Contatta l'autore
I miei link preferitiArea personale- Login
Cerca in questo BlogMenuUltimi commentiChi può scrivere sul blog
Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti possono pubblicare commenti.
|
Post n°83 pubblicato il 06 Settembre 2019 da eurolanguage
Per togliere i segni del nastro da pacchi: olio d'oliva su un batuffolo di cotone. Per togliere il calcare dal sifone di scarico del WC: diminuire al minimo l'acqua nel pozzetto del WC. Versare all'interno del WC un litro di acido muriatico. Attendere 5 minuti e poi risciaquare. Per togliere residui di silicone dalla porcellana del bagno: un cutter o una lametta da barba. Per togliere residui di grasso delle tubature: acido solforico. Per fissare i sanitari su pavimento in ceramica o marmo: cemento bianco porcellanato.
Post n°81 pubblicato il 23 Marzo 2017 da eurolanguage
Tag: populismo
Post n°80 pubblicato il 07 Gennaio 2017 da eurolanguage
Tag: Umberto Bossi Tera Umberto Bossi recita la sua poesia, TERA.
Post n°79 pubblicato il 23 Novembre 2016 da eurolanguage
Puoi contare su qualcuno in caso di necessità? E' una domanda che non ti fai facilmente, forse a scongiurare la necessità di avere bisogno. Per una serie di motivi, non è facile dare risposta. L'aiuto è discreto perché vuole esserci, ma non vuole essere abusato. L'aiuto è spesso molto discreto, addirittura segreto. Gli aiutanti non si palesano fin che non si ha bisogno, e frequentemente, nemmeno allora. Pertanto, non sempre chi riceve aiuto, se ne accorge. Spesso, se ce ne si accorge, non si riesce a dare dimensione all'aiuto. Questa è cosa affascinante dell'aiuto: ha una dimensione multipla, a volte inconscia, poco misurabile. Aiutare è doveroso compito morale di chi non ha bisogno. Per esperienza, posso certificare di esser stato aiutato e di avere a mia volta, aiutato. Continuo a ricevere aiuto e continuo a provare a portare aiuto.
Post n°78 pubblicato il 05 Gennaio 2016 da eurolanguage
Meno garanzie sul lavoro per azzerare la disoccupazione. Significa più giustizia, maggior benessere diffuso e calamitare l'investimento. Per creare lavoro per legge, bisogna almeno: eliminare ogni mensilità pagata oltre la 13esima, porre un tetto massimo al TFR ad alcuni mesi di stipendio, dimezzare ferie e permessi che decadono se non utilizzati. Il resto, lo fa il mercato.
Post n°77 pubblicato il 28 Novembre 2014 da eurolanguage
Tag: culo, Vittorio Sgarbi Il culo è pura forma. Il culo è musica. Il culo è potere. Non per caso, la formula che indica la fortuna è legata al culo e alla sua dimensione. Si dice di chi vince, di chi ha successo, di chi ha buona sorte: “ha avuto culo”; “ha un gran culo”. E, ovviamente, il culo è il più universale obiettivo erotico. Lo documentano tutti i film di Tinto Brass. La ragione è semplice: il culo è maschile e femminile, in natura è il doppio dei singoli organi sessuali, ha il pubblico più vasto di amatori. Nella sua stessa conformazione il culo è doppio e coincide con il numero 8 che, in orizzontale, è la rappresentazione grafica del culo. Due sfere, due mondi. Nessun dubbio, dunque, che il lato B sia il lato A. È soltanto per una comodità di precedenza, davanti - dietro, che si è chiamato B. E forse anche perché la forma grafica della lettera B, in orizzontale, è come un culo mozzo. Fin qui