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Post n°5 pubblicato il 03 Dicembre 2009 da braian7300

NIDO D'APE : Tessuto di lino, cotone, ma anche di lana fabbricato con armatura che crea nel tessuto un disegno geometrico a righe in rilievo alternate ad incavi incrociati diagonalmente, tali da ricordare l'alveare delle api. La struttura favorisce l'assorbimento di acqua quindi nei cotoni viene usata per asciugamani, strofinacci; nell'abbigliamento e nella maglieria si trova oltre che in cotone, o lino, anche in lana.

NO–IRON : Letteralmente dall'inglese "niente ferro", dicesi delle stoffe e dei capi che non occorre stirare.

NO–WOVEN : Letteralmente non tessuto, dicesi dei materiali e stoffe ottenuti con procedimento diverso dalla tessitura, ed attualmente usati come sostegno, rinforzo e simili; fliselina, forlina, cisellina, lilinette.

 

                                              

OPERATO : a disegni non stampati, ma ottenuti con intreccio dei fili per effetto dei colori. Si distingue quindi dal tessuto unito e stampato. Viene indicato per tutti i tessuti lavorati con macchina Jacquard.

ORDITO : iniseme di fii , solitamente ritorti e più resistenti rispetto la trama, che formano la lunghezza della stoffa.

ORGANZA : tessuto simile all'organzino, ma fabbricato con filato organzino solo nell'ordito, mentre nella trama il filato può essere di fioretto pettinato o cardato, o anche shantung.

OXFORD : dalla città inglese. tessuto di puro cotone. In armatura panama, in cui la trama bianca, dello stesso titolo, incrocia con la catena un altro colore, da cui un caratteristico disegno a minuscoli quadrettini. Viene impiegato soprattutto in camiceria.

OCCHIO DI PERNICE : Disegno prevalentemente per drapperia ottenuto con l'armatura "tela a T", alternando in trama e ordito due fili chiari con due scuri; si ottengono dei piccolissimi punti, quasi rotondi che recano al centro un punto chiaro su sfondo scuro, vagamente simili all'occhio di pernice.

ONCIA : Misura di peso inglese equivalente a gr. 28,35. 16 once fanno una libbra, equivalente a gr. 453,6.

OPALINA : Leggera stoffa di cotone diafano e opaca un po' azzurrina alla trasparenza come l'opale.

OTTOMAN : Tessuto di peso medio, a struttura serrata, con coste orizzontali, di vario spessore e nettamente marcate, fabbricato in seta, lana, cotone, raion, con l'inserzione di più trame sullo stesso passo. Quando le coste sono più sottili e fitte prende il nome da "Faile". E' usato in lana per abbigliamento femminile, in altri materiali per arredamento.

 

OVATTA : Nel linguaggio tecnico sartoriale si intende un materiale, simile al feltro, ottenuto da fibre corte di cotone o cascami, usato per imbottiture. Si dice anche del materiale che esce dalla cardatura e si presenta come veli sovrapposti.


                                           

 

PANNELLO : Tessuti a pannello, stampati o ricamati, che riportano un motivo finito, piazzato, in zona finale o verso il bordo, in modo da essere usati per la confezione di capi secondo un ordine prestabilito.

 

PANNO :  nome generico di ogni tipo di tessuto di lana follato, garzato e pressato, reso particolarmente lucido con il finissaggio.

PARKA : eskimo, giacca a vento, giaccone 3/4 con cappuccio per uso invernale, spesso foderato con interno di pelo.

 

PARDESSUS : Soprabito, mantello. In inglese Overcoat.

 

PATCHWORK : tanti pezzettini di stoffa cuciti insieme, come toppe. tessuto composto di tanti vivaci scacchi .

 

PELLE D'UOVO : Mussolina finissima di cotone , lino simile alla pelle d'uovo per aspetto e colore. E' usata per biancheria intima femminile.

