Messaggi di Ottobre 2014

"I Borgia"

Post n°219 pubblicato il 31 Ottobre 2014 da Nezumina
 
Tag: borgia, sky

Eccomi qui a commentare lo sceneggiato sui Borgia che va in onda suSky. Premetto che non voglio giudicare, ognuno è libero di pensarla come vuole,ma mi corre l’obbligo morale di evidenziare gli errori storici che, da ciò cheho intravisto, abbondano e ci mostrano una realtà diversa da quellatramandataci dai documenti. Qualcuno avrà sicuramente da obiettare ed io saròqui per chiarire le cose che, inevitabilmente, dovrò tralasciare. Studio questafamiglia da più di trent’anni e se sono qui a spezzare una lancia in lorofavore non è per “santificare” i Borgia, bensì per tentare di mostrarli nellaloro vera luce, con tutti i loro difetti e le loro ambizioni. Ma, soprattutto, neiloro pregi che la letteratura ci ha negato. Fino a oggi.

L’ambientazione e i costumi della fiction sono notevoli, mipiacciono.  Ma iniziamo.

 

12° puntata

Ed eccoci all’ultima puntata della prima serie.

Iniziamo con il ritrovamento del Laocoonte. In realtà questo gruppomarmoreo sarà scoperto solo dopo la morte di Alessandro VI.

Subito dopo si vede l’entrata a Roma di Jofre con la moglie Sancia.Questo avvenimento è datato 20 maggio 1496, pertanto ne deduco che la fictionsia giunta a questa data. No, un attimo: Alessandro VI si congratula poichéSancia è gravida? Ma se non ha mai avuto figli! Non poteva averne!

Altra scena: Lucrezia che gioca in un bosco con Perotto, sotto losguardo di Vannozza la quale le rivela che Pantasilea ora lavora nella sualocanda e che l’ancella in realtà ha sempre lavorato per Giulia. Falso. Oltre arammentare che presumibilmente siamo nel 1496, Lucrezia a quel tempo era ancorasposata a Sforzino. E, se anche fosse, la storia con Perotto (1497) è rimastasegreta tra le mura del convento e solo Pantasilea sapeva la verità perché lefaceva da ancella ed era chiusa con lei in convento. Figuriamoci se si fosseromessi a folleggiare sotto il sole!

Ecco, siamo giunti alla famosa sera di mercoledì 14 giungo 1497:l’ultima cena di Juan, per così dire. La fiction ci fa vedere Juan che dice aMichelotto di aver organizzato la cena per Cesare e che vuole che lui louccida. Si vede altresì che al convitto sono presenti tutti i figli di Vannozza,compresa Sancia. In realtà, alla cena erano presenti sì tutti i figli diVannozza, tranne Lucrezia, che da una settimana era chiusa in convento. E lacena era una delle tante che Vannozza dava per avere i suoi figli vicini. Inoltre,con i commensali c’era anche il cardinale Giovanni Borgia junior e, verso lafine della serata, ha fatto il suo ingresso il famigerato uomo mascherato cheha parlato all’orecchio di Juan e poi se n’è andato. Uomo mascherato che, atutt’oggi, non si sa chi sia.

Ora, tutto ciò che viene mostrato nella puntata dopo l’uscita dallacasa di Vannozza, non è accaduto. I commensali hanno fatto ritorno insieme alleloro case e solo Juan si è allontanato con l’uomo mascherato e con lostaffiere. Non si sa altro di questa nottata. E voglio ricordare ancora unavolta che Fiammetta era una cortigiana famosa per riservare le sue attenzioniai cardinali e che è stata l’amate di Cesare, ma che non ha mai avuto figli dalui. Pertanto, non poteva lavorare in un bordello, bensì nella famosa casadelle cortigiane.

Proseguiamo. Il giorno seguente, non vedendo il duca di Gandìarientrare, il papa lo fa cercare ovunque. Viene prima rinvenuto il cavallo epoi lo staffiere colpito a morte. E in questo la fiction è stata ligia aglieventi. Ed è vero anche che il Tevere, all’epoca, era il cimitero di tutti imorti assassinati (non voglio neppure immaginare chi si mangiava quei pesci!). Ancheil ritrovamento del corpo di Juan è stato ricostruito bene, sebbene in tuttoquesto contesto Cesare era con il papa e non sulla strada a fare domande. Ecco:da quando il papa riceve la notizia della morte di Juan in poi, la fiction siperde di nuovo. Alessandro VI, appena scoperta la verità, ha urlato squassandoil Vaticano e si è rinchiuso piangente e disperato in camera per tre giorni,senza bere né mangiare. Lucrezia non poteva dare la notizia alla madre, poichéin convento. Anzi: a dare la notizia a Lucrezia è stato Cesare.

Riguardo al fatto che nella fiction ci mostrano una Vannozza fredda, èfalso. La donna ha accompagnato la salma del figlio piangendo fino alla chiesadi S. Maria del Popolo, dove Juan è stato tumulato. E voglio rammentare chequesta chiesa era la chiesa cara ai Borgia, dove avevano una cappella e dovesono stati tumulati tutti prima di essere traslati nel corso dei secoli.

Ecco: già il camerlengo accusa Cesare dell’omicidio quando questi dicedi voler avviare le indagini. Ragazzi, questo è un evento importante nellastoria dei Borgia e va ponderato bene. Intorno a questo omicidio, a tutt’oggirimasto impunito, se ne sono dette tante. Ma una cosa è certa: quando il 19giugno 1497 Alessandro VI esce dalla sua camera e parla al concistoro, al suofianco c’è Cesare e il papa scagiona tutti coloro che in quei tre giorni eranostati accusati: Giovanni e Ascanio Sforza, i Colonna, Guidobaldo di Montefeltroe Jofre. Scagiona tutti tranne gli Orsini. Il nome di Cesare salta fuori solootto mesi dopo l’omicidio e solo perché un Cesare Borgia privo della dignitàcardinalizia e con la spada in mano faceva paura, molta più di Juan. Osservatebene: il nome di un Borgia è fatto subito, ed è quello di Jofre. Dunque lagente non aveva timore ad accusare i Borgia. Se il nome di Cesare è saltatofuori così tanto tempo dopo, è segno evidente che nessuno, all’epoca, loriteneva responsabile. E, guarda caso, la famosa “Lettera a Savelli” che elencatutti i delitti dei Borgia, non cita l’omicidio di Juan. Comunque sia, in quelconcistoro, il papa annuncia di voler riformare la Chiesa e ci si mette diimpegno. Almeno all’inizio.

Nella fiction si vede Cesare rivelare al papa che Juan aveva uccisoPedro Luis. Al riguardo, leggete quanto ho scritto nella puntata 11. Subito dopoil papa ordina a Cesare di recarsi a Valencia, quando in realtà Cesare parteper Napoli per incoronare Federico II, così come era stato concordato nelmaggio del 1497, ossia un mese prima della morte di Juan. Inoltre, nellafiction Cesare dice di non volere più il galero. In realtà, il Valentinocontinuerà per i mesi successivi a essere un cardinale e anche quando avràdeposto l’abito e si trova in viaggio per la Francia, continua a firmare lelettere con il titolo cardinalizio.

No, non posso crederci! Scena assurda: Cesare va da Lucrezia,tormentato dal non sapere se ha ucciso lui Juan perché aveva bevuto e lei glirivela che la notte dell’omicidio, Juan le ha raccontato di aver ucciso siaPedro Luis sia la moglie! Ma è follia allo stato puro! Lucrezia era inconvento, Maria era in Spagna e da poco le era nato il secondo figlio di Juan!

Di bene in meglio! Scopriamo che è Lucrezia l’assassina di Juan! Aiutatada Perotto! Scusate, ma se anche la seconda serie si rivela così, getto laspugna.