la questione è nominale, poi c’è quella sostanziale. Il corpo umano, sia maschile sia femminile, si apprezza meglio di spalle e, nell’armonia della forma, favorisce il disegno. Di spalle, e anche a prescindere dalla testa, il corpo ha le sembianze di un’anfora, di uno strumento musicale. Anzi, a onor del vero, anfore e strumenti musicali hanno forme derivate dal corpo umano. Nel corpo femminile, soprattutto, dopo la strettoia dei fianchi e sul supporto delle gambe, si allargano ampie, divaricandosi al centro, le forme del sedere, la cui denominazione indica la funzione. L’ampiezza del sedere favorisce la seduta che, in quel punto, ha la sua base. Il culo, oltre che fortuna, evoca l’abbondanza. Anche i suoi derivati, come il culatello, richiamano una sopraffina bontà. In ambito musicale, poi, oltre alle forme di strumenti – viola, violino, contrabbasso, violoncello, mandolino (da cui la vezzosa formula, “culo a mandolino”) – non si dovrà dimenticare che la rappresentazione più alta del potere, in assoluto, è quella del direttore d’orchestra, costituita da un uomo che sta in alto e volta le spalle a chi lo guarda, mostrandogli il culo: energia, slancio, fisicità accompagnano il suo gesto imperioso. Vero è che il lato A non valorizza allo stesso modo le forme del corpo perché subordinato, nella percezione, prima al volto, alla sua espressività, alla sua identità, all’anima che si specchia attraverso gli occhi, poi agli organi sessuali, con la morbosa attrazione derivata dal loro prevalente occultamento. Benché ne siano note le forme, appare ciò che è nascosto; mentre nessun indumento può nascondere o coprire il culo, ma assecondarne le forme, prevalentemente per aderenza. Il culo, a differenza del pene, non si può nascondere. Lo ha capito bene Kim Kardashian che ne usa e ne abusa, fino ad aver destato una serie di accostamenti e caricature in ordine alle pure geometrie, vere e proprie sfere che l’attrice esibisce. In realtà, nell’enfasi, esse sono sproporzionate, troppo grandi rispetto al corpo, analogamente ai seni gonfiati oltre ogni limite, quasi da competizione, di Pamela Anderson. Sono, propriamente, aberrazioni, e risultano aliene dalla realtà, in un parossismo maniacale. È vero che, come Kim Kardashian, anche la Venere Callipigia del Museo Nazionale di Napoli punta tutto sulla ostentazione della sua parte posteriore, con tale convinzione da voltare la testa essa stessa per guardarsela in una irresistibile attrazione. Non diversamente fa l’Ermafrodito del Louvre, celeberrima scultura concepita, nella originale posa dormiente, per mostrare le forme del culo, nella evidente ambiguità del sesso, da quel punto di vista indefinibile. L’Ermafrodito è l’apoteosi del culo, la sintesi suprema. Ma il conflitto, non di genere, tra lato A e lato B, è testimoniato, in modo impareggiabile, da Velázquez, nella sua Venere nuda che, rispetto alle Veneri di Giorgione e di Tiziano, pur sensualissime, mette in evidenza il lato B, con l’espediente formidabile di non nasconderne o perderne il volto, attraverso lo specchio. La dea posa di spalle (ed è la prima delle donne), ma noi ne vediamo il volto come un’immagine sfocata, con un’ombra che lo specchio registra. Il pittore spagnolo, realizza così una sintesi tra i due lati privilegiando quello principale.
