Non basta non essere ciechi per vedere gli alberi e i fiori.
C'è solo una finestra chiusa e tutto il mondo fuori; e un sogno di ciò che potrebbe essere visto se la finestra si aprisse.
(Fernando Pessoa)
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Post n°14 pubblicato il 16 Maggio 2009 da subissatimartina
Susanna Agnelli è deceduta ieri sera a Roma. Aveva 87 anni. La sorella di Gianni Agnelli era ricoverata al Policlinico Gemelli. È stata ministro degli Esteri durante il Governo Dini ed attualmente era presidente di Telethon. Scrittrice (il suo libro più famoso è «Vestivamo alla marinara», che vendette più di 250 mila copie), teneva anche una rubrica sul settimanale Oggi. Nata il 24 aprile 1922, a vent'anni, durante la guerra, fu crocerossina su una nave ospedale. Nella sua vita un ruolo fondamentale lo ha avuto l'impegno politico: è stata sindaco di Monte Argentario dal 1974 al 1984 e per due legislature, dal 1976 al 1983, è stata anche deputata nelle liste del Partito repubblicano italiano (Pri). Eletta al Parlamento Europeo nel 1979, si è dimessa due anni dopo. Poi è stata eletta senatore nel 1983, rieletta nel 1987 e nominata nel 1983 sottosegretario agli Esteri sino al 1991 e ,quindi, ministro degli Esteri dal gennaio 1995 al maggio 1996 nel governo Dini. Questo senza tralasciare il suo impegno sul fronte umanitario, che la vede, tra il 1984 e il 1987, unico membro italiano all'Onu nella Commissione Internazionale per i Diritti Umanitari e nella Commissione Mondiale sull'Ambiente e lo Sviluppo, dopo essere stata negli anni Settanta presidente del Wwf. Dal 1992 è presidente di Telethon e si è dedicata alla sua fondazione Il faro, nata nel 1997 per insegnare un mestiere a giovani in difficoltà italiani e stranieri, consentendo loro di acquisire capacità professionali spendibili sul mercato. Terza dei sette figli di Edoardo Agnelli e Virginia Bourbon, laureata in lettere (più una laurea honoris causa in legge nel 1984 alla Mount Holyoke University del Massachusetts), nel 1945 sposa Urbano Rattazzi, dal quale divorzierà nel 1975, dopo aver avuto sei figli e aver trascorso vari anni in Argentina, sino al 1960. «Alta, capelli grigi, sempre abbronzata, sguardo chiaro e ironico, assomiglia molto al fratello Gianni. Tra i fratelli è lei quella che gode della maggior confidenza dell'Avvocato», ha scritto di lei Enzo Biagi una decina di anni fa, aggiungendo: «La chiamano Suni: è una donna coraggiosa che ha soprattutto un merito, la sincerità». |
Post n°13 pubblicato il 12 Maggio 2009 da subissatimartina
...piuttosto mi uccido!" Lo ha detto Cesare Battisti! Siamo di fronte ad un terrorista che ha terrore del paese che ha terrorizzato...! Oh...Battisti è rimasto l'unico ad aver paura dell'Italia e soprattutto della giustizia italiana. Credo che questo sia dovuto al fatto che negli ultimi anni ha vissuto fuori dal paese. Chiunque viva in Italia sa benissimo che in nostro paese fa solo ride! |
Post n°12 pubblicato il 09 Maggio 2009 da subissatimartina
L'ad del Gruppo Fiat Sergio Marchionne, a Torino per la festa della polizia, è tornato a parlare dell'accordo della casa torinese con Chrysler che "sta andando come ci aspettavamo''. Per il manager del Lingotto la trattativa con il colosso Oltreoceano prosegue ''con la tipica velocità americana che è essenziale''. Quanto all'operazione con Opel, Marchionne ha affermato che "è una grandissima sfida europea" ''Ci facciano lavorare, sono sicuro di convincerli: la soluzione giusta per loro e per noi'', ha aggiunto Marchionne sull'operazione Opel. Germania - ha affermato - tutto e' aperto, tutto da finalizzare e da definire''. Commentando le perplessita' tedesche, Marchionne ha spiegato: ''E' un insieme di cose. Prima di tutto il fatto che la combinazione con Fiat creerebbe una realta' industriale diversa dall'indipendenza Opel Le altre alternative della casa