Ecco, mi mancava la fuga di Perotto presso Alessandro VI! Follia sufollia. E’ vero che Cesare fa uccidere Perotto e Pantasilea, ma lo fa perchéerano a conoscenza della gravidanza di Lucrezia. Non dimentichiamo chenell’estate del 1497 il matrimonio con Sforzino era ancora in essere, ma sia ilpapa sia il Valentino, si erano messi in moto per sciogliere quell’unione chenon serviva più ai loro scopi. E questo perché con la morte di Juan le cosesarebbero cambiate. Pertanto, poiché il matrimonio si scioglieva per mancataconsumazione, Cesare ha fatto uccidere i soli personaggi che sapevano dellagravidanza di Lucrezia.

E con questo si chiude la prima serie. Cosa dire? Cosa ci vuoletrasmettere il regista? Per ciò che ho visto,

mi sembrano tutti matti e fuori di testa. A mio modesto avviso, è uncalderone di tutte le accuse infamanti che nei secoli si sono riversate suiBorgia, senza preoccuparsi di andare a documentarsi se fossero vere o no. L’importanteè scandalizzare. Ricordate cosa ho scritto all’inizio della prima puntata? CheCaligola lo hanno voluto far passare per un folle decontestualizzando le suefrasi e le sue azioni. Ed è quanto successo in questo sceneggiato. Ho visto unafamiglia livida di gelosie e rancori, facile all’omicidio e degna di esserecatalogata tra le più crudeli e prive di scrupoli.

Ripeto che la fiction è molto bella, ma questi non sono i Borgia. Provoa fare un esempio che valga per tutti: quando vedo una Lucrezia che uccide ilfratello dando spiegazioni futili, io spettatore che non conosco la verastoria, ci credo. E sono portato a credere a tutto quanto visto, rafforzando laconvinzione che i Borgia erano così. Poi arriva una matta come me che spiegache, in realtà, Lucrezia non avrebbe potuto compiere quel gesto perché erachiusa in convento. Allora decade tutto il contesto che ho visto. Decade tuttala storia che, lo ammetto, il regista e lo sceneggiatore hanno saputo imbastirebene. Ma non sarà che la matta si sbaglia? Non dovete credere a me, bensì aidocumenti giunti sino a noi e i documenti ci raccontano di una famiglia, iBorgia, che non era peggiore o migliore di altre del suo tempo. Ci parlano diuna famiglia unita contro le altre famiglie, di ambizioni e grandezza. Ma chepur di screditarla, i potentati sono ricorsi a infamanti accuse. Probabilmentescioccherò chi legge: se leggeste la vera storia dei Borgia (e parlo di nomiquali G. Sacerdote, C. Fusero, M. Bellonci e M. Stranges) vi accorgereste che èuna normale famiglia e che vi annoiereste, poiché trovereste ben poco deglieventi eccezionali raccontati in questa fiction.

 
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"I Borgia"

Post n°218 pubblicato il 30 Ottobre 2014 da Nezumina
 
Tag: borgia, sky

Eccomi qui a commentare lo sceneggiato sui Borgia che va in onda suSky. Premetto che non voglio giudicare, ognuno è libero di pensarla come vuole,ma mi corre l’obbligo morale di evidenziare gli errori storici che, da ciò cheho intravisto, abbondano e ci mostrano una realtà diversa da quellatramandataci dai documenti. Qualcuno avrà sicuramente da obiettare ed io saròqui per chiarire le cose che, inevitabilmente, dovrò tralasciare. Studio questafamiglia da più di trent’anni e se sono qui a spezzare una lancia in lorofavore non è per “santificare” i Borgia, bensì per tentare di mostrarli nellaloro vera luce, con tutti i loro difetti e le loro ambizioni. Ma, soprattutto,nei loro pregi che la letteratura ci ha negato. Fino a oggi.

L’ambientazione e i costumi della fiction sono notevoli, mipiacciono.  Ma iniziamo.

 

11° puntata

Questa puntata si apre con un banchetto che ci dice chiaramente che laguerra contro Carlo VIII è finita. Dunque, siamo nella primavera del 1495. Bene,questo è assodato. Alessandro VI ventila l’ipotesi di dare il trono vacante diNapoli a Juan. In realtà, sul trono di Napoli siede Ferdinando II d’Aragona.

Passiamo a Lucrezia. Nella fiction la vediamo chiusa in convento, doveGiulia le va a fare visita. A onor del vero, nel 1495, Lucrezia si gode ancorail matrimonio con lo Sforzino ed è rientrata a Roma dopo che è terminata laguerra contro Carlo VIII. Ora, prima di proseguire con la visione, mi correl’obbligo di ricordare che nei conventi di clausura potevano entrare solo ilpapa (e chi per lui designato) e i cardinali.

Uhmmm... Perotto che giunge in Vaticano al seguito di Gonzalvo deCordoba? Ma se Perotto era il cameriere personale di Alessandro VI!

No, no, aspettate! いいえ、いいえ、ちょっと待って!Non ci posso credere!Allora: scena nel confessionale, dove Juan crede di parlare a un prete e invecesi rivela a Cesare. Dice di aver ucciso Pedro Luis, il fratello maggiore! Possoridere? Grazie, siete comprensivi! Dunque, quando Pedro Luis è morto aCivitavecchia nel 1488, (tra l’altro di malattia) Juan aveva... dodici anni!  E nella fiction si vanta addirittura di averlui stesso ucciso i soldati da lui assoldati per il fratricidio per ridurli alsilenzio! Stupefacente! Un dodicenne così non solo sarebbe inquietante, bensìavrebbe denunciato un carattere forte che Juan in realtà non ha mai avuto.

No, no, no, un attimo ancora! Cesare che rivela a Vannozza delfratricidio di Juan e lei, sua madre, (SUA MADRE!) che ordina a Cesare diuccidere Juan?! Ma abbiamo sterzato sul surreale? Ditemi che è uno scherzo! E’ridicolo solo il pensiero! Rammento ancora una volta che nel 1495 Juan era inSpagna e non avrebbe potuto fare nulla di quello che ci mostra la fiction. No,scusate, ma come posso spiegare a chi vede queste scene che è tratto ininganno? Vannozza, povera Vannozza, ha sempre amato i suoi figli.

Ah, ah, ah! Stavolta rido sul serio per non piangere! Questa è laclassica goccia che fa traboccare il vaso. Juan che chiede a Michelotto(MICHELOTTO!) di uccidere Cesare perché sa che lui ha ucciso Pedro Luis! Non hopiù parole. Veramente, non ho più parole. Temo ad andare avanti, immaginandocosa mi riservi questa fiction. E mi dispiace perché è bella!

Altra scena inventata: Juan dice a Lucrezia che sua moglie Maria èmorta durante la traversata che la riportava in Spagna. Falso: Maria Enriqueznon si è mai mossa dalla Spagna e sopravvive a tutti i Borgia. I suoi figli,Juan (che sarà il padre di San Francesco Borgia) e Isabel, sono gli eredi diJuan. E non erano gemelli!

Ora, si vede Lucrezia uscire dal convento dopo la storia con Perotto.In realtà, Lucrezia esce dal convento a marzo o aprile del 1498, dopol’annullamento del matrimonio con Sforzino (dicembre 1497) e dopo la nascitadell’Infante Romano (marzo 1498).

Altra scena inventata: Fiammetta che lavora nella locanda di Vannozza emostra a Cesare suo figlio. Il bambino, Gerolamo, è veramente il figliobastardo di Cesare, avuto tra il 1500 e 1502 da una donna sconosciuta. Cesare èaltresì padre di una bambina, Lucrezia, anche questa avuta tra il 1500 e il1502 da una donna sconosciuta. Pertanto, questo Gerolamo non poteva esistereprima del 1500! E di certo la madre non era Fiammetta. E al proposito rimando aquanto scritto nella puntata 1.

