UN MICIO PER AMICO
Il gatto che va costantemente solo e un luogo per lui equivale a un altro, e se guardi bene la notte potrai vederlo camminare, coda al vento, solo nella sua selvaggia solitudine, giusto come ha sempre fatto (Rudyard Kipling - Il gatto che andava sempre solo)
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Un veterinario ha avuto una giornataccia in ambulatorio, arriva a casa e lo aspetta una cenetta con la moglie a lume di candela. Dopo di che i due se ne vanno felicemente a letto. Verso l’una suona il telefono. |
Martedì, 29 gennaio 2013 - 12:16:00 In Italia "ormai c'è consapevolezza dell'aberrazione introdotta dal fascismo con l'antisemitismo" e "dell'infamia delle leggi razziali del 1938". E' intervenuto così il presidente Napolitano oggi al Quirinale celebrando la 'Giornata della memoria'. C'è la "necessità di tenere alta la guardia, vigilare e reagire contro persistenti e nuove insidie di negazionismo e revisionismo magari canalizzate attraverso la rete". A due giorni di distanza dalla polemica scatenata dalle dichiarazioni di Silvio Berlusconi, sul fascismo, il presidente della Repubblica prende le distanze dal leader del Pdl. Lo fa con un messaggio chiaro, spiegando che su un tema così delicato non possono esserci interpretazioni ambigue. E lancia un appello a una "forte risposta dello Stato contro mostruosità antiebraiche". |
Martedì, 29 gennaio 2013 - 11:24:00 "Che io diventi presidente della Lombardia o che perda, mi dimettero' dalla segreteria della Lega, per cui, nell'autunno prossimo o al massimo nella primavera del 2014, prima delle elezioni europee, si terra' il congresso federale per scegliere la nuova guida del movimento". Cosi' Roberto Maroni in un'intervista al sito 'L'indipendenza'. Cosa cambia per Roberto Maroni se vince o se perde? "Io comunque passero' la mano da segretario federale della Lega e il congresso dovra' essere convocato per l'autunno o al massimo nella primavera del 2014", risponde Maroni alla testata on line guidata dall'ex direttore della 'Padania', Gianluca Marchi. "Se vincero', saro' il garante istituzionale del percorso verso la macroregione del Nord, mentre il nuovo segretario dovra' realizzare il progetto politico del nuovo partito del Nord - prosegue - Se invece perdero', mi faro' da parte perche' ritengo che un leader che si candida non puo' riciclarsi se viene sconfitto. Sara' differente dal passato quando, quando davanti a una sconfitta elettorale della Lega si cercava il capro espiatorio: ad esempio nel 1999, con il flop delle elezioni europee al 4,5%, il capro espiatorio fu Domenico Comino, buttato fuori al congresso straordinario di Varese". "Oggi, siccome la decisione di fare certe alleanze e' stata solo mia - conclude - mi assumero' per intero la responsabilita' di una eventuale sconfitta. Rimarro' nella Lega, ma faro' il passaggio di consegne. A quel punto il movimento dovra' fare 'reset', inventarsi qualcosa di nuovo e cercarsi un segretario piu' giovane". |
Martedì, 29 gennaio 2013 - 08:57:00
Dopo la pillola Yasmin, un nuovo scandalo tocca una pillola contraccettiva: si tratta di Diane 35. Sale la preoccupazione e sempre più consumatrici decidono di non ricorrere a questo tipo di contraccezione. Diane 35, infatti, è stata riconosciuta colpevole di quattro decessi in Francia. Come se questo non bastasse, si è appreso che all'origine questa pillola doveva essere un trattamento contro l'acne, che è poi stato cambiato in metodo contraccettivo. Questo insieme di informazioni negative sul contraccettivo non è stato senza conseguenze. "Smetterò di prenderla", afferma Julie, 27 anni, dopo sei anni di consumo quotidiano. Gli ultimi articoli usciti sulla stampa francese e svizzera l'hanno convinta. "La mia libido è scomparsa. Non ho più voglia di fare l'amore e piango per niente. Non voglio più che la pillola controlli il mio corpo e il mio umore". Anche per Marie-Emmanuelle l'assunzione della pillola è finita. "Mia madre e i miei ginecologi mi hanno sempre detto di prendere la pillola per proteggermi. Ma oggi ho capito che così facendo metto la mia salute in pericolo". D'ora in avanti, dopo 10 anni di pillola, utilizza il preservativo. Catherine Stangl, presidente della Sanità sessuale svizzera e direttrice del centro familiare di Neuchatel, non è sorpresa per questo abbandono di massa. "Le pazienti sono inquiete. Riceviamo molte domande sull'argomento. Vogliono saperne di più per decidere che cosa fare". Ma Stangl vede anche gli aspetti positivi: "I rischi sono ben conosciuti dal personale sanitario, ma non dalle utilizzatrici". "Il rischio zero non esiste". Jacques Seydoux. presidente della società di ginecologia e ostetricia: "Non si prescrive più la pillola a chiunque senza fare delle domande. Ma l'isteria mediatica sta facendo dei danni". |
Martedì, 29 gennaio 2013 - 10:28:00
Milleduecento. E' il numero di informazioni pervenute alla polizia cantonale del Vaud in due anni, dalla segnalazione della scomparsa di Alessa e Livia, le due sorelle gemelle di sei anni portate via dal padre a Saint-Sulpice, in Svizzera, prima di suicidarsi quattro giorni più tardi.
"Tutte le settimane ci arrivano ancora decine e decine di segnalazioni", spiega Jean-Christophe Sauturel, il capo della comunicazione della polizia locale, che si era ritrovato da un giorno all'altro sulla scena mediatica internazionale. "Tutte le informazioni che possono fornire delle piste investigative vengono verificate".
Recentemente a Parigi si è tenuta un'audizione, con la polizia svizzera che ha interrogato dei potenziali testimoni. Molto spesso si tratta di falsi allarmi. "Ma il dossier resterà aperto fino a che le due sorelline non saranno ritrovate", spiega Sauturel. Una procedura comune a tutti i casi di sparizioni.
Intanto, due anni più tardi, Irina Lucidi, la madre delle due bimbe, non si aspetta più miracoli. E ancora meno una resurrezione di Alessia e Livia. "Sogno Alessia e Livia ogni notte. Sono sempre con me" ha recentemente raccontato davanti alle telecamere di Domenica In. La speranza di ritrovare le sue bambine, anche soltanto per dar loro una degna sepoltura. Irina racconta della Fondazione intitolata alle piccole, della necessità di "proteggere i bambini, perché in Svizzera non si fa distinzione di età quando si parla di persone scomparse. Invece, dobbiamo dare una certezza ai bambini". Irina nella sua battaglia fatta di ricerche e speranze, finora illuse, si è sentita sola: "Abbandonata dalle istituzioni, non dalle persone che mi hanno sempre fatto sentire la loro vicinanza, il loro affetto" |
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Nickname: maghetta2008
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Inviato da: apungi1950
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