Creato da unfunghettotrallala il 29/03/2005
bevi a piccoli sorsi e mastica lentmente

Area personale

 

Archivio messaggi

 
 << Giugno 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
          1 2
3 4 5 6 7 8 9
10 11 12 13 14 15 16
17 18 19 20 21 22 23
24 25 26 27 28 29 30
 
 

Cerca in questo Blog

  Trova
 

FACEBOOK

 
 

Ultime visite al Blog

lige00Morrow85Petalo1977valeria.dammiccoscarafonisabrinawwcumprashirinebastalamagadellespezie0sandro_siracusacapo1986squattylorteyuwtoorresanadjmaredazione_blog
 

Chi può scrivere sul blog

Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti gli utenti registrati possono pubblicare commenti.
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 

 

Win Trek

Post n°40 pubblicato il 09 Giugno 2005 da unfunghettotrallala
Foto di unfunghettotrallala

cosa succederebbe se sull'astronave Enterprise di Star Trek girasse Windows ???


Diario del Capitano - Data astrale 9802.1beta  

Abbiamo intercettato una astronave Borg ai confini del quadrante Memphis.
La nave sembra abbandonata: non c'è traccia di vita e abbiamo rilevato solo deboli segni di macchine in attività.
Il droide Data, il signor Worf, il signor LaForge e sua cugina Gill Bates si sono teletrasportati a bordo per una esplorazione più accurata.

Li stiamo seguendo dal ponte dell'Enterprise.
Picard: Signor Worf, ancora niente?
Worf (dall'astronave Borg):
Niente, Capitano. Pare proprio che se ne siano andati.
Picard:
I loro computer?
Worf : Per quello che ne capisco di tecnologia Borg, qui è tutto spento. Se non ci fossimo portati le torce non ci sarebbe nemmeno la luce.
Data: Forse non hanno pagato la bolletta! AH AH!
Picard:
Data, disattivi quel dannato chip emozionale!
Data:
Agli ordini... *CLICK*... Ma che...? *CLICK*... Non si disattiva... *CLOCK*... Ah! Fatto.
Picard: Data, a volte non la invidio.
Riker: Capitano, lei una volta è stato assimilato dai Borg. Era in grado di sentire le loro comunicazioni...
Picard: Sì, Numero Uno, ma ora non capto nulla. I Borg non sono qui. Consigliere?
Troi: Non avverto alcun pensiero, a parte quelli dei nostri amici.
LaForge: Capitano, abbiamo trovato qualcosa!
Picard:
Che cosa?
LaForge:
Capitano, abbiamo trovato qualcosa!
Picard: Che cosa?
LaForge: Capitano, abbiamo trovato qualcosa!
Picard: Ho capito! Che cosa avete trovato?
LaForge:
Un piccolo disco piatto, argentato, con un buco in mezzo. Non sembra tecnologia Borg, per quello che ne capisco. Sopra c'è scritto "Beta 2 DDK"
Picard: Non è Borg senz'altro. Prendetelo e tornate subito a bordo.

Più tardi, sul ponte, l'equipaggio esamina il disco.
Picard: Mai visto niente di simile...
Worf :
E' sicuramente terrestre. I Klingon non farebbero mai una cosa così assurda: una ciambella di plastica!
Data: Se mi posso permettere, Capitano, credo di sapere che cosa è. Picard: Sì?
Data prende il disco e lo lancia.
Data: E' un disco... volante!!! AH AH!
Picard:
Data! Mi sembrava di averle ordinato di disattivare il suo chip emozionale!
Data: Mi scusi, Capitano... *CLOCK*... Fatto.
Picard: Allora, sa davvero qualcosa su quel disco?
Data: Certo:è un CD-ROM.
Riker: Un cidicosa?
Data: Un CD-ROM, Signore. Un antiquato supporto terrestre per l'archiviazione dei dati, risalente, credo, alla seconda metà del ventesimo secolo.
LaForge: Ventesimo secolo?!?
Picard: Possiamo leggerne il contenuto?
Data: Non con il computer dell'Enterprise, ma il dottor Soong ha installato al mio interno un antico lettore CD-ROM. Lo usava per farmi cantare vecchie canzoni.
Picard: Ci vorrà molto?
Data: Molto, purtroppo. Forse anche un secondo!!! Il mio lettore CD è molto lento: è solo a unmilionequarantottomilacinquecentosettantasestupla di velocità.
Picard: E' pericoloso?
Data: Oh, no. Che danni potrebbe causare un CD-ROM, signore?
Picard: Allora ci provi, per favore.
Data: Geordi, ho bisogno del tuo aiuto. Sai dove è il mio lettore?
LaForge: Certo. Tirati giù i pantaloni... Ecco fatto.
Data: No. E' al contrario. Capovolgilo.
LaForge: Scusa... Ora è a posto? Silenzio.
Picard: Data?
Data: Attendere. Riconoscimento nuovo hardware in corso. L'operazione potrebbe richiedere qualche minuto.
Riker: Che cosa significa? Geordi, che sta facendo?
LaForge: Sta leggendo il disco. Forse è la registrazione di un programma.
Data: Per rendere effettive le nuove impostazioni è necessario riavviare il computer. Riavviare il computer ora? Sì/No.
Picard: Il computer? Bates, Data è collegato al computer dell'Enterprise?
Bates: No, signore.
Picard: Allora riavvii, Data.
Data: BEEP! FRRR... FRRR... FRRR...
LaForge: Deve avere disattivato la gestione del linguaggio.
Data: Suggerimento... E' possibile diminuire l'affaticamento del collo posizionando lo schermo all'altezza degli occhi.
Worf : Eh???
Picard: Data, questo fa parte della registrazione?
Data: Si desidera la registrazione?
Picard: Certo, che domande sono?
Data: Connessione in corso...
Bates: Capitano, Data si è collegato al computer!
Picard: Lo disconnetta subito!
Bates: Computer disconnesso, signore.
Data: Impossibile trovare l'applicazione SignUp per trasmettere le informazioni di registrazione.
Riker: Vuole dire che la registrazione non è leggibile?
Data: Chi è lei?
Riker: Non mi riconosce?
Data: Attenda, la sto rilevando automaticamente... Niente. Mi fornisca il disco contenente il driver del produttore del suo hardware.
Worf : Data, mi riconosce? Sono Worf.
Data: Word? Una applicazione di Office.
Picard: Data, quel CD sta interferendo con le sue funzioni. Cancelli tutto quello che ha trasferito in memoria!
Data: Errore durante la rimozione di Windows 98. Disinstallazione terminata.
Worf : Windows 98!
Picard: Worf! Sa di che si tratta?
Worf : Per la verità, signore, è una vecchia leggenda Klingon. Si dice che molto tempo fa un nostro incrociatore sia esploso dopo aver avuto a che fare con un misterioso nemico chiamato "Windows 98". Si credeva fosse una nuova arma terrestre, ma poi non se ne seppe più nulla. Bates: Signore, ho controllato con il nostro computer. Sembra che anche la prima Enterprise avesse incontrato "Windows 98".
Picard: E come se la cavarono?
Bates: Non lo so. Il dossier è incompleto, signore.
Picard: Contatti la Federazione. Comunichi la nostra situazione e chieda maggiori informazioni.
Data: La periferica specificata è già utilizzata da un'altra connessione di Accesso remoto. Chiudere l'altra connessione e riprovare.
Bates: Capitano! Non riesco a collegarmi con la Federazione! Data si è inserito nel computer.
Picard: Data! Si disconnetta subito!
Data: Questa nave contiene una applicazione di tipo mime/warp. Si sta scaricando il plugin relativo.
LaForge: Capitano! Instabilità del nucleo a curvatura!
Picard: Data! Si fermi!
Data: Non è possibile rimuovere Internet Explorer. Questa applicazione è in uso dal sistema.