Proseguiamo. Il papa chiede ai cardinali se sono pronti a incoronareJuan re di Napoli e uno di questi risponde che il popolo ha deciso diincoronare Federico. In realtà, poiché nella fiction ci troviamo nellaprimavera del 1495, sul trono di Napoli siede Ferdinando II. Alla sua morte,nel 1496, gli succederà Federico II, incoronato da Cesare nel 1497, subito dopola morte di Juan. Mamma mia che storia ingarbugliata!

Cosa? Alessandro VI vuole far sposare Carlotta d’Aragona a Juan? Mafinirà questa follia di eventi? Carlotta d’Aragona non sarà presa inconsiderazione se non nel 1498, dopo che Cesare ha deposto il galero e cercamoglie.

Piccola conclusione: decontestualizzare frasi o situazioni, serve soloa mostrare i personaggi nella loro falsa realtà.

 
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"I Borgia"

Post n°217 pubblicato il 29 Ottobre 2014 da Nezumina
 
Tag: borgia, sky

Eccomi qui a commentare lo sceneggiato sui Borgia che va in onda suSky. Premetto che non voglio giudicare, ognuno è libero di pensarla come vuole,ma mi corre l’obbligo morale di evidenziare gli errori storici che, da ciò cheho intravisto, abbondano e ci mostrano una realtà diversa da quellatramandataci dai documenti. Qualcuno avrà sicuramente da obiettare ed io saròqui per chiarire le cose che, inevitabilmente, dovrò tralasciare. Studio questafamiglia da più di trent’anni e se sono qui a spezzare una lancia in lorofavore non è per “santificare” i Borgia, bensì per tentare di mostrarli nellaloro vera luce, con tutti i loro difetti e le loro ambizioni. Ma, soprattutto,nei loro pregi che la letteratura ci ha negato. Fino a oggi.

L’ambientazione e i costumi della fiction sono notevoli, mipiacciono.  Ma iniziamo.

 

10° puntata

La puntata si apre con l’accampamento francese a Velletri e Cesare chegioca a scacchi con Djem in una tenda da campo. Si vede addirittura Carlo VIIIportare la notizia della morte del figlio di Djem. In realtà, i figli maschi diDjem nel 1495 erano già morti. Solo uno sopravvisse e morì anni dopo. Tral’altro, Cesare non rimase in una tenda da campo, bensì alloggiò nel palazzodel vescovo e trascorse parte della notte in compagnia di Carlo VIII.

Altra scena inventata di sana pianta: al battesimo di Laura (che inrealtà è nata tre anni prima) funge da padrino il piccolo Ferdinando. Ora, ilnipote di Massimiliano I, Ferdinando d’Asburgo, è nato nel 1503. Pertanto, nel1495 (perché la storia si trova in questo periodo) non poteva fare da padrino auna bimba nata nel 1491! Voglio morire!

La scena di Lucrezia nei giardini con Maria Enriquez è inventata: laspagnola non è mai stata in Italia, come già ribadito in altre puntate.

Torniamo a Velletri: Djem sta male e muore poco dopo. In realtà, ilprincipe muore una volta giunto a Napoli. Almeno, in questo, il regista non haaccusato Cesare del delitto! Anche se tutte le scene seguenti sono sanainvenzione: il Valentino non ha mai dato fuoco all’accampamento. E La fuga eraconcordata con Alessandro VI, prima che Carlo VIII lasciasse Roma. Ne sono laprova i carriaggi che seguono il Valentino: solo due, dei diciannove carri,contengono tutti i suoi effetti personali, compresi oro e argenteria. E sonogli unici che la notte tra il 28 e 29 gennaio 1495 fanno ritorno a Roma,seguiti poco dopo da Cesare stesso.

Ma andiamo avanti. La fiction a un certo punto fa dire a Ives D’Alègredi aver abusato di Giulia Farnese a un esterrefatto Alessandro VI, che pensasubito di non volerla più vedere. E Giulia, alcune scene dopo, per rientrarenelle grazie di Alessandro VI, fa mozzare i genitali al capitano francese.Ridicolo. Voglio ricordare che Ives d’Alègre rivestirà il ruolo di capitano aicomandi di Cesare, quando il Valentino inizia le sue conquiste.

Riguardo ad altre situazioni, non commento neppure: ce ne fosse unavera.

E arriviamo al momento in cui i francesi lasciano Napoli e si dirigonoa Roma. Alessandro VI dice a Giulia di prepararsi perché andranno a Orvieto perevitare le truppe francesi. In realtà, il papa andrà a Perugia, ospite deiBaglioni, dove troverà Lucrezia e Cesare che lo attendono. Ricordo ancora cheJuan non è a Roma, bensì in Spagna, insieme a Maria. Pertanto, la scena in cuiCarlo VIII chiede a Lucrezia dove sia il papa e minaccia di uccidere Juan sequesta non risponde, è falsa. Se c’è una cosa certa, è l’affetto e l’amore chehanno sempre legato la famiglia Borgia e, onestamente, in questo contesto nonvedo nessun comportamento ascrivibile a un Borgia. Ma forse perché le scenesono inventate.

Poco dopo si vede il papa arrivare a Perugia e assistere al miracolo disuor Colomba. A dire il vero, è Cesare che, trascorrendo i pomeriggi conSebastiano Angeli a Perugia, scopre questa suora e i suoi misteriosi poteri. Edè sempre Cesare, tra il 1489 e il 1490, a parlare al padre di questa suora eintercedere affinché fosse fatta santa. Se esiste una S. Colomba, è merito diCesare.

Rosalina? Ma chi è questa Rosalina? Addirittura che insegna latino egreco a Lucrezia! E che si uccide perché sverginata da Juan. Ma la fantasia haproprio le ali!

Come faccio a commentare una simile puntata? Ho l’impressione che piùvado avanti, più trovo falsità. I caratteri dei personaggi sono così alteratiche non sono loro, bensì simulacri che il regista ha innalzato a nome Borgia.Ecco: se questa storia fosse stata nominata “I Pinco Pallino”, sarebbe statastupenda. Io non ho idea di quanti, vedendo questa fiction, siano certi divedere i Borgia. In realtà, e mi duole dirlo, i Borgia non c’entrano nulla.

Piccola conclusione: decontestualizzare frasi o situazioni, serve soloa mostrare i personaggi nella loro falsa realtà.

 
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"I Borgia"

Post n°216 pubblicato il 28 Ottobre 2014 da Nezumina
 
Tag: borgia, sky

Eccomi qui a commentare lo sceneggiato sui Borgia che va in onda suSky. Premetto che non voglio giudicare, ognuno è libero di pensarla come vuole,ma mi corre l’obbligo morale di evidenziare gli errori storici che, da ciò cheho intravisto, abbondano e ci mostrano una realtà diversa da quella tramandatacidai documenti. Qualcuno avrà sicuramente da obiettare ed io sarò qui perchiarire le cose che, inevitabilmente, dovrò tralasciare. Studio questafamiglia da più di trent’anni e se sono qui a spezzare una lancia in lorofavore non è per “santificare” i Borgia, bensì per tentare di mostrarli nellaloro vera luce, con tutti i loro difetti e le loro ambizioni. Ma, soprattutto,nei loro pregi che la letteratura ci ha negato. Fino a oggi.

L’ambientazione e i costumi della fiction sono notevoli, mi piacciono.  Ma iniziamo.

 

9° puntata

Eccoci giunti all’invasione da parte di Carlo VIII.  Per quanti non avessero letto le puntateprecedenti, rammento che a Roma, in quel momento, erano presenti soloAlessandro VI e Cesare a contrastare l’avanzata francese. Tutti gli altri chela fiction ci mostra, erano ben lontani da Roma. E Giulia ha partorito 3 anniprima. Pertanto, tutte le scene che riguardano questi personaggi, sonototalmente inventate. Queste precisazioni servono solo per giustizia di Storia.

