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Ray Bradbury, "Fahrenheit 451"

 

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"And all this science,
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Un uomo può perdonare
a un altro uomo
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                     Winston
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Presto /
anche noi (…) saremo /
perduti in fondo a questo fresco /
pezzo di terra: ma non sarà una quiete /
la nostra, ché si mescola in essa /
troppo una vita che non ha avuto meta. /
Avremo un silenzio stento e povero, /
un sonno doloroso, che non reca /
dolcezza e pace,
ma nostalgia
e rimprovero
PIER PAOLO PASOLINI
 

 

 

 

 

Cazzarola!

 

 

Messaggi di Febbraio 2018

 

Campagna elettorale alle ultime battute, ma chi l’ha vista? E chi andrà veramente a votare?

Post n°2033 pubblicato il 28 Febbraio 2018 da massimocoppa
 

CAMPAGNA ELETTORALE ALLE ULTIME BATTUTE, MA CHI L’HA VISTA? E CHI ANDRA’ VERAMENTE A VOTARE?

La campagna elettorale per le elezioni legislative è alle ultime battute.

Ho detto “campagna elettorale”? Ma perché, c’è stata una campagna elettorale? Qualcuno se ne è accorto?

Sull’argomento, in tutta onestà, non sono lucido, perché ho maturato un rigetto verso tutti gli attuali protagonisti della scena politica (vecchi, nuovi e seminuovi) che mi porta a chiudere occhi e orecchie di fronte al teatrino politico interno degli ultimi trenta giorni e che, forse, per la prima volta in vita mia mi condurrà a disertare le urne.

Non mi sta bene nessun politico (di professione o prestato) attualmente in circolazione: per ognuno ho una sfilza di riserve e di critiche (a ragion veduta) da riservargli. Non mi viene di scegliere nessuno, nemmeno “turandomi il naso” alla Indro Montanelli.

Tuttavia, al di là di questo mio (credo giustificato e diffuso) atteggiamento mentale attuale, non mi sembra che la campagna elettorale sia stata scoppiettante, ma nemmeno interessante. Una cosa è certa: nell’epoca dei social network e del 3.0 la campagna classica è morta. Qualcuno ha ascoltato un comizio in piazza? Credo praticamente nessuno.

Non ne parliamo di confronti in tv: tutti a fuggire, tutti convinti che ormai non serva a vincere le elezioni.

Persino di manifesti se ne vedono pochissimi.

Di politica non sento parlare da nessuna parte: non se ne parla in famiglia, né al lavoro, ma nemmeno al bar.

Insomma, diciamo la verità: queste elezioni non interessano a nessuno. Credo che l’astensionismo si confermerà primo partito, ma stavolta avrà dimensioni enormi. L’annuncio (dato praticamente da tutti) che dalle urne non emergerà una maggioranza certa ha raffreddato ancor di più i già tiepidi entusiasmi… Non aiuta nemmeno il sistema elettorale varato per l’occasione: un guazzabuglio ibrido (come al solito) che porta problemi anche pratici; il rischio di farsi annullare la scheda è altissimo.

Però bisogna anche considerare una cosa: il potere vuole proprio che diventiamo apatici e non andiamo a votare, anticamera del non disturbare.

 
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La CIA e l’FBI contro gli smartphone Huawei, ma la cosa puzza

Post n°2032 pubblicato il 16 Febbraio 2018 da massimocoppa
 

LA CIA E L’FBI CONTRO GLI SMARTPHONE HUAWEI, MA LA COSA PUZZA

Sarà che sono attualmente iper-sensibile all’argomento, visto che ho appena acquistato un cellulare Huawei, ma fa una certa impressione sentire l’FBI e la CIA affermare esplicitamente ed ufficialmente che gli americani non devono comprare questi smartphone perché, in sé, hanno implementato un software che li trasforma in elementi di spionaggio a favore delle autorità cinesi.

L’incredibile è accaduto: mai nella storia due primarie agenzie di intelligence e di lotta alla criminalità avevano accusato un produttore di telefonini di lavorare per una superpotenza straniera, vale a dire la Cina (ex) comunista: uno Stato totalitario che, è noto, esercita un controllo ferreo su tutte le azioni e le manifestazioni del pensiero di una popolazione di un miliardo e mezzo di persone, e dove il dissenso è tuttora fortemente respinto e represso.

Secondo le agenzie americane, che si sono espresse davanti al Congresso, server, modem e smartphone della Huawei sono in grado di trasferire a Pechino tutto ciò che facciamo con essi, e cioè perlomeno tutto il traffico dati, oltre a potersi trasformare in sistemi di intercettazione ambientale controllati in remoto.