Post n°76 pubblicato il 26 Settembre 2014 da eurolanguage
Tutto l'ISLAM segue la Sharia cioè la 'legge musulmana' costituita da i testi del Corano (di priorità assoluta) e della Sunna. Il Corano è il libro sacro che contiene le rivelazioni ricevute da Maometto inizialmente affidate per dodici anni dalla sua morte alla memoria dei suoi seguaci. Dopo la morte di Maometto a Medina nel 632 fu nominato successore (Califfo) Abu Bakr che diede il via al 'periodo dei Califfi ben guidati' (Rashidun) comprendenti lo stesso Abu Bakr insieme a Omar, Othman e Ali. I Sunniti sono la corrente che ha riconosciuto i 4 Califfi, gli Ommayyadi, Califfi loro successori, la Sunna (atti e detti di Maometto) di Abu Bakr costituita dai singoli Hadith (racconto), la giurisprudenza generalmente accettata dal mondo islamico. La Sunna dunque, viene indicata come raccolta di comportamenti da imitare. Per i Sunniti può diventare Califfo dunque, anche un buon musulmano che non sia discendente di Maometto. Gli Sciiti o Shia diversamente, hanno riconosciuto solo Ali come successore di Maometto in virtù anche del fatto che fosse cugino di Maometto e marito di Fatima, figlia di Maometto. Le altre tre persone sono considerate usurpatori. Pertanto gli Sciiti seguono una Sunna e una giurisprudenza diverse da quella dei Sunniti. Gli Iman (equivalenti dei Califfi) degli Sciiti possono essere solo i discendenti diretti della stirpe di Maometto-Ali-Fatima. Di conseguenza, gli Iman per gli Sciiti sono anch'essi 'venerabili', seguiti con fede. Nella pratica religiosa inoltre, i Sunniti seguono più fedelmente (inteso come letteralmente) il Corano. Gli Sciiti usano una lettura più interpretativa. Le differenze tra Sunniti e Sciiti hanno generato nel tempo divergenze spirituali e culturali profonde. I Sunniti sono molto più numerosi degli Sciiti. La Schia caratterizzata da una maggiore'inquietudine religiosa' ha raccolto nel tempo contestatori, rivoluzionari, utopici sociopolitici.
Post n°75 pubblicato il 19 Settembre 2014 da eurolanguage
L'idea sulla necessità dell'esistenza di uno stato mi è naturale al palesarsi di comportamenti violenti, irresponsabili, incivili. A meno di non desiderare di vivere nel far west, dove ognuno si fa giustizia da solo, necessita ordinarsi in stato. Ciò nonostante, il mio stato è quello che riduce al minimo il suo intervento sulla vita libera dei cittadini. Per due fondamentali motivi: (1) L'incontestabile crescita culturale del genere umano "costringerà" gli individui alla propria evoluzione responsabile. (2) L'organizzazione pubblica si dimostra inefficiente nello svolgere quasi ogni attività. Soprattutto incapace di attivare un metodo di incentivazione alla responsabilità e al fare dell'individuo. Tuttavia, alcune attività necessarie contengono, in misura variabile, una valenza sociale che serve ad impedire che i forti abusino dei deboli: la sanità, la previdenza sociale, la protezione civile, la sicurezza. Nel mondo moderno, abbiamo buona esperienza nella conduzione di attività di ogni genere, attraverso il settore pubblico, il settore privato e attraverso le Onlus. Il sistema delle Onlus (Organizzazione Non Lucrativa di Utilità Sociale) è un settore già ordinato dallo stato, che vive di sovvenzioni pubbliche, di donazioni private e di vendita di prodotti e servizi ma sempre, con fini benefici. Le Onlus dunque si configurano come un sistema misto. Un sistema ibrido, pubblico-privato.Proprio delle Onlus, il cui riconoscimento è esclusiva garanzia di stato, dovrebbe farsi forte il nuovo statoMinimo. Volendo considerare lo statoMinimo come un obbiettivo da raggiungere attraverso un processo di civiltà, le Onlus saranno incaricate ad espletare tutte le necessarie funzioni sociali della comunità. Il grado di riconoscimento pubblico delle attività delle Onlus sia anche il grado di sovvenzione pubblica relativa, rispetto a tutte le altre attività Onlus. Cosicché, chi si occupa di pronto intervento sanitario possa, ad esempio, possedere un riconoscimento del 31.0%, chi di educazione, un riconoscimento inferiore, sempre ad esempio, del 10.0%. La somma delle percentuali di tutte le attività sociali riconoscibili come Onlus dovrà risultare 100.0. Il budget della sovvenzione pubblica, cioè, le entrate dello stato, al netto dei costi per gli enti di organizzazione e controllo, andrà dunque suddiviso per attività seguendo la tabella delle percentuali. E successivamente, la quota spettante ad ogni attività, ripartita tra le Onlus operanti in tale attività, in base ai loro volumi relativi. Il grado di riconoscimento potrà anche essere scritto alla fine della parola Onlus (Onlus31.0...Onlus0.5) in modo da riconoscerne pubblicamente il peso sociale.
