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Cazzarola!
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Post n°1776 pubblicato il 27 Aprile 2011 da massimocoppa
Chiude l’ultima fabbrica al mondo: fine di un’epoca LA MACCHINA DA SCRIVERE VA UFFICIALMENTE IN PENSIONE Adesso è proprio ufficiale: è finita un’intera epoca nella storia della comunicazione scritta. Un’epoca che era cominciata nel 1846: quando un italiano, il novarese Giuseppe Ravizza, inventò per primo la macchina da scrivere.
Qualcuno le ricorda? I più grandicelli, sicuramente: saranno più di dieci anni che sono letteralmente scomparse dalla nostra quotidianità e dagli uffici di enti pubblici ed aziende private. In India ha appena chiuso l’ultima fabbrica di macchine da scrivere; la Godrej & Boyce si è dovuta arrendere all’evidenza ed alle dure leggi del mercato e dell’innovazione: persino l’arretrata (ma per molti aspetti avanzatissima) realtà indiana ha mandato questo strumento in soffitta. Quanti di noi hanno posseduto una macchina da scrivere? Quanti di noi l’hanno usata? Tanti, specialmente se siamo entrati nella fascia di età degli “anta”. Quando ho cominciato a muovere i miei primi passi nel mondo dell’informazione si usavano ancora. E dovetti comprarla. Nel giornalismo italiano la “Lettera 22” dell’Olivetti è leggenda (la usava, tanto per dire, Indro Montanelli): piccola, portatile, compatta, indistruttibile. Ma io ebbi in dono dai miei una Underwood 315, identica a quella della foto in questo post: piccola, teoricamente portatile, ma abbastanza pesante. Sono stato completamente autodidatta: ho imparato da solo a pestare sulla tastiera, e ricordo benissimo (recuperandolo da una memoria lontana) quel rumore tipico che producevano le aste di metallo mentre solcavano l’aria per abbattersi infine sul nastro inchiostrato e sul foglio. Un rumore che facilmente diventava frastuono. Com’era scomoda, la macchina da scrivere! Usarla era faticoso e creava un prodotto simile alle scritte scolpite nella pietra dai nostri antenati: quello che veniva fatto era immodificabile. Si poteva usare la scolorina, il bianchetto… Ma in realtà si finiva solo per pasticciare. Ogni errore, ogni refuso, rimaneva lì sul foglio: nero su bianco, per sempre. Con l’avvento del computer l’incubo di ogni scrivano è svanito: quando si commette un errore, o semplicemente si vuole riformulare un periodo, basta tornare indietro col cursore del programma di videoscrittura e correggere. Semplice, pulito, facile e silenzioso. Prima bisognava fare una stesura originaria; quindi rileggerla, correggerla e ricopiarla da capo. Ora si fa tutto in un’unica “sessione”. Che sudate, d’estate, con quella Underwood 315! Scrivevo i miei articoli e poi li dovevo portare al giornale, dove un dattilografo li ricopiava pazientemente alla tastiera di una macchinona per la composizione, che rappresentava il primo uso dell’informatica nel mondo della stampa. Se dovessi dire che la macchina da scrivere mi piaceva, mentirei. Era scomoda, faceva venire l’ansia per i refusi e non so quante volte mi sia toccato risistemare il nastro. Ad un certo punto ebbi pure dei problemi meccanici e dovetti ingegnarmi artigianalmente a risolverli. Anche i margini ed il dover andare da capo erano un incubo. Dover usare poi un’altra macchina comportava molti minuti prima di riuscire ad “ambientarsi”. Quando la buonanima del mio Direttore mi diede in comodato d’uso il mio primo computer, nei primi anni Novanta, mi sembrò un prodigio della scienza venuto a confermarmi le “magnifiche sorti e progressive” dell’umanità. Se ripenso adesso a quel PC mi viene da sorridere: era un Amstrad ed aveva uno schermo enorme (in profondità, non in larghezza), con la “macchina” a sviluppo orizzontale su cui poggiava lo schermo stesso. Aveva una memoria ridicola che, in effetti, non veniva usata. Per scrivere dovevo inserire a sinistra un floppy (quei dischi morbidi e grossi, delicatissimi) di sistema, prima, e di word, dopo; ed a destra un altro floppy su cui salvare gli articoli. Ma sto divagando. Concludo dicendo che, quindi, il pensionamento della macchina da scrivere (che conservo ancora) allora mi diede un gran piacere. Ma adesso che non sono più un ragazzo, devo dire che un po’ mi mancano quell’oggetto, quel rumore, quella fatica: fecero parte, per un po’ di tempo, della mia giovinezza.
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Commenti al Post:
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Arcobaleno1961 il 27/04/11 alle 18:05 via WEB
Se passi da Milano vicino a casa mia c'è un museo della macchina da scrivere:-) Io avevo una Adler gialla e nera con tanto di valigetta. A pensarci siamo stati fortunati ad avere l'emozione di pigiare forte su quei tasti. Al solo pensiero mi duole ancora il mignolo:-)
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mariselene il 27/04/11 alle 18:07 via WEB
la famosa olivetti ha fatto parte anche della mia giovinezza ma... non mi manca. Comunque la conservo in cantina. Luisa
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massimocoppa il 27/04/11 alle 18:11 via WEB
io nell'armadio: sto pensando di esporla da qualche parte, magari in soggiorno, insieme a quella che usava mia moglie
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Vivianafio il 27/04/11 alle 18:08 via WEB
caro Mssimo io come te e forse per età la usai molto la machinada scrivere. dali che mi viene facile usare la tastiera del pc. m forsela rimpiango un poco ero giovane. adesso anche il pc diventerà vecchio , cosa inventerannno ancora? un abbracione viviana
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massimocoppa il 27/04/11 alle 20:51 via WEB
cosa inventeranno ancora? non oso immaginarlo!
