cufffffffff ciufffff

Post n°123 pubblicato il 21 Marzo 2015 da yeritza

 

La vita è fatta di treni. Treni che si fermano accanto a noi ma non sappiamo se salire o meno, treni che sfrecciano veloci ma non abbiamo il coraggio di fermare. Treni che ci chiudono le porte in faccia e se ne vanno senza di noi lasciandoci dentro il sapore amaro di come sarebbe stato salirci. E treni sui quali saliamo, nostro malgrado, per paura che la vita ci lasci a piedi. (Giorgio Faletti)

 
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Di …Tiziano Terzani “LETTERA DALL’HIMALAYA” 2002

Post n°122 pubblicato il 02 Marzo 2015 da yeritza
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  Di …Tiziano Terzani “LETTERA DALL’HIMALAYA” 2002

Questa mania di voler ridurre tutto ad una uniformità è molto occidentale. Vivekananda, il grande mistico indiano, viaggiava alla fine dell'Ottocento negli Stati Uniti per far conoscere l'induismo.

A San Francisco, alla fine di una sua conferenza,una signora americana si alzò e gli chiese: <bello se ci fosse una sola religione per tutti gli uomini?>, rispose Vivekananda. <più bello se ci fossero tante religioni quanti sono gli uomini.>. Ma il Creatore, che in quel momento si svegliava da un pisolino, si accorse subito che dal grande concerto del suo universo mancava una voce e, arrabbiatissimo, mandò di corsa un suo assistente sulla terra a rimettere i corvi sull'alberi,.Qui, dove si vive al ritmo della natura, il senso che la vita è una e che dalla sua totalità non si può impunemente aggiungere o togliere niente è grande. Ogni cosa è legata, ogni parte è I'insieme. Thich Nhat Hanh, il monaco vietnamita, lo dice bene a proposito di un tavolo, un tavolino piccolo e basso come quello su cui scrivo. Il tavolo è qui grazie ad una infinita catena di fatti, cose e persone: la pioggia caduta sul bosco dove è cresciuto I'albero che un boscaiolo ha tagliato per darlo a un falegname che lo ha messo assieme coi chiodi fatti da un fabbro col ferro di una miniera...Se un solo elemento di questa catena, magari il bisnonno del falegname, non fosse esistito, questo tavolino non sarebbe qui. I giapponesi, ancora quando io stavo nel loro paese, pensavano di proteggere il clima delle loro isole non tagliando le foreste giapponesi, ma andando a tagliare quelle dell'Indonesia e dell'Amazzonia. Presto si son resi conto che anche questo ricadeva su di loro: il clima della terra mutava per tutti, giapponesi compresi. Allo stesso modo, oggi non si può pensare di continuare a tenere povera una grande parte del mondo per rendere la nostra sempre più ricca. Prima o poi, in una forma o nell'altra, il conto ci verrà presentato. O dagli uomini o dalla natura stessa. Quassù la sensazione che la natura ha una sua presenza psichica è fortissima. A volte, quando tutto imbacuccato contro il freddo mi fermo ad osservare, sedutosu un grotto, il primo raggio di sole che accende le vette dei ghiacciai e lentamente solleva il velo di oscurità, facendo emergere catene e catene di altre montagne dal fondo lattiginoso delle valli, un'aria di immensa gioia pervade il mondo ed io stesso mi ci sento avvolto, assieme agli alberi, gli uccelli, le formiche: sempre la stessa vita in tante diverse, magnifiche forme. È il sentirsi separati da questo che ci rende infelici' Come il sentirci divisi dai nostri simili. non rompe solo le ossa della gente, rompe i rapporti umani>>, mi diceva a Kabul quel vulcanico personaggio che è Gino Strada. Per riparare quei rapporti, nell'ospedale di Emergency, dove ripara ogni altro squarcio del colpo, Strada ha una corsia in cui dei giovani soldati talebani stanno a due passi dai loro , soldati dell'Alleanza del Nord. Gli uni sono prigionieri, gli altri  no; ma Strada spera che le simili mutilazioni, le simili le simili ferite li riavvicineranno.Il dialogo aiuta enormemente aI dialogo aiuta enormemente a risolvere i conflitti. L'odio crea solo altro odio. Un cecchino palestinese uccide una donna israeliana in una macchina, gli israeliani reagiscono ammazzando due palestinesi, un palestinese si imbottisce di tritolo e va a farsi saltare in aria assieme a una decina di giovani israeliani in una pizzeria; gli israeliani mandano un elicottero a bombardare un pulmino carico di palestinesi, i palestinesi... e avanti di questo passo. Fin quando? Finché son finiti tutti i palestinesi? tutti gli israeliani? tutte le bombe? Certo: ogni conflitto ha le sue cause' e queste vanno affrontate. Ma tutto sarà inutile finché gli uni non accetteranno I'esistenza degli altri ed il loro essere uguale, finché noi non accetteremo che la violenza conduce solo ad altra  violenza.

