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Non intendo sollecitare investimenti.
Chiunque utilizzi spunti derivanti dalla mia analisi  agisce a proprio rischio e pericolo.

 

 

 

 

 

 

 

 

Messaggi di Settembre 2015

Wall Street euforia post Yellen e PIl

Post n°1883 pubblicato il 25 Settembre 2015 da Lucky340
 
Foto di Lucky340

NEW YORK (WSI) - Dopo tre sedute di fila in calo, Wall Street apre i battenti in rialzo. Gli investitori reagiscono con entusiasmo alle parole di ieri di Janet Yellen. Il governatore della Federal Reserve ha lasciato la porta aperta a un rialzo dei tassi entro fine anno, cosa che viene interpretata come la dimostrazione del fatto che l'economia globale potrebbe non essere fonte di preoccupazione come si credeva.

Nelle prime battute, il Dow sale dell'1,16% a 16.389 punti, il Nasdaq mette a segno una crescita dell'1,05% a 4.784 punti mentre lo S&P 500 sale dello 0,87% a 1.949 punti.

Intanto è arrivata un'altra prova del buon andamento dell'economia Usa: nel secondo trimestre, il Pil e' cresciuto su base annuale del 3,9% contro stime per un +3,7%, tanto quanto aveva indicato una prima lettura. La revisione al rialzo è legata a spese dei consumatori, investimenti delle aziende e settore immobiliare.

Il dato conferma che l'economia americana continua a crescere ma c'e' il rischio che il suo slancio possa avere rallentato nel trimestre in corso. La Federal Reserve la settimana scorsa aveva deciso di lasciare invariati i tassi per via degli sviluppi all'estero ma ieri il governatore Janet Yellen ha ribadito che una stretta e' possibile quest'anno. Molti investitori tuttavia restano scettici. Stando ai future sui Fed Funds - usati dagli investitori per fare scommesse sulla politica della Fed - le probabilita' di un aumento del costo del denaro a ottobre sono all'11% e per dicembre al 35%.

I prezzi dei Treasury hanno toccato i minimi di seduta dopo la pubblicazione della seconda lettura del Pil. Il decennale vede rendimenti - che si muovono inversamente ai prezzi - salire al 2,1765% dal 2,125% di ieri, quando si era portati sui minimi di un mese. Il titolo a tre mesi viaggia allo 0,0153%.


Sul valutario, l'euro è in flessione di piu' di un punto percentuale a 1,1116 dollari.

Tra le commodities, oro in calo a 1.146 dollari l'oncia. I futures sul petrolio Usa superano quota 45 dollari barile.

(MT)

da http://www.wallstreetitalia.com/

 
 
 

SuperIndice_USA(LEI) in frazionale rialzo in agosto

Post n°1882 pubblicato il 19 Settembre 2015 da Lucky340
 
Foto di Lucky340

Il Conference Board Leading Economic Index ® (LEI) per gli Stati Uniti i è aumentato dello 0,1 per cento in agosto a 123,7 (2010 = 100), a  seguito di nessun cambiamento nel mese di luglio, e un aumento del 0,6 per cento nel mese di giugno. .

" Il LEI USA suggerisce che la crescita economica resterà moderata nel nuovo anno, con poche ragioni per aspettarsi una crescita  notevole", ha detto Ataman Ozyildirim, direttore dei cicli economici e di ricerca  del  Conference Board. "le Ore medie di lavoro e nuovi ordini nel settore manifatturiero sono stati deboli,  questo indica  una crescita più lenta nel settore industriale. Tuttavia, l'occupazione, il reddito personale e di produzione e le vendite al dettaglio  sono stati tutti in aumento, contribuendo a compensare la debolezza della produzione industriale negli ultimi mesi. ""

 L'uscita dei  prossimi  dati  è prevista per  giovedi  22 ottobre   2015.

