglio.

Il principio attivo principale era un filtrato sterile polivalente di colture di batteri piogeni, ovvero microrganismi che tendono a causare infezioni suppurative. Questo non per infettare la poveretta, ma per “immunizzare” la mucosa in questione.

A coadiuvare il lavoro dell’ultrafiltrato betterico ci pensavano l’estratto di Hamamelis  e di Belladonna, il primo è utilizzato da secoli per le sue proprietà astringenti e decongestionanti, mentre la seconda veniva impiegata in caso di dismenorrea.

Veniva poi il turno dell’ammonio solfoittiolato e dell’ossido di zinco, entrambi utilizzati nel trattamento di arrossamenti ed ulcerazioni.

Il tutto veniva poi amalgamato con della glicerina per realizzare l’ovulo in sé.
A titolo di curiosità riporto che al giorno d’oggi è ancora in vendita un prodotto con il nome di “Antiseptol”, ma è un semplice disinfettante cutaneo.

Ecco la foto della scatola:

Antiseptol

Misura 7 cm x 9cm x 3,5 cm e risale agli anni Trenta del Novecento.
Per quanto riguarda il modo d’utilizzo credo che non ci sia bisogno di particolari specificazioni: si raccomandava di porre in loco l’ovulo la sera, magari con un tampone di cotone, lasciare agire tutta la notte e praticare una lavanda calda il mattino seguente per eliminare eventuali residui.

Grazie per aver letto il post!

 
 
 
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