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Post N° 827

Post n°827 pubblicato il 16 Maggio 2008 da mimbulus

= 12 maggio =

Innanzitutto, ho avuto la conferma di una cosa: i sordi sono estremamente puntuali. Almeno questi di Terni... ;) Per quanto mi riguarda, comunque, alle 16e30 presente al luogo dell'appuntamento, in perfetto orario ma, nonostante questo...quasi ultima! :) Prendere nota: la prossima volta in arrivare in anticipo.
Recuperate tutte e due le mie compagne, ci imbarchiamo su un pulman da 50 posti tutti esauriti...Destinazione: Stadio Olimpico! Il viaggio scorre via tra l'allegro e il tranquillo, con Piero (che è anche il Presidente della sezione regionale e consigliere nazionale per l'Umbria ed era calatissimo nel suo ruolo istituzionale di "capogruppo" della spedizione) che ci diletta con un luuungo discorso introduttivo, puntualmente segnato da Paola...le cui mani fissavamo tutte e 3 (io, Irene e Bea) inebetite...continuando a ripeterci a vicenda "Dai! Ce la faremo! Un giorno anche noi riusciremo a farlo!" -_____-
Arrivati in prossimità dello stadio, veniamo indirizzati verso il punto di ingresso più vicino alla curva Nord, quella che l'ENS aveva "riservato" per le migliaia di sordi arrivati da tutta Italia; una volta scesi, mentre "i nostri" sono subito volati ad abbracciare vecchi amici che non vedevano da anni, la polizia, con un'organizzazione dimostratasi fin da subito eccellente, ha scortato il nostro pulman a destinazione.
Ora, emozione a parte, sembravamo proprio delle bambine il primo giorno di scuola, con lo sguardo spaurito e gli occhioni sgranati, che cercavamo di mimetizzarci il più possibile, ma la cosa non ha funzionato un granché, considerando che subito ci si è avvicinato un ragazzo che ci ha chiesto, ovviamente in segni, se eravamo sorde o udenti* e noi, pronte, avendo imparato la formuletta proprio nei giorni scorsi, abbiamo risposto che "nooo, noi sorde nooo, noi udenti", sentendoci anche abbastanza fiere dell'aver saputo rispondere.

Idillio finito un secondo dopo quando, il tizio, non pago dell'informazione ricevuta ed evidentemente in vena di chiacchiere, ha segnato un qualcosa a noi sconosciuto; ora, oltre a capire dall'espressione del viso che si trattava di una domanda, quell'attimino di panico c'è stato, devo essere onesta, poi, però, mi sono ricordata di aver già visto quel segno, che significa "inteprete" (ovviamente, una volta saputo che eravamo udenti, aveva dato per scontato che fossimo interpreti L.I.S....ci arriverò! Oh, se ci arriverò!) e allora, dopo averlo a mezza bocca detto alle altre, ci siamo nuovamente ringalluzzite ed abbiamo sfoderato l'altra frasetta ripetuta fino allo sfinimento: "Noi impariamo la L.I.S. all'ENS Terni", con un'aria da pancia-in-dentro-petto-in-fuori che era solo da ridere. ;)