   ^^^^^^^

il LEI è uno dei nostri leading indicator preferiti  poichè:

a) La correlazione tra LEI e PIL è molto elevata  come ci dimostra Northern Trust nel  grafico, in cui il LEI – anticipato di un trimestre – viene messo a confronto con l’andamento del PIL americano dal 1960 a oggi.

b)  la relazione  tra Leading Indicator e mercato azionario è molto stretta ,  risulta evidente la quasi perfetta correlazione tra le due serie di dati: i punti di massimo e di minimo vengono quasi sempre raggiunti nello stesso periodo.I dati del Leading Indicator anticipano di circa sei mesi i movimenti dell’economia e che la stessa cosa succede con i mercati azionari, Il Conference Board (CB), l’istituto privato che elabora l’indice, considera che un calo del 2% in sei mesi, con la contemporanea flessione della maggior parte dei componenti, possa segnalare l’arrivo di una fase di recessione tra i tre e i nove mesi dopo l’ultima lettura; e viceversa, un rialzo  del 2% in sei mesi possa segnare l'arrivo di una espansione tra i tre e i nove mesi dopo l’ultima lettura .

pertanto noi  continuiamo ad  usare le indicazioni fornite dai  Leading Indicator per  riuscire ad ottenere buoni risultati dall’investimento!

i dieci componenti del The Conference Board Leading Economic Index® sono ora :

Average weekly hours, manufacturing

 

Average weekly initial claims for unemployment insurance

 

Manufacturers’ new orders, consumer goods and materials

 

ISM Index of New Orders

 

Manufacturers' new orders, nondefense capital goods excluding aircraft orders

 

Building permits, new private housing units

 

Stock prices, 500 common stocks

 

Leading Credit Index™

 

Interest rate spread, 10-year Treasury bonds less federal funds

 

Average consumer expectations for business and economic conditions

 


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Fed non tocca i tassi, Wall Street festeggia

Post n°1881 pubblicato il 17 Settembre 2015 da Lucky340
 
Foto di Lucky340

NEW YORK (WSI) - Borse americane accelerano al rialzo dopo che la Federal Reserve ha deciso di lasciare invariati i tassi di interesse allo 0-0,25%, un minimo storico a cui furono portati nel dicembre del 2008 nel pieno della peggiore crisi finanziaria dalla Grande Depressione degli anni '30. Lo ha annunciato la banca centrale americana al termine della sua riunione, osservando che "monitora gli sviluppi internazionali". La Fed non ha fornito un nuovo timing sul primo aumento dei tassi di interesse.

Intanto, le indicazioni che arrivano dal fronte macro sono confortanti per quanto riguarda il mercato del lavoro. Le nuove richieste di sussidio di disoccupazione sono scese ai minimi di due mesi. Le domande di indennità sono scese di 11 mila unità, a quota 264.000 la scorsa settimana.

Secondo Bank of America Merrill Lynch per la Fed è giunto il momento di dichiarare una "vittoria parziale" nel combattere la disoccupazione.

Allo stesso tempo arrivano dati contrastanti dal settore immobiliare, dove i nuovi cantieri edili sono scesi del 3% in agosto. Le licenze di costruzione - i permessi per edificare una nuova casa - sono invece aumentate del 3,5% nello stesso mese, il che suggerisce una certa vivacità dell'attività nel mercato delle costruzioni.

Sul valutario l'euro avanza +0,3% a $1,1327. Dollaro/yen +0,23% a JPY 120,85. Euro/franco svizzero -0,06% a CHF 1,0962; euro/yen +0,44% a JPY 136,71. Euro/sterlina +0,12% a GBP 0,7296.

Tra le materie prime, i prezzi del petrolio fanno dietrofront dopo il balzo di anche +5,7% registrato nelle contrattazioni overnight. I futures fanno -1,63% a $46,38 al barile, Brent -1,69% a $48,91 al barile. Oro -0,11% a $1.117,80. Argento -0,27% a $14,85.

(DaC-MT)

da http://www.wallstreetitalia.com

 
 
 

Sale tensione per la decisione Fed

Post n°1880 pubblicato il 09 Settembre 2015 da Lucky340
 
Foto di Lucky340

NEW YORK (WSI) - Rimbalzo fallito per Wall Street, dopo il poderoso rally della vigilia, che ha visto Wall Street chiudere la sessione con il secondo maggior guadagno del 2015.

In Usa il focus resta sulla riunione della settimana prossima della Federal Reserve: sembra che tra i suoi governatori non ci sia una visione comune in merito ai tassi. Da oggi i membri del braccio di politica monetaria della banca centrale americana non possono piu' rilasciare dichiarazioni pubbliche.

