Mai.esistita

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Post N° 15

Post n°15 pubblicato il 31 Luglio 2007 da mai.esistita
 
Tag: In volo

In volo!



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  podcast
 «Qual è l'età dell'anima umana? Come essa ha la virtù del camaleonte di mutar colore a ogni nuovo incontro, d'esser gaia con chi è allegro e triste con chi è depresso, così anche la sua età è mutevole come il suo umore»
James Joyce

 
 
 

Tic... Tac...

Post n°14 pubblicato il 11 Luglio 2007 da mai.esistita
 
Tag: tempo

Tic... Tac...


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c'è un tempo per le treccine e un tempo per i capelli corti...
tic... tac...
c'è un tempo per la paletta ed il secchiello e un tempo per lo smalto sulle unghie...
        tic... tac...
c'è un tempo per gli aquiloni colorati e un tempo per le auto di lusso...
                      
tic... tac...
c'è un tempo per il batticuore e un tempo per la pace...
                
             tic... tac...
c'è un tempo per il dolore e un tempo per la sua accettazione...
                                        tic... tac...

c'è un tempo per le passioni selvagge e un tempo per la serenità...
                                    tic... tac...     
c'è un tempo per le urla e un tempo per le frasi sussurrate...
                       
 tic... tac...
c'è un tempo per i sogni e un tempo per riporli in un cassetto...
          
  tic... tac...
c'è un tempo per tutto o forse tutto ha un tempo...

 
 
 

Come stai?

Post n°13 pubblicato il 09 Luglio 2007 da mai.esistita
 

In fondo ti trovo bene

 

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"Come stai? Sai che in fondo ti trovo bene!"

Ti guardo negli occhi e penso alla mia risposta, valuto in pochi istanti la possibilità di una bugia o la consistenza folle di una verità, quel "in fondo" contiene tutto il tuo pensiero, racchiude tutto il mio stato attraverso i tuoi occhi... opto per la verità, per quella verità negata, offesa, derisa, mai accettata.

Come sto? In fondo mi trovi bene? In fondo a cosa? In fondo ai miei occhi scavati ed alla mia pelle tirata? In fondo a questo mio essere lontano dal mondo e da te? In fondo all'ultimo angolo che non ho il coraggio di voltare?

Sei in imbarazzo lo so, stai valutando il senso della tua domanda, ti stai chiedendo se avrò davvero il coraggio di dirti la verità, stai pensando che forse era meglio fingere di non avermi vista e proseguire dall'altra parte della strada, il ché sarebbe stato uno dei tuoi comportamenti tipici... ma la tenerezza dei tempi passati e la voglia di essere rassicurato ti hanno fregato...

Il tuo sguardo sta implorando pietà, i tuoi occhi mi stanno pregando di non affondare la lama nella tua carcassa d'uomo, mi dispiace hai scelto il giorno sbagliato, ma più che altro hai scelto la frase sbagliata, tu non avessi usato quel "in fondo" forse saresti stata un'anima salva...

“Come sto? Guardami, guarda il colore della mia pelle che sta ingrigendo, guarda i miei capelli tagliati cortissimi, guarda le mie mani che tremano e non trovano un posto dove posarsi, guarda i miei occhi liquidi, guarda il mio corpo che è diventato quasi uno brutto ricordo di  quello splendore che era, guardami e dimmelo tu come sto!

Sto di merda, sto morendo e non voglio, sto perdendo giorno dopo giorno pezzi di me in questo male che mi divora da dentro senza darmi la possibilità di lottare, sto diventando furiosa, cattiva, arrabbiata, insensibile verso tutto e tutti e mi sto perdendo tutti quei pochi  attimi di felicità che la vita mi pone comunque di fronte, sto allontanando tutti quanti da me perché non voglio mi vedano, sto allontanando tutti perché non voglio sguardi compassionevoli, con te non ce n’è stato bisogno sei scappato da solo.

Guardami e dimmelo tu come sto! Praticamente non sto, il mio corpo non risponde agli stimoli della mia mente, sono mesi che non ho coraggio di guardare il mio ventre allo specchio per non vederci la morte danzare, sono mesi che non sopporto il suono della tua voce perché so che poi non esisterà più, e non me ne frega niente di chi dice che dopo ci sarà un posto nuovo dove io andrò, un posto dove troverò la pace, ma che posto??? Dopo ci sarà il nulla, ci sarà la mia carne morta brulicante di vermi, ci saranno i miei occhi svuotati dallo sguardo, ci saranno le mie mani che non stringeranno mai più altre mani, ci sarà il nulla!