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francy71_12 il 27/04/11 alle 18:11 via WEB
Anch'io ho avuto un Olivetti come macchina da scrivere, ma non mi manca la conservo in solaio
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fiammancora56 il 28/04/11 alle 08:45 via WEB
Buttarla? Maiiiii.Anzi ne ho 2.La mia e una regalatami da un vicino di casa che era già obsoleta allora!
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surfinia60 il 27/04/11 alle 18:13 via WEB
Ho imparato a strimpellare sulla tastiera proprio lì. Mi sento vecchia
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roseilmare il 27/04/11 alle 18:14 via WEB
Io me la ricordo benissimo e proprio giorni fa ci pensavo con un pizzico di nostalgia. Non sapevo usarla bene. Non era facile. Ciao Massimo. Rosaria
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jigendaisuke il 27/04/11 alle 18:23 via WEB
mah... sono un pò perplesso... mi domando come potranno essere letti in futuro i file contenuti nei floppy.... comunque Montanelli senza la lettera 22 non sarebbe stato lo stesso!
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massimocoppa il 27/04/11 alle 20:53 via WEB
la lettera 22 faceva parte del mito-Montanelli. Cmq già adesso quei floppy non si possono leggere più!
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principessa_ig il 27/04/11 alle 18:34 via WEB
non sorridere Massimo....la macchina da scrivere, non so perchè, mi porta con il pensiero a quelle due volte che ho dovuto recarmi dai carabinieri per sporgere denuncia...sempre rigorosamente scritte a macchina....l'ultima era lo smarrimento della carta d'identità...che pensa e ripensa dove potevo averla smarrita.....forse a Ischia....che bella vacanza!!!! un sorriso, ciao. Jenny
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massimocoppa il 27/04/11 alle 20:53 via WEB
ma sai che forse quella carta d'identità l'ho trovata io?... :-) cmq la macchina da scrivere dai Carabinieri era un classico che ha resistito a lungo
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antonio.rosato il 27/04/11 alle 18:35 via WEB
Ciao Massimo, come commento al post ti regalo questo rumore: http://www.mcello63.com/suonerie_varie/40%20-%20MACCHINA%20DA%20SCRIVERE.mp3. Ciao, Antonio.
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nella65vit il 27/04/11 alle 18:53 via WEB
Io ho sempre un po' di nostalgia quando qualche oggetto in uso smette di esserlo perche' viene soppiantato da nuova tecnologia...mi sembra che vada via un pezzo di storia... un pezzo di vita...
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ladymaria45 il 27/04/11 alle 18:55 via WEB
ciao Massimo, allora la mia macchina da scrivere diventerà un cimelio da museo...
devo metterla in vetrina come un vaso raro...amico mio nella vita tutto inizia e tutto finisce...un sorriso Mary
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ilritornodicicia il 27/04/11 alle 19:03 via WEB
ah, peccato, è stata la mia prima macchina da scrivere romanzi e poesie...ma unace l'ho di scorta....che peccato...
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massimocoppa il 27/04/11 alle 20:56 via WEB
ma perché, ti giunge nuovo che non si usano più?!
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senor11 il 27/04/11 alle 19:28 via WEB
La macchina da scrivere, come tutte gli oggetti che ormai appartengono al passato, è legata a tanti ricordi... ed i ricordi danno vita a nostalgie, a rimpianti di un mondo che non c'è più e che per molti rappresenta la loro gioventù...! Un caro saluto. Eufrasio
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susannacasta3 il 27/04/11 alle 19:29 via WEB
Scusa ma mi sembra giusto che il progresso vada avanti.... buon proseguimento ....
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lascrivana il 27/04/11 alle 19:29 via WEB
Ci sono momenti come questo.
Che vorrei buttar via tutto e riprendere in mano la macchina da scrivere.
O forse comprerò un quaderno e inizierò a scrivere come alle elementari.
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massimocoppa il 27/04/11 alle 21:29 via WEB
magari usando la penna stilografica... che classe!
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Morven61 il 27/04/11 alle 19:30 via WEB
Ho sentito la notizia questa mattina. Mi ricordo quando ho imparato ad usarla a scuola, mi bendavano per imparae a memoria le lettere. Meglio il Pc + veloce. Veramente quando l'ho sentito questa mattina alla radio c'era anche una battutina che risparmio. Ciao, buona serata
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heidiforever il 27/04/11 alle 19:31 via WEB
Ricordo di aver scritto a macchina una tesina per l'esame di terza media.Anche se si faceva molta fatica,mi divertiva da morire.Certo,erano altri tempi!il computer è diventato insostituibile.Ma mi piace guardare al passato con occhi teneri.Ciao Angela
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sanguemisto84 il 27/04/11 alle 19:50 via WEB
Essendo figlio degli anni 80/90 ho avuto poco a che fare con le macchine da scrivere, però quel poco lo ricordo con grande piacere. Mio nonno ne possedeva una e a volte me la faceva usare: ricordo il rumore che faceva ed immagino quale rumore potesse esserci in una redazione di giornale quando molte macchie venivano usate contemporaneamente :-) Il pensionamento delle macchine da scrivere credo fosse inevitabile, quella che spero non cada mai in disuso sia la scrittura a mano, anche se impugnare una penna che non sia usb è un gesto sempre più raro. Buona serata.