Appare Q.
Q: Certo che voi terrestri non imparate mai.
Picard: Q! E' opera tua, questa?
Q: E ti sembra forse che io possa concepire qualcosa di così irrazionale? No, Capitano Picard questi sono i frutti di quello che voi chiamate "il genio terrestre"!
Picard:Ma puoi aiutarci?
Q: Anche se potessi, non lo farei. Ma, credimi, non posso proprio. Come dite voi? Chi è causa del suo mal...

Q scompare.
Data si mette a svitare una mensola.
Picard: Data, ora che sta facendo?
Data: Svuotamento del cestino in corso.
Picard: Data, non c'è nessun cestino!
Data: Impossibile eliminare Cestino. Disco pieno o protetto da scrittura. Conferma eliminazione file?
Bates: Capitano! Data sta teletrasportando l'equipaggio nello spazio!
Picard: Worf! Gli spari!

Worf estrae una pistola e spara a Gill Bates.
LaForge: Gill!!!
Picard: Worf! Non doveva sparare a lei, ma a Data!
Worf : Scusi, Capitano, ma era tanto che desideravo farlo! Non, so perché, ma non l'ho mai sopportata. Forse per il nome. E poi avrebbe dovuto morire comunque, prima della fine dell'episodio.
Picard: Morire? Perché?
Worf : Perché è il personaggio che nessuno conosce: appare all'inizio dell'episodio e muore. E' un classico.
Data: Attendere. Arresto del sistema in corso.
LaForge: Rottura del nucleo a curvatura!!!
Picard: Abbandonare la nave!!! Abbandonare la...

Più tardi, su Deep Space Nine...
O'Brien: Comandante, l'Enterprise è scomparsa improvvisamente dagli schermi dei radar. Forse è entrata in un nuovo tunnel spaziotemporale.
Sisko: Qualche messaggio?
O'Brien: Solo uno, trasmesso nel momento stesso in cui sono scomparsi.
Sisko: E che cosa dice?
O'Brien: "E' ora possibile spegnere il computer".
Sisko: Ma guarda un po'. Adesso l'Enterprise deve far sapere a tutta la galassia quando spegne un computer? Come se non avessimo niente da fare. Lasci perdere e venga con me al bar di Quark. C'è stata una nuova rissa per della birra andata a male.

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 

Viaggio

Post n°38 pubblicato il 07 Giugno 2005 da unfunghettotrallala
Foto di unfunghettotrallala

Morte vecchio nostromo, è ora di salpare.
Questa terra ci annoia, leviamo gli ancoraggi.
Se neri come inchiostro si mostran cielo e mare,
i nostri fidi petti sono pieni di raggi!

Col tuo veleno alleviaci l'asprezza della via!
Noi vogliamo, bruciati da questo interno fuoco,
scendere nell'abbisso, Cielo o inferno che sia,
e annegar nell'ignoto, pur di trovare il nuovo!

Charles Baudelaire
- Le Fleurs du Mal -

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 

guardando i treni passare

Post n°37 pubblicato il 01 Giugno 2005 da unfunghettotrallala
Foto di unfunghettotrallala

MONOLOGO INIZIALE:

Scegliete la vita,
scegliete un lavoro,
scegliete una carriera,
scegliete la famiglia,
scegliete un maxitelevisore del cavolo,
scegliete lavatrice, macchina, lettore cd e apriscatole elettrici.
Scegliete la buona salute,
il colesterolo basso e la polizza vita;

scegliete un mutuo a interessi fissi,
scegliete una prima casa, scegliete gli amici.

Scegliete una moda casual e le valigie in tinta,
scegliete un salotto di tre pezzi a rate e ricopritelo con una stoffa del cavolo, scegliete il fai-da-te e il chiedetevi chi siete la domenica mattina.
Scegliete di sedervi sul divano a spappolarvi il cervello e lo spirito con i quiz, mentre vi ingozzate di schifezze da mangiare.

Alla fine scegliete di marcire, di tirare le cuoia in uno squallido ospizio, ridotti a motivo di imbarazzo di stronzetti viziati ed egoisti che avete figliato per rimpiazzarvi.
Scegliete il futuro, scegliete la vita.