Nel finale, il Dow segna un calo dell'1,45% a 16.254 punti, il Nasdaq scivola dell'1,14% a 4.754 punti mentre lo S&P 500 perde l'1,39% a 1.942 punti.

Non basta l'incidenza positiva anche dal Nikkei volato +7,7%, al ritmo più forte dal 2008. Molto bene sono andati anche gli altri mercati asiatici, confortati sia da Tokyo che da altre notizie di aiuti all'azionario cinese da parte delle autorità di Pechino. Il Ministero delle Finanze della Cina ha promesso infatti interventi espansivi di politica fiscale, rendendo nota anche l'intenzione di ridurre le tasse sui dividendi.

Rally in generale sui mercati emergenti, con l'indice di riferimento +2,6%, il guadagno più sostenuto dallo scorso 27 agosto. Taiwan +3,6%, Seul +3%.

Massima trepidazione per l'annuncio della Fed, che arriverà la prossima settimana a seguito della riunione del Fomc, il suo braccio di politica monetaria, prevista per il 16 e il 17 settembre. Un allarme è stato lanciato dal capo economista della Banca Mondiale sul panico e le turbolenze sui mercati che potrebbero crearsi con un eventuale rialzo dei tassi di interesse Usa, già a settembre.

Mentre l'azionario ampia le perdite, i Treasury recuperano quota portandosi in positivo. Nel frattempo un outlook poco incoraggiante per l'economia globale alimenta nuovamente la domanda di T-Bond. Forse non e' un caso che all'asta di titoli a 10 anni la domanda sia stata solida: il rapporto tra domana e offerta e' stato pari a 2,7 volte contro una media di 2,64 volte. Il Tesoro Usa ha offerto un rendimento del 2,235%, leggermente sotto quello dei decennali gia' sul mercato. Agli acquirenti indiretti, associati alla domanda dall'estero, e' andato il 57,5% dell'asta, in linea con la media recente. A quelli diretti, riflesso della domanda interna, e' andato il 14%. Il risultato contrasta con le recenti preoccupazioni che gli acquirenti dall'estero sarebbero rimasti alla finestra. Il decennale vede rendimenti - che si muovono inversamente ai prezzi - fermi al 2,1935% dal 2,193% di ieri. Il titolo a tre mesi viaggia allo 0,0456%

A livello societario, cresce l'attesa per l'evento organizzato oggi da Apple in cui dovrebbe presentare novita' di prodotto. United Continental ha detto addio al suo amministratore delegato Jeff Smisek e ad altri due top manager per via delle indagini in corso sulle relazioni tra la compagnia aerea e la Port Authority di New York e del New Jersey, l'ente che gestisce le infrastrutture tra i due Stati.

Sale Netflix (+4%) dopo aver detto che che porterà il suo servizio di video in streaming in altri quattro mercati asiatici (Singapore, Hong Kong, Corea del Sud e Taiwan) dopo l'ingresso in Giappone a inizio mese.

Tra le materie prime futures sul petrolio Wti scendono sotto i 45 dollari. Il greggio ha ignorato il fatto che l'Energy Information Administration (Eia) abbia tagliato le stime sulla produzione Usa. L'agenzia americana prevede che la produzione Usa continui a calare fino a meta' 2016 (sei mesi piu' tardi del previso) per poi risollevarsi. Brent -0,28% a $49,38. Oro -0,11% a $1.119,80, argento -0,24% a $14,72.

Sul valutario, l'euro -0,43% a $1,1150. Dollaro/yen +0,68% a JPY 120,62. Euro/yen +0,25% a JPY 134,55. Euro/sterlina -0,18% a GBP 0,72. Euro/franco svizzero -0,69% a CHF 1,0894

http://www.wallstreetitalia.com/article/

 
 
 

Bce, alzato tetto massimo di bond acquistabili

Post n°1879 pubblicato il 03 Settembre 2015 da Lucky340
 
Foto di Lucky340

FRANCOFORTE (WSI) - La Bce ha lasciato invariati allo zero i tassi di interesse dell'area euro. "Il Consiglio direttivo è pronto ad agire con tutti gli strumenti che ha a disposizione e in linea con il mandato" in caso di necessità: è quanto ha detto il presidente Mario Draghi, nella consueta conferenza stampa delle 14.30 che segue la decisione sui tassi. Proprio oggi il numero uno della Banca centrale europea compie 68 anni. E proprio oggi è arrivata la sorpresa, come molti speravano. Draghi ha infatti reso noto che il tetto massimo relativo agli acquisti di asset passa dal 25% di debito governativo (emesso) al 33%: l'annuncio implica che la Bce potrebbe dunque acquistare maggiori quantità di un singolo asset.