automobilistica tedesca, pero', non sono la soluzione giusta industrialmente'' Sulla possibilita' che l'operazione comporti dei tagli, Marchionne non ha dubbi: ''Sono scelte difficili, lo capisco, ma e' il momento di farle - dichiara - la cosa importante e' essere assolutamente onesti sui problemi e su come affrontarli. Se ci perdiamo questa occasione conclude - andiamo a trascinarci problemi industriali per il futuro''. ''La nostra proposta e' di creare una base di coerenza industriale che nessun'altro e' capace di dare su motori, piattaforme e condivisione di prodotti. Questo noi lo facciamo di mestiere, gli altri e' quello che vogliono cominciare a fare''. fonteTGcom
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Post n°11 pubblicato il 08 Maggio 2009 da subissatimartina
Caso Berlusconi-Lario. Mettiamola così, perchè cos' è. Il nostro premier nell'ultimo mse ha dimostrato doti di grande statista. Ha fronteggiato con grande efficacia l'emergenza terremoto (a qualcuno sarà pure dispiaciuta la sua continua presenza in Abruzzo, ma alla naggioranza degli italiani no, perchè ha dato il senso di una presenza delle Istituzioni) e la sta gestendo con uguale efficacia; ha tirato fuori dal cilindro l'idea del G8 in Abruzzo (che è piaciuta in tutta Europa e che è stato anche un modo per risparmiare fondi statali in un momento in cui ce n'è molto bisogno); ha raccolto la sfida del 25 Aprile, celebrando la ricorrenza e contribuendo coi suoi discorsi ufficiali e le sue iniziative alla riconciliazione, in pieno accordo con il Presidente della Repubblica. Gradimento alle stelle, popolarità crescente, ma, soprattutto, crescente autorità del personaggio, il quale ha acquistato (se ne aveva bisogno, ma sembra che Berlusconi debba essere l'unico in Italia ad averne sempre bisogno) in peso politico, in caratura. E gli osservatori seri l'hanno riconosciuto. Certo, la cosa non andava bene. Bisognava in qualche modo ridimensionare, alla vigilia di importanti elezioni, la figura di quest'uomo che rischia, sono parole di Franceschini (che svelano un nervo scoperto della sinistra) di "prendere tutto". Berlusconi non può, non deve fare la figura dello statista. Deve essere il solito parvenu, un po' cretino, un po' superficiale, un mestierante, quando non un menzognero, un ingannapopolo. Un niente rispetto ai politici di professione, che vantano, tra l'altro, illustri antenati. Un Mastro-don Gesualdo, non degno di sedere al banchetto dei nobili veri. Ed ecco che scoppia il caso Lario, che offre miracolosamente il destro ad un elenco già nutrito di di insulti gratuiti: Hitler (Di Pietro), dittatore di una repubblica orientale sovietica (Franceschini), Capo di una coalizione di governo razzista (Franceschini bis). Si arriva all'infamante accusa di velinaro e di frequentatore di minorenni. E giù con le analisi e le riflessioni serie e impegnate sulla questione morale, che va "ben oltre il conflitto di interessi" (Bindi). Ed ecco che, improvvisamente, il parere del mondo cattolico (quello che è sempre sgradito ed è sempre un'intromissione negli affari dello Stato quando si tratta di tematiche sgradite a lorsignori) diventa importante e da tenere in seria considerazione. L'Italia torna ad essere, in un attimo, la repubblica delle banane, guidata da un personaggio oscuro e poco raccomandabile. Gli italiani, che a questo personaggio danno l loro fiducia, tornano immediatamente dei cretini, presi collettivamente per i fondelli dal Kaimano. La Bonino grida alla decadenza della vita politica. Dovrebbe fare mea culpa: non fu lei e il suo amichetto Pannella a portare per prima una pornostar al Parlamento? La sinistra fa lo steso. Ma scusate, quali meriti aveva il transessuale Luxuria di sedere in Parlamento, se non quelli di fare la soubrette al Muccassassina? Si parla di veline... Ma, chiedo ancora, la bellissima Gruber è stata candidata al Parlamento