Post n°74 pubblicato il 26 Febbraio 2014 da eurolanguage
Manca sempre uno sforzo delle istituzioni europee per far si che in Europa, nelle scuole, insegnino a tutti una lingua comune. Sono ancora convinto che se mettessimo all'interno di un computer tutte le lingue d'europa, attraverso un programma che tiene conto delle diverse diffusioni di queste, delle fonetiche, delle radici comuni delle parole, otterremmo una lingua comune bellissima. Con un massiccio inserimento scolastico avremo che la popolazione europea delle nuove generazioni in un decennio parlerebbe una stessa lingua.
Post n°73 pubblicato il 10 Febbraio 2014 da eurolanguage
Sbagliata la battaglia contro la moneta europea sostenuta dalla Lega Nord e cavalcata anche da Forza Italia. La debolezza dell'economia, del mercato del lavoro, del livello di reddito-pro capite italiani non sono imputabili all'introduzione dell'Euro. Sarebbe troppo semplice pensare che, uscendo dall'Euro, avremmo risolto i nostri problemi. E' molto semplice da dimostrare. Alcuni paesi europei che hanno aderito all'Euro hanno avuto un vero e proprio boom economico e di benessere. Inoltre, la maggior parte dei paesi dell'Euro hanno accresciuto PIL interno, redditi pro-capite, occupazione. Questo è successo, sia nei paesi che stavano già meglio di noi prima della moneta unica e sia nei paesi in cui stavano peggio. Certo, non avere la possibilità di svalutare la moneta toglie un'efficace strumento ai nostri governanti. Questa sottrazione, dal punto di vista del cittadino comune, potrebbe essere considerata positivamente, visto la disastrosa quantità di debito che abbiamo accumulato. L'eccesso di debito infatti, è dovuto proprio alla grande elasticità con la quale veniva applicata la politica monetaria nel nostro paese. Oggi non è più possibile e facciamo fatica ad abituarci. Infatti, proprio di abitudine si tratta. Ogni anno applicavamo aumenti spropositati ai prezzi, per rincorrere l'inflazione. Ogni anno prendevamo, fiduciosi, soldi in prestito dalle banche e queste, anch'esse fiduciose, ne elargivano senza le adeguate garanzie. Questo eccesso di fiducia è stato mal riposto, i consumi non hanno seguito l'aumento dei prezzi e si sono contratti, i debiti non sono stati onorati. Complice primo, uno stato ingordo che tutt'ora, invece di seguire il mercato, imperterrito continua nell'alzamento delle percentuali d'imposta e della spesa pubblica, spesso solo clientelare. Le ragioni del crollo di alcune nazioni europee tra le quali l'Italia non è dovuto all'introduzione dell'Euro ma semmai, nel caso dell'italia, in parte, dall'incapacità di capire (i nostri governanti non l'hanno ancora fatto) la differenza delle nuove regole monetarie che contrastano profondamente con le precedenti prassi svalutative e inflazionistiche, molto dalle resistenze burocratiche e sindacali di apparati incapaci di modernizzarsi, ma soprattutto per l'apertura al capitalismo dei paesi orientali. A differenza nostra i paesi Europei più solidi riescono, in parte, a sostenerne il contraccolpo e a cavalcare l'opportunità dell'espansione dei loro brands prestigiosi in quei paesi emergenti. I paesi europei più poveri del nostro invece, si trovano in una buona situazione di competitività con l'oriente a causa del loro irrisorio costo del lavoro dovuto alla situazione preesistente.