Draghi ha ripetuto che il QE continuerà fino al settembre del 2016, ma anche oltre in caso di bisogno, ricordando che nel secondo trimestre il Pil dell'Eurozona è cresciuto di appena lo 0,3%, al di sotto delle attese. Lo stesso trend dovrebbe essere confermato nella seconda metà dell'anno.

"Utilizzeremo tutti gli strumenti del nostro mandato, in caso di bisogno", ha insistito, aggiungendo che la Banca centrale europea potrebbe cambiare le dimensioni, la composizione e la durata del programma di Quantitative easing (che al momento si traduce in un acquisto di asset, ogni mese, per un valore di 60 miliardi di euro).

Il banchiere lancia d'altronde l'avvertimento sui "rinnovati rischi al ribasso", che sono emersi nell'outlook relativo alla crescita e all'inflazione, nel corso delle ultime settimane. Di fatto, la Bce ha ridotto le stime sia sul Pil che sull'inflazione.

Ora si prevede che nel 2015 il Pil dell'Eurozona cresca dell'1,4% (contro il +1,5% previsto); per poi fare +1,7% nel 2016 (rispetto a +1,9% precedente) e +1,8% nel 2017 (contro stima +2%). Le previsioni sull'inflazione sono state ridotte allo 0,1% per il 2015 (contro la precedente stima dello 0,3%), all'1,1% per il 2016 (contro +1,5%) e 1,7% (contro precedente +1,8%).

"Potremmo assistere a numeri negativi sul fronte dell'inflazione, nei prossimi mesi", ma un tale trend sarà dovuto soprattutto al calo dei prezzi energetici e di altre commodities, e non a una vera e propria deflazione.

In ogni caso Draghi ha ribadito più volte il desiderio della Bce di agire. E sull'euro afferma che il tasso di cambio, pur non essendo un obiettivo di politica monetaria, è molto importante per la stabilità dei prezzi e per la crescita. La moneta unica accelera così al ribasso.

Secondo gli analisti di MPS Capital Services "le dichiarazioni di oggi di Draghi, insieme alla revisione peggiorativa del quadro macro prospettico, aprono la strada ad una possibile modifica del QE entro fine anno con eventuale partenza ad inizio 2016. Tale ipotesi diventerebbe concreta soprattutto in presenza di forti turbolenze sui mercati finanziari".

Sul fronte Grecia, Draghi ha sottolineato che la Bce ha protetto i depositi greci da qualsiasi forma di svalutazione. Alla domanda di un giornalista sulla possibilità di reintrodurre il waiver - che permetterebbe ad Atene di acquistare i bond greci nonostante il basso rating sul debito - il numero uno della Bce ha sottolineato che una situazione del genere non può ripresentarsi, in quanto la Grecia è di nuovo coinvolta in un programma di bailout. L'istituto ha inoltre tagliato i fondi di emergenza a sostegno della Grecia da 89,7 miliardi a 89,1 miliardi di euro.

Altra domanda cruciale: il peggio delle turbolenze dei mercati è finito, o la Bce si aspetta ancora maggiore volatilità? Draghi ha detto che è necessario attendere per vedere se quella delle ultime settimane sia stata una volatilità di breve termine, o se si può parlare di volatilità permanente. In quest'ultimo caso, si assisterebbe a un aumento dei premi sul rischio, e ciò significherebbe che le stime rilasciate oggi sulla crescita e l'inflazione potrebbero essere anche troppo ottimistiche.

Sulla crisi dei mercati emergenti: riferimento a "un peggioramento della situazione in diverse economie emergenti", che lascia pensare che sia improbabile assistere velocemente a una inversione.

(DaC-Lna)

da http://www.wallstreetitalia.com/

 
 
 
 
 

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Un blog di: Lucky340
Data di creazione: 04/05/2010
 

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