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Democrazia e Antidemocrazia nell'Italia del 2013

Post n°51 pubblicato il 27 Aprile 2013 da marovich

Iniziamo il nostro discorso dalla frase di Grillo sulla morte del 25 aprile ucciso dai partiti che si mettono d'accordo per un governo di larghe intese,come volontà del Capo dello Stato, e nel quale si fa una fillippica contro lo stesso sistema democratico.

Grillo non è nuovo a queste intemerate nei confronti dei partiti e della democrazia stessa, infatti il suo "tutti a casa", e il suo mirare, almeno nelle sue pretese, al 100% del parlamento, mette in luce tutta la sua sirompente forza antidemocratica.

La prima domanda che possiamo porre a Grillo è dopo che ha preso il 100% dei consensi il movimento cinque stelle si scioglie e si scinde in vari partiti, oppure instaura e per me questo è più certo, un regime totalitario orwelliano contanto di Psicopolizia e di controllo attraverso i mezzi di comunicazione anche quelli moderni e sofisticati come INTERNET, del pensiero divergente?

Che democrazia è quella dove non vi è una pluralità di idee e organizzazioni con diverse visioni del mondo che noi chiamiamo partiti?

Grillo a questo non risponde e blatera contro i partiti, pretendendo un loro scioglimento, ed una sostituzione con il suo partito movimento, che è l'unico vero interprete della realtà e l'unica visione da imporre su tutte le altre false ed ideologiche?

In questo Grillo opera bene mette in pubblico su INTERNET e le televisioni con il sistema dello streaming gli incontri con gli altri, il PD per il momento, ma  le riunioni dei suoi gruppi sono celate al pubblico, enon si viene a sapere cosa hanno deciso.

Un altro elemento di antidemocrazia è il non riconoscere autonomia ai rappresentanti eletti che devono fare quello che decide l'unico vero interprete che sta fuori del parlamento dell'ideogia e della visione dl mondo che è Giuseppe Grillo, il quale rifiuta ilmandato nazionale dei depuitati e la loro autoniomia, ma li vuole automi della propria volontà.

Grillo come del resto, ma ne ho già parlato ampiamente dal lato  opposto dello schieramento politico Berlusconi, soffre di Cesarismo il suo partito movimento, assomiglia piùad una corte al servizio di un Cesare, che non ha un partito democratico, e questo nefa una copia del totalitarismo fascista e Leninista allo stesso tempo.

Grillo nel suo immaginario di una politica senza partiti,vi è tutto l'armaentario antidemocratico di Dannunzio, Federzoni, Corradini, Papini, Corridoni, Rossoni, Oriani, ma anche di Lenin, Stalin Troscky, tutti accomunati dal rifiuto della democrazia e del suo articolarsi in partiti, tutti chd pensavano che un regime forte e intorno ad un capo fosse meglio e più efficiente, di quello democratico.

Noi sappiamo quali danni Mussolini; Hitler, Lenin, Stalin, e i loro emuli abbiamo combinato al mondo, e Grillo si rifà a questi modelli.

Nonostante Grillo non lo dicahiari ha anche un modello più vicino, anche se ormai vetusto, Berlusconi, il quale si era affermato e ha mantenuto un forte consenso intorno a lui proprio sugli stessi temi di Grillo e sul rifiuto della democrazia dei partiti.

Il successo di figure come Grillo e Berlusconi lo si deve a due fattori, l'apparenza di una incisività maggiore sui temi politici ,in quanto solo loro parlano senza una reale elabiorazione politica di un qualsiasi partito a democrazia interna,come il PD, o Scelta Civica, ed una forte capacità oratoria.

Mi spiace per coloro che seguono fideisticamente questi leader cesaisti come Grillo e Berlusconi, ma non esiste democrazia senza partiti con una forte democrazia interna, tutto l'altro è totalitarismo.

I Partiti sono necessari alla politica tanto quanto il sangue all'uomo, e dal confronto tra le loro posizioni, viene fuori magari una sintesi alta capace di segnare la società e farla progreddire,come èstao per la nostra bella Costituzione.

La democrazia ha bisogno di punti divista diversi e antagonisti,i quali però siano capaci anche di trovarefra loro una sintesi tra loro per il bene della Nazione e dello Stato,che guarda caso siamo Noi.

Una cosa per cui Io ho sempre lottato e far capire che lo stato non è un ente sovrastrutturale come si pensa in Italia, ma lo stato in democrazia siamo Noi i cittadini, non qualcuno che ci ricordiamo di delegare ogni cinque anni e non lo controlliamo.

Nessuno di Noi può esimersi da fare funzionare la macchina dello Stato e della nostra Nazione, non esistono i furbi, ma solo i criminali come coloro che esportano i capitali nei paradisi fiscali, e non pagano le tasse facendo aumentare la pressione fiscale su chi le ha sempre pagate e rubandogli il futuro.

La demiocrazia è un sistema di governo molto serio che impegna civicamente ognuno di Noi, e certamente, non crede negli uomini della provvidenza.

Il successo ahimè di Grillo e Berlusconi è il risultao della mancata educazione al senso civico da parte della classe politica,  di tutti i cittadini Italiani, ma lasciando che essi si crogiolassero nei propri diffetti come la "furbizia" di corto respiro, blandendoli.

Grillo e Berlusconi hanno avuto successo proprio sull'esaltazione dei diffetti, facendo vedere positivo, ciò che è negativo,e dicendo al corpo elettorale quello che voleva sentirsi dire, anche se poi hanno fatto il contrario di quello per cui erano stati votati.

Grillo nonostante quello che blatera in giro ha tradito il suo elettoratoin gran parte di sinistra, che lo ha votato per un governo insieme al PD di cambiamento, congelando hai suoi fini politici i suoi voti e isuoi eletti, i quali sembrano dei Sansimoniani( da Sain Simon uno dei fondatori del socialismo) i quali non vogliono contatti con gli altri per non essere contaminati e corroti.

La politica in democrazia a tre cardini onestà, principio di relatà, e sintesi tra posizioni diverse, mi spiace che Grillo e i suoi cortigiani non lo sappiano, e il compromesso non è mai negativo, se fa progreddire la società, lo è solo se si vende prebende.

Vorrei concludere conla frase di Churchill "la Democrazia è un pessimo sistem, ma è miglòiore di tutti gli altri". 

 

 

 

 

 

 

 

 
 
 
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