Post n°72 pubblicato il 20 Dicembre 2013 da eurolanguage
Tag: Vittorio Sgarbi Vittorio Sgarbi oggi ritrova spazio espressivo, effetto degli stravolgimenti politici dell'ultimo periodo. Posso dire di conoscerlo bene, e intendo come il montare contestatorio giovanilistico e extraparlamentare del momento sia alquanto congeniale al suo spirito ipercritico. Amante del paradosso funzionale è capace di dare, con spunti folli, impensabili soluzioni realistiche. Onore al Maestro VS
Post n°71 pubblicato il 18 Dicembre 2013 da eurolanguage
Tag: germania, salario minimo In Germania, nel nuovo governo Cdu Spd, si sono appena accordati per un 'salario minimo' per legge. 8,50 Euro all'ora sarà la paga minima applicabile. In Italia non esiste. Sono un liberale pertanto sarei portato a non concepirlo. Devo ammettere però che potrebbe essere uno strumento per combattere lo sfruttamento di tanti occupati precari in italia. Certo il minimo appena stabilito in Germania è impensabile da noi, ma un bel minimo a 6,00 Euro metterebbe fuori legge gli sfruttatori.
Post n°70 pubblicato il 15 Novembre 2013 da eurolanguage
La migliore garanzia che il livello di tassazione rimanga per lo meno 'contenuto' è che l'elettorato conferisca potere pubblico ad un grande imprenditore privato. Un grande imprenditore, con il suo carico di imposte, il gran numero di occupati è il miglior rappresentante della categoria privata liberale, occupati e imprenditori. Ricordo che dei circa 22,5 milioni di occupati in Italia solo circa 3,6 milioni sono occupati pubblici. Il benessere pubblico verrà garantito dalla ricchezza diffusa.
Post n°69 pubblicato il 05 Luglio 2013 da eurolanguage
Sopra, bilancio dello stato 2010 2011 2012 e proiezione 2013 secondo il DEF aggiornato da 'Il Giornale' il 2 luglio 2013. Il PATTO di STABILITA EUROPEO sancisce tre aspetti fondamentali da rispettare: - il contenimento del rapporto DEFICIT ad un livello minore del 3% del PIL - il pareggio di bilancio - la tendenza a portare il DEBITO PUBBLICO ad un livello minore del 60% del PIL
Analisi 2012, bilancio<--> Patto di stabilità: PIL 2012 istat: 1.565.916 milioni DEBITO PUBBLICO 2012 istat: 1.988.658 milioni DEFICIT 2012 ricavato dall'immagine sopra(spesa P.=805.000-entrate=764.000): 41.000 milioni Entrate Tributarie+Contributi Sociali/PIL 2012 (Pressione Fiscale): 44,6384% SI DEFICIT/PIL 2012 <3% : 2,6182758 % NO pareggio di bilancio (DEFICIT 41.000 milioni) NO debito pubblico <60% PIL (126,9964%)
Analisi 2013, bilancio<--> Patto di stabilità: PIL 2013 istat stima -2,4% rispetto 2012: 1.528.334 milioni DEBITO PUBBLICO 2013 : ? DEFICIT 2013 ricavato dall'immagine sopra(spesa P.=809.000-entrate=784.000) stima: 25.000 milioni SI DEFICIT/PIL 2013 <3% stima: 1,63577 % NO pareggio di bilancio (DEFICIT 25.000 milioni) NO debito pubblico <60% PIL (?)
Post n°68 pubblicato il 10 Giugno 2013 da eurolanguage
E' semplicistico pensare che basti voler bene agli animali per decidere di riconoscere delle Onlus a loro favore. E' chiaro invece che, sovvenzionare con soldi pubblici, queste associazioni, da una parte pesa sulle tasche dei cittadini, dall'altra, aumenta i posti di lavoro improduttivi, a sfavore semmai, di posti di lavoro pro-umanitario, per i quali è ben nota la necessità. Molto spesso la pratica di persone che si occupano di animali risulta, speculazione. Suggeriamo dunque al legislatore di non riconoscere il titolo di Onlus ad associazioni a favore di animali.