Ma perché dovrei fare una cosa cosí? Io ho scelto di non scegliere la vita.
Ho scelto qualcos'altro.
Le ragioni? Non ci sono ragioni.
Chi ha bisogno di ragioni quando ha l'eroina?


MONOLOGO FINALE:

Io cambierò...
Metto la testa a posto, vado avanti, rigo dritto.
Scelgo la vita.
Già adesso non vedo l'ora.
Diventerò esattamente come voi: il lavoro, la famiglia, il maxitelevisore del cavolo, la lavatrice, la macchina, il cd e l'apriscatole elettrico.
Buona salute, colesterolo basso, polizza vita, mutuo, prima casa, moda casual, valigie, salotto di tre pezzi, fai-da-te, telequiz, schifezze nella pancia, figli, a spasso nel parco, orario di ufficio, bravo a golf, l'auto lavata, tanti maglioni, natali in famiglia, pensione privata, esenzione fiscale.
Tirando avanti lontano dai guai, in attesa del giorno in cui morirai.

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 

castelli di sabbia e bolle di sapone

Post n°36 pubblicato il 30 Maggio 2005 da unfunghettotrallala
Foto di unfunghettotrallala

emozioni che si sgretolano con il primo soffio di vento.
come castelli di sabbia costruiti sulle pietre, crollano sogni persi nel tempo.

fotografie di un passato creduto remoto, che invece ritorna nel solito posto alla solita ora.

domattina sorgerà lo stesso sole che ho visto sorgere ieri.

e io illuso, ancora a sperare che un *giorno* verrà illuminato dalla luna.

bolle di sapone

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 

stesso me a anche irriconoscibile

Post n°35 pubblicato il 28 Maggio 2005 da unfunghettotrallala
Foto di unfunghettotrallala

ho creduto di sapere.

se non ricordo male nell'esistenza precende a questa sono stato un camaleonte.
rubbai i colori alle piante, alle foglie, alla terra.

irriconoscibile anche a me stesso, sfuggivo agli occhi dei predatori e riuscivo a non farmi vedere dalle prede.

..irriconoscibile anche a me stesso, però!

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 

Post N° 34

Post n°34 pubblicato il 26 Maggio 2005 da unfunghettotrallala
Foto di unfunghettotrallala

Perchè l'inizio nasce dal nulla;

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 

La meccanica non mi interessa

Post n°33 pubblicato il 14 Maggio 2005 da unfunghettotrallala
Foto di unfunghettotrallala



- Pentothal..  PENTOTHAAALLLLLLL ! ! !

- ..ora scendo.

Bene, è giunto il momento.
Ora scenderò e me
lo dirà!
Mi domando come abbia fatto a
resistere così tanto?
Ah.. qualsiasi cosa mi dica, l'importante è
dimenticarla prima che arrivi mezzogiorno.
Non pensare. Non pensare.
In tre anni ho imparato questo: durante le
due ore di fila in menza leggi, parla, fa quello che vuoi ma non pensare. conta i fuori corso.. ma non pensare!


- sei ridotto anche peggio di quanto temessi.. ma siamo alla fine!

*Siamo alla fine*  ..l'impegno rende concise.

- Ti lascio, il che suona anche abbastanza stupido.
Le ragioni sono: la tua Totale_Disinformazione, La tua Pigrizia e La tua scarsa Dignità..

Proprio quello di cui avevo bisogno.

- ..vivi sugli allori. Quali, poi!
Anzi.. ti
vivi addosso.. sdraiato!
No. Peggio ancora:
fai..  
..cosa fai?   ..ccooossssaaaaaa fai???

{- Allora compagni, tutto bene?}

{- Tutto bene, compagno. grazie!}

- ..ma che significa ti lascio? che non faremo piu' l'amore? che non ci vederemo più?? o che incontrandomi non mi saluterai???

- Niente di tutto o questo, o forse tutto questo questo.. ma che importa. E' il concetto che conta.
*Ti lascio*. amen..
la meccanica non mi interessa!

..CRISTO, I FASCISTI!!!

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 

Dall'archivio magnetico del signor Alex D.

Post n°32 pubblicato il 10 Maggio 2005 da unfunghettotrallala
Foto di unfunghettotrallala

Questa è per i genitori delle mie compagne in assorbente esterno che, a quanto mi viene riferito, stentano a riconoscermi nella foto di classe e si chiedono se quel tanghero e il ragazzino che fu un giorno tanto studioso hanno qualcosa a che vedere o meno.
   Il sottofondo che si può apprezzare presentemente è la Henry Rollins Band popmata dallo steereo centrale a piene woofer.
   Bè, sissignori. Il tanghero sono proprio io, razza di bastardi. Il tanghero e il bambino che se ne stava sempre zitto a disegnare, e poi si faceva leggere il libro delle parole di Richard Scarry e conosceva a memoria i nomi degli uccelli compresi il tarabuso, il tucano e il pulcinella di mare, sono la stessa fottuta persona. Sono proprio io, kazzo. Colui che andava alle elementari vestito da tirolese, coi pantaloncini di pelle e le tasche a forma di foglia di quercia e il posto per il coltellino, sono io.
   Il tanghero che se non fosse per i suoi genitori e da un pezzo in mezzo ad una strada e non è detto che non ce lo sbattano loro, alla fine sono sempre io. Colui con quella musica assordante che quella non è musica è rumore, che si stona per non sentire la vocina della sua coscienza che gli dice sei una specie di alcoolizzato come quell'altro finito male e non sai scendere a compromessi e se non ti pieghi ti spezzerari, sono sempre io, kazzo.
   Be', venite a prendermi, no?
   Cielo, quasi dimenticavo. Le vostre figlie fanno tutte cagare, signore, Le vostre figliole vorrebbero essere delle troie sbragate, signore, uh, ma nessuno se le fila. Perchè kazzo, domanderete voi. Be', perchè non sanno lasciarsi andare, più o meno. E perchè se sembrano delle suore in fila indiana non è per modestia, purezza o altro, ma per paura schiffa. Comunque autoinkulàtevi tutte, se possibile. Gràzzie.
   Fine delle trasmissioni.