Fantascienza? Fantapolitica? Chissà.

Ma capirete che mi girano i cosiddetti, visto che ne ho uno da appena una settimana!

Precisato che c’è poco da spiare, nel mio caso, visto che per le autorità cinesi sono sicuramente la persona più noiosa del mondo, se fosse vero ci troveremmo comunque di fronte ad un fatto molto grave.

Ma, come suol dirsi, c’è un però.

Sarà un caso che questa ostilità americana verso un prodotto cinese capiti in un momento nel quale Washington è fortemente ostile all’espansionismo commerciale cinese? Lo stesso Trump vara continue misure restrittive verso le importazioni provenienti da Pechino e ne minaccia di peggiori, asserendo spesso che lo strapotere economico cinese è un elemento di forte destabilizzazione mondiale…

Sarà anche un caso che ad essere attaccata è un’azienda capace di produrre una serie di modelli i quali, attualmente, rappresentano il miglior rapporto qualità-prezzo presente sul mercato degli smartphone? E vi assicuro che è così, perché prima di procedere al mio recente acquisto mi sono fatto una cultura su Samsung, iPhone e compagnia bella, sbarcando infine da Huawei, che mi ha consentito di avere un buon cellulare senza svenarmi…

Per cui concludo invitando a riflettere: forse la CIA e l’FBI hanno ragione, ma la cosa mi puzza un sacco.

 
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Svolta sociale in Germania, capitalismo alle corde

Post n°2031 pubblicato il 08 Febbraio 2018 da massimocoppa
 

SVOLTA SOCIALE IN GERMANIA, CAPITALISMO
ALLE CORDE

Clamorosi segnali dalla Germania.

La superpotenza economica, finora intransigente guardiana dei bilanci (altrui), svolta verso lo Stato sociale: la riedizione del governo di coalizione tra CDU e SPD, che sia la Merkel che Schulz hanno dovuto accettare per forza, pena l’ingovernabilità del Paese, porta con sé misure che possono definirsi solo keynesiane, sociali, addirittura assistenziali, se non fosse che ai vertici dell’Unione Europea viene una crisi isterica alla sola ipotesi.

Oltre al fatto che i maggiori ministeri vanno ai socialisti, sono già state annunciate misure che rientrano perfettamente nel caro, vecchio solco del capitalismo mitigato dall’intervento statale: un freno ai contratti a tempo determinato, che non potranno essere rinnovati all’infinito, aumento degli stipendi, aumento degli assegni per le famiglie, aiuti speciali per chi acquista una casa…

Insomma, è la rivincita dell’intervento dello Stato in economia, intervento rivolto ad aiutare chi ha bisogno, a tutelare i lavoratori ma, soprattutto, a sostenere la domanda, così da mantenere l’economia sempre vitale.

Tutto il contrario delle ricette che la stessa Germania impone a Bruxelles, che Bruxelles impone ai Paesi dell’Unione Europea e che la Banca Mondiale ed il Fondo Monetario Internazionale impongono al mondo intero, e cioè bilanci in pareggio nonostante un’economia asfittica se non paralizzata, smantellamento dello Stato sociale, distruzione dei diritti dei lavoratori, allentamento di ogni vincolo all’azione selvaggia del capitalismo…

La verità è che, in Germania, lo Stato assistenziale non è mai morto. Anche per questo i tedeschi sono il popolo più forte d’Europa.

Meditiamo, gente, meditiamo…

 
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Cosa è, esattamente, la vecchiaia…

Post n°2030 pubblicato il 05 Febbraio 2018 da massimocoppa
 

COSA È, ESATTAMENTE, LA VECCHIAIA…

Si ha voglia di stare a disquisire su cosa, esattamente, debba intendersi per “vecchiaia”: se sia uno stato del corpo, un dato anagrafico oppure una condizione della mente.
Si ha voglia di dire che si può essere giovani in un corpo non più giovane, e viceversa.

Un’evidenza empirica si è imposta a me, stamattina, con una forza tale da farmi capire in un colpo cosa significhi invecchiare.

Quand’ero un giovane cronista, sulla mia scrivania c’era una bottiglia di whisky; oppure una fiaschetta in metallo, di quelle da viaggio, contenente qualche superalcolico.

Al giorno d’oggi, sulla mia scrivania c’è una tisana al finocchio, contro i dolori di stomaco ed i gonfiori addominali.

Ecco, la vecchiaia è questo.

 
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