Arrivano i francesi e, come se nulla fosse, si vede Alessandro VI chedesidera Giulia nonostante abbia partorito. Ora, mi viene da ridere al pensieroche Rodrigo, già padre di almeno sette figli, non sappia che una puerpera nonpuò avere rapporti sessuali. E nella fiction lo vediamo che se ne va a puttane.Forse non molti lo sanno, ma Rodrigo era monogamo. Strano ma vero: quando stavacon una donna, vuoi Vannozza, vuoi Giulia, insomma, quando aveva una relazionestabile, non andava mai con altre. Si lasciava andare solo quando non eralegato a nessuno.

Il regista ci mostra Cesare liberato dai Colonna. Riguardo a questo,rimando a ciò che ho scritto nella puntata 8.

Ora, tutti sanno che l’8 gennaio del 1495 la casa di Vannozza è dataalle fiamme dall’esercito francese. Nella fiction si vede Vannozza violentatada un soldato, ma nella realtà Vannozza non si trova a casa e non subiscealcuna violenza.

Mentre Roma è saccheggiata (gennaio 1495) si vede un Alessandro VI che,racchiuso in Castel S. Angelo, comunica a Lucrezia che la scioglie dalmatrimonio con Giovanni Sforza. In realtà, lo scioglimento non avverrà sino aldicembre del 1497, ossia tre anni dopo. Al tempo della calata di Carlo VIII, ilmatrimonio tra Lucrezia e Sforzino era ancora solido e nessuno si sognava discioglierlo, meno che mai i Borgia. E rammento, giacché la fiction ci mostratutt’altra cosa, che Lucrezia è a Pesaro con Giovanni Sforza.

È vero che Cesare è stato mandato a parlamentare con Carlo VIII percercare di risolvere la guerra pacificamente, ma non ne conclude nulla. Inbarba ai tentativi del Valentino, il francese mette sotto assedio il castello esolo la vista di Alessandro VI con il triregno in testa e l’ostensorio tra lemani gli impedisce di bombardarlo.

La fiction ci mostra ancora Lucrezia e Giovanni Sforza discuteredell’annullamento con Alessandro Farnese. Nulla di più falso. Quando neldicembre del 1497 si discute l’annullamento, Lucrezia è in convento già da 6mesi e lo Sforzino si trova sempre a Pesaro. Tra l’altro, lo sceneggiatore cimostra una Lucrezia crudele, che propone la consumazione dinanzi a osservatori.Ma era la prassi comune che novelli sposi fossero osservati la loro prima nottedi nozze, per essere certi che la consumazione avvenisse (la prima notte dinozze di Cesare, gli osservatori riportarono al papa che la consumazione eraavvenuta per ben otto volte!). Ora, a Sforzino è stata data questa possibilitàdal papa, non da Lucrezia, ma lui ha rifiutato.

Altro abbaglio della fiction: si vede Cesare uccidere l’aggressore disua madre. In realtà, il Valentino si vendica della devastazione subita dallacasa di Vannozza dando ordine a Michelotto nell’aprile del 1495 di uccidere piùfrancesi possibile mentre questi stanno tornando in Francia. E ancora una voltarammento a chi non avesse letto quanto ho scritto in altre puntate, che Cesaredi propria mano non ha mai ucciso nessuno, tranne quando si trova sul campo dibattaglia. Lascia a Michelotto il compito del boia.

Ora la scena ci mostra Cesare e Juan litigare (rammento che nulla diciò che dicono o fanno è accaduto realmente) e si torna a parlare diMichelotto. A onor del vero, Michele Corella è stato compagno di studi diCesare a Perugia e Alessandro VI lo ha messo al servizio del Valentino appenanominato cardinale, esattamente come guardia del corpo. Michelotto prestaservizio tra le truppe di Juan quando questi parte per la guerra contro gliOrsini. Pertanto, al servizio di Juan ci è rimasto solo pochi mesi.

Altra scena: Lucrezia che detta una lettera d’amore ad Alfonso d’Este.Impossibile. I due non si sono mai amati, almeno all’inizio del loromatrimonio. Lucrezia in quel periodo era infatuata di Perotto e si trovavasempre tra le mura del convento. E tutto questo avviene nel 1497 e non nel 1494come detto nella fiction.

E passiamo alla cena a quattro: Alessandro VI, Cesare, Juan e Djem chediscutono sulla proposta di Carlo VIII di mandare Cesare come ostaggio. E Juanprende in giro Cesare sulla violenza subita. Posso ridere di nuovo? Perché nonriesco ad avere parole per la sfrenata fantasia dello sceneggiatore. E perspezzare una lancia in favore della Storia, l’omosessualità era sì condannata,ma anche praticata in larga misura in ogni sfera e tollerata finché rimanevalatente. Non è un mistero che essere bisessuali fosse una condizione comune.

Piccola conclusione: decontestualizzare frasi o situazioni, serve soloa mostrare i personaggi nella loro falsa realtà.

 
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"I Borgia"

Post n°215 pubblicato il 27 Ottobre 2014 da Nezumina
 
Tag: borgia, sky

Eccomi qui a commentare lo sceneggiato sui Borgia che va in onda suSky. Premetto che non voglio giudicare, ognuno è libero di pensarla come vuole,ma mi corre l’obbligo morale di evidenziare gli errori storici che, da ciò cheho intravisto, abbondano e ci mostrano una realtà diversa da quellatramandataci dai documenti. Qualcuno avrà sicuramente da obiettare ed io saròqui per chiarire le cose che, inevitabilmente, dovrò tralasciare. Studio questafamiglia da più di trent’anni e se sono qui a spezzare una lancia in lorofavore non è per “santificare” i Borgia, bensì per tentare di mostrarli nellaloro vera luce, con tutti i loro difetti e le loro ambizioni. Ma, soprattutto,nei loro pregi che la letteratura ci ha negato. Fino a oggi.

L’ambientazione e i costumi della fiction sono notevoli, mipiacciono.  Ma iniziamo.

 

8° puntata

Ho appena visto che le puntate della prima serie sono 12. Bene, nonmanca tanto alla fine di questa stagione.

Allora, si comincia con la minaccia di Carlo VIII. Rammento, per chinon avesse letto le precedenti puntate, che Juan non è a Roma, e la calata deifrancesi sarà gestita solo da Alessandro VI e Cesare. Ma qui, addirittura Juansi propone di proteggere la città e con lui si vede un Alfonso II a Roma!

Nelle scene seguenti, si vede Alessandro VI parlare con il cardinaleOrsini, che gli rammenta di aver perso fiducia in lui da quando Juan haassalito Bracciano. Voglio rammentare anche io che l’assedio a Braccianosarebbe avvenuto anni dopo e al riguardo potete leggere quanto scritto nellapuntata 7. La scena prosegue con l’arrivo di Cesare che annuncia la mortedell’imperatore Federico III. Ma la morte dell’imperatore risale ad agosto del1493! Qualcuno riesce a dirmi con chiarezza in che periodo ci troviamo? Inizioad avere una gran confusione in testa.

Andiamo oltre. Vediamo Lucrezia amoreggiare con Alfonso d’Este, spiatida Pantasilea. Anche qui rimando alla puntata 7, aggiungendo che Pantasilea eraveramente un’ancella di Lucrezia e che per amor suo e per condividere i segretidella sua padrona ci ha rimesso la vita (e rimando spiegazione più esaurientequando si parlerà dell’Infante Romano).

Altra scena inverosimile: Lucrezia chiede al papa l’annullamento delsuo matrimonio e parla di politica con il padre che le inveisce contro, come selei non dovesse interessarsene. Ora, Lucrezia non ha mai desiderato l’annullamentodel proprio matrimonio e Alessandro VI parlava spesso di politica con lei,tanto da farla governatrice di Spoleto, Foligno e del Vaticano stesso. Nondimentichiamo che Lucrezia era istruita, parlava cinque lingue e non era unasvampita come la letteratura l’ha mostrata.

