Una ragazza sola

Quando ci si chiarisce...allora vuol dire che è davvero finita. Fino a quel momento si vive come in una sorta di limbo fatto di rabbia, di rancore, ma anche di illusione, l'illusione di potersi chiarire e di poter tornare insieme. Un momento stai male, l'altro lo passi a sperare tenendoti stretto al ricordo dei momenti belli trascorsi insieme. Quando una storia è finita il cuore lo avverte e allora cerchi di ingannarlo e di ingannare te stesso. Poi arriva il momento del chiarimento, più o meno civile, in cui si capisce che...è veramente finita. Allora ti senti completamente svuotato, smarrito e ti sembra che un tir ti sia passato addosso e ti senti impotente. Tu pensa che la mia ex non ha avuto neanche il coraggio di chiarire!!! Dici a te stesso: che sarà di me, riuscirò a sopportare il peso di questo dolore, di questa solitudine? Riuscirò un giorno ad essere felice, ad avere dei figli, una famiglia. Sono queste le cose che alla fine contano veramente nella vita, le cose che danno un senso alla tua giornata, al tuo svegliarti per andare al lavoro. Qualche mese dopo che ci siamo lasciati si è ammalato mio padre. Veramente ha cominciato a star male prima che ci lasciassimo... Comunque è andata come andata. La malattia di mio padre è stata una mazzata terrificante per tutti noi, un autentico incubo. In quel periodo mi sono ritrovato veramente solo, eccezion fatta per quei pochi veri amici che ho continuato a sentire ogni tanto. Lei non c'era, dov'era quando avevo bisogno della sua presenza?Eppure io le sono stato vicino quando lei ha attraversato il periodo più brutto della sua vita. Avrei voluto avere qualcuna vicino a me con cui confidarmi con cui condividere la mia paura, il mio dolore. Una persona con cui condividere un'oasi di pace fatta magari di una telefonata, di un'uscita insieme, per non pensare oppure semplicemnte per rilassarsi e recuperare le forze. Grazie a Dio in quel periodo ho avuto accanto a me mia sorella maggiore e devo ringraziarla perchè ha fatto tanto per mio padre, per mia madre e per me.La malattia di mio padre è durata circa un anno. Un anno trascorso per lo più in ospedale. Ecco lì ho capito veramente dove sta la sofferanza e il valore delle persone, quelle che veramente contano nella nostra vita. Non ho mai provato alcun rancore nei confronti della mia ex, ho solamente compreso che avevo trascorso due anni e mezzo della mia vita con una ragazza che non mi ha mai amato veramente. Non è uno sfogo il mio. A lei non rinfaccio nulla. Solamente di fronte alla malattia di mio padre ho capito che la sofferenza per la fine di un rapporto tra due findanzati era meno importante.Si trattava di un fardello meno pesante da portare rispetto alla malattia e alla prospettiva poi verificatasi della morte di mio padre. Ti scrivo queste cose perchè ho un grande rispetto del dolore che stai vivendo. So quello che si prova e quanto costa. Non fraintendermi, non voglio assolutamente dire che il mio dolore è stato più grande del tuo o che il tuo è meno importante. La sofferenza è sofferenza e basta. Tra l'altro sei la prima e forse l'ultima persona a cui ho raccontato e a cui racconterò la mia storia. Se l'ho fatto è per un senso di comprensione e di condivisione che solo chi ci è passato può avere. Comunque il senso di questo mio intervento, come al solito prolisso, è quello di testimoniarti che da questa sofferenza che nel momento in cui si manifesta è terribile, quasi insopportabile, dico quasi insopportabile, si può uscire, si può guarire e si può tornare a stare bene anzi, scusa, si esce, si guarisce e si torna a stare bene. Spero che le mie parole ti siano di conforto e soprattutto ti diano quella speranza, quella luce che tu ovviamente adesso non puoi vedere. Hai superato questa dura prova già una volta e sono certo che ce la farai ancora. Ti abbraccio

Ti leggo con piacere, soprattutto quando sei prolisso!! ;) Mi piace ciò che dici, le tue parole riescono a coccolarmi in un momento così particolare della mia vita. Beh, la sofferenza è brutta sotto qualsiasi forma...però a volte la vita ci pone davanti a qualcosa di più grande, come ciò che è capitato a te e che, purtroppo, non risparmierà nessuno prima o poi! Quelli sono i momenti più difficili, niente regge al confronto (non oso immaginarlo!). Penso che quello sia il momento in cui l'uomo supera se stesso....credo che tu ci sia riuscito...non è facile ma si va avanti, e tu ora sei qui a parlarne e io a ringraziare te per averlo fatto. Un bacio con tutto il mio cuore...

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