Nemmeno un decimo di secondo ed ero lí…mensa dell’asilo, piatti di pastasciutta scotta, pezzi di quel pane leggerissimo che non ho mai visto in nessun panificio (da nessun’altra parte, in realtá. Si materializza soltanto nelle mense scolastiche), briciole pasticciate con l’acqua su tavolini bassissimi. E l’attimo dopo sono di nuovo per strada, soltanto qualche passo piú in lá del punto in cui l’odore inconfondibile del passato di verdura mi ha rapita e proiettata indietro, senza passare per la coscienza. Ci sono odori cosí, piú potenti di tutto, ti rubano istanti di presente in un lampo, non importa dove tu sia o quanto importante sia quello che stai facendo, se raggiungono il tuo naso ZAC! sei loro. Ho sempre nutrito una passione smisurata per questo tipo di odori…il loro giungere improvvisi e inaspettati e la loro capacitá di prendere il sopravvento a dispetto di tutto mi affascinano. Cloro e sono alle elementari, terrorizzata all’idea di entrare in acqua per l’ennesima lezione di nuoto. Arrosto nel forno ed è una domenica di quando ero bambina, a casa di mia nonna, di rientro da messa. Quel misto tra disinfettante e chiodi di garofano e sono nella sala d’attesa del dentista. Fiori di tiglio e sono nel giardino della scuola, alle elementari. Sono tantissimi, e amo le scene senza sonoro in cui mi proiettano. Mi affascina la capacitá che hanno alcune cose di rapirti per qualche attimo. Vagando tra le vostre parole, ho incontrato pensieri che hanno avuto un po’ lo stesso l’effetto. Attimi di contatto che piacerebbe anche a me saper regalare. |