Veniamo a noi. La fiction prosegue con situazioni che lo sceneggiatoresi è preso la briga di inventare senza farsi troppi scrupoli. Vediamo chedurante la calata di Carlo VIII a Roma ci sono tutti, compresa Maria Enriquezincinta, al pari di Giulia. C’è Sforzino e c’è Alfonso d’Este. E c’è Juan.Facciamo il punto della situazione, perché è difficile sciogliere questamatassa ingarbugliata. Nella realtà siamo a ridosso del Natale del 1494, poichéCarlo VIII arriva a Roma proprio il giorno di Natale. A Roma ci sono soloAlessandro VI, Cesare e Djem. Lucrezia, Giulia e Adriana hanno da temporaggiunto Giovanni Sforza a Pesaro per sfuggire alla guerra. Solo Giulia, dopoessere stata a Pesaro, va a Capodimonte al capezzale del fratello malato etenta di ricongiungersi a Orsino Orsini, il marito. Ma Alessandro VI, venuto asapere delle intenzioni della Farnese, la obbliga a rientrare a Roma. Duranteil tragitto viene fatta prigioniera dai Francesi e lo stesso Ives d’Alègre lascorta a Roma dopo che il papa ha pagato il riscatto. E, dunque, se a novembreGiulia si trova ancora a Capodimonte, (la lettera scritta al pontefice porta ladata del 5 novembre) è lecito supporre che riesca a tornare a Roma poco primadell’entrata di Carlo VIII.

Juan si trova sempre in Spagna, con Maria Enriquez a divertirsi. E conciò spero di aver spiegato che tutte le scene riguardanti veleni, incitamentidei soldati e quant’altro, sono inventate di sana pianta. Gli unici a difendereRoma (e lo ribadisco) sono stati Alessandro VI e Cesare al rientro da Marino, afine dicembre del 1494.

Altro errore: nella fiction si dice che per giungere a una pace con iColonna, Cesare deve partire come ostaggio. In realtà è Ascanio Sforza che vuoleun colloquio con il papa e temendo che questi lo imprigionasse perché si èalleato con i francesi, ha chiesto e ottenuto che Cesare fosse dato in mano aiColonna per garantirgli l’incolumità: il papa non avrebbe torto un capello alloSforza e i Colonna non avrebbero torto un capello al Valentino. E Cesare rimaneostaggio fino alla fine di dicembre, trattato con tutti gli onori.

C’è una scena in cui si vede Lucrezia che insieme a Vannozza cerca didissuadere il papa a mandare il Valentino come ostaggio. E il regista ci mostrauna Lucrezia che odia il padre, tanto da costringere Alessandro VI aschiaffeggiarla. Niente di più falso. Come ho già detto, i figli di Rodrigohanno sempre amato e rispettato i genitori e non si sarebbero mai sollevaticontro una loro decisione. Se ciò avverrà, e accadrà in seguito, sarà unostratagemma architettato tra Cesare e il padre. Mi domando se il regista vogliamostrarci la “classica” Lucrezia mangiatrice di uomini e avvelenatrice. Speroardentemente di no. Diciamolo francamente: nel 1939 la Bellonci ci ha lasciatoil più veritiero ritratto di Lucrezia e mi stupirei se ancora oggi si tendessead alterare la Storia.

Ecco: mi sbagliavo. Posso ridere sulla scena della violenza sulValentino? Sì, fatemi ridere che è meglio.

Come posso descrivere questa puntata? Mi dispiace per la fiction, midispiace per gli interni meravigliosi e le location fantastiche, luoghibellissimi che adoro, ma qui c’è ben poco attinente alla realtà dei fatti. Senon conoscessi la storia dei Borgia, penserei che sono tutti crudeli, pronti ascannarsi a vicenda. Perlomeno questa è l’impressione che dà e mi dispiaceveramente tanto.

Piccola conclusione: decontestualizzare frasi o situazioni, serve soloa mostrare i personaggi nella loro falsa realtà.

 
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"I Borgia"

Post n°214 pubblicato il 26 Ottobre 2014 da Nezumina
 
Tag: borgia, sky

Eccomi qui a commentare lo sceneggiato sui Borgia che va in onda suSky. Premetto che non voglio giudicare, ognuno è libero di pensarla come vuole,ma mi corre l’obbligo morale di evidenziare gli errori storici che, da ciò cheho intravisto, abbondano e ci mostrano una realtà diversa da quellatramandataci dai documenti. Qualcuno avrà sicuramente da obiettare ed io saròqui per chiarire le cose che, inevitabilmente, dovrò tralasciare. Studio questafamiglia da più di trent’anni e se sono qui a spezzare una lancia in lorofavore non è per “santificare” i Borgia, bensì per tentare di mostrarli nellaloro vera luce, con tutti i loro difetti e le loro ambizioni. Ma, soprattutto,nei loro pregi che la letteratura ci ha negato. Fino a oggi.

L’ambientazione e i costumi della fiction sono notevoli, mipiacciono.  Ma iniziamo.

 

7° puntata

Ed eccoci a una nuova puntata. Questa inizia con un concistoro, doveGiuliano della Rovere si dichiara apertamente a favore della Francia contro gliAragona di Napoli. Che il della Rovere fosse sempre stato filofrancese si sa,ma dirlo addirittura in maniera così plateale mi sembra assurdo. Senza contareche il genovese era a Ostia e non a Roma.

Nella scena successiva si vede Lucrezia a tavola con il marito eAdriana. Lucrezia dice chiaramente che sono trascorsi 3 mesi dalle nozze,dunque dovremmo trovarci a settembre del 1493. E’ buffo, perché Sforzino era aPesaro e non a Roma, pertanto il matrimonio che Lucrezia voleva consumare, eraimpossibile da attuare.

Maria Enriquez a Roma? Che si lamenta di non sapere dove sia Juan? Neho già parlato nelle puntate 5 e 6: tutto questo avviene in Spagna, lontano daRoma, lontano dai Borgia. E Juan non è il Capitano Generale della Chiesa.

No, no, aspettate un attimo, fatemi capire bene. Nella scena seguenteRodrigo decide di affiancare Guidobaldo di Montefeltro a Juan, quando in realtàciò avviene durante la guerra agli Orsini, a fine 1496 e inizio 1497? Ma come?Ci si lamenta del comportamento di Juan con la moglie (1493) e poi si parla delMontefeltro? Santo cielo, è difficile riannodare i fili pendenti tagliati dalregista! Direi che è un’impresa epica! E mi lamentavo della puntata precedente!Tenente Colombo, dove sei? Tu che sai riannodare tutti i fili pendenti, aiutami!

Altra scena impossibile: Cesare a Orvieto con Alessandro Farnese e gliconfida (torno a ripetere che i due non sono mai stati amici) che il padre nonsa che Juan prima delle nozze ha preferito dormire con la nipote dei reali e condelle meretrici, e che di conseguenza i reali Cattolici non sono intervenuti almatrimonio. In realtà Juan ha preferito le meretrici fin dalla prima notte dinozze, mancando alla consumazione per diverso tempo, cosa che ha fattopreoccupare non poco Alessandro VI e Cesare, i quali nel settembre del 1493 gliscrivono entrambi esortandolo al dovere di marito.

E’ dura, ragazzi, è dura!

Allora, altra follia narrativa della fiction: Juan in compagnia diGuidobaldo che espugna Ostia. Rammento che, secondo quanto detto da Lucrezia,ci troviamo nel 1493. A quel tempo Juan si trova in Spagna e non farà ritornoin Italia prima dell’agosto del 1496, richiamato dal padre per andare acombattere gli Orsini. E Juan parte in compagnia del duca di Urbino per cercaredi conquistare Bracciano, non Ostia. Non ci riesce e Guidobaldo rimaneprigioniero degli Orsini. Quando Juan torna a Roma dopo la sconfitta,Alessandro VI lo manda a espugnare Ostia con Gonzalvo de Cordoba nel 1497. Devocapire ancora per quale motivo regista e sceneggiatore abbiano falsificato inmaniera così eclatante i fatti, trasportandoli addirittura nel 1493.