 

 

 

 
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Post N° 121

Post n°121 pubblicato il 06 Settembre 2014 da yeritza
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Credo che la fantasia sia più forte della conoscenza
Che il mito sia più efficace della storia
Che i sogni siano più potenti dei fatti
Che la speranza trionfi sempre sull'esperienza
Che la risata sia l'unico rimedio al dolore
E credo che l'amore sia più tenace della morte

 
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LETTERA DI ABRAMO LINCOLN ALL'INSEGNANTE DEL FIGLIO

Post n°119 pubblicato il 27 Gennaio 2014 da yeritza
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LETTERA DI ABRAMO LINCOLN ALL'INSEGNANTE DEL FIGLIO professore, lei dovrà insegnare al mio ragazzo che non tutti gli uomini sono giusti, non tutti dicono la ...verità; ma la prego di dirgli pure che per ogni malvagio c’è un eroe, per ogni egoista c’è un leader generoso. Gli insegni, per favore, che per ogni nemico ci sarà anche un amico e che vale molto più una moneta guadagnata con il lavoro che una moneta trovata. Gli insegni a perdere, ma anche a saper godere della vittoria, lo allontani dall’invidia e gli faccia riconoscere l’allegria profonda di un sorriso silenzioso. Lo lasci meravigliare del contenuto dei suoi libri, ma anche distrarsi con gli uccelli nel cielo, i fiori nei campi, le colline e le valli. Nel gioco con gli amici, gli spieghi che è meglio una sconfitta onorevole di una vergognosa vittoria, gli insegni a credere in se stesso, anche se si ritrova solo contro tutti. Gli insegni ad essere gentile con i gentili e duro con i duri e a non accettare le cose solamente perché le hanno accettate anche gli altri. Gli insegni ad ascoltare tutti ma, nel momento della verità, a decidere da solo. Gli insegni a ridere quando è triste e gli spieghi che qualche volta anche i veri uomini piangono. Gli insegni ad ignorare le folle che chiedono sangue e a combattere anche da solo contro tutti, quando è convinto di aver ragione. Lo tratti bene, ma non da bambino, perché solo con il fuoco si tempera l’acciaio. Gli faccia conoscere il coraggio di essere impaziente e la pazienza di essere coraggioso. Gli trasmetta una fede sublime nel Creatore ed anche in se stesso, perché solo così può avere fiducia negli uomini. So che le chiedo molto, ma veda cosa può fare, caro maestro. (ABRAHAM LINCOLN)


 

 

 
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LUCCIOLE O LANTERNE?

Post n°118 pubblicato il 31 Agosto 2013 da yeritza
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La lucciola

Una povera Lucciola, una notte,
pijò de petto a un Rospo in riva ar fiume
e cascò giù coll'ale mezze rotte.
Ar Rospo je ce presero le fótte.
Dice: - Ma come? Giri con un lume
eppoi nemmanco sai
dove diavolo vai? -

La Lucciola rispose: - Scusa tanto,
ma la luce ch'io porto nu' la vedo
perché ce l'ho de dietro: e, in questo, credo
che c'è stato uno sbajo ne l'impianto.
Io dove passo illumino: però
se rischiaro la strada ch'ho già fatta
nun distinguo la strada che farò.
E nun te dico quanti inconvenienti
che me procura quela luce interna:
ogni vorta che accènno la lanterna
li Pipistrelli arroteno li denti...
Capisco, - disse er Rospo - rappresenti
la Civirtà moderna
che per illuminà chi sta all'oscuro
ogni tantino dà la testa ar muro.