PERCALLE : Tessuto di cotone ad armatura tela, di peso medio, come il madapolam ma fabbricato con filati più fini, e la struttura più serrata. E' usato per lenzuola in tinta unita o bianco.

 

PERGAMOIDE: Tessuto trattato come le tele cerate.

 

PETTINATO : filato o tessuto a fibre estremamente parallele da cui le fibre molto corte sono state rimosse.

PIED DE POULE : tessuto sia cardato che pettinato, dal francese, zampa di gallina. Tessuto a disegno caratteristico ottenuto su armatura batavia ordendo e tessendo 4 fili di chiari e 4 fili scuri. E' usato in tessuti per uomo e signora di preferenza nei colori bianco, nero-bianco e marrone.

PILLING : formazione di pallini di fibra sulla superficie del tessuto e della maglia. Il pilling non è altro che l'accumularsi delle fibre corte del filato, che a causa dello sfregamento ch eavviene durante l'uso si staccano, portando alla formazione di palline o di peluria che appaiono in superficie. Questo si crea su capi di filati pregiati, con mano morbida e non deve essere ritenuto segno di non qualità. Dopo vari lavaggi il pilling si ridurrà.

PIQUET : tessuto di cotone generalmente bianco o chiaro , caratteristico per la sua superficie ad incavi e a rilievi. E' costituito da quattro elementi : due orditi( uno di fondo, uno supplementare, molto lento ) e due trame  ( una di fondo, una di imbottitura ) . L'effetto è ottenuto dalla depressione prodotta dalla catena supplementare, fortemente tesa che passando sulle trame le obbliga ad abbassarsi in quel punto e a formare un incavo.

PLISSE' : stoffa a pieghe o veste pieghettata . Resistenti al lavaggio e non hanno bisogno di stiratura.

POIS : vuol dire piselli . Tessuti a pallini o a puntini piuttosto grossi, sempre rotondi.

PONCHO : mantello sudamericano, ottenuto con un pezzo uico di stoffa forata al centro per infilarvi la testa.

POPELINE : inizialmente tessuto destinato alle vesti del Papa. Indica un tessuto in armatura tela, molto compatto, finissimo e leggero, caratterizzato dall'ordito più fine della trama. Il più noto è il cotone mercerizzato; camicieria e biancheria .

PUNTO RISO : è un particolare punto della lavorazione a maglia . Viene particolarmente usato per i maglioni irlandesi ( con lavori a rilievo ) .

 

PLASTRON : Cravatta da cerimonia, larga, dal nodo particolare. In abbigliamento indica la pettorina di rinforzo che viene messa nei davanti del capo spalla classico termoinfustato.

PLEXON : Termine convenzionale per indicare tutte le fibre naturali e artificiali ricoperte o rivestite di un sottile strato di resina sintetica. 

PRINCIPE DI GALLES : Tessuto sia pettinato che cardato dai caratteristici disegni scozzesi, a quadri piccoli entro quadri più grandi, applicato in moltissime varianti ai tessuti per abbigliamento da uomo e da donna. I quadri presentano combinazioni di millerighe, con Effetto Stella o Piedde poule, o Grisaglie con Damier, con migliaia di possibili variazioni, in rapporti più o meno grandi, in armature diverse (in tela più nitido, in batavia più sfumato). I filati impiegati sono, di solito, bianchi e neri, ai quali si aggiungono sporadici filati rossi, o di altro colore per delimitare i quadri grandi. Ne risulta un effetto grigio di tono decisamente sportivo ma elegante, lanciato nella moda dal Principe di Galles dal quale ha preso il nome.

QUADRO : Dicesi di disegno a quadri ottenuto con l'incrocio di fili alternati colorati in trama e in ordito a filati di altro colore. Se i quadri sono pieni a scacchi si parla di Damier, se sono piccoli si chiamano QUADRETTINI, se sono complessi se sono complessi, si parla di GALLES o TARTAN.