Proseguiamo. Cesare non ha mai ristrutturato alcuna rocca insieme adAlessandro Farnese.

Altra scena sempre inventata: Orsino Orsini è il mandantedell’aggressione a Giulia. E Adriana complice! Quando si dice la fantasia...Tutto questo per far sì che il prefetto di Roma, imparentato con Orsino, possaessere rimosso e lasciare a Juan il posto di prefetto di Roma! Ricordo sempreche Juan era in Spagna, caso mai ve ne foste dimenticati.

Ditemi che non è vero! Scusate ma sto commentando a mano a mano che vedola puntata. Ditemi che l’attacco a Bracciano non è vero!  Questo attacco è avvenuto alla fine del 1496e l’inizio del 1497, come spiegato poc’anzi, addirittura due anni dopo lacalata di Carlo VIII! E non nel 1493 come vogliono farci credere nella fiction!

Altra scena: Alessandro VI visita la fortezza di Orvieto e nominaCesare suo protettore. In realtà, lo diventerà solo nel luglio del 1495 surichiesta della stessa città, una delle tante fedeli ai Borgia.

Dunque: che Juan fosse un bambino viziato e pavido è risaputo e devodire che questa volta lo sceneggiatore lo ha reso bene. Mi spiace solo che sisia saltato un evento importante: a novembre del 1496, mentre Bracciano erasotto assedio, Cesare si spinge a cavallo fino al lago, per vedere con i propriocchi l’andamento della guerra. E lì scopre che Juan se ne sta impaurito nellatenda da campo, mentre è Guidobaldo di Montefeltro a dirigere le azioni. Tral’altro, a difesa del castello c’era l’indomita Bartolomea Orsini, prima mogliedi Bartolomeo d’Alviano, al quale Cesare rapisce la moglie (PantasileaBaglioni, sorella di Giampaolo) nel 1503.

Quanto a Lucrezia e Alfonso d’Este... meglio riderci sopra. I due sisono incontrati una volta sola e non è neppure certo. Tra l’altro, quando adAlfonso D’Este è prospettato il matrimonio con Lucrezia nel 1501, fa di tuttoper evitarlo. Figuriamoci se si fosse dato la briga di corteggiarla! Haimparato ad amarla solo in seguito, quando l’ha conosciuta bene e ne ha piantola morte.

Ecco, lasciatemelo dire: il discorso di Alessandro VI a Cesare, quandodice che, nonostante si senta più italiano degli italiani, gli italiani loconsiderano sempre uno straniero, un catalano, è stupendo. Una veritàsacrosanta. Per quanto i Borgia abbiano avuto a cuore l’Italia (ed erano gliunici), i nobili italiani li hanno sempre odiati. Ed è una verità anche quandodice di desiderare Cesare come terzo papa Borgia. In questo breve dialogo trapadre e figlio, intravedo i veri Borgia, intravedo le loro ambizioni e lacomplicità tra Alessandro VI e il Valentino.

Piccoli errori: Adriana non viene esiliata. Cesare non va a Napoli perincoronare Alfonso II, né per il matrimonio di Jofre. Ma nella fiction lovediamo a Napoli insieme a Juan.  E, comese non bastasse, Juan diviene subito l’amante di Sancia. Ma questo, in realtà,avverrà due anni dopo, quando Juan rientra dalla Spagna. Prima di lui, Sanciadiviene l’amante di Cesare quando giunge a Roma nel maggio del 1496.

Andiamo avanti. Ora, nella fiction si vede Juan che annuncia al padrela morte di Orsino. Falso. Orsino Orsini continuerà a vivere e Giulia loraggiungerà per vivere con lui fino alla morte.

Devo dire che in questa puntata i grossi eventi sono reali, comel’incoronazione di Alfonso II, l’assedio di Bracciano, le nozze di Jofre, matutto il resto è inventato di sana pianta. E devo ancora capire per qualeoscura ragione non si riesca a seguire una cronologia reale. Come posso spiegareal pubblico che ciò che vede in realtà non è mai accaduto? O, perlomeno, non èaccaduto così.

Piccola conclusione: decontestualizzare frasi o situazioni, serve soloa mostrare i personaggi nella loro falsa realtà.

 
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"I Borgia"

Post n°212 pubblicato il 25 Ottobre 2014 da Nezumina
 
Tag: borgia, sky

Eccomi qui a commentare lo sceneggiato sui Borgia che va in onda suSky. Premetto che non voglio giudicare, ognuno è libero di pensarla come vuole,ma mi corre l’obbligo morale di evidenziare gli errori storici che, da ciò cheho intravisto, abbondano e ci mostrano una realtà diversa da quellatramandataci dai documenti. Qualcuno avrà sicuramente da obiettare ed io saròqui per chiarire le cose che, inevitabilmente, dovrò tralasciare. Studio questafamiglia da più di trent’anni e se sono qui a spezzare una lancia in lorofavore non è per “santificare” i Borgia, bensì per tentare di mostrarli nellaloro vera luce, con tutti i loro difetti e le loro ambizioni. Ma, soprattutto,nei loro pregi che la letteratura ci ha negato. Fino a oggi.

L’ambientazione e i costumi della fiction sono notevoli, mipiacciono.  Ma iniziamo.

 

6° puntata

Caspita, già la 6°! Devo dire che, finora, la fiction è bella,intrigante e immagino come sia riuscita a catturare l’attenzione deglispettatori.

In questa puntata si vede come Alessandro VI divida in due il nuovomondo tra Spagna e Portogallo. Questa azione del papa, sancita con Bolla del 4maggio 1493, è vera, ma nella fiction viene collocata dopo il matrimonio diLucrezia e non prima (il matrimonio di Lucrezia è il 12 giugno 1493).

I problemi del papa non finiscono qui: la puntata ci mostra lapreparazione della calata di Carlo VIII in Italia come conquistatore e tutti icardinali si trovano concordi nel fare fronte comune contro i francesi. Sivede, inoltre, un Alessandro VI discutere con Cesare, mostrando chiaramente dipreferire Juan a lui. Suppongo che la fiction stia parlando del 1493, poichéc’è stato da poco il matrimonio di Lucrezia. Ma a dire il vero subito dopo ilmatrimonio Juan è ripartito per la Spagna per sposare Maria Enriquez e già ametà settembre del 1493 giungono a Roma le voci che Juan non ha ancoraconsumato il matrimonio. E a tal riguardo rimando a quanto ho già scritto nella5° puntata.

In un’altra scena, si vede Lucrezia insieme a Giovanni Sforza cherubano un attimo di intimità a discapito di Adriana. Ma questo è impossibile,poiché Sforzino subito dopo il matrimonio ritorna a Pesaro.

Riguardo ad Alfonso II d’Aragona, non si hanno notizie di un suo arrivoa Roma, tuttavia il matrimonio ventilato tra Cesare e Sancia è vero. Prima difarla sposare al piccolo Jofre, Alessandro VI, di comune accordo con Cesare (equesto è importante), valuta l’idea di far tornare allo stato laicale ilValentino per fargli impalmare Sancia e cedere l’abito cardinalizio a Jofre.L’idea però sfuma e Cesare rimane prete (ricordo che il 26 marzo del 1494 hapreso gli ordini minori e uno maggiore e che già all’età di otto anni eraprevosto) e Sancia sposa Jofre.