Post n°66 pubblicato il 14 Maggio 2013 da eurolanguage
Siamo appena venuti a conoscenza che lo Stato ha 100 miliardi di debito commerciale. Per dare una bella 'sgrassata' allo Stato con conseguente impulso all'occupazione si potrebbe obbligare le aziende creditrici ad assorbire un dipendente pubblico per ogni 100.000 Euro saldatogli. Si possono così piazzare un milione di dipendenti pubblici nel settore privato riducendo progressivamente l'organico statale da circa 3,6 milioni a 2,6 milioni. Un milione di stipendi in meno ogni mese rappresenta per i cittadini un forte risparmio d'imposta.
Post n°65 pubblicato il 10 Luglio 2012 da eurolanguage
Tag: abbandono, tradimento Se colei che amata, m'avesse, anche una sola volta, tradito, ne desidererei la morte. L'abbandono rimarrebbe l'unica civile e dolorosissima alternativa. anonimo
Post n°63 pubblicato il 24 Maggio 2012 da eurolanguage
Ultima revisione 23/05/2012 Appunti per il consumatore su come spendere 'Italiano' in aggiornamento continuo (se qualcuno trova errori o imprecisioni è pregato di segnalarmele nei commenti). Lista di prodotti in Italia per categoria: Compro per me e per i miei cari una dimora sul territorio italiano: mi compro una Automobile: Mirafiori (TO) : Alfa romeo Mito , Lancia Musa 2004 , Fiat idea Macchia D'isernia (Isernia) Campania : Dr5 (Suv segmento C) Dr1 (citycar) Dr2 (SuperUtilitaria configurazione monovolume compatta) mi compro un Veicolo commerciale: Sevel Val di Sangro tra i comuni di Paglieta e Atessa (Chieti) : Fiat ducato
mi compro un veicoli commerciale leggero: Pontedera(PI):Ape Piaggio, Porter Piaggio e Quargo Piaggio
mi compro una bici: Bologna: wayel - bici elettriche mi compro un mobile: Santeramo in Colle (BA): centro stile Divani&Divani by Natuzzi mi compro Elettronica di consumo da aziende italiane consorziate: Pontedera (PI): Computer Discount e marchio Kraun del gruppo CDC Spa Trony e Sinergy Eldo Elite Euronics Mondadori informatica
mi compro una televisione: Abbiategrasso(MI): televisori MIVAR
mi compro una moto:
Pontedera (PI): modelli Piaggio Pontedera (PI): modelli Gilera Noale (VE): modelli Aprilia Noale (VE): modelli Derbi Scorzè (VE): modelli Aprilia Mandello del Lario (LC): modelli Moto Guzzi mi compro un paio di scarpe:
Civitanova Marche(AN): Tod's group by Della Valle Monte Urano (FM): Kickers Parabiago(MI): Fratelli Rossetti
mi compro un paio di occhiali:
Rovereto, Pederobba, Agordo ,Sedico, Cencenighe (Belluno), Lauriano (Torino): Luxottica vado a fare la spesa Alimentare e accessori:
Coop Conad Famila, MD Discount, MIDA etc.- gruppo SELEX Esselunga Interdis PAM Eurospin
vado a fare shopping:
gruppo Armani Abbigliamento moda made in italy stilisti
mi compro il telefonino nuovo: Sgonico (Trieste): telefoni cellulari di Telit Communications S.p.A. mi faccio la linea telefonica con internet: Telecom Italia TIM mi compro il Personal computer: Pontedera (PI): Kraun del gruppo CDC Spa
Pernottare: devo pagare l'assicurazione del veicolo: cosa mi mangio? Prodotti genuini della nostra terra: formaggi, salumi, verdura e frutta fresca, olio d'oliva, conserve e vini italiani in: Agriturismo Ristoranti a conduzione famigliare Trattorie Chioschi Panetteria, pasticceria e gelateria
mi faccio la televisione a pagamento: Cologno Monzese (MB): Mediaset Premium Segrate(MI): Mediaset Premium Roma: Mediaset Premium
Post n°62 pubblicato il 21 Marzo 2012 da eurolanguage
Tag: corruzione ....La corruzione sorge quando muore o si altera la motivazione originaria che ha spinto a far politica......Ai partiti idealisti si aderiva per convinzione e non per convenienza. Quando le motivazioni non contano più, si perdono gli scopi originari. C’è una fase di passaggio,pseudo-machiavellica: i fini giustificano i mezzi e allora si diventa cinici per la Causa. Poi i fini, impraticabili, spariscono; e allora i mezzi sostituiscono i fini. Si ruba prima per il partito, poi per la corrente, infine per sé stessi. «Se la casa brucia voglio scaldarmi anch’io», dice in veneziano un personaggio goldoniano. Il tonfo è più forte per gli utopisti, perché più è larga la forbice tra la società perfetta e irraggiungibile che si idealizza e la società imperfetta in cui viviamo, più spazio si apre alla corruzione, che riempie quel vuoto. Così l’incorruttibile si corrompe, ma da indignato.