 

 

                                                      

RAMIE : fibra tessile di aspetto serico ricavata dai fusti di due famiglie di " urticacee ", che crescono in Oriente, Cina e Giappone.

RASATELLO : cotone in armatura raso, solitamente con una sola faccia lucente, a superficie mista e liscia. Indica anche la fodera adatta per tasche e cinture di pantaloni .

RASATO : apparecchio tipico del tessuto pettinato che non è stato garzato, ed anzi ha subito una cimatura a fondo che elimina qualsiasi peluria .

RASO : effetto dovuto al particolare  tipo di armatura che prevede punti di legatura ridotti al minimo e che perciò non producono gli effetti di grana caratteristici delle tele e delle diagonali .

RAYE : Rigato, striato, e quindi rigature, millerighe. Dicesi anche Rayurs, Milleraye.

REPS : Termine francese. Tessuti di lana, cotone o seta a coste longitudinali (reps di trama) o trasversali (reps di ordito). L'armatura deriva dalla tela per ampliamento del rapporto in trama o in ordito. Sono conosciuti anche con il nome di "canellati" o "cannetè". E' un tessuto robusto usato per abbigliamento sia maschile che femminile, per tappezzerie ed arredamento in genere.

RATINATO : Dicesi del tessuto che ha subito l'operazione di ratinatura. I ratinati sono caratteristici per la superficie nodosa, o a piccoli fiocchetti, arricciature tondeggianti, ondulate, del pelo superficiale, che vuol imitare l'effetto mosso del vello animale. Serve per cappotti, giacconi sportivi ecc.

RITORTO : Riferito prevalentemente ai fili e ai filati. Ritorto semplice: prodotto formato da due o più fili, monofili o filati, uniti mediante una sola operazione di ritorcitura. Ritorto composto: prodotto formato da due o più componenti (di cui almeno uno ritorto semplice) uniti mediante altra o altre operazioni di ritorcitura. Si dice anche di un tessuto di lana, generalmente pettinato, fabbricato con filati con elevata torsione, che gli conferisce una particolare resistenza e mano nervosa.

REVERS : risvolti in genere.

RUCHE : guarnizione di stoffa increspata  applicata ai capi femminili.

                                                        

SHANTUNG : tessuto, in armatura tela, proveniente dalla regione CHANG - TOUNG, a superficie ruvida con nodi, grumi, ecc... Quello originale pregiatissimo, era realizzato in puro doppione, ovvero con bave doppie e emesse contemporaneamente da due bachi e caratteristiche per la notevole irregolarità dovuta alla presenza di ingrossamenti, fiammature e bottoni. Attualmente il termine viene esteso a tutti i tessuti di seta, e non, che riproducono, in vari modi, l'aspetto irregolare caratteristico del shantung.

SHETLAND : lana fornita dalle pecore dell'isola ed arcipelago della Gran Bretagna ( Nord Scozia ). Lana pregiata, soffice, leggermente peloso, e piuttosto lucente.

SHAPE MEMORY : Particolare finissaggio che permette al capo di mantenere la propria forma originaria anche dopo essere stato piegato o distorto, garantendo sempre un aspetto non stropicciato.

SMERIGLIATO : tessuto di cotone, lana o misti in cui il diritto viene trattato con carta abrasiva per rendere il tessuto di tipo scamosciato.

SPALMATO : tessuto con applicazione di sostanze di vario genere mediante racle per ottenere imitazioni pelle o similari.

STONE WASHED : trattamento che si effettua sul tessuto di cotone in pezza o in capo confezionato. Si esegue un energico lavaggio in acqua a circa 40°C in presenza di pietra pomice che graffiando il tessuto ( Denim ) gli fa assumere un apsetto di capo usato, vissuto.

SUEDE : finissaggio molto soffice, scivoloso, cha dà una mano simile allo scamosciato. si usa in pelletteria ma anche in campo tessile.