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vanda.schiavi il 27/04/11 alle 19:50 via WEB
Il tuo post mi porta indietro nel tempo, la tua ottima narrazione mi suscita le tue stesse sensazioni rievocandomi rumori, odori, percezioni visive e tattili...l'ho usata moltissimo anch'io, forse ancor prima di te.
Però un senso di amarezza provo oltre al piacere dei ricordi, un'amarezza nel pensare che un'altra fabbrica abbia chiuso i battenti, se pur in un paese che non è il mio, e lasciato, probabilmente, senza reddito i suoi lavoratori anche questo mi provoca una moltitudine di sensazioni: dolore, senso di precarietà, incertezza!
Certo, mi rendo conto che non si può fermare l' avanzare del progresso, per fortuna, ma penso anche che si dovrebbe fermare la crisi, che si dovrebbe andare verso un progresso e una modernizzazione il più umani possibile che metta in primo piano i bisogni, la dignità, la vita...grazie Massimo tante sensazioni e tanti spunti di riflessione mi hai regalato stasera...
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massimocoppa il 27/04/11 alle 21:32 via WEB
grazie a te per l'attenzione, la partecipazione ed il commento così articolato
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liliana1954 il 27/04/11 alle 19:53 via WEB
Il mio papa' l'aveva ..e guai a toccarla ricordo ancora con grande tristezza (perchè me le ha date di santa ragione). ho battuto contemporaneamente + tasti e le asticelle si sono accavallate anche con l'aiuto di mia sorella non ci siamo riuscite ..pertanto le ho prese belle secche ..ma quanto l'ho guardata ...mi dispiace che vada in pensione ..ciao Massimo un caro saluto Giulya
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massimocoppa il 27/04/11 alle 21:33 via WEB
nooo! le asticelle accavallate! che incubo! :-)
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axisboldaslove il 29/04/11 alle 22:39 via WEB
Curiosità:quelle asticelle si chiamavano "leve portacaratteri", ed i caratteri stessi venivano saldati sulle leve con uno stagno ad alta percentuale di argento...ma prima occorreva "allinearle" per fare in modo che una volta saldate, i caratteri non risultassero troppo alti o troppo bassi...si usava la lettera "H" ...e si regolavano con una specie di "pinza" (era un marchingegno che riconoscevano solo chi la usava!!!) inventata apposta...ogni leva doveva alloggiare tassativamente nella propria sede...e..udite udite..la disposizione delle lettere della tastiera, era fatta apposta per "rallentare" la velocità di battuta!!!...essendo meccaniche fatte di leveraggi e cinematici...erano troppo lente rispetto ad una "corretta" disposizione atta alla velicità di battuta...questa disposizione è giunta fino ai pc...Qualcosa di quelle bellissime macchine ci è rimasta!!...quante ne ho smontate...riparate....Ciao a tutti!!
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fatamatta_2008 il 27/04/11 alle 19:55 via WEB
Ciao Massimo, quanti ricordi!!!!Pensa io ne ho ancora due di cui una portatile con valigetta, mai usata!!!
Mi da ragazzina mi ricordo le lezioni di datt, che incubo..non mi piaceva per nulla !!!! e che male alle unghie che allora portavo un po lunghe!!! Mi hai fatto ricordare un sacco di cose con il tuo post...anche delle lezioni di datt. marinate per andare a spasso con il mio ragazzo !!!! Che tempi!!!
ciao Massimo un saluto Lilly
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nonna.fra il 27/04/11 alle 20:10 via WEB
sembra incredibile sia passato gia tutto questo tempo..che poi a pensarci non e molto..e la tecnologia a correre troppo..
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ironwoman63 il 27/04/11 alle 20:21 via WEB
mi piaceva il suo rumore metallico... cosi diverso dall'ovattato suono della tastiera del pc....ma i tempi cambiano...e il ricordo rimane a parlarci di loro.... ciao, lulu'
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paolo4948 il 27/04/11 alle 21:04 via WEB
Si credo che queste esperienze, si ricordano ben volentieri
buona serata
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AlterEgo il 27/04/11 alle 21:21 via WEB
resta solo il fascino di vecchi ricordi un po' nostalgici legati al trascorrere del tempo. Per fortuna, direi: quella macchina nun me piaceva pe' nniente!
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String_of_Pearls il 27/04/11 alle 21:39 via WEB
io invece avevo una Olivetti, non mi ricordo il modello...l'ho tenuta fino a pochi anni fa, poi non mi ricordo che fine ha fatto...ricordo anche il primo pc con i dischetti "enormi" forse da qualche parte ne ho ancora qualcuno... del resto, tutto cambia...in meglio? forse, per alcune cose, ma per altre...buona serata Massimo
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massimocoppa il 27/04/11 alle 22:03 via WEB
anch'io ho conservato i floppy di sistema e di programma... sono un sentimentale
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lafarmaciadepoca il 27/04/11 alle 21:52 via WEB
La vera domanda però è questa: come ha fatto la Godrej & Boyce a resistere sul mercato fino ad adesso?
Francamente pensavo che avessero smesso di produrre le macchine da scrivere perlomeno da 10 - 15 anni!