Come sto? Vuoi ancora saperlo, vuoi che vada avanti?”

Non ti do il tempo di rispondere, vedo i tuoi occhi smarriti, supplicanti, ma il tempo per la pietà è finito, così come è finito il tempo dell’amore.

“Sto come un’assetata nel deserto, sto come un naufrago in mezzo all’oceano in tempesta, sto come uno scalatore in bilico sulla cresta, sto come una formica che sta per essere schiacciata da un elefante, sto come un contenitore vuoto che sta per essere gettato via, ed invece vorrei le mani di un uomo ad accarezzarmi e farmi sentire ancora viva, vorrei il sapore delle labbra salate che mi respirano sul collo, vorrei la possanza fisica di un uomo che mi usa senza preoccuparsi di come sto, perché non ha bisogno di chiedermelo.

Come sto? Guardami, sono viva, so che sono viva perché ancora respiro, ancora inghiotto qualcosa, ancora vado al bagno ed ancora sono in grado di reggermi in piedi, e sono viva perché ho ancora la capacità di diventare rabbiosa e furiosa per una stupida domanda del cazzo che tu mi hai fatto.

Sono viva perché nonostante io mi stia consumando giorno dopo giorno ancora riesco a guardarti negli occhi ed a pensare che sì, ti ho amato, ti ho amato tanto che adesso ti odio, e ti odio talmente tanto che non morirò oggi, non dopo quella stupida domanda, non ora che ho finalmente capito che piccolo uomo sei.

Come sto?

Bene, mai stata meglio!!!”

 
 
 

Siamo tutti bambini

Post n°12 pubblicato il 05 Luglio 2007 da mai.esistita
 

Siamo tutti bambini!



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C'è un bel sole, l'aria frizzante e i fiori già sbocciati in giardino, mattina di Pasqua, la tavola apparecchiata in modo ineccepibile, otto posti, ognuno perfetto, ognuno con il proprio segnaposto, tre bicchieri, sottopiatto, tre piatti, posate per gli antipasti, per il primo, per la carne, per il pesce, per il dolce e la frutta... centrotavola con fiori e frutta freschi fatto per l'occasione... uova colorate fatte da noi bambini ed ovviamente portate in chiesa a benedire...
Rumore di fondo una musica di Santana, i miei genitori ed i miei zii solevano tenerla sempre durante le cene ed i pranzi di famiglia, le urla di noi ragazzini che ci rincorrevamo per casa e giocavamo nell'attesa del pranzo facevano da controcanto a quella musica... chiacchiere in sottofondo invece dalla sala dove i due fratelli discutevano serenamente...
Una tranquilla domenica di festa... una gioia per gli occhi, una gioia per il cuore di chi ci guardava giocare sereni per poi sederci educatamente a tavola, non prima di esserci lavati tutti quanti le mani nel lavandino del bagno tirato a lucido, prima del nostro arrivo, perchè dopo era un lago di acqua sguazzante dove ci avrebbero potuto mettere un pesce rosso senza che questo rischiasse di rimanere senz'acqua...
Io e mio fratello da un lato del tavolo, mio cugino e mia cugina dall'altro lato con in mezzo le nostre mamme, i babbi rigorosamente ai due estremi, ognuno a capotavola come si compete a dei capofamiglia... che loro a quel ruolo ci hanno sempre tenuto... loro erano quelli che portavano in casa i pantaloni, loro erano quelli che provvedevano con il loro lavoro all'abbondanza che c'era sulle nostre tavole, loro erano uomini... andavano obbediti, andavano rispettati, andavano amati... sempre e comunque...
Poi le chiacchiere da tavola, le portate che si susseguivano mentre noi ragazzini ce la godevamo a ridere a scherzare ed i "grandi" discutevano di cose che a noi non interessavano un granchè, tutto con tranquillità e con educazione, perchè da sempre ci avevano insegnato che quando siamo a tavola si deve rispettare il cibo che c'è nel piatto, e si devono rispettare gli altri, quindi tutto deve essere fatto nel giusto modo... poi... poi...
Quindici minuti di ordinaria follia... nel piatto di mio cugino sono rimasti una decina di pisellini... piccoli, morbidi, verde smeraldo perchè la mamma sa cucinarli come si deve... il tono basso di mio zio che dice: "mangia quei pisellini, non si lascia la roba nel piatto!!!" io e mio fratello ci stringiamo la mano, vedo la faccia tesa di mia madre, di mia zia e di mio padre, mia cugina dà una gomitata a suo fratello e gli sussurra "mangiali ti prego"... sappiamo, tutti sappiamo cosa sta per accadere, tutti sappiamo... gli occhi son fissi su mio cugino che con occhi supplicanti risponde: "non mi ci vanno, davvero, non ce la faccio proprio a mangiarli"...
Quindici minuti di ordinaria follia... non respiro quasi, così come mio fratello... mia cugina alza la mano per prendere il piatto di suo fratello e dice: "li finisco io, ho proprio fame oggi"... mio zio la fulmina con lo sguardo e ripete a mio cugino "mangia quei pisellini, non sono nemmeno una decina, mangiali!".. due occhi neri come la brace si alzano a guardarlo ed una vocina risponde:
"NO"...
Quindici minuti di ordinaria follia...
la mano è già alzata, la cinghia dei pantaloni è apparsa non si sa come e si abbatte con violenza sul braccio di mio cugino che dice "No ti prego no" e si alza e si nasconde sotto il tavolino accanto al divano... la figura di mio zio incombe su di lui, mentre noi tre ragazzini restiamo seduti atterriti.. le mani strette, il nodo in gola, il terrore che non ci fa uscire una parola per paura che quella stessa cinghia si abbatta su di noi... i grandi che cercano di farlo ragionare... e mio cugino che continua a gridare: "no ti prego, babbino, no..." e quella cinghia che si alza e si abbassa, si alza e si abbassa... e ancora e ancora... le braccia e le mani di lui, a proteggersi il viso, che cambiano colore.. e quella cinghia che si alza e si abbassa... si alza e si abbassa...
Poi il silenzio... solo Santana che continua a suonare...
Poi la sua voce: "a tavola che adesso c'è il dolce e le vostre mamme lo hanno fatto apposta per voi"
Quindici minuti di ordinaria follia... mio padre non mi ha mai toccata con un dito, non mi ha mai dato uno schiaffo, non mi ha mai torto un capello, ma quel giorno nessuno ha fermato quei quindici minuti di ordinaria follia... nessuno lo ha fatto!