Europeo per le sue memorabili inchieste o per essere un'affascinante lettrice di veline? Si dice che il Berlusconi populista, quello che va a casa anche della gente, a festeggiare il compleanno della figlia di un amico con tanto di fotografi al seguito, è uno scandalo. Ma, chiedo di nuovo, l’anno scorso non ci siamo dovuti sorbire Veltroni che andava a fare l’amico buono della gente e entrava in casa dell’inquilino medio a portare la rosa alla madre di famiglia? Sono ormai alla frutta. Prima che si concluda la campagna elettorale. Hanno già perso e lo sanno. Sono disperati. Hanno però dalla loro parte la stampa nazionale (quella dalle alte tirature, quella che pesa, i programmi che parlano di politica) e lo stuolo di tutti i moralisti più tristi della vecchia DC. Richiamano alla moralità, ma stanno dando l’ennesimo, squallido, immorale esempio di uno sciacallaggio politico che non s’arresta davanti a nulla. Ciò che conta è sbaragliare l’odiato Nemico che li ha messi all’angolo. E tutti i mezzi sono leciti. Il problema è che anche stavolta faranno un buco nell’acqua. Si sta provando a mettere su un caso, anzi, nella mente di certa gente il caso già c’è. E’ nella loro testa, ovviamente, è un sogno, una gufata che diventa miracolosamente realtà. Peccato che sia solo una realtà virtuale, una specie di gioco, una partita a Spore. Certo, si dirà, ci sono le frasi di sdegno della Lario, la quale, guarda caso, coglie sempre il momento giusto per mettere il marito in difficoltà. C’è sempre di mezzo una campagna elettorale, quando la signora Berlusconi decide di esternare le proprie amarezze di moglie delusa. Offrendo il destro a tutti coloro che passerebbero anche sulla propria madre, pur di ammazzare Berlusconi. La Lario ha fatto un bel regalo alla Bindi, a Franceschini, a Bersani, a Di Pietro: una richiesta di divorzio pubblica, con tanto di dichiarazioni imbarazzanti rese alla stampa. In tempo in tempo per le elezioni europee, sulla base di un fatto che non sussiste (è evidente che non sussiste). Si poteva fare di più? E giù tutti a gufare (non gli è rimasto altro da fare), a guardare contenti la marea che monta, o a farla montare, che è più esatto. Con risultati comici, parossistici, come è stata comica la puntata di Alzo Zero di ieri sera, che mi ha messo molto di buon umore, stavolta. La speranza di questa gente è che il “matrimonio a pezzi” di Berlusconi oscuri la sua credibilità. Ma consiglierei a costoro di andarci piano, di non correre troppo. Perché è tutto da dimostrare che questa penosa vicenda oscuri il prestigio di Berlusconi, come sognano. E’ tutto da dimostrare che la partecipazione al brindisi del compleanno della figlia di un amico possa diventare quello scandalo nazionale che costoro si augurano, tanto, addirittura, da presentarci sopra un’interrogazione parlamentare. Anche perchè i sondaggi parlano chiaro: le dichiarazioni della signora Lario, troppo tempestive per essere spontanee, non sembrano in grado di “oscurare” l’attività del capo del governo. Non sono delle imbarazzanti questioni familiari, a determinare la vita politica italiana. Gli italiani non valutano l’operato di un governo sulla base delle liti in famiglia del premier. Alla nazione interessa ben altro. Gli italiani non sono così stupidi come qualcuno li vorrebbe. |
Post n°10 pubblicato il 07 Maggio 2009 da subissatimartina