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 

eclisse lunare

Post n°31 pubblicato il 05 Maggio 2005 da unfunghettotrallala
Foto di unfunghettotrallala

oggi sono passato in ferramenta.
ho comprato un martello e un chiodo.
m'hanno detto che: "chiodo scaccia chiodo".

staserà prverò.
forse è la volta buona,
e magari arriva anche un'eclisse definitiva.

piesse:
sperando sempre che il chiodo che ho preso non sia arruginito!

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 

(*) a volte, molto spesso, vorrei essere un computer.

Post n°30 pubblicato il 03 Maggio 2005 da unfunghettotrallala
Foto di unfunghettotrallala

01000111100000101010111110101010100101000001010010010010100101001010010100110101001010101010010101010100101010101010101001010101010010100101010010110010101001010101010101001010101001001011111111110100100100001000010010100101011010010111111100101010010101001111110010010010100100100100100100100100100100101010010


- metto su un cd, ho bisogno di cancellare una parte di memoria (*)


PLAY:

To the dancers in the rain

(
Emilie Simon)

I didn't believe in anyone but I found you today
My eyes are not closed baby I still remember
If my words are not that clear
I know my heart is understanding
Every little kiss of you

I'm your princess for a night, maybe forever
We were dancers in the rain and it still remains

If my words are not that clear
I know my heart is understanding
Every little kiss of you

Just a sunny day in Paris give it backs to me
I don't need to be romantic I just have to be me

My lover is gone but I'm not on my own
With all these litlle kisses of you
My lover is gone but I'm not on my own
With all these little kisses of you

procedo con leliminaione dei files? S/N?
- Si!

si desidera svuotare il cestino e tutti i files contenuti? S/N ?
- Si, cazzo, già te l'ho detto!

i files sono stati eliminati, la memoria ora è libera.
- anche il mio processore mi prende per il culo! altro che *eliminati*, qui si sono aggiunte cose che nemmeno ricordavo: evidentemente ho bisogno di un cervello nuovo!

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 

PETER PAN DEI POVERACCI

Post n°29 pubblicato il 29 Aprile 2005 da unfunghettotrallala
Foto di unfunghettotrallala

Ieri sera avevo un coltello in tasca.
Tutto era perfetto: avrei potuto finalmente affrontare i miei fottutissimi fantasmi.
Ed era ormai da tempo che aspettavo quel momento; che aveva fatto perfino capolino nei miei sogni, e lì - tra l’altro - era stato perfetto.
Ma non è andata come avevo sognato. 

  -  No no.

È andata, invece, come sospettavo che andasse: davanti l’ostacolo, invece di affrontarlo sono fuggito a gambe levate.  

  -  Peter Pan dei poveracci!

Ed ora mi ritrovo ad auto-infliggermi frustate con la speranza di redimermi, nell'illusione di imparare dagli errori compiuti.
Ma cos’è che devo imparare, poi? Ad essere adulto?  
Non ci sono riuscito fino ad ora, e temo che il momento della *maturità* sia ancora lontano.

  -  Sono un fottuto Peter Pan dei Poveracci!!!

L’unica cosa che so fare è scrivere stronzate su sto cazzo di blog, davanti ad uno schermo, al sicuro nelle quattro mura della mia cameretta. Con la speranza che magari lo legga gesù cristo e che magari, impietosito da cotanta imbecillaggine, decida di cambiare le sorti del mio destino.

  -  Caro Artur, lascia che te lo dica, sei un emerito coglione ! ! !

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 

IL TEOREMA DEL FASCIO

Post n°28 pubblicato il 25 Aprile 2005 da unfunghettotrallala
Foto di unfunghettotrallala

Dati: Sappiamo per un noto assioma della saggezza popolare che:
IL CANE E' IL MIGLIOR AMICO DELL'UOMO.

Abbiamo inoltre avuto dimostrazione empirica (vedi G8) che:
FINI E' IL MIGLIOR AMICO DEL CARABINIERE.

Come e' altresi' noto dalle piu' rudimentali nozioni della teoria degli insiemi, se un insieme e' contenuto in un altro, significa che e' minore o tutt'al piu', uguale ad esso.

Tutti converremo nell'asserire che i carabinieri rappresentano solo un parte degli uomini, quindi possiamo scrivere C e' contenuto in U, dove C rappresenta l'insieme dei carabinieri, mentre U l'insieme degli uomini.

Passando alla rappresentazione di funzioni non possiamo pero fare l'errore di scrivere C molto minore di U, in quanto non trattiamo insiemi ma funzioni con valore, quindi abbiamo due possibilita' che portano comunque alla stessa conclusione. Analizziamole in specifico:
1. Trattare il problema come morale/politico, ed asserire che, nonostante il processo di democratizzazione interno, i carabinieri non sono ancora cosi' umani…
2. Porci come osservatori solidali alla teoria "tarallucci e vino" e, confortati anche da prove empiriche (le barzellette), constatarne i limiti costitutivi.

Qualunque sia la vostra scelta, abbiamo sicuramente elementi a sufficienza per scrivere C minore uguale ad U.

Poniamo ora in relazione di proporzione le due frasi iniziali:
CANE : UOMO = FINI : CARABINIERE

Per le note proprieta' possiamo invertire gli estremi senza che il risultato cambi ed ottenere:
CARABINIERE : UOMO = FINI : CANE

Esprimendo tutto in funzione di Fini, abbiamo la formula risolutiva
FINI = ( CARABINIERE * CANE ) / UOMO.

Sappiamo dalle ipotesi che C minore uguale ad U, quindi per qualsiasi C, U appartenenti ai reali, C e' limitata superiormente da U.

Con un semplice calcolo di limite possiamo ottenere che se C tende a U, FINI tende a CANE.

Quindi, per quanto i carabinieri possano migliorare (e di questo ne siamo certi), Fini sara', al massimo, un cane. O, se preferite, Cane Nero [per chi ha letto "Uomini e no" di Vittorini].