La puntata poi si volge verso Vannozza che, dopo il colloquio conCesare, chiede ad Alessandro VI di rivelargli che lui è il padre. In realtà,come ho già detto, tutti i figli di Rodrigo sanno chi è il padre. Cesare hadubbi solo perché Vannozza era stata l’amante di Giuliano della Rovere e temedi essere figlio di quest’ultimo anziché di Rodrigo. Ma il papa lo legittimaproprio in vista della sua nomina a cardinale, il 20 settembre 1493. E dunque, nonso perché, ma il regista si diverte ad andare su e giù tra 1493 e 1494: haaperto la puntata con la divisione del nuovo mondo (1494) e fa credere che Cesarenon sia ancora cardinale, quando lo è già dall’anno precedente. Tra l’altro, ilValentino collabora strettamente con il padre e se Alfonso II d’Aragona èincoronato re di Napoli nel 1494, gran parte del merito va a lui. E’ ilmomento, questo, in cui Cesare inizia a interessarsi ai problemi politici etutto il mondo ne prederà atto con la calata di Carlo VIII e la conseguente“beffa di Velletri”.

Per quanto riguarda Jofre, Rodrigo ha sempre nutrito dubbi sulla suapaternità; tuttavia lo legittima al pari degli altri. Riguardo all’età diJofre, nella fiction gli danno 11 anni al momento del matrimonio, quando inrealtà ne ha 13 e Sancia 15. Mi ricorda molto il libro di Dumas sui Borgia: hosmesso di leggerlo dopo le prime pagine, comprendendo che non c’era nulla divero, a partire dall’età dei protagonisti per finire alle situazioni narrate. Edire che amo Dumas!

Altro svarione sul carattere dei personaggi: nella puntata si vedonoVannozza e Giulia complottare ai danni di Adriana. La molla che farebbescattare questo odio da parte di Vannozza è il fatto che Adriana le abbiasottratto Lucrezia. In realtà, era costume all’epoca lasciar crescere figli dinobili natali in altre corti, e Vannozza non si è mai opposta a questaconsuetudine, né mai ha avuto da obiettare su quanto deciso da Rodrigo. Ancheperché ha continuato tutta la vita ad avere uno stretto legame con i figli,nessuno le ha mai impedito di vederli e di stare in loro compagnia.

Subito dopo nella fiction vediamo Giulia e il fratello aggrediti da alcunisgherri e uno addirittura sfregia Giulia. Cosa devo dire? Falso, completamentefalso. Onestamente, non comprendo dove lo sceneggiatore voglia arrivare.

Scusate ma devo aprire una parentesi. Quando si vede la scena dellapartenza di Jofre, Lucrezia tiene in braccio un coniglio. Ma è meraviglioso!Non ho mai visto un coniglio così grosso e bello! Lo so, non c’entra nulla, maadoro gli animali! Chiusa parentesi.

Questa volta voglio fare io una domanda a voi: sapete dirmi chi èquesto Francesc Gacet che sta sempre al fianco di Alessandro VI? Io non l’homai sentito nominare, però se qualcuno di voi sa chi è, gli/le sarei grata perl’erudizione. Non si finisce mai di imparare!

Ed eccoci all’elezione di Cesare a cardinale. Si vede Lucrezia sfuggiread Adriana con un sotterfugio concertato con Giulia, per gettarsi tra lebraccia del marito, nel momento in cui Alessandro VI dichiara ai porporati cheCesare, Juan, Lucrezia e Jofre sono suoi figli e non nipoti. Torno a ripetereche Sforzino era a Pesaro, dunque il matrimonio, almeno per il momento, non èstato consumato, proprio per volontà del papa. Quanto ad Alessandro VI chedichiara pubblicamente una cosa simile, è ridicolo solo il pensiero. Oltre alsemplice fatto che tutti sapevano di chi fossero figli i rampolli, (li si chiamava“nipoti” solo per mantenere le apparenze) i Borgia erano famosi per non svelaremai cosa passasse per la loro testa, perché erano circondati da nemici. Nondimentichiamo che (e questo è fondamentale anche per eventi futuri), adifferenza di altre casate, i Borgia erano soli e potevano contare solo sullaloro famiglia. Pertanto, Alessandro VI ha sì legittimato Cesare prima dicrearlo cardinale, ma con due Bolle, di cui una segreta dove lo dichiaravafiglio suo e l’altra da mostrare pubblicamente.

E per finire, lo sceneggiato ci mostra Giulia e Rodrigo nell’alcova elei che gli dice di essere incinta. Ora, precisando che il regista non ci facapire se ci troviamo nel 1493 o nel 1494, (ha creato una bella altalena dieventi!) dico solo che Giulia ha avuto una figlia, Laura, nel 1491 ma cheRodrigo non l’ha mai considerata sua. Pertanto, al momento della nomina diCesare a cardinale, Laura ha già due anni. Se poi vogliamo credere che lapuntata è svolta nel 1494, (poiché Alessandro VI ha diviso il nuovo mondo indue nel 1494) allora Laura ha già tre anni.

Piccola conclusione: decontestualizzare frasi o situazioni, serve soloa mostrare i personaggi nella loro falsa realtà.

 
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"I Borgia"

Post n°211 pubblicato il 23 Ottobre 2014 da Nezumina
 
Tag: borgia, sky

Eccomi qui a commentare lo sceneggiato sui Borgia che va in onda suSky. Premetto che non voglio giudicare, ognuno è libero di pensarla come vuole,ma mi corre l’obbligo morale di evidenziare gli errori storici che, da ciò cheho intravisto, abbondano e ci mostrano una realtà diversa da quellatramandataci dai documenti. Qualcuno avrà sicuramente da obiettare ed io saròqui per chiarire le cose che, inevitabilmente, dovrò tralasciare. Studio questafamiglia da più di trent’anni e se sono qui a spezzare una lancia in lorofavore non è per “santificare” i Borgia, bensì per tentare di mostrarli nellaloro vera luce, con tutti i loro difetti e le loro ambizioni. Ma, soprattutto,nei loro pregi che la letteratura ci ha negato. Fino a oggi.

L’ambientazione e i costumi della fiction sono notevoli, mipiacciono.  Ma iniziamo.

 

5° puntata

All’inizio della puntata, si vede Cesare arrivare a Spoleto e conoscereil suo segretario, Agapito Geraldini da Amelia. In realtà, Agapito inizierà afare il segretario del Valentino nel 1498, quando organizza il viaggio diCesare in Francia. Dal 1500 vediamo la sua firma in calce a ogni documentoscritto da Cesare. In questo periodo che la fiction ci mostra, ben altri sonogli amici di Cesare: Michelotto e Ramiro.

Continua la storia di Lucrezia a casa di Vannozza: leggi quanto scrittonella 1° puntata.

La fiction mostra come al momento dell’elezione al pontificato,Alessandro VI dice di non volere più una storia con Giulia: in realtà, ilpontefice sarà ancora per alcuni anni schiavo dell’amore per Giulia, la qualegli darà una figlia, Laura. Anzi: nel 1492, la bambina contava già un anno. Labella Farnese sarà allontanata solo al momento della calata di Carlo VIII e inquell’occasione riuscirà a fuggire da Pesaro (dove era andata con Lucrezia) percongiungersi al marito. E questa scappatella fa infuriare Alessandro VI che larichiama perentorio a Roma. Illuminante la lettera che il papa le spedisce.

Sempre subito dopo l’elezione, Alessandro VI parla di una riforma dellaChiesa e si impegna nell’impresa al solo scopo di destituire chi gli fa comodoper metterci i suoi familiari. Parliamoci chiaro: era prassi comune concederetitoli ai familiari e in questo sfacciato nepotismo Alessandro VI non è né ilprimo né l’ultimo. In realtà, tenterà una riforma della Chiesa solo nel 1497,dopo la morte di Juan. Voglio ricordare che, a dispetto di quanti lo accusavanodi essere l’anticristo, Alessandro VI era uomo di incrollabile Fede edevotissimo alla Madonna, oltre che ottimo giurista e fine politico. Non è uncaso se Giulio II (Giuliano della Rovere) è riuscito nella sua politica: hapraticamente portato a termine l’opera iniziata da Alessandro VI. In pratica,Giulio II, a dispetto dell’odio provato per i Borgia, (non dimentichiamoci cheha fatto di tutto per eliminare ogni ritratto, scultura e quant’altro pereliminare i Borgia dalla faccia del mondo) ha usufruito della mente geniale diAlessandro VI per i propri tornaconti.