Un saluto
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massimocoppa il 27/04/11 alle 22:03 via WEB
se ho capito bene le facevano per il mercato indiano e per il terzo mondo in generale
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nara02 il 27/04/11 alle 21:55 via WEB
Questa notizia dispiace anche a me.. se ne và un altra parte di noi...:-)
uffaa! :-)
Un saluto.
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io.morgana1963 il 27/04/11 alle 22:00 via WEB
Che meraviglia.... se ci ripenso mi fa ancora male l'indice ;)))).
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SoBBona il 27/04/11 alle 22:03 via WEB
Dietro la porta del salotto di casa dei miei c'è una vecchia olivetti verde...la macchina da scrivere di babbo...ha ancora all'interno della custodia color bordeax le cartine per correggere ...Non l'abbiamo più toccata...ancora lo rivedo sul tavolo della sala a scrivere le sue lettere a tutti gli amici...è un bellissimo ricordo...è un bellissimo ricordo le foto dei tanti giornalisti davanti ad una macchina da scrivere...è un ricordo della scuola che ho frequentato ed i 9 che prendevo in dattilo....anche a me manca quel rumore...era un rumore familiare...(bel post)
Buona serata.
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massimocoppa il 28/04/11 alle 20:07 via WEB
ma quanta gente ha studiato dattilografia! le donne specialmente
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SoBBona il 29/04/11 alle 08:10 via WEB
Beh se frequenti una scuola per segretarie...normale sia cosi' ahhaha *__* Buona giornata!
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SoBBona il 29/04/11 alle 09:33 via WEB
Mi hai ispirata per il post..colpa tua eh ahaha *__*
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SoBBona il 01/05/11 alle 11:36 via WEB
ahhahaha gia' *___* cmq ti ho risposto nel mio blog!
Buona domenica *__*
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picciro il 27/04/11 alle 22:21 via WEB
bellissimi ricordi..ma come dici tu..scomodi nello strumento..ricordo ancora quel senso di fastidio tra le dita, quando usavo la cartina per cancellare..quel rumore dell'andare a capo..e quella comica scenetta di Jerry Lewis..mitica...grazie Max per aver cliccato sul file "Ricordi"..un giorno o l'altro ci farenno il reset....ahahahah..un abbraccio dolcissimo...rosa
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picciro il 30/04/11 alle 00:41 via WEB
Un pesseto di carta particolare che si passava sulla lettere errata e ribattendoci sopra..la polvere che ricopriva la cartina..caancellava la lettera e si poteva riscrivere..sol il ricordo risento il fastidio della polvere tra le dita..brrrr
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maddamark il 27/04/11 alle 22:25 via WEB
Hai ragione...fine di un'epoca ma non dei ricordi!! Quanti e quanta fatica.
Dieci dita per battere sulla tasteria e come mi veniva facile. Ora ci provo con la tastiera del p.c.: non mi riesce
più!! Ciao Maddalena
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Heazel. il 27/04/11 alle 22:31 via WEB
ciao Max. ricordo il principale difetto di queste macchine era la tendenza dei tasti a scontrarsi, al di sopra di una certa velocità di battitura. Addio vecchi martelletti requiescat in pace
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saverio.ancona il 27/04/11 alle 22:34 via WEB
E' vero, la macchina da scrivere, simbolo di cultura, importanza, comunicazione, nel passato, ormai vive solo nei ricordi di qualche amatore... io la conservo gelosamente, per me ha rappresentato tantissimo e non posso lascirla nell'oblio, è sotto la mia scrivania, nel suo contenitore, è un ricordo. Buona notte, Saverio
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massimocoppa il 28/04/11 alle 20:22 via WEB
però, vedi? è "sotto" la scrivania, non sopra...
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grazia.pv il 27/04/11 alle 23:24 via WEB
Avevo fatto il corso di steno-dattilo a 17 anni, scrivevamo in stenografia sotto dettatura e poi ricopiavamo lo scritto con una vecchia macchina nera, con i tasti durissimi e altissimi, dicevano che servivano per irrubustire le dita, quando sono passata alla macchina da scrivere elettrica, mi sembrava di sognare...le dita correvano con una velocità supersonica, che bello! Grazie del ricordo!
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gallovil il 27/04/11 alle 23:50 via WEB
Mi dispiace che la macchina da scrivere vada in pensione ne ho una anch'io
buona notte
vilma
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ramaraba il 28/04/11 alle 00:00 via WEB
Hola, perche' piagerci addosso? Sono cosi' comodi i pc, quando sbagli cancelli facilmente, ti autocorreggono non hai bisogno di ricordarti di andare a capo, di lasciare gli spazi giusti ecc ecc! Ho letto un commento sopra di una che diceva, "siamo stati fortunati noi a vivere i tempi della macchina da scrivere" o qualcosa del genere! Beh, io dico che non rimpiango per nulla la dattilografia e quel rumore fastidioso delle battiture! Ale'!
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massimocoppa il 28/04/11 alle 20:27 via WEB
ma neanche io lo rimpiango, mi sembra di averlo detto chiaramente
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riccardo081257 il 28/04/11 alle 00:03 via WEB
Io avevo la lettera22 che conservo ancora nela sua scatola originale di cartone. E' stata mitica!
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mauriziocamagna il 28/04/11 alle 00:27 via WEB
pensa che andando avanti con l'età ti renderai conto che ci sono tante cose che da giovane usavi e adesso sono, come dire, fuori uso.
ringrazia il cielo che per il momento provi nostalgia per la vecchia macchina da scrivere, io sono già alla fase B, ho una cosa che non uso più, la guardo e gli chiedo "ma se non funzioni perché mai sei qui?"