Post n°61 pubblicato il 16 Settembre 2011 da eurolanguage
Tag: PIL DEBITO DEFICIT In occasione dell'uscita del bollettino mensile della BCE di Francoforte il 13 aprile 2012 sui quotidiani si leggono le parole di Mario Draghi «freno al debito». Soprattutto ai Paesi come il nostro (Italia), appesantiti da un fabbisogno di rifinanziamento pubblico «particolarmente rilevante», pari o superiore al 20% del Pil (da noi, vedi sotto, il 52,79% del PIL)....Ai Paesi sottoposti a tensioni di bilancio, è però richiesto un impegno aggiuntivo: «conseguire e mantenere a lungo avanzi primari pari o superiori al 4% del Pil» (ricordando che l'avanzo primario è al netto degli interessi tale 4% d'avanzo sarebbe buono a far diminuire soprattutto la quota interessi sul debito). In occasione dell'intervista rilasciata dal premier Mario Monti al giornalista RAI Fabio Fazio durante la trasmissione televisiva 'Che tempo che fa' l'8 gennaio 2012, il professore da questa semplificazione
DATI anno 2010 in milioni di Euro PRODOTTO INTERNO LORDO detto PIL: 1.548.816 DEBITO PUBBLICO: 1.843.015 INTERESSI SUL DEBITO anche detto SERVIZIO DEL DEBITO: 70.152 RAPPORTO INTERESSI SUL DEBITO PIL: 4,53% RAPPORTO DEBITO PUBBLICO PIL: 119% circa SPESA PUBBLICA: 817.642 (52,79% DEL PIL) DISAVANZO PUBBLICO anche detto DEFICIT(quando è positivo detto AVANZO PUBBLICO o anche SURPLUS). DEFICIT = SPESA PUBBLICA (uscite) - ENTRATE PUBBLICHE: 78.619 RAPPORTO DEFICIT PIL: 5,08% RAPPORTO PRESSIONE FISCALE PIL: 42,6% AVANZO PRIMARIO = SURPLUS - interessi sul DEBITO PUBBLICO (SURPLUS al netto della spesa per interessi sul DEBITO PUBBLICO)
Una delle fonti: http://www.dt.tesoro.it/it/debito_pubblico/_link_rapidi/debito_pubblico.html Molto interessante :voci di ripartizione della spesa pubblica italiana un po vecchio(2008) ma le percentuali potrebbero essere simili a oggi. http://www.blia.it/spesapubblica/index.php Economia e finanza pubblica 2009 di Giulio Tremonti - in particolare pagine 34 e 35 http://www.dt.tesoro.it/export/sites/sitodt/modules/documenti_it/analisi_progammazione/documenti_programmatici/RUEF_2009.pdf
|
Inviato da: eurolanguage
il 07/08/2016 alle 12:56
Inviato da: eurolanguage
il 19/02/2016 alle 17:03
Inviato da: eurolanguage
il 30/10/2015 alle 16:09
Inviato da: eurolanguage
il 14/09/2015 alle 14:55
Inviato da: eurolanguage
il 17/01/2013 alle 21:15