 LUCCIOLE  O LANTERNE?????

 

Come capire se si è innamorati con 10 semplici trucchi

Come si fa a capire se si è veramente innamorati o non si tratta piuttosto di una cotta momentanea, di quelle che durano il tempo di un caffè? C’è un unico modo per saperlo ed è quello di studiare i sentimenti che proviamo quando siamo lontani dalla persona amata.

A volte pensiamo che il desiderio di stare sempre insieme, di fare l’amore o di gridargli ti amo siano indici del nostro innamoramento. Ma non è così. Quando amiamo veramente qualcuno ci sono alcuni inequivocabili segnali che possiamo imparare a riconoscere con 10 semplici trucchi.

Le farfalle nello stomaco

Uno dei sintomi inequivocabili dell’innamoramento è quando si cominciano a sentire le famose ‘farfalle nello stomaco‘ che altro non sono se non una sensazione di vertigine, l’entusiasmo del ‘tutto è possibile‘, uno stato di euforia permanente che si accompagna alle ginocchia che tremano e al cuore che va a mille.

Il mondo ci appare più bello

Quando siamo innamorati ci sentiamo più romantici, tendiamo a vedere tutto rosa, la sensazione è quella di vivere sospesi su una nuvola, lontani dalle ansie e dalle preoccupazioni quotidiane.

Il nostro pensiero è costantemente rivolto a lui

Sentiamo una canzone e ci ricorda lui, vediamo un ragazzo biondo e pensiamo che è proprio identico al colore dei suoi capelli, ogni cosa, anche se apparentemente slegata ci riconduce al pensiero della persona che amiamo.

Temiamo di perderlo

Amore e paura vanno sempre insieme. Felicità assoluta e paura, pure. Se abbiamo qualcosa di prezioso fra le mani il nostro timore più naturale non è forse quello di perderlo?

Temiamo che smetta di amarci

Quando siamo innamorati abbiamo un bisogno continuo di conferme, di rassicurazioni, di dati tranquillizzanti e, nello stesso tempo sentiamo un continuo terrore di essere disattesi. Un telefono che suona e lui che non risponde, una frase pronunciata in un certo modo, l’ombra che sembra passare sul suo viso, tutto può bastare a dare conferme certe o a trasformarsi in un segnale negativo.

Quando pensi a lui ti batte il cuore

Come ogni espressione affettiva anche l’innamoramento ha dei sintomi che sono di due tipi: fisiologici (che riguardano il nostro corpo) e psicologici (che riguardano la nostra interiorità). L’accelerazione del battito cardiaco è il sintomo fisico più evidente, insieme all’alterazione del ritmo respiratorio, la sudorazione e il senso di leggerezza.

Quando pensi a lui sorridi

L’innamoramento ci regala una sensazione perenne di buon umore, anche quando qualcosa ci turba o ci fa sentire tristi basta che ci concentriamo un attimo col pensiero alla persona amata e torniamo a sorridere.

Considerazione di noi stessi

Quando siamo innamorati cambia la considerazione che abbiamo di noi stessi: ci sentiamo di esistere davvero solo quando siamo insieme a lui.

Facciamo cose stupide

Si fanno molte cose strane quando siamo innamorati, moltissime delle quali, dopo, verranno giudicate molto stupide.

Ogni dettaglio diventa importante

Mai come quando siamo innamorati i dettagli assumono un’importanza capitale, ci puoi fare sopra una malattia. Sono i dettagli ad innescare le tipiche incomprensioni di quando ancora non ci si conosce, gli equivoci, il non capirsi. Uno nota cose impercettibili e bastano per mandarti al manicomio. Le incomprensioni anche banali di questo periodo sono vissute come tragedie irrevocabili – ‘ecco, lo sapevo, non poteva andare…‘ . Due minuti dopo, altrettanto facilmente, vengono accantonate e giudicate, in virtù dello sguardo indulgente, dell’odore dell’altro e delle farfalle che tornano a sbattere nello stomaco.

 

 

 
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