A causa di un infarto è morto oggi a Roma all'ospedale "San Carlo" il noto cardiochirurgo Carlo Marcelletti, salito più volte alle cronache nazionali sia per le numerose operazioni chirurgiche che ne hanno contraddistinto la carriera (dalla prima operazione di trapianto di cuore attuato su bambino in Italia fino alla separazione di una coppia di gemelli siamesi compiuto sempre nella "sua" Palermo). Alcuni dilemmi etici relativi ad alcune operazioni condotte nella propria professione di chirurgo lo avevano portato alla ribalta dei media nazionali, i quali ripresero con forza, poco tempo dopo, le notizie dei suoi recenti guai giudiziari con accuse che ne avevano pesantemente condizionato la carriera fino alle dimissioni. Il "Caso Giudiziaro" creatosi vide per alcuni mesi un acceso dibattito fra coloro che condannavano fermamente il chirurgo a causa delle accuse infamanti avanzate dalla magistratura nei suoi confronti (truffa, peculato, concussione, perfino accuse correlate al reato di pedofilia) e coloro che difendevano con forza l'uomo e la sua abilità di chirurgo con le sollecite proteste dei genitori di numerosi bambini ricoverati presso l'ospedale civico di Palermo che chiedevano il ritorno del cardiochirurgo affinchè potesse proseguire le terapie e le future operazioni da eseguire sui propri pazienti. Il caso era poi caduto nell'oblio. |
Post n°9 pubblicato il 06 Maggio 2009 da subissatimartina
ABRUZZO:chi ha letto gomorra sapeva..... E' importante sapere e non solo piangere. In Gomorra, Saviano ci aveva avvertito che le case degli Abruzzesi erano piene di sabbia
Io so e ho le prove. So come è stata costruita mezz'Italia. E più di mezza. Conosco le mani, le dita, i progetti. E la sabbia. La sabbia che ha tirato su palazzi e grattacieli. Quartieri, parchi, ville. A Castelvolturno nessuno dimentica le file infinite dei camion che depredavano il Volturno della sua sabbia. Camion in fila, che attraversavano le terre costeggiate da contadini che mai avevano visto questi mammut di ferro e gomma. Erano riusciti a rimanere, a resistere senza emigrare e sotto i loro occhi gli portavano via tutto. Ora quella sabbia è nelle pareti dei condomini abruzzesi, nei palazzi di Varese, Asiago, Genova. |
Post n°8 pubblicato il 05 Maggio 2009 da subissatimartina
D'ora in poi o si beve o si guida. parola di legge dello stato. Bhè...veramente non si tratta ancora di una legge approvata ma sembra che i presupposti ci siano tutti per una rapida approvazione, vista l'adesione convinta e bipartisan circa le nuove e possibili disposizioni per i giovani neopatentati. Ma cosa prevede la nuova legge? I giovani fino a 21 anni, per prima cosa, non potranno più bere neppure un goccio di birra o vino, se si vorranno mettere alla guida. O si beve, appunto, o si guida. Ma le cose non si limitano a questo provvedimento. Chi provoca un incidente mortale dopo aver bevuto, o dopo aver preso droghe, rischierà fino a 15 anni di carcere oltre al ritiro della patente e al sequestro dell’auto. Anche i minorenni sono avvertiti: chi viene pizzicato a guidare un motorino dopo aver bevuto non pagherà solo una multa. Come punizione aggiuntiva, potrà prendere la patente per la macchina più tardi dei suoi amici: a 19 anni, se il livello di alcol nel sangue era inferiore a 0,5, addirittura a 21 anni se superava quella soglia. |
Post n°7 pubblicato il 03 Maggio 2009 da subissatimartina
... o anche un antivirale che male non fa. Giusto per conferma: |
Post n°6 pubblicato il 03 Maggio 2009 da subissatimartina
Lo ha confermato all'agenzia Ansa La signora Veronica Lario, interpellata dall'Ansa, ha confermato la sua intenzione di divorziare dal marito, Silvio Berlusconi. E' stato confermato, quindi, il contatto già avviato con l'avvocato per le pratiche di separazione come anticipato dai quotidiani Repubblica e Stampa, al quale la moglie del premier avrebbe detto di voler "chiudere il sipario da persona comune e perbene, senza clamore". "Sono stata costretta a questo passo, non voglio aggiungere altro", ha detto la first lady al giornale di Torino, dopo la lettera scritta all'Ansa martedì scorso in cui descriveva "ciarpame senza pudore" la possibile candidatura alle elezioni europee di cosiddette "veline". "Voglio che sia chiaro che io e i miei figli siamo vittime e non complici di questa situazione", aveva scritto nella lettera. "Dobbiamo subirla e ci fa soffrire".