Altra scena inventata: Cesare e Alessandro Farnese a Spoleto, speditinella ridente cittadina umbra subito dopo l’elezione di Alessandro VI. Ricordoancora che il Valentino non è mai stato amico del Farnese. Se mai Cesare hachiesto a qualcuno di fargli da spia, questi era Michelotto. Altra spia diCesare era Michele Remolino, che egli mandò a Ferrara per accertarsi che lamalattia di Lucrezia non fosse un tentativo di ucciderla da parte degliestensi.

La fiction poi si sposta su un concistoro, dove si parla di unaristrutturazione di S. Pietro per ordine del papa. Ma Alessandro VI in Vaticanofa solo costruire la torre Borgia e una delle due fontane della piazza, mentreristruttura S. Maria Maggiore (e lo vediamo sul soffitto della basilica, dovelo stemma Borgia sta a significare l’intervento di Alessandro VI) e Castel S.Angelo, dove fa bella mostra di sé lo stemma Borgia (e chi mi conosce sa chescherzosamente sono solita dire: il MIO castello).

Quanto allo sposalizio per procura di Lucrezia con Giovanni Sforza,nella fiction si vede il papa che scambia gli anelli in vece di Lucrezia. Inrealtà, il matrimonio per procura fu celebrato il 2 febbraio 1493 e Niccolò daSaiano impalmò la giovane in vece di Giovanni Sforza.

E qui si giunge a un altro errore che stravolge la storia al solo scopo,a mio avviso, di mostrare l’astio tra i fratelli Borgia. All’improvviso tornaJuan dalla Spagna e dichiara di aver conquistato il cuore di Maria Enriquez,nipote di Ferdinando il Cattolico. In realtà la nobildonna ne era la cugina eJuan è stato costretto a sposarla il 24 agosto del 1493, prendendo il posto diPedro Luis, precedente fidanzato della donna. Juan è talmente restio, che perconsumare il matrimonio sono dovuti intervenire da Roma sia il papa sia Cesare.Tra le lettere giunte sino a noi di Cesare, questa fuga ogni dubbio sulle realirelazioni tra fratelli: il loro legame era forte e indissolubile. Inoltre, perconcludere questa scena, nella fiction il papa nomina subito Juan CapitanoGenerale della Chiesa, facendo nascere il livore in Cesare. In realtà, Juanviene nominato solo nel 1497, dopo la disastrosa campagna condotta contro gliOrsini, pochi mesi prima di morire.

Cesare che dà fuoco a una chiesa? Non commento.

Si torna a parlare di Marcantonio Colonna. Ora, l’astio tra casa Borgiae le casate Orsini, Savelli, Colonna e Caetani è risaputo, ma va precisato chequesto Marcantonio Colonna è vissuto quasi un secolo dopo i Borgia. Tra l’altroha combattuto a Lepanto, nel 1571!

Sempre nella fiction, si vede Lucrezia disperata perché non vuolesposare Giovanni Sforza. Dice di volersi fare suora. In effetti, la giovaneLucrezia ha ricevuto una rigida educazione dalle suore e per tutta la vita saràsempre timorata di Dio, tanto da giungere a portare il cilicio. Nella fictionla vediamo accettare il matrimonio grazie a Giulia e si convince soprattuttodopo aver avuto un colloquio con lo Sforzino. In realtà, Lucrezia non ha maialzato obiezioni al matrimonio e Giovanni Sforza giunge a Roma a ridosso dellacerimonia, esattamente tre giorni prima. Dunque è improbabile che i due abbianoavuto un colloquio prima delle nozze. Tra l’altro, lo Sforzino giunge insfilata davanti al palazzo di S. Maria in Portico, si ferma sotto il balconedove c’è affacciata Lucrezia e questa è la prima volta che i nubendi si vedono.Inoltre, Giovanni ha 26 anni e non 28. E aggiungo anche che è in questaoccasione che inizia a circolare il nome di Burcardo, maestro di cerimonie diAlessandro VI, che ha provveduto alla sfilata di Sforzino e a tutta lacerimonia.

In ultima analisi, sempre nella fiction, troviamo Cesare ancora aSpoleto quando gli dicono che Lucrezia si sposa. Ma il Valentino è già a Romada marzo e assiste come tutti alla cerimonia. Unica assente è Vannozza.

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"I Borgia"

Post n°210 pubblicato il 22 Ottobre 2014 da Nezumina
 
Tag: borgia, sky

Eccomi qui a commentare lo sceneggiato sui Borgia che va in onda suSky. Premetto che non voglio giudicare, ognuno è libero di pensarla come vuole,ma mi corre l’obbligo morale di evidenziare gli errori storici che, da ciò cheho intravisto, abbondano e ci mostrano una realtà diversa da quellatramandataci dai documenti. Qualcuno avrà sicuramente da obiettare ed io saròqui per chiarire le cose che, inevitabilmente, dovrò tralasciare. Studio questafamiglia da più di trent’anni e se sono qui a spezzare una lancia in lorofavore non è per “santificare” i Borgia, bensì per tentare di mostrarli nellaloro vera luce, con tutti i loro difetti e le loro ambizioni. Ma, soprattutto,nei loro pregi che la letteratura ci ha negato. Fino a oggi.

L’ambientazione e i costumi della fiction sono notevoli, mipiacciono.  Ma iniziamo.

 

4° puntata

Anche in questa puntata continuano i segnali morse. Rimando a quantodetto nella 3° puntata.

La storia prosegue con Cesare che non riesce a spiegare a Fiammettacosa ne ha fatto del figlio. Torno a ribadire che mostrare un Cesare cheabbandona il figlio (mai avuto) per aiutare l’elezione del padre èsemplicemente ridicolo. In questo periodo, Cesare pensa solo al divertimento eallo studio. Come ho scritto nella puntata n. 1, solo una volta tornato allostato laicale il Valentino cambia anche carattere e si fa meno allegro, piùombroso. Diventa l’uomo notturno di Machiavelli, l’uomo dai lunghi silenzi,l’uomo per il quale il fine giustifica i mezzi. Ma ciò avverrà in seguito, alrientro dalla Francia e non ora. E questo ha il suo peso.

Durante il conclave, si vede Rodrigo litigare con Giovanni de’ Medici,quando è risaputo che Medici e Borgia sono sempre andati d’accordo. Ed è statoproprio Rodrigo a voler cimentare quest’amicizia mandando Cesare a studiare aPisa.

La scena si sposta poi a Subiaco, dove troviamo Lucrezia ancoramalata.  Adriana vuole addiritturasottoporla a esorcismo! La fantasia non ha limiti. Tuttavia, pur essendopalesemente falso, questo contesto ha il pregio di mostrare l’amore di Vannozzaper i suoi figli.

Torniamo al momento dell’elezione a pontefice di Rodrigo: mentre arrivala fumata bianca, la fiction ci mostra un Cesare combattuto con la propriacoscienza, in cima a un monte con Alessandro Farnese. In realtà, Cesare è aSiena per far correre un suo cavallo al palio. Appena avuta la notizia dellanomina di Alessandro VI, si precipita a Pisa per recuperare i suoi averi epartire per Roma. Ma l’ordine perentorio di Alessandro VI di rimanere lontanoda Roma gli giunge quando è a Spoleto e qui Cesare trascorre l’inverno. E,dunque, non si trovava in cima a un monte con Alessandro Farnese.

Ho ben poco da obiettare: queste ultime due puntate hanno di vero solol’elezione al papato di Rodrigo Borgia. Ogni altro comportamento della famigliaBorgia, è inventato di sana pianta.

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