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giampi1966 il 28/04/11 alle 08:14 via WEB
Sono vecchio.... però non la rimpiango eccessivamente.
Un salutone caro Massimo.
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semprepazza il 28/04/11 alle 08:27 via WEB
Ci feci la laurea su un'Olivetti... ci ticchettai per ore ed ore... bhe sì, bei ricordi, ma l'oggetto era vintage da tempo, giustamente assurge ad altri altari.
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polly_blog il 28/04/11 alle 08:38 via WEB
Io ho studiato da Segretaria d'azienda (allora l'indirizzo scolastico si chiamava così) e l'ora di dattilografia era uno spasso. Una grande aula piena di macchine da scrivere ed il ticchettio dei tasti era musica. Facevamo le gare di velocità di battitura...insomma era l'ora di lezione più divertente.
Ho ancora la vecchia Olivetti di mio padre, non ricordo che lettera...tutta grigia e pesantissima. Il mio sogno era quello di scrivere un libro con quella macchina...ogni tanto la prendevo, la posizionavo sul tavolo e partiva la fantasia..Che tempi meravigliosi..
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missxenya il 28/04/11 alle 08:44 via WEB
uhhh io ne ho 2, stanno li buttate in cantina .. io la odiavo perchè mi si bloccavano le lettere e quando si sbalgliava dovevo mettere le striscette di bianchetto ahhhh che ricordi e che incavolature ihih ii buongiornooooo ^___*
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sunkikaneghi il 28/04/11 alle 09:15 via WEB
non mi manca certo la mia Olivetti, che per altro resta in salotto ben in vista a casa dei miei!!
.. però che emozione ricordare il rumore dei tasti battuti e lo schianto sul foglio di carta. Ricordo anche l'odore, un po' ferroso e un po' chimico... Quanti anni sono passati.. grazie per questi ricordi!
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massimocoppa il 28/04/11 alle 20:18 via WEB
in effetti hai descritto benissimo quelle situazioni
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Refrancinescion il 28/04/11 alle 10:39 via WEB
La macchina da scrivere è romantica, non c'è niente da fare. La "Lettera 22" l'ho usata anche io, e non solo quella. Diciamo che bisognava pensare, non c'erano correttori di Word e quando si sbagliava era questione di bilancio. Ognuno aveva il suo, chi per un errore rifaceva tutto, chi era capace di consegnare un foglio pieno di sgorbi d'inchiostro.
Per il tuo primo personal computer, invece, lasciami dire che doveva essere l'equivalente di una ciofeca. Fui felice e fortunato possessore di un IBM 286, un macchinone all'epoca, seconda metà degli anni '80. E tuttavia io lo ebbi in regalo un decennio dopo (eh sì, nell'85 costava 16 milioni di vecchie lire) quando veniva ormai bistrattato per il suo schermo monocromatico in perfetto stile Visitors. In ogni caso il mio 286 aveva sì i floppy da 5 pollici e 1/4 (o giù di lì), ma vantava pure una discreta memoria di massa (hard disk da 30 MB) e una memoria RAM da ben 512 KB che io avevo espanso fino alla bellezza di 1 MB. Mica pizza e fichi!
P.S. Colgo l'occasione per ringraziare la macchina da scrivere, il discorso sarebbe troppo lungo. Ringrazio anche quel primo Ibm col DOS, a lui devo la possibilità di avere imparato linguaggi come il Fortran 77s e il Pascal, mentre gli altri studiavano sui pc con Windows ormai giunto alla versione Windows95 (successiva alla 3.3)
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massimocoppa il 28/04/11 alle 20:15 via WEB
ma guarda che anche il mio computer aveva una memoria tipo 30 mb e via così! perché, vorresti dire che non era una memoria ridicola?!
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ira949 il 28/04/11 alle 11:07 via WEB
Oh si, quanti ricordi.
I campionati di stenografia e dattilografia.
Uno in particolare, dopo la prova tutti in "sala da ballo" (allora non si chiamavano discoteche), perdere la cognizione del tempo e scoprire che non c'erano più mezzi per tornare a casa, già un'avventura trovare un telefono pubblico chiamare papà al "circolo del paese" (a casa non c'era ancora il telefono) e spiegare cosa era successo.
Gli allenamenti per le prove. Quanti libri mi sono copiata sulla piccola portatile Olivetti, non ricordo la sigla ma è ancora in garage.
Il lavoro, pensate alla battitura dei lavori scientifici, quanti taglia e cuci per le inevitabile e multiple correzioni.
Oh si, tanti ricordi. La nostalgia non è per la macchina da scrivere ma per la giovinezza che se ne è andata.
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dolly.1 il 28/04/11 alle 11:33 via WEB
Con i miei tre fratelli usavo la olivetti e ancora la conservo come un tesoro prezioso ^_^ Una splendida giornata. Dolly
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Davide il 02/10/19 alle 20:57 via WEB
Io ne ho appena restaurata una. Divertentissima da usare!
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fante.59mo il 28/04/11 alle 12:20 via WEB
Anch'io ho ancora una MACCHINA PER SCRIVERE che conservo come un cimelio.Però purtroppo è sorpassata anche perché volendo non si trovano più " I NASTRI BICOLORE" alcuni, lo ricordo, agli inizi del mio lavoro, erano COPIATIVI, perché non esisteva la carta carbone e allora le lettere dovevano essere archiviate su apposite carte veline, trasparentissime, e il testo veniva impresso tramite fogli umidi e pressato in apposito "torchio" Buon giorno a tutti
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massimocoppa il 28/04/11 alle 20:12 via WEB
non conosco proprio il meccanismo. non esisteva la carta copiativa?! pensavo risalisse ai primi del Novecento!