PS: Chiedo scusa ai cani per essere stati insultati. W gli animali.

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 

melodia del silenzio

Post n°27 pubblicato il 17 Aprile 2005 da unfunghettotrallala
Foto di unfunghettotrallala

i numeri mi fanno venire un leggero (ma nemmeno troppo leggero) mal di testa.
le parole, invece, mi mettono l'ansia.
il linguaggio che preferisco è di gran lunga quello degli sguardi.
e adoro il silenzio: non il silenzio imbarazzante in cui non sai cosa dire, e vorresti essere da un'altra parte.
adoro quel silenzio in cui le parole sono superflue.

ho ancora malditesta: maledetti bicchierini colorati!
ma ho fatto un sogno.
vediamo, come potrei definirlo.. forse l'aggettivo che più s'avvicina alle sensazioni che m'ha lasciato è *grottesco*. io che giro in sacco a pelo, la luna strafatta (che buffa, hi hi hi) che balla seguendo più il ritmo delle luce che quello della musica, la gente che comunica con strani sms e nel momento in cui manda il messaggio partecipa anche ad un quiz (questa parte del sogno non l'ho capita nemmeno io, ma non pretendo tanto). quando la incontro, lei mi abbraccia, io non resisto e con le labbra (perdonate alla vostra roccia questo atto di romanticismo spinto) accarezzo la sua pelle velutata ( ..nel regno di morfeo i sentimenti sono anarchici, e le azioni anche). seguono istanti di silenzio comunicativo in cui le racconto di come il cielo è triste senza Luna.
sempre in silenzio facciamo l'amore.
eterna melodia del silenzio.
sempre in silenzio mi dice cho ora deve andare.
sempre in silenzio mi sveglio e capisco che era solo un sogno.

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 

ridatemi indietro i soldi

Post n°26 pubblicato il 16 Aprile 2005 da unfunghettotrallala
Foto di unfunghettotrallala

Il problema è il colore troppo maledettamente colorato.
secondo poi, quel gusto oltremisura invitante.
ormai li fanno in tutte le maniere immaginabili:
    -   che prendi stasera, vodka  e succo del luppolo del Caucaso?
   
-   no,preferirei del rhum con una lacrima di bambino afghano che ha perso i genitori.
Insomma, come al solito non resistito.

E fin qui tutto a posto.
Il problema, invece, è stato cedere alla subdola tentazione del bicchiere colorato dai profumi esotici. Dovrete infatti, convenire sul fatto che suddette bevande  hanno la proprietà di salire su dalla cannuccia senza bisogno di essere aspirate.

A differenza di un buon vecchio scotch wischy, il subdolo intruglio sviluppa la particolarità del non appagamento. Anzi, appena il bicchiere resta vuoto, la voglia di berne un altro aumenta.

Ho un po’ di mal di testa.
Ma non sono ubriaco.

Quello che non mi piace quando bevo è che poi penso.
Ma vi pare giusto?
Io ho pagato per divertirmi. E questi mi fanno pensare!

ridatemi indietro i soldi

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 

scienza non fantascienza

Post n°25 pubblicato il 15 Aprile 2005 da unfunghettotrallala
Foto di unfunghettotrallala


avevo bisogno di un testo stasera e ho pensato alla luna. e le parole sono venute da sole. anche se aiutate da un vocabolario, chè io con l'inglese non è che ci vado tanto d'accordo
domani spero di andare in studio per le registrazioni (il pericolo è dimenticare la melodia della parte cantata, e co' sta capoccia che me ritrovo...).
ma state tranquilli, non sarò io a cantare.
- figuriamoci
mi metto a ridere da solo, senza che altre persone mi ascoltino.
- no no no
anzi
anche se lei ancora non lo sà, sarà arianna a cantare, maestra di pianoforte con una voce meravigliosa.
e poi aggiungerò le chitarre di alessandro.
e i sinth di daniele.
e magari, perchè no, è la volta buona che rimprendo in mano il basso. chè stà fermo lì da anni, solo a prendere polvere. e io c'ho proprio voglia di ricominciare a suonarlo.
e magari faccio anche una collaborazione con la mia violoncellista preferita: capito Inbal? dico a te. capito?? fammi sapere....



                                                 argue to the moon

I am waiting for my dream,
but i can't see anymore.

The moon fly without me,
and my time is gone slow.


.:.:.:.:.:.:.:.:.:.:.:.:.:.:.:.:.:.

Today we've say just goodbye,
while the tears feel my eyes.

sometimes I thing about it again
even if I've changed my mind.




vorrei tanto farvi ascoltare anche la musica.
ma noi siamo scienza non fantascienza

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 

(?) . _ electro miracle . _ (?)

Post n°24 pubblicato il 14 Aprile 2005 da unfunghettotrallala
Foto di unfunghettotrallala





questi giorni di nullafencenza sfrenata si stanno dimostrando più utili di quanto osassi sperare

il miracolo ha avuto luogo il giorno dopo che avevo preso gli strumenti da davide.
- DIO C'E' 
e non lo dico tanto per dire. (tra l'altro voglio rassicurarvi, non ho avuto un'improvvisa (quanto improbabile) conversione religiosa).
però IDDIO si è manifestato: mentre cercavo dei cavetti per collegare i miei aggeggi infernali, cosa ho trovato in un vecchio zaino??
- (sempre si lodato)
avvolto nel celofan mi è apparso il bambinello (compreso di bue e asino).
- capirai!
ormai sono anni luce che non aspiro più le 'fraganti delizie'. 
in pratica, un regalo di natale (posticipato) confezionato direttamente dall'onnipotente..

l'ho fatta gigante (per ringraziare).
poi ho preso i cavetti ed ho *capito* che dovevo fare:
- give me the acid bassline!