 
 
 

Pezzi Sparsi

Post n°11 pubblicato il 04 Luglio 2007 da mai.esistita

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spazi vuoti... spazi vuoti che danno un senso a tutto ciò che li circonda...

sola dinanzi a questo foglio lascio scivolare le dita, lascio scivolare i pensieri...
faccio il conto di una vita che non sempre è stata in perdita...
faccio il conto di una vita che mi ha regalato emozioni profonde e dolori devastanti...
faccio il conto di una vita ed il conto non torna mai...
così come non tornano i ricci ribelli e gli occhi scuri del mio angelo biondo...
così come non torna la passione bruciante di un amore sfumato nel vuoto di uno spazio bianco...
così come non torna l'amicizia persa di una donna che non ho saputo abbracciare quando dovevo...

spazi vuoti... spazi vuoti che danno un senso a tutto ciò che li circonda...

tornassi indietro aprirei gli occhi in una sera di febbraio e ti direi: resta con me...
tornassi indietro non ti lascerei andare laddove non potrei più ritrovarti...
tornassi indietro non lascerei che quel bacio fosse un ultimo bacio...
tornassi indietro riempirei gli spazi vuoti e svuoterei quelli che sembravano pieni...
tornassi indietro smetterei di rincorrere sempre e comunque un ideale e penserei un po'più a me stessa...
tornassi indietro... non ci tornerei...

spazi vuoti... spazi vuoti che danno un senso a tutto ciò che li circonda...

...e tu non sei mai contenta mi diceva mia mamma... e tu non sei mai contenta mi diceva mio padre...
e poi mio marito... e poi lui.. e poi mia figlia... e poi io stessa...
mio nonna invece mi teneva per mano, mi guardava negli occhi e mi raccontava di quando sarebbe diventata un angelo, mi raccontava di come stava per morire ed io non lo sapevo, pensavo fosse una bella storia, una favola nuova.. e lei mi raccontava che stava per lasciarmi e mi diceva, tenendomi per mano:
non sei mai contenta, non dovrai mai esserlo... dovrai essere felice, ma mai contenta...
non ti accontentare piccola, non ti accontentare mai...

spazi vuoti... spazi vuoti che danno un senso a ciò che un senso non avrà mai!!!

 
 
 
 
 

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Un blog di: mai.esistita
Data di creazione: 30/03/2006
 
 

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