Dopo una mezz'oretta, ci hanno fatto entrare nello stadio (e quando ho dovuto attraversare i famosi/famigerati tornelli, ho pensato tanto al caro ZFUltras ;)). Devo dire una cosa: rispetto ad altri gruppi, noi perlomeno avevamo la tranquillità che sarebbe stato difficile perderci i nostri punti di riferimento, visto che sia Piero, sia Massimo (il marito della nostra insegnante, il classico uomo-effetto-papà che ti dà sicurezza con la sua sola presenza, che se hai bisogno di qualcosa o ti senti smarrito, viene naturale rivolgersi a lui) sono chilometrici, bastava alzare lo sguardo e li si individuava a distanza...decisamente comodo, in tutto quel caos! :)))
Preso posto sulle gradinate, ho cominciato a guardarmi intorno, assimilando il più possibile da quella realtà così lontana, così diversa e così sconosciuta dalla mia, dalla nostra, da quella della maggior parte della gente. Una realtà poi nemmeno così silenziosa, perchè i sordi saranno anche sordi, ma sanno essere incredibilmente rumorosi e mi sono stupita di quanti luoghi comuni, quanti pregiudizi ma, soprattutto, quanta ignoranza esista in materia...Ignoranza, mancanza di sapere, di conoscienza, di interesse...Un mondo sommerso, quasi del tutto invisibile, che finché non ti capita di incontrare un sordo o finchè non ci finisci letteramente contro, come è successo a noi, non conosci...
Dopo le prime lezioni, parlando con Paolo, ricordo che ripetevo "Tanti ragazzi, così giovani, così belli..." come se questo li avrebbe dovuti preservare da qualsiasi cosa, da qualsiasi male, qualsiasi dolore...e parlo di ragazzi di 20, 22 anni...Poi, arriva un pomeriggio in cui mi trovo di fronte ragazzini di 15, bambini di 11 anni perfettamente segnanti...e mi rendo conto che,  per loro, segnare è naturale come parlare lo è per noi.
Circa 15000 persone, di cui una manciata di accompagnatori o interpreti udenti, venute a mostrarsi ad un paese che ancora oggi si rifiuta di riconoscere ufficialmente la propria Lingua dei Segni, impedendo così a decine di migliaia di persone di acquisire una dignità che gli è di diritto...

E' stata una giornata, una nottata (rientro a casa, 3 di notte) incredibile, durata anche troppo poco, per quel che avrei voluto! Ah, e l' * che ho messo sopra, è per spiegare questa cosa:
per tutti noi cosiddetti "normoudenti", l'utilizzo del termine "sordo" ha mantenuto un retaggio culturale per cui sembra sempre di offendere, in qualche modo, la persona a cui ci si riferisce...
Beh, ho imparato che non è così. Che la cosa più normale del mondo, per tutte queste persone, è presentarsi e, subito dopo, chiederti se sei sordo od udente. La cosa più normale del mondo.

"Fondato a Padova nel 1932 con il Raduno Nazionale Unitario dei Sordomuti d'Italia per opera di Antonio Magarotto, l’ENS rappresenta e difende gli interessi sociali, morali ed economici dei minorati dell'udito e della parola presso organi, commissioni, comitati dello Stato, delle Regioni, degli Enti Locali (a mente deill'art.2 della legge 2 agosto 1950, n. 698, confermato dal D.P.R. 31.3.1979) e provvede la promozione sociale dei sordi mediante il loro sviluppo intellettuale, culturale e professionale, nonché mediante la loro partecipazione alla vita sociale e produttiva. Esso svolge inoltre, nell'interesse dei sordomuti, i compiti previsti dalle leggi vigenti ed ogni attività che viene ad esso affidata dalle istituzioni pubbliche.

Attualmente l'ENS ha oltre 101 sedi provinciali, 21 comitati regionali e numerose rappresentanze locali dell'organizzazione, che funzionano a pieno ritmo nei loro compiti per legge e per Statuto, e tutti i suoi organi (Consiglio Provinciale, Collegi dei Sindaci, Comitato Regionale, Collegio Regionale dei Sindaci, Delegati al Congresso Nazionale) sono democraticamente eletti dai soci nei Congressi nazionali e locali sotto il coordinamento della Sede Centrale ENS. In sede istituzionale l'ENS è rappresentato in tutte le Commissioni Mediche per il riconoscimento del sordomutismo, presso le Commissioni del Collocamento obbligatorio al lavoro e presso i Gruppi di Lavoro o di consulta sia a livello locale sia a livello nazionale."



Commenti al Post:
ZonaFranka
ZonaFranka il 16/05/08 alle 17:40 via WEB
Mimbulus sempre + Grande !!! .... e thanks x avermi pensato ai tornelli, moderni strumenti di tortura :)))
 
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