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LUCCIOLE O LANTERNE?

Post n°118 pubblicato il 31 Agosto 2013 da yeritza
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La lucciola

Una povera Lucciola, una notte,
pijò de petto a un Rospo in riva ar fiume
e cascò giù coll'ale mezze rotte.
Ar Rospo je ce presero le fótte.
Dice: - Ma come? Giri con un lume
eppoi nemmanco sai
dove diavolo vai? -

La Lucciola rispose: - Scusa tanto,
ma la luce ch'io porto nu' la vedo
perché ce l'ho de dietro: e, in questo, credo
che c'è stato uno sbajo ne l'impianto.
Io dove passo illumino: però
se rischiaro la strada ch'ho già fatta
nun distinguo la strada che farò.
E nun te dico quanti inconvenienti
che me procura quela luce interna:
ogni vorta che accènno la lanterna
li Pipistrelli arroteno li denti...
Capisco, - disse er Rospo - rappresenti
la Civirtà moderna
che per illuminà chi sta all'oscuro
ogni tantino dà la testa ar muro.

 LUCCIOLE  O LANTERNE?????

 

Come capire se si è innamorati con 10 semplici trucchi

Come si fa a capire se si è veramente innamorati o non si tratta piuttosto di una cotta momentanea, di quelle che durano il tempo di un caffè? C’è un unico modo per saperlo ed è quello di studiare i sentimenti che proviamo quando siamo lontani dalla persona amata.

A volte pensiamo che il desiderio di stare sempre insieme, di fare l’amore o di gridargli ti amo siano indici del nostro innamoramento. Ma non è così. Quando amiamo veramente qualcuno ci sono alcuni inequivocabili segnali che possiamo imparare a riconoscere con 10 semplici trucchi.

Le farfalle nello stomaco

Uno dei sintomi inequivocabili dell’innamoramento è quando si cominciano a sentire le famose ‘farfalle nello stomaco‘ che altro non sono se non una sensazione di vertigine, l’entusiasmo del ‘tutto è possibile‘, uno stato di euforia permanente che si accompagna alle ginocchia che tremano e al cuore che va a mille.

Il mondo ci appare più bello

Quando siamo innamorati ci sentiamo più romantici, tendiamo a vedere tutto rosa, la sensazione è quella di vivere sospesi su una nuvola, lontani dalle ansie e dalle preoccupazioni quotidiane.

Il nostro pensiero è costantemente rivolto a lui

Sentiamo una canzone e ci ricorda lui, vediamo un ragazzo biondo e pensiamo che è proprio identico al colore dei suoi capelli, ogni cosa, anche se apparentemente slegata ci riconduce al pensiero della persona che amiamo.

Temiamo di perderlo

Amore e paura vanno sempre insieme. Felicità assoluta e paura, pure. Se abbiamo qualcosa di prezioso fra le mani il nostro timore più naturale non è forse quello di perderlo?

Temiamo che smetta di amarci

Quando siamo innamorati abbiamo un bisogno continuo di conferme, di rassicurazioni, di dati tranquillizzanti e, nello stesso tempo sentiamo un continuo terrore di essere disattesi. Un telefono che suona e lui che non risponde, una frase pronunciata in un certo modo, l’ombra che sembra passare sul suo viso, tutto può bastare a dare conferme certe o a trasformarsi in un segnale negativo.

Quando pensi a lui ti batte il cuore

Come ogni espressione affettiva anche l’innamoramento ha dei sintomi che sono di due tipi: fisiologici (che riguardano il nostro corpo) e psicologici (che riguardano la nostra interiorità). L’accelerazione del battito cardiaco è il sintomo fisico più evidente, insieme all’alterazione del ritmo respiratorio, la sudorazione e il senso di leggerezza.

Quando pensi a lui sorridi

L’innamoramento ci regala una sensazione perenne di buon umore, anche quando qualcosa ci turba o ci fa sentire tristi basta che ci concentriamo un attimo col pensiero alla persona amata e torniamo a sorridere.

Considerazione di noi stessi

Quando siamo innamorati cambia la considerazione che abbiamo di noi stessi: ci sentiamo di esistere davvero solo quando siamo insieme a lui.

Facciamo cose stupide

Si fanno molte cose strane quando siamo innamorati, moltissime delle quali, dopo, verranno giudicate molto stupide.

Ogni dettaglio diventa importante

Mai come quando siamo innamorati i dettagli assumono un’importanza capitale, ci puoi fare sopra una malattia. Sono i dettagli ad innescare le tipiche incomprensioni di quando ancora non ci si conosce, gli equivoci, il non capirsi. Uno nota cose impercettibili e bastano per mandarti al manicomio. Le incomprensioni anche banali di questo periodo sono vissute come tragedie irrevocabili – ‘ecco, lo sapevo, non poteva andare…‘ . Due minuti dopo, altrettanto facilmente, vengono accantonate e giudicate, in virtù dello sguardo indulgente, dell’odore dell’altro e delle farfalle che tornano a sbattere nello stomaco.

 

 

 
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