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stelladelmeriggio il 28/04/11 alle 12:53 via WEB
Ciao Massimo, io a scuola, oltre ad aver imparato ad usare la macchina da scrivere, come materia con tanto di voto, ho pure studiato la "stenografia"(qualcuno la ricorda?)
metodo di scrittura veloce, usato per scrivere sotto dettatura lettere, discorsi e quant'altro, quando ancora non esistevano i registratori...!!!!
Un vero incubo: sigle e simboli che sostituivano lettere, abbreviazioni ecc.
tutto da sapere assolutamente a memoria. In questo caso non rimpiango il passato ed apprezzo i nuovi mezzi a disposizione ! Con simpatia Franca
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massimocoppa il 28/04/11 alle 20:11 via WEB
ma quante mie lettrici hanno fatto dattilografia!
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penelope_1953 il 28/04/11 alle 13:35 via WEB
E' il mezzo con cui ho fatto la prova pratica per il lavoro che svolgo ancora adesso... ne possiedo una lettera 22 e relativa valigetta! Ricordi...
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massimocoppa il 28/04/11 alle 20:10 via WEB
sono tra i pochissimi a non avere avuto una Lettera 22...
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shadow_15124hfukrl il 28/04/11 alle 18:57 via WEB
Con l'avvento per chi ancora si ricorda, del Commodore 64, la macchina da scrivere ha iniziato a perdere colpi... il progresso avanza non si può rimanere abbarbicati alla preistoria!!! le Olivetti 22 per chi ancora ne possiede qualcuna diventerà un pezzo d'antiquariato di pregio.
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pazzaserialkiller666 il 28/04/11 alle 19:05 via WEB
A me stra piace la macchina da scrivere, è tpp bella XD Anke se xò è una menata effettivamente... Penso k cm ogni cosa, pian piano, venga superata ma mai dimenticata, diventa un oggetto molto importante. Un salutone e buona serata! Killer
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contemascetti61 il 28/04/11 alle 19:06 via WEB
mai usata in vita mia...comunque buonasera Massimo by conte
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micia.o il 28/04/11 alle 20:20 via WEB
ma dico...e io che imparai a suo tempo steno dattilografia. ora mi ritrovo registratore tascabile e pc.. mi rimangono i ricordi di questi mausolei... hihihihi.
Abbraccio affettuoso by RoSs
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skipper007 il 28/04/11 alle 20:46 via WEB
tutto passa Massimo e passeremo anche noi, figurarsi se non dovevano passare le macchine da scrivere!!! pensa se ancora vi fossero gli aerei con le ali di compensato non si sarebbe sviluppata la moderna aviazione civile!!!
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massimocoppa il 29/04/11 alle 19:57 via WEB
ma certamente il progresso deve andare avanti
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assia.k il 29/04/11 alle 07:52 via WEB
caro Massimo io ne ho ancora una, peccato che non riesco a trovare il nastro, altrimen ti la rimetterei in funzione..
Buona giornata, la mia in compagnia dell'ombrello, la nuvoletta di Fantozzi,non preannuncia nulla di buono.
(per te clicca)
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nuovavita2011 il 29/04/11 alle 07:56 via WEB
Hai riportato alla mia memoria il periodo in cui anche io, per motivi scolastici, scrivevo sulla mia "Lettera 22"...Bei tempi, anche se non tornerei indietro, dovrei rifare tutto da capo, troppa fatica... Comunque preferisco anche io di gran lunga la tastiera di un computer! Un caro saluto, Cinzia
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marina il 29/04/11 alle 08:28 via WEB
perfetto... però la macchina DA scrivere inorridisce perché è la macchina PER scrivere
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massimocoppa il 29/04/11 alle 20:04 via WEB
si dice in entrambi i modi: è una vecchia diatriba mai risolta
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domenicomolinini il 29/04/11 alle 09:17 via WEB
Nel mio studio c'è la Olivetti M40 che mio padre mi regalò mentre terminavo le elementari (a quell'epoca avevo già imparato a scrivere trattenendomi nel suo ufficio una volta uscito da scuola). Ha lavorato onorevolmente fino al 1995, quando è subentrato il primo dei miei Mac. Ricordo ancora il ticchettìo frenetico rotto dallo scampanellio e da pause dedicate alla correzione dei refusi, e i polpastrelli neri allorquando occorresse fare delle copie con la carta carbone. Adesso la mia fedele compagna di decenni di studio e ricerca è in bellavista, nello stesso studio dove ha continuato per anni ed anni a ticchettare alacremente, com'è giusto che sia.
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laura_brustenga il 29/04/11 alle 10:09 via WEB
rimarrà solo un ricordo lontano... Però dai, la tastiera del pc l'ha sostituita bene ;)
buona giornata Massimo e buon week end
laura
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massimocoppa il 29/04/11 alle 20:08 via WEB
appunto: un ricordo che è stato sostituito egregiamente nella praticità
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kremuzio il 29/04/11 alle 10:34 via WEB
Il tic tic ancora me lo concedo con una remington del 1950... Ti fa compagnia ed è anche una bella ginnastica!