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 

Post N° 23

Post n°23 pubblicato il 12 Aprile 2005 da unfunghettotrallala
Foto di unfunghettotrallala

Sono un guardiano del gregge
Il gregge sono i miei pensieri
E i miei pensieri sono tutti sensazioni.
Penso con gli occhi e con le orecchie
E con le mani e coi piedi
E con il naso e con la bocca..
Pensare un fiore, è vederlo e respirarlo.
E mangiare un frutto è saperne il senso.
Ecco perché quando un giorno di caldo
Mi sento triste di goderne tanto,
E mi stendo completamente nell'erba,
E chiudo gli occhi che bruciano,
Sento che tutto il corpo è steso nella realtà,
So la verità e sono felice.
Tu dici, vivi nel presente;
Vivi solo nel presente.
Ma io non voglio il presente, voglio la realtà:
Voglio le cose che esistono, non il tempo
Che le misura.
Cos'è il presente?
È qualcosa di relativo al passato e al futuro.
È una cosa che esiste in funzione dell'esistenza
Di altre cose.
Ma io voglio la sola realtà, le cose senza presente.
Non voglio includere il tempo nel mio schema.
Non voglio pensare le cose in quanto presenti:
Le voglio pensare in quanto a cose.
Non le voglio separare da esse stesse,
Trattandole come presenti.
Non dovrei nemmeno trattarle come reali.
Non dovrei trattarle affatto.
Dovrei solo vederle, semplicemente vederle;
Vederle fino al punto di non poterle pensare,
Vederle fuori dal tempo, fuori dallo spazio,
Vederle con la facoltà di toglier tutto tranne il visibile.
Ecco la scienza del vedere, che non è scienza.

Fernando Pessoa 

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 

 

Post n°22 pubblicato il 07 Aprile 2005 da unfunghettotrallala
Foto di unfunghettotrallala

E.CHE.TE.LO.DICO.A.FARE.  

e nemmeno stanotte riesco a dormire. echetelodicoafare. ma. però. non ho nemmeno voglia di scrivere. 
mi spiace. sò che starete tutti/e piangendo. (a questo punto). tutti/e delusi in attesa di un nuovo. avvincente. strappalacrime. racconto dello zio funghetto. ma vi toccherà attendere. ancora qualche giorno. (credo).
attualmente. la mia vena creativa è altrove. in uno studio di registrazione. per la precisione. e per il momento è bene che resti lì.
 

il problema però. resta. sonno nemmeno l'ombra. (e. stanotte. ho finito il libro che stavo ri-leggendo).
credo che a questo punto. la cosa più saggia da fare sia. guardarmi il film che mi sono affittato per domani.


e domani?
si profilano tre possibilità:
1. se sarà un bel film. vorrà dire che. allora. domani lo rivedrò.
2. se. invece. mi farà cagare. lo riporterò in videoteca e. prenderò a pizze davide che me l'ha consigliato.
3. potrei rivederlo. perchè. mi sono addormentato mentre lo guardavo.


la possibilità n.2 è di gran lunga la più divertente.



* * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * *


FILM: Il giardino delle Vergini Suicide
TITOLO ORIGINALE: Virgin Suicides
USA
DURATA:
96 minuti
COLORE



* * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * *

si spengono le luci.
inizia il film.

buona visione funghetto

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 

MONOLOGO

Post n°21 pubblicato il 04 Aprile 2005 da unfunghettotrallala
Foto di unfunghettotrallala

  Il pomeriggio ero stato da Antonella. Dovevo prendere i dischi. L’accordo era: venti copie e nemmeno una lira. Per me andava più che bene, considerando il fatto che è già tanto trovare qualcuno disposto a stampare/investire nel rumore che registri.
Non vedevo l’ora di vederli.
Toccarli.
Ascoltarli.
Ho optato per una via di mezzo, prendendo dieci copie del mio disco e dieci copie tra le centinaia in vendita. Antonella, infatti, svolgeva anche attività di distribuzione per diverse etichette indipendenti: spesso riuscivo a trovare del materiale davvero niente male. 
Con due buste piene di vinili, esco dal quartier generale della idroscalo-records.

   Prima di tornare a casa, però, decido di passare per “piazzetta merda”, simpatico luogo di ritrovo dei punkabestia romani, consigliato a tutte le giovani coppiette per una serata romantica.
Era sabato sera, dunque isola pedonale e piazza stra-gonfia di di dread-loock e cani privi di guinzaglio. L’odore delle anfetamine lo percepivi anche se avevi il raffreddore.
Per caso incontro Edo e Mat, compagni universitari, amici, fratelli.
 
 -   Hey Artur, stasera c’è la festa a Ostia, che fai vieni?
E che faccio, non ci vengo?
 
-   Certo!
Senza passare da casa, butto i dischi in macchina per andare al nostro pub. Così, tanto per iniziare a carburare, mando giù tre pinte e mezzo di Guinnes (non sono alcolizzato, la Guinnes è una birra molto leggera).
   -   Beh, che ne dite ragazzi, potremmo anche iniziare ad avviarci.
  
-   Si, l’ultima pinta e andiamo.
Saliamo in macchina, lo stato è “brilletto-andante”. Mat fa un rutto che ci obbliga a spalancare i finestrini: per fortuna che è estate. Edo ne gira un paio.

    Arriviamo ad Ostia, ma non sappiamo dove andare. Iniziamo a girare per il paese. C’è l’ufficio turistico aperto, ma non ci sembra il caso di chiedere a loro. Optiamo per un gruppo di brutti ceffi davvero poco raccomandabili; in situazioni di “normalità” nemmeno ci saremmo mai avvicinati  ma l’alcool è spesso d’aiuto in queste circostanze. Otteniamo le informazione richieste e anche un mucchio di dettagli secondari, del tipo: tempo di percorrenza, afflusso di persone previsto, probabili posti di blocco. Ringraziamo e, soddisfatti del bottino, ci avviamo verso il luogo di perdizione.     
     Ci accorgiamo di essere arrivati dalle macchine parcheggiate. Scendiamo dalla Twingo di Mat e prendiamo il vialetto che dà sulla spiaggia, seguendo il ritmo della musica. Edo inizia già a ballare. Il mare è calmo, ma le persone sono immerse in danze frenetiche. Ci sono due sound-system, il primo pulsa techno-strobo-trance, il secondo è dedito a vibrazioni jamaicane. Scelgo una soluzione diplomatica: mi metto al centro in modo da permettere all’orecchio sinistro di andare in paranoia e all’orecchio destro di riprenderlo. 

