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Ray Bradbury, "Fahrenheit 451"

 

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Presto /
anche noi (…) saremo /
perduti in fondo a questo fresco /
pezzo di terra: ma non sarà una quiete /
la nostra, ché si mescola in essa /
troppo una vita che non ha avuto meta. /
Avremo un silenzio stento e povero, /
un sonno doloroso, che non reca /
dolcezza e pace,
ma nostalgia
e rimprovero
PIER PAOLO PASOLINI
 

 

 

 

 

Cazzarola!

 

 

 

 
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IL CLOCHARD CHE MUORE MENTRE GLI ALTRI SI DIVERTONO

Post n°2189 pubblicato il 04 Gennaio 2024 da massimocoppa
 

IL CLOCHARD CHE MUORE MENTRE GLI ALTRI
SI DIVERTONO

Io ci sto pensando da giorni, ma la cosa non ha interessato particolarmente i giornali napoletani, tant’è vero che vi hanno dedicato un brevissimo trafiletto di poche righe: tutti, senza eccezione. Un trafiletto nell’ambito di almeno una paginata dedicata alla notizia principale.
La notizia principale era la cronaca del concerto di Capodanno tenutosi in Piazza Plebiscito. La notizia, a quanto pare, secondaria era che un clochard asiatico, un senzatetto, è stato trovato morto la mattina dopo, dietro il palco del concerto.
Probabilmente è morto proprio mentre i cantanti si esibivano e la gente, mezzo ubriaca, strepitava e rideva sguaiatamente di quella felicità sforzata e un po’ cretina che porta la vigilia del Capodanno.
Pensate: un asiatico vive tra i barboni di Napoli e ci muore pure. Di stenti, di malattia, di mal di vivere: forse di tutte queste cose messe insieme. Non se ne accorge nessuno, mentre accade: non importa quasi a nessuno, dopo.

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