Creato da gianlucagian69 il 20/09/2008
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« Memento Si canta, e ci si libera... »

REDUCE

Post n°23 pubblicato il 11 Novembre 2008 da gianlucagian69
 
Foto di gianlucagian69

un tempo indefinito lungo

dodici occhi a scrutarlo

salda la mano destra del Nonno

inquieta la mancina delle Donne

Francesco ostenta al petto

il moderno del mondo, in atto

1942 a primavera

per mio Padre, vent'anni

soldato in Albania

sua, d'azzardo, la calligrafia

Lui sa di mia Madre

lo sa Tirsi cane di casa

testimone d'incontri

abbuiamenti e risa

io sono una promessa sussurrata

sogno in un sogno

calore del ritorno

sarò sorpresa

Il tempo del dolore è un tempo lento, ristagna e affonda.

Impedimento.

Fugace è il tempo della gioia. Battito d'ali in volo in alto e giù serpeggiar colpo basso. Ti trova impreparato, ti balza il cuore in gola, il corpo e il mondo intorno come una cosa sola.

Il tempo della Storia è una schermaglia, incontro scontro tenero e violento. Una giumenta in calore, saggia d'esperienza, e un giovane stallone nel primo accoppiamento.

Potenza e istinto. Piacere puro. Può ferire, far male da morire, è vitale. Mortale.

Il tempo dell'attualità assoluta mi è estraneo.

Si vede d'ogni cosa ciò che, in qualche modo, si possiede e si possiede ciò che si sa, si sapeva, si saprà, riconoscendolo proprio quando succederà. Un percorso instabile, a rischio, tra vissuto e memoria.

Le azioni del corpo, materia finita, definibile e 1'azione intellettuale, infinibile, spostano interesse e attenzione mutando lo scenario, trasformando l'intenzione.

Il divenire personale e storico possiede molti passati possibili tra mutamenti ed alterazioni.

Il futuro è sicuro. Un poco postumo, un poco prematuro.

(brano tratto da "Reduce", di Giovanni Lindo Ferretti)

 
 
 
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