THE VOICE OF SOUL

Scrivere senza passione, non avrebbe senso. Sarebbe uno svilire la scrittura riducendola ad un mero esercizio stilistico, al quale non sono interessata.
Serve la passione se si vuole avere quel pizzico di presunzione di essere in grado di trasmettere a chi legge, sensazioni che fanno vibrare quelle corde interne delle quali spesso ci dimentichiamo di possedere e che corriamo il rischio di vederle miseramente arrugginirsi e sbriciolarsi sotto il peso dell'assenza di emozioni.
Grazie, di aver colto l'intensità delle parole.
E grazie per aver messo il mio tra i tuoi "Blog amici" :-)

Grazie Danny :-)
Non ha molto senso farlo ora, ma per una volta, mi avvalgo del "meglio tardi che mai.
Ho disertato parecchio questo mio "spazio personale".
. Grazie per aver dato voce ai tuoi auguri, utilizzando gli splendidi versi di un poeta che amo.

Passione e stile..mi piace.

...attendo una lunga fila di "segni neri" ...in azione.
Un saluto, M@.

Anima Splendida
socchiudi gli occhi
pian piano
e come s'affonda, dolcemente, nella cristallina acqua
immergiti nel sonno
discinta e vestita di bianco.
Il più bello dei sogni (di vita)
ti accoglierà, Regina
(Nazim Hikmet)v
B.C. ... Danny ^__^

Grazie!
gli apprezzamenti sono sempre graditi

notevole !!!!!!! :-) marco

La complicità che intendo è quella rara, preziosa, bellissima alchimia che si crea con pochissime persone, spesso solo una e non potrebbe essere altrimenti, che va sotto il nome di affinità elettive.
Complicità così forte e profonda che sfocia nell’amicizia, quella con la A. E allora si instaurano tutti quei meccanismi che hai elencato.
E’ una condizione magica, solo appannaggio di persone che si scoprono generatrici delle stesse note vibrazionali, potrei definirlo quasi un linguaggio in codice, noto solo a loro.br> Due diapason che vibrando emettono la stessa nota.
Spiriti gemelli.
Siamo esseri costituiti piu’ di istinto che di ragione.
Kant ebbe a dire che la ragione è solo una piccolissima isola nell’oceano infinito dell’istinto.
La ragione è educabile, l’istinto no.
L’istinto genera contraddizioni. Siamo influenzati, nell’arco della stessa giornata, da stati d’animo diversi, che si alternano con un ritmo imprevedibile sia nel numero che nell’entità così e il risultato sono comportamenti contraddittori, sono pensieri contraddittori.
Il mondo interiore è un caleidoscopio di sensazioni, pensieri, dubbi, desideri bisogni in continuo divenire.
Ma ciò non toglie che si possa instaurare all’interno di questo torrente in piena che è la nostra interiorità, un certo equilibrio.

Grazie per il tuo apprezzamento, Radovicka. Mi fa piacere se post e commenti possano averti offerto spunti di riflessioni

“Complicità, significa essere fino in fondo me stessa….”…. ma non sempre succede cosi….perchè da una parte siamo una massa di contradizione, dall’ altra parte siamo quel animale che viviamo in sociale... che è diversa di quel complicità che troviamo con qualcuno che bastino appena uno sguardo, una frazione di secondo, un gesto insignificante; ed anche meno di questo… un silenzio, un certo modo di stare in silenzio. In un attimo, il tempo di un batter di ciglia, tutto appare chiaro come se fosse scritto in parole sul carta, senza alcun possibilità o margine di errore….Un post, e tuoi comenti con tanti punti di riflessioni e dialettica… Grazie della visita, serena serata, radovicka

Loro non sono intrisi di tutte quelle falsità che noi chiamiamo valori. Non conoscono ipocrisie, mero calcolo, per un altrettanto mero tornaconto, nei rapporti, qualsiasi sia la sfera coinvolta: amore, amicizia, rapporti di lavoro.
Loro, semplicemente dimorano, nel naturale fluire dell’esistenza, accogliendo tutto, rimanendo aperti a tutto, fanno della semplicità e dello scorrere del tempo scandito dai cicli naturali la base sulla quale fondare un’esistenza serena, dove non esiste attaccamento alcuno, per le cose materiali.
Sono coscienti che tutto è impermanente , tutto muta, e che è privo di senso il possesso.
La chiave dell’esistenza, sta nel imparare a lasciare andare. Solo così si evita la sofferenza.
Condizioni impraticabili nel nostro mondo, ipertecnologico, dove l’esistenza si fonda sulle cose, nelle quali ricerchiamo un ingannevole appagamento per un’illusoria felicità.
Concordo, luoghi meravigliosi dove far soggiornare la mente, almeno per un poco, per tentare di svuotarla, ingombra da tante, troppe, tossine, che la intasano, offuscano la visione, non lasciando spazio a null’altro, e ne siamo prigionieri, ostaggio.
I giardini zen, sono sinonimo di meraviglia, estraniamento, di una dimensione spirituale a noi sconosciuta. Rimandano ad una lentezza che hai i ritmi dell’universo, della natura, così lontani da noi. La pace e la serenità che regalano sono senza pari.
Ti invidio, davvero, se possiedi una tale bellezza e ti fai “spugna” per assorbirne il piu’ possibile, nutrendotene con gli occhi della mente, e del cuore, per ricavarne intese vibrazioni per l’anima.
Le cose piu’ importanti sono invisibili agli occhi.
Da Giovanna a Giovanna