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Post n°5 pubblicato il 02 Maggio 2009 da subissatimartina
QUESTA ERA LA SITUAZIONE ALLE alle 08:00 L'Organizzazione mondiale della Sanita' ha raddoppiato il bilancio dell'epidemia dell'Influenza A(H1N1). Secondo il sito internet (aggiornato alle 8.00 italiane) dell'Oms, sono 615 i casi finora accertati di influenza suina, 15 i diversi paesi coinvolti e 16 le vittime. ORE 12:00 Anche l’Italia entra nel gruppo dei paesi raggiunti dal virus dell’influenza A, l’H1N1 noto come “febbre suina”. Il primo e per ora unico caso confermato a Massa. Il paziente è ricoverato nell’ospedale locale. La conferma è arrivata questa mattina dalle analisi dell’Istituto superiore di Sanità. Ma l’uomo, secondo quanto dichiarato all’Ansa dal direttore della Asl, sarebbe già guarito. Era stato ricoverato dopo essere tornato da un viaggio in Messico. ‘’Il paziente non presenta più nessuna sintomatologia, è guarito'’ ha detto il direttore generale dell’Asl 1 di Massa, Antonio Delvino. |
Post n°4 pubblicato il 01 Maggio 2009 da subissatimartina
Parlando di Silvio Berlusconi,il buon Dario Franceschini ha detto :"cosa ne sa un miliardario che viaggia con l'aereo privato da una villa all'altra , delle fatiche e dei sogni delle donne italiane?" |
Post n°3 pubblicato il 01 Maggio 2009 da subissatimartina
Ecco la lettera con cui Vasco ha annunciato la sua partecipazione al concerto del 1 maggio a Roma: "Caro 1° maggio, Vasco Rossi |
Post n°2 pubblicato il 01 Maggio 2009 da subissatimartina
Famiglia Cristiana ha chiesto di votare su Facebook il personaggio del Vangelo più simpatico (esclusi dalla gara, Gesù e Maria) ed il popolo di internet ha scelto Giuda. Proprio lui, l'Iscariota, il traditore, quello che ha venduto il Nazareno per trenta denari.
Quali le motivazioni di questa vittoria? Una provocazione? Un atto di pietà? (In fondo, "così era scritto", quindi Giuda era predestinato a recitare la parte del cattivo). Un desiderio di perdono e comprensione verso un personaggio, in cui molti si riconoscono? (Purtroppo sono tante le persone, che hanno dato un "bacio di Giuda", che hanno venduto un amico per trenta denari, che hanno tradito la fiducia di qualcuno...)
Secondo Matteo, Giuda si pentì del tradimento e, dopo aver buttato in faccia a Caifa le monete ricevute come premio, si impiccò. Secondo Luca, invece, L'Iscariota con i trenta denari si comprò un campo e, mentre si trovava in esso, precipitò in un dirupo. Ne "Il maestro e Margherita" di Bulgakov, Giuda viene assassinato da agenti segreti inviati da Ponzio Pilato, i quali, dopo averlo giustiziato, andarono a gettare il sacchetto contenente il denaro nella dimora di Caifa.
Voi cosa ne pensate? Giuda merita simpatia? Io, che non credo alle predestinazioni e che non ho mai tradito nessuno (ho tantissimi difetti, ma ho anche una virtù: sono leale), non l'avrei proprio votato... domanda??? MA GLI AUTORI DI FAMIGLIA CRISTIANA NON HANNO UN CAZZO DA PENSARE CHE FAR VOTARE LA SIMPATIA DEI DISCEPOLI????? BEH CMQ ARRIGO HAI VINTO PURE IN SIMPATIA....chi èarrigo?????? ma il mio giuda l'iscariota mio personale...voi non capite ma lui se dovesse leggere sii tranquilli!!! |
Post n°1 pubblicato il 01 Maggio 2009 da subissatimartina
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CHI PUò SCRIVERE SUL BLOG
IO DICO NO!!! MARTINA
Io dico No! Al DDL che trasforma la libera espressione della rete in testate giornalistiche. I siti e i blog sono libera espressione democratica non paragonabile alle testate giornalistiche registrate al Registro Operatori Comunicazione che devono osservare l’apposita legge sulla stampa. Ancora una volta si cerca di limitare le libertà degli Italiani procedendo sulla strada della censura. I reati di diffamazione sono tranquillamente perseguibili senza porre ostacoli alla libertà d’espressione.
Perciò chiedo di ritirare il DDL che imporrebbe l’iscrizione al ROC anche dei semplici blog.
PETIZIONE ON LINE
LA LEGGE AMMAZZA BLOG
http://www.petitiononline
Inviato da: pacirisoo
il 06/06/2010 alle 19:54
Inviato da: paf00
il 13/11/2009 alle 22:20
Inviato da: Oscuro51
il 16/10/2009 alle 20:58
Inviato da: Oscuro51
il 16/10/2009 alle 20:56
Inviato da: paf00
il 26/08/2009 alle 11:04