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massimocoppa il 29/04/11 alle 20:09 via WEB
vabbè, per giochicchiare magari va ancora bene...
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Manu_ciao il 29/04/11 alle 10:45 via WEB
Che peccato! stupenda la vecchia macchina da scrivere...
sarà che io sono ancorata al passato e tutta stà tecnologia non fa per me, almeno posso dire di averla vissuta.
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massimocoppa il 29/04/11 alle 20:10 via WEB
mamma mia, parli come se fossi centenaria! :-)
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Precisazione il 29/04/11 alle 12:27 via WEB
A dire il vero, si chiama macchina PER scrivere. Come la macchina PER cucire. Non sarebbe male ricordarselo.
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massimocoppa il 29/04/11 alle 20:07 via WEB
non sarebbe male essere magari meno protervi: si dice in entrambi i modi. Come ricordavo sopra, è una diatriba linguistica mai risolta.
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Marco il 29/04/11 alle 14:19 via WEB
Senza nulla togliere al fascino del ticchettio che ci ha accompagnato fino all'era dei bit in realtà la notizia è una bufala.
Restano ancora fabbriche che producono macchine da scrivere in Cina, ad Hong Kong, in India e Corea, così come ambiti in cui la macchina da scrivere sostituisce forzatamente il computer (molte carceri per esempio.)
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massimocoppa il 29/04/11 alle 20:05 via WEB
ma sai che anche a me 'sta notizia non mi convince? cmq l'hanno data i maggiori media
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Peterssen il 29/04/11 alle 16:27 via WEB
In barba alla tecnologia che avanza io uso la mia fedele penna stilosfera per scrivere.
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massimocoppa il 29/04/11 alle 20:06 via WEB
non ho capito: è stilografica o a sfera?! :-)
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josef330 il 29/04/11 alle 19:50 via WEB
Sono un ex insegnante di steno-dattilografia,entrato di ruolo molti anni fa con l'ultimo concorso, prima che queste due discipline andassero "in pensione" e fossero sostituite dall'informatica. Affascinato sin da piccolo dalla macch da scr, sognavo di poterla adoperare "da grande". Il mio primo corso di dattil., avevo 12 anni, mi consentì di imparare ad usare 10 dita, senza guardare la tastiera.
Dopo la maturità decisi che volevo diventare insegnante e frequentai la formazione necessaria, purtroppo lavorai pochi anni, dopo dovetti "riciclarmi", se volevo restare nella scuola, poichè steno-dattilo vennero inesorabilmente "eliminate". Oggi la mia macch da scr., simile a quella dell'immagine, è in cantina, non ne sento la mancanza, benvenuto il computer che ha potenzialità immense!
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massimocoppa il 29/04/11 alle 20:14 via WEB
Appunto, dico: la ricordo con affetto, ma bisogna andare avanti!
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joulesal il 29/04/11 alle 21:46 via WEB
Addio, cara vecchia macchina da scrivere. Buona serata Massimo, JouleSal
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MANUGIA95 il 30/04/11 alle 00:23 via WEB
Che devo dire allora io che insegnavo questa materia? Ore e ore di rumore infernale nei laboratori, rumori infernali anche per le macchine da Calcolo Divisumma! Anche noi abbiamo fatto dei gran salti e dei gran corsi per stare dietro al nuovo che avanzava, all'Informatica e alle sue applicazioni.... ma anche per me rappresentano ora la mia giovinezza.... ciao!
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massimocoppa il 30/04/11 alle 20:14 via WEB
macchine da calcolo divisumma... mi sembra una cosa orwelliana...
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Marcello Nieri il 30/04/11 alle 00:38 via WEB
Mi sono arreso anche io alla scrittura col computer,anche perché la uso solo per comunicare con i miei figli lontani . Contrariamente al telefono so che ,prima o poi,nel corso della giornata ,leggeranno il mio scritto . Per le cose che ritengo importanti però uso ancora la macchina meccanica , o la penna.
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farfallanarrante il 30/04/11 alle 01:10 via WEB
Ciao Massimo, io fortunatamente ne ho una del 1950 regalatami dai miei nonni, funzionante... che fortuna. Buon fine settimana, che sia pieno di gioia. Un abbraccio affettuoso Farfalla
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stellaelektra il 30/04/11 alle 03:29 via WEB
Non molto tempo fa vidi una macchina da scrivere in un mercatino dell'usato ( non ricordo la marca) ma a tutt'oggi mi sono pentita di non averla comprata, trovo che sia un oggetto di un fascino tutto suo e come ogni cosa che si estingue, mette un po di malinconia. Ciao Massimo e buona giornata. Giusy
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andrea.ghisu il 30/04/11 alle 07:30 via WEB
Nella prima lezione di dattilografia, 1^ superiore, veniva insegnato che il termine giusto è "macchina per scrivere" e non "macchina da scrivere" che, se ci pensate, non vuol dire niente.
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massimocoppa il 30/04/11 alle 20:18 via WEB
e ancora devo rispondere: non c'è una regola certa, si può dire in entrambi i modi
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sergioj50 il 30/04/11 alle 07:33 via WEB
Scrivere ? Era stato un bel passaggio dalla Lettera 22 ad una elettrica con testina rotante. Erano finite le pagine che denunciavano l'incapacità a scrivere caratterizzata da battute marcate seguite da quelle evanescenti. Poi nell'1984 finalmente l'APPLE IIe, due floppy si, ma facilità di correggere errori. Suvvia il meglio deve ancora venire ! E non ti dico il CAD , il disegnare, tirare a china con piombi e flessibili. Ho ancora una scatola di gomme gialle da china. Tra un pò saranno pezzi da museo del disegno. Sergio Yacht Designer
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massimocoppa il 30/04/11 alle 20:19 via WEB
è una storia comune un po' a tutti noi di una certa età...
