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"There is no dark side of the moon, really. Matter of fact, it's all dark"
Pink Floyd
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"Conosceremo una grande quantità di persone sole e dolenti nei prossimi giorni, nei mesi e negli anni a venire. E quando ci domanderanno che cosa stiamo facendo, tu potrai rispondere loro: ricordiamo".
Ray Bradbury, "Fahrenheit 451"
"And all this science, I don't understand: it's just my job, five days a week... A rocket man"
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Un uomo può perdonare a un altro uomo qualunque cosa, eccetto una cattiva prosa Winston Churchill
Presto / anche noi (…) saremo / perduti in fondo a questo fresco / pezzo di terra: ma non sarà una quiete / la nostra, ché si mescola in essa / troppo una vita che non ha avuto meta. / Avremo un silenzio stento e povero, / un sonno doloroso, che non reca / dolcezza e pace, ma nostalgia e rimprovero PIER PAOLO PASOLINI
Cazzarola!
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Messaggi di Dicembre 2014
Post n°1977 pubblicato il 16 Dicembre 2014 da massimocoppa
Gli ultimi istanti di vita di un pregiudicato “STANNO VENENDO PER ME” Un giorno passeggiava con la moglie ed il figlioletto neonato in braccio. Era un giovane delinquente: non un camorrista, ma un semplice gregario, anche se con diversi omicidi sulle spalle. In linea di massima riteneva di non avere relativamente nulla da temere, perché obbediva solo agli ordini e non era un personaggio di primo piano. Eppure capì subito che quei due loschi figuri rappresentavano una minaccia. Chissà cosa passò nella sua mente, in quei momenti. Forse rivide la storia della sua vita, l’entrata nella criminalità organizzata, la banalità del male. Forse rimpianse quelle scelte. Da successive testimonianze incrociate si è appurato che, con grande sangue freddo, posò il bimbo nella carrozzina, guardò negli occhi sua moglie e disse, laconico: “Stanno venendo per me”. Era un addio. Pochi secondi dopo, una raffica di colpi di arma da fuoco si abbatté sulla sua breve vita. È successo a Napoli, ne ha riferito il quotidiano “Roma” alcuni giorni fa.
Post n°1976 pubblicato il 13 Dicembre 2014 da massimocoppa
La multinazionale del fast food gioisce per il “Jobs Act”… MCDONALD’S ABBRACCIA RENZI: QUESTO È IL NUOVO MONDO CHE CI ASPETTA Il 70 % dei lavoratori italiani ha scioperato contro il cosiddetto “Jobs Act”, vale a dire la legge quadro che, in teoria, riforma il mercato del lavoro ma che, nei fatti, autorizza i licenziamenti in piena libertà e senza necessità di alcuna motivazione formale. Uno sciopero la cui ratio per me resta incomprensibile: che senso ha farlo adesso che ormai la riforma è legge? Bisognava farlo durante la discussione in Parlamento, nella speranza che la pressione popolare portasse i renziani a più miti consigli! Ora è definitiva una cosa che nemmeno Berlusconi si era mai sognato di tentare: un complesso di provvedimenti che porterà in Italia la legge della giungla nei rapporti di lavoro; che ci avvicinerà ai modelli americano e cinese, dove il lavoratore non conta nulla ed il datore di lavoro è simile a Dio, dove lo sfruttamento è la cifra stilistica del sistema e dove un secolo di lotte sindacali è come se non fosse mai trascorso. Il premier Renzi continua a berciare che lui andrà avanti a dispetto di tutto e tutti: cioè a portare l’Italia nell’ambito del turbocapitalismo. Non si capisce se sia un genio del male o un burattino nelle mani della ristrutturazione capitalistica in Europa (negli USA ed in Cina, le grandi potenze economiche dei nostri giorni, già vige da tempo). L’ipocrisia da padrone del vapore di certi datori di lavoro appare in tutta la sua violenza sui maggiori quotidiani di ieri e di oggi. McDonald’s ha comprato una paginata intera di pubblicità dove, a caratteri cubitali bianchi su fondo verde pisello, appare questo titolone dirompente: “IL NOSTRO JOBS ACT”. E poi, più in piccolo, un testo nel quale la multinazionale del fast food afferma che, in questo mese di dicembre, farà in Italia 500 assunzioni, che vanno ad aggiungersi ad altre 1.500 effettuate negli ultimi due anni. McDonald’s è notoriamente uno dei mostri del nostro tempo, distorsore di ogni sana alimentazione e, come denunciato da moltissimi suoi ex dipendenti, fautore di un sistema di lavoro che rasenta la schiavitù. Ebbene, questa multinazionale vorrebbe farci credere che la riforma del mercato del lavoro in Italia è cosa buona e giusta e funziona benissimo, tant’è vero che da loro si assume… Ma la sottintesa postilla è che si assume perché, adesso, si può licenziare senza problemi, senza motivazione, anche per capriccio, e non temere nulla dalla magistratura. Sono assunzioni, cioè, che non valgono nulla perché sono revocabili in qualsiasi momento: non sono, quindi, un vero e serio impegno da parte del “padrone”. E la cosa assurda è che nessuno se ne rende conto: basta fare un giro su Internet e constatare come venga trionfalisticamente presentato questo proclama di McDonald’s, sia da siti di mezzi d’informazione professionali, sia da pseudo-testate del genere social network. Ecco, questo è il mondo che vogliono Renzi ed il suo cerchio magico: un mondo dove il capitale è tutto, dove i campioni sono gli imprenditori e dove i lavoratori sono solo dei seccatori che dovranno stare a testa bassa, altrimenti l’alternativa è la miseria. Un orribile MacMondo dove il potere del denaro vince su tutto.
Post n°1975 pubblicato il 10 Dicembre 2014 da massimocoppa
IL PRESAGIO DI MANGO Riferisce il quotidiano “Il Tempo” che, poco prima di essere colto dall’infarto che lo ha fulminato sul palco, il cantante Mango ha detto al pubblico di aver sognato di “bere del buon vino con Fabrizio De Andrè”. Un’ipotesi realizzabile, in teoria, solo passando a miglior vita. Pochi minuti dopo, Mango salutava questo mondo. Come si fa a non restare turbati non solo dal modo repentino con cui un artista ci ha lasciato, ma anche per questa specie di presagio?
Post n°1974 pubblicato il 02 Dicembre 2014 da massimocoppa
Le perversioni nell’era dei social network UCCIDE LA MOGLIE, SI VANTA SU FACEBOOK E RICEVE 321 “MI PIACE”… Cosimo Pagnani, 32 anni, di Postiglione (Salerno), uccide con dieci coltellate l’ex moglie, Maria D’Antonio, 34 anni. Viene immediatamente arrestato, ma prima ha il tempo di postare sul suo profilo Facebook questa frase: “Sei morta, troia”. In questo mondo malato di violenza e di interazioni internettiane via social network, capita che un assassino, un autore di femminicidio, ci tenga ad aggiornare il suo status affermando apertamente la volontarietà spietata del suo gesto. Ma la cosa che sconvolge è che, a quella frase, siano seguiti 321 “mi piace”; 321 persone, 321 irresponsabili, 321 mostri che hanno cliccato “I like” e virtualmente applaudito finché l’amministrazione di Facebook, bontà sua, ha oscurato il profilo dell’omicida.
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