Creato da taplan il 10/04/2012
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Post n°17 pubblicato il 17 Dicembre 2012 da taplan

Oggi le nuvole hanno assorbito il blu del cielo che è diventato grigio e poi nero.

L’inverno è così lungo e la gente pare non capirlo.
Ci sono luoghi dove l’inverno assume maggior senso.
Qui, in questo pezzo dell’anno, l’inverno mi sembra stupido e insignificante.

 
 
 

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Post n°16 pubblicato il 15 Dicembre 2012 da taplan

Far finta che è normale… canta N. Fabi in una sua canzone.
Non so se ci sia qualcosa da contemplare da un altro punto di vista.
Ma cos’è normale?
Tutto dipende da come guardi le cose.

 
 
 

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Post n°15 pubblicato il 29 Ottobre 2012 da taplan

Questa sera è piena di lampi e di lampioni.
Prima d’ora non avevo mai fatto caso a quanti lampioni ci sono la fuori.
Vecchi, rugginosi, dai quali franano ombre confuse e pesanti, pesanti come queste nuvole gravide di pioggia, con cui finisci per relazionarti.
Ci sono sere, che non so se ci sia qualcosa da guarire, ma la malinconia ha un costo altissimo.

 
 
 

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Post n°14 pubblicato il 31 Agosto 2012 da taplan

Si capisce che non è la giornata giusta.
Vorrei essere già a ieri.

 
 
 

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Post n°13 pubblicato il 14 Luglio 2012 da taplan

Ci sono giorni che sono maldisposto fin dal mattino, quando mi sveglio.
Non so, qualcosa deve pur accadere durante la notte, mentre dormo, quando tutto là fuori è buio, quando non ci sono, perchè questa cosa qui altrimenti non riesco proprio a spiegarmela.
Litigherei con il mondo, con l'aria del mondo, tanto da urlargli contro, con aria arrogante e con una tale forza, così lontana dalla gioia, da non trovare le parole per farlo e questa è una santa cosa. E' l'unica cosa buona della giornata.
Certi giorni funziono così, poi passa, come infondo passa tutto a questo mondo, anche le cose belle. E' solo che quando le cose belle passano, tutto diventa infinitamente più triste. Anche le cose belle.
Fanculo.

 
 
 

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Post n°12 pubblicato il 02 Luglio 2012 da taplan

L'altra notte ho fatto un sogno, lungo, lunghissimo, uno strano sogno e ultimamente devo dire che i miei sogni sono così.
Ma no, non vero niente, lo sono da sempre.
Ho sognato di guardare fuori, fuori dal sogno e là fuori era tutto così reale e mi guardavo vivere senza dirmi niente.
E io lo so, avrei voluto parlarmi invece, parlarmi di tutta questa mia incertezza che si proietta dovunque, dirmi che infondo è tutto normale, di un'altra normalità.
Ma non mi è venuto niente da dirmi e sono rimasto in silenzio.
Silenzio lunghissimo,  silenzio cosmico.

 
 
 

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Post n°11 pubblicato il 12 Giugno 2012 da taplan

Sai alla fine ce l’ho fatta e mi sono trasferito a casa nuova, in campagna.
Adesso non pensare che sia alla fine di qualcosa, è solo un modo semplice, di dire quanto sia stato lungo.
Ci sono giorni che avrei voglia di restare lì per sempre, a far nulla, solo a guardare e ad ascoltare quello che passa.
Ho comprato un dondolo che non era un pensiero costruito nel tempo ma l’ho comprato così, nel momento che l’ho visto e nel farlo, non ci ho sognato niente, ne immaginato qualcosa.
Ma la sera, ci resto a lungo, sopra, fuori nel giardino, a luci tutte spente, tranne quelle del cielo e spesso il sonno, alla lunga mi sorprende e mi lascia lì, chissà per quanto tempo, a mia insaputa.
Il cielo delle campagne è così diverso dagli altri cieli e mi sembra di non appiccicarci mai niente sopra, che è come ti dicevo, resto solo li a guardare, ad ascoltare quel che passa e a volte, non passa niente ed è silenzio.
E' un tal sollievo.

 
 
 

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Post n°10 pubblicato il 24 Maggio 2012 da taplan

Mi hanno chiesto cosa so fare.
Me lo hanno chiesto così, a un certo punto, senza preavviso, su due piedi.
E io, io non so se adesso, qui, nella vita o forse chissà dove, chissà quando.
Speravo potessi pensarci su un attimo, ma fa niente.
Qualcosa saprò pur fare.

 
 
 

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Post n°9 pubblicato il 18 Maggio 2012 da taplan

No, non si può rincorrere tutto, continuamente.
Forse qualcosa bisogna pur lasciarla andare,
lasciare che vada semplicemente come deve andare e non importa quanto sia importante.
Oggi c'è un cielo perfetto lassù, solo qualche striatura di bianco e niente più.

 
 
 

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Post n°8 pubblicato il 19 Aprile 2012 da taplan

Il mare non è molto lontano da qui.
L’oceano si.
A volte lo vado a vedere il mare, a volte è così calmo, immobile, tanto che penso che lo resterà per sempre perché una cosa così grande chi può smuoverla?
Chissà cosa agita il mare?  
Forse è un segreto, qualcosa che accade da sempre quando io non ci sono, o forse no, è un altro mare, si, un mare più grande. L’oceano.
Io non ho mai visto l’oceano, ma un giorno giuro che ci vado, ci vado davanti, con tutto il tempo che posso portarmi, in posto dove c’è solo lui da guardare, che si agita dentro, fino all’orizzonte.

 
 
 

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