SAIA : Armatura fondamentale, molto impiegata nei tessuti di lana, specialmente in drapperia. E' caratterizzata da andamento diagonale, da un diritto e da un rovescio. Altre denominazioni o varianti sono: levantina, saglia, diagonale, sargia, spiga. Dall'armatura saia derivano infiniti disegni e intrecci fra cui tutti i classici dell'abito maschile.

SAKELLARIDIS : La migliore qualità di cotone egiziano. 

SARI : Il costume nazionale indiano, costituito da una pezza di cotone o seta variamente colorata, drappeggiata intorno al corpo.

SAROGON : Costume nazionale malese o indonesiano, simile al sari ma più vivacemente colorato e stampato; oggi si usa come termine di moda.

SATINARE : Calandrare energicamente per ottenere un tessuto con superficie liscia e lucida.

SATINATO : Voce generica a cui vengono attribuiti diversi significati. Tessuto che ha subito la satinatura, ovvero la calandratura e che risulta perciò lucido (si dice impropriamente anche rasato). Sono inoltre definiti "Tessuti Satinati" dei tessuti ottenuti con armature derivate dal raso, in cui partendo da un normale raso leggero, si aggiungono progressivamente dei punti fino ad ottenere dei rasi pesanti: si ottengono in tal modo effetti di sfumatura usati nei tessuti operati.

SATINELLA : Stoffa di seta con le caratteristiche del satinato.

SATINO : In francese SATIN. Entrambe voci equivalenti al termine "raso". Indica genericamente anche tessuti in seta o per lo più in cotone, ad armatura raso, calandrati e particolarmente lucenti. 

 SALEM : Cotone prodotto in Cambogia, impiegato specialmente per lavori casalinghi. 

SWEATER : termine inglese pe rmaglione, maglia, in genere calda e pesante, per uomo e donna.

SETA : è il tessuto più nobile, il più morbido, è la più fine tra le fibre naturali, freschissima d'estate e calda d'inverno. E' un filamento continuo molto sottile e lucente, cosituito da due bave a sezione triangolare che combaciano da un lato e che il bruco depone intorno a sè in più strati per formare l'involucro. Il filamento delle bave viene raccolto e lavorato con procedimenti complessi in cui i vari filamenti vengono saldati dando origine al filo di seta grezzo. Esistono quattro tipi di tessuto: le tele o taffetas, le saglie o diagonali, l'organzino, che ha una fibra lunga e ritorta, è molto resistente, mentre la BORETTE ha fibra corta e quindi poca resistenza.

SETA CARICATA : Dicesi della seta il cui filato è stato trattato in un bagno di sali che vi si depositano, aumentandone consistenza e peso. • SETA CRUDA : La seta il cui filato non è ancora stato sottoposto alla sgommatura, e quindi più grezzo e ruvido. • SETA GLORIA : Tessuto con ordito d'organzino e trama di lana pettinata o cotone; usato particolarmente per ombrelli. • SETA ORGANZINO : Vedi ORGANZINO. SETA TUSSAH : Seta selvatica prodotta da un baco selvatico che vive sulle querce nelle Indie orientali.

SOLARI : Varietà di gabardines tinti in filo, con colori screziati che hanno effetti cangianti.

SPINATO : Il termine è ricco di sinonimi: spigato, rescato, spinapesce ecc. Disegno base dei tessuti cardato o pettinati, fabbricati su armatura saia invertendo ad intervalli la direzione delle diagonali in modo da imitare le reste dei pesci o le spighe del grano. Gli spinati sono molto impiegati sia in laneria che in drapperia per soprabiti, cappotti ecc.

STUOIA : Tessuto a fili grossi, di solito su armatura tela, simile ad una stuoia. Originariamente di fibre vegetali grossolane, per tappeti, paraventi e simili. Oggi si definiscono stuoie i tessuti femminili più pesanti