    Passano dieci minuti mentre cerco di sincronizzare la parte destra del corpo con quella sinistra: mi rendo conto che probabilmente sto chiedendo troppo alle mie capacità di ballerino. Vado a fare un giro, forse è meglio.
Di notte il mare è davvero bello, acquista un fascino che durante il giorno non ha. Guardo la luna riflessa nell’acqua perdendomi così tra i labirinti dei miei pensieri malati.
Una botta sulla spalla ha l’effetto di farmi ritornare sulla Terra:
     -  Bella zio…  stasera ci siamo tutti!
Mi giro, vedo Luchello.
     
-   Heylà, fratellino…  come butta?
Noto che ha una strana luce negli occhi, e la mascella è leggermente traballante.
      -  Grande festa! Visto che delirio!?
Mi mette qualcosa nella tasca dei pantaloni e se ne và. Non mi stupisco: conosco bene Luchello,  angelo post-punk con la sindrome di Babbo Natale.
Tiro fuori dalla tasca una bustina, la apro e dentro ci sono due capsule di MDMA. La richiudo e, mentre ripongo il prezioso bottino nel taschino della camicia, mi riavvio verso l’arena.

    Stavolta mi incammino senza indugio verso il primo sound. In console stanno suonando dei miei amici, vado a salutarli. Un ragazzo, che non avevo mai visto mi passa un bong. Aspiro, tossisco e ringrazio.
   
-   Super skunk di prima qualità, direttamente da Amsterdam!
Ci tiene a precisarlo.
Gli ripasso il bong e ringrazio ancora. Vedo Edo e Mat che ballano vicino le casse.
Edo ha in mano una bottiglia d’acqua.
  
-    Tieni, bevi.
Faccio un sorso. È amara. Ne faccio un altro. Molto amara. (Non è “solo” acqua). Maledetti bibitoni: non sai mai cosa ci sia dentro.
Faccio l’ultimo sorso (molto abbondante) e la ripasso.
   -    Ti va di farla?
   -    Hai tutto?
Mi passa cartine e sigarette.
Io in tempo record la chiudo, faccio due boccate e la ripasso.
   
-    Vado a fare un giro ragazzi, ci vediamo dopo.

    Mi siedo sul bagnasciuga facendo attenzione che l’acqua non mi bagni i piedi. Tiro fuori le capsule e ne ingoio una senza bisogno di bere. Mi stendo con la schiena sulla sabbia e vengo rapito dalle stelle.
Una mano calda si posa sulla mia: la mano di Viola.
  
-    Ciao Viola, anche tu qui?
Lascia la mia mano e mi accarezza una guancia.
  
-    Ciao piccolino, come stai?
Mi tiro su e le offro un bacio sulla bocca.
Non che mi sia mai piaciuta Viola, ma quella sera aveva un’aria diversa. La luna illuminava il suo volto rendendola una fata. O almeno, così mi appariva in quel momento.
Mi passa una birra e mentre bevo inizia a raccontarmi la sua disavventura. Aveva incontrato l’ex ragazzo con cui aveva litigato tutta la sera.
  
-   È uno stronzo, quello si è bruciato il cervello ed ora pensa con il cazzo!
Io ci capivo ben poco, nemmeno lo conoscevo lui. E l’effetto dell’ecstasi iniziava a farsi sentire. Stavo lì in silenzio, con la birra in mano, cercando di concentrarmi sulle sue parole.
   
-  …e quella troia con cui sta ora? ..la conosci, no? ..magari te la sei fatta anche tu!
Continuo a non capire, ma le droghe sono ormai in circolo e la testa fa avanti e indietro in sincro con la musica.
Il monologo continua. Il mio corpo è lì, ma la mia mente sta volando tra le stelle. Ma di questo Viola sembra non accorgersene.
  
-   È finita la birra, ti spiacerebbe andare a prenderne un’altra. Io non riesco a muovermi.
  
-    Certo piccolo, ritorno subito.
Mentre aspetto, con un gesto meccanico ingoio la seconda pillola.
Al suo ritorno Viola ha con se, oltre la birra, anche un joint.
Bevo. Fumo. Bevo. Fumo. Fumo. Bevo.
Ormai sento soltanto il “suono” delle sue parole.
Mi ritrovo a camminare mano nella mano sulla spiaggia.
Chiedo dove stiamo andando, ma non sono sicuro di aver afferrato la risposta. 

     Sento caldo. Sento il sangue che inizia scorrere veloce. Il cuore pulsa freneticamente. Apro gli occhi e vedo Viola in ginocchio davanti a me. I miei pantaloni abbassati. L’accarezzo e richiudo gli occhi. Mi lascio trasportare dal rumore delle onde che s’infrangono sugli scogli. Estasi notturna. 
Quando riapro gli occhi il sole è sorto già da un pezzo.  Viola dorme accanto a me. Il mio braccio è il suo cuscino.  Il suo fiato mi riscalda il collo. Si sveglia anche lei.
   -    Dormito bene, piccolo? 
  
-    Ehm.. si.. si..
Ma che diavolo è successo?
Come in un film, iniziano a scorrermi davanti gli occhi le immagini della notte appena terminata: Luchello, le pillole, le bibite, i joint.. Viola.
Il puzzle è completato.
Panico!
    -   Tutto ok, Viola
   
   Si.. grazie. Sai, stanotte mi hai fatto riflettere…
T’ho fatto riflettere? Ma perché, parlavo?
  
-    Credo tu abbia ragione, sai? Infondo Daniele mi vuole bene, forse sono io che gli sto troppo addosso.
Beh, in questo momento l’unico a cui stai adosso sono io!
  