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scarpecomode il 30/04/11 alle 07:49 via WEB
io hoavuto la lettera 22 e mi ricordo il fatto del nastro da sistemare e gli errori e la scolorina....mamma mia quanto tempo ci ho passato sopra....ciao a te.
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massimocoppa il 30/04/11 alle 20:21 via WEB
no, io non usavo scolorina e vari... riscrivevo
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grasso.natale il 30/04/11 alle 08:37 via WEB
lasciamo che la macchina da scrivera vada in pensione, e giusto. oggi con l'avvento del computer tutto va avanti molto bene e anche di fretta.
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antone.a il 30/04/11 alle 10:55 via WEB
Chi ha lavorato con la macchina da scrivere proverà nostalgia perchè è diventata un pezzo della propria storia in una storia del progresso. ciò che conta come hanno già detto altri è che la scrittura a mano non si estingua per dar del tutto spazio alla digitazione. ciao, post nostalgico ma interessante
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massimocoppa il 30/04/11 alle 20:24 via WEB
a me la scrittura a mano non suscita alcun rimpianto: ho una calligrafia pessima, incomprensibile, che suscita unanime deprecazione...
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simona_77rm il 30/04/11 alle 18:22 via WEB
Da bambina scrivevo delle copie di carteggi per mio padre...e mi divertivo da matti su una OLIVETTI che mi ha insegnato tutto del mondo delle tastiere. ^___^ Mi è piaciuto però passare alla tastiera di un pc, anche se confesso che i primi tempi sono stata capace di distruggere letteralmente tre tastiere, a causa della violenza con cui martoriavo istintivamente quei teneri e vellutati tasti....Poi ho finalmente ho imparato a dgtare...ma ora non c'è più lo stesso ticchettio esaltante di una volta, che mi faceva sentire importante...e forse quel ticchettio "professionale" un pò mi manca ^____^
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massimocoppa il 30/04/11 alle 20:26 via WEB
anche quando uscirono le macchine da scrivere ci fu sicuramente chi rimpianse il fruscio del pennino sulla carta... per parafrasare humphrey bogart, è il progresso, bellezza!
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aniram1959 il 30/04/11 alle 22:14 via WEB
io ricordo le risate durante le ore di dattilografia...scrivevamo di tutto...tranne quello che si doveva...e le aste delle lettere che si incastravano sempre...ed il rosso che veniva a metà....eppoi ricordi i ciclostili...mi spiace...o forse mi spiace x gli anni che non torneranno più
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virgola_df il 01/05/11 alle 12:53 via WEB
Pur riconoscendo i vantaggi del progresso tecnologico, devo confessarti che mi manca quel tictìo che sapeva d'autentico, di unico ... di buono! Che sia per te questa una domenica davvero speciale! [click]
Un sorriso! virgola
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serena1dglo il 01/05/11 alle 20:20 via WEB
Devo ammettere che la macchina da scrivere manca anche a me...
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dolly.1 il 01/05/11 alle 23:40 via WEB
Bellissimi ricordi!!!! Felice inizio settimana. Dolly
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carbonediamante il 01/05/11 alle 23:40 via WEB
bianchetti, carta a carbone, fogli sottilissimi... sembra un'eternità! buon inizio di settimana. un abbraccio!
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AlterEgo il 07/05/11 alle 09:35 via WEB
certo che sai attirare sul blog autentici puristi della lingua italiana... Solo ora ho letto i commenti a questo post e quindi mi permetto di segnalare questa fonte.
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massimocoppa il 07/05/11 alle 14:51 via WEB
eh eh eh... se la memoria non mi inganna (non mi va di rileggermi adesso 170 e rotti commenti) sono avventizi attirati dal post che è stato messo sulla homepage di Libero.it... cmq grazie
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ROBERT62VR il 09/05/11 alle 12:38 via WEB
Ho attualmente una Olivetti modello Lettera 25 , era di mio padre , la conservero' sempre . A volte , rare , ci scrivo ancora e mi sono procurato dei nastri di ricambio , quasi introvabili ormai . Chiaro che una stampante collegata al pc è molto piu' funzionale , pero' anche a me quest'ordigno scatena tanti ricordi . Ricordo anche le snervature a causa dei refusi , il bianchetto e tutte le parolacce che dicevo quando sbagliavo , magari a fondo pagina . Bel post .
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Davide il 02/10/19 alle 20:58 via WEB
Il PC è comodo, ma la macchina da scrivere ti libera dalle distrazioni del multitasking! A volte puo' essere utile, almeno per progetti ludico-creativi.
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geishaxcaso il 26/05/11 alle 13:51 via WEB
io ho ancora in casa un'enorme remington (mi pare si chiamasse così) di mio padre, da piccolina, già appassionata scrivana, mi affascinava e mi piaceva tanto scriverci, anch'io ho imparato lì sopra a pestare - oggi - sulla tastiera... bel tuffo nei ricordi però... ;)
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dueoreper1Nick il 12/06/11 alle 11:58 via WEB
Io imparai proprio a scrivere a macchina con una uguale... Sembra una vita fa. Un'altra parte della nostra giovinezza che se ne va.... :)
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