-    Ho capito di amarlo. Ora sono sicura di amarlo. So di non poter vivere senza si lui.
E dovevi violentarmi per capirlo?
    -   Ti voglio bene, piccolo. Ora devo andare  però, Daniele mi starà cercando..
Si alza. Si toglie la sabbia dai capelli. Mi bacia sfiorandomi le labbra. E si allontana.

Io resto lì, cercando le sigarette e i pezzetti del puzzle che ancora mancavano.
Guardo il mare. E il sole che si riflette sulle onde.
Il sole...
Un pensiero assale la mia mente.
Nooo! Ho lasciato i dischi in macchina.
Si staranno sciogliendo!

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 

rapina a mano armata

Post n°20 pubblicato il 03 Aprile 2005 da unfunghettotrallala
Foto di unfunghettotrallala

lo scorso mese ho fatto una rapina. alzato all'aba, ho preso pistola e passamontagna. e sono andato in facoltà.

ok. la discussione della tesi è una formalità. ma io ero abbastanza teso.  considerando il fatto che avevo stampato tutto l'ambaradam soltanto il giorno prima.

prima. molto teso. (fatto comprensibile trattandosi di tesi). 
e la gioia di avere la luna. accanto. che mi faceva pensare a tutt'altro

poi. la situazione in pugno. passamontagna messo. pistola carica.
non è stato molto difficile rapinarli. considerando il fatto che ero l'ultimo della mattinata. e i prof, addormentandosi uno dopo l'altro, hanno lasciato campo libero alla mia eloquente dialettica. non ascoltando ciò che dicevo.

..quanto mi mancate..


PUBBLICI RINGRAZIAMENTI

Dedico questo lavoro a quelle persone che, in un modo o nell’altro, hanno incrociato la mia vita in questi anni (o mi sopportavano già da prima) lasciando un segno più o meno profondo.
Spero di non dimenticare nessuno, ma siete davvero tanti e io non so nemmeno da dove cominciare...

Mi sembra giusto iniziare con quelli che mi sono stati più vicini negli ultimi tempi e proseguire a ritroso ..ma so che mi sto già perdendo!

Inizierei con Emanuele, Luca e Alessandro, ottimi coinquilini, che mi hanno sopportato nonostante le raffiche di decibel giornaliere, nonché validi aiutanti nella stesura della tesi (soprattutto per quanto riguarda la copertina). Continuerei con i vicini, Bigfoot, Porretta, Andrea, Umberto, Mario, Luca, Reale e Violentino, per il loro supporto tecnico e gli ottimi caffè. Marco e Nicola, con cui ho vissuto i miei primi anni da fuori-sede. Gigi, il piccolo Einstein, perché se non avevo la sua penna consumavo troppi cd. Marco e Rosario, perché stasera sono passati a trovarmi con le bionde. Clorinda per Le Corbusier. I miei amici d’infanzia Alessandro, Gabriele, Domenico, Luigi, perché mi conoscono da troppo tempo e ancora persistono. Irene, perché mi sopporta da ventitre anni. Il vecchio, perché era bello il CONI ma neanche la musica è tanto male. Faustino, perché quando suonavamo insieme erano altri tempi. A Massimiliano, perché, in fondo, l’equilibrio è difficile da raggiungere. Adelina, perché vorrei avere la stessa forza che hai avuto tu. Pasquale e Saretta, perché l’amore è vintage e a noi piace proprio per quello. Adriano, perché appena metto un po’ di soldi da parte ti produco (questo vale anche per Pasquale). A Manù, perché le cenette a casa tua sono sempre le migliori. Agath, perché se scrivi un testo rischiamo di fare una hit. A Davide, perché ascolto ancora con piacere il disco giallo. Antonella, perché disco7 è proprio niente male.

Infine una dedica speciale per tutti i miei compagni d’università e pochi altri: Marco e Gigi, i miei migliori amici,  per i viaggi organizzati il giorno prima; Franzo e Danzo, perché non c’è fretta a finire l’Università; Giorgio e Zueva, perché l’amore esiste; Dadda, Ari e Ila, perché… ci deve essere per forza un motivo? Carolina, perché ancora ricordo quei tarocchi; Sara, Simona e Michelina, perché bella pe’ te, bella pe’, me bella pe’ tutti!  Marco, Riccardo e David, perché quelle si che erano feste; Giampy, perchè capisco le indecisioni, le paure e tutto il resto, però non sono molte le cose importanti nella vita. Martina, quando ritorniamo nella terra di mezzo? Vale, perché ha reso piacevoli anche i momenti di studio matto e disperatissimo ..e non solo quelli. Burtler, per il triangolo di Pierce. Ilaria, perché ho capito quanto sono ottuso. Silvietta, perché Amelie è un bel film, un po’ meno se lo guardi da solo! Mattia, perché la musica è bella, ma se poi ci sono pure le immagini… Edoardo, perché ora devi ospitarmi a Parigi e farmi da guida. Massi, Geko, Luchello e Cassi, per i cocci rotti! Il Polletti, perché nun famo ‘na festa? Marco N, perché sei un signore: Forza Napoli. Gabriele e Sabrina, perché le convizioni politiche sono importanti. Valentina e Chiara …ma siete sorelle? Martine,  perché in Sicilia ci dobbiamo ritornare insieme. Stefanino, per i capelli. Bruno, perché devi tagliarti i capelli. Andrea il biondo, perché non è matto! Raffa, per le ripetizioni, Biggione, perché discutiamo la tesi lo stesso giorno. Er Mateo, il giorno prima. Infidel, perchè just do it! Gli storici personaggi che hanno segnato questa facoltà e che ormai incontro raramente: Graziella, Cecilia, Andrea, Fabrizio, Saretta Cecco e Frida (che spettacolo!), Sciuscià, Eugenio, Marco Peppe, Citral, Paolo, AndreaBella, Marco e Dana, il Master, Ilaria e Marco, Felice e Bellezza, l’aulettaconnection, Andrea S. e Andrea C. (ometto i nic per decoro!),  Luther Blisset e l’anarcociclista.


Ad Emiliana ed Enzo: le stelle più belle.


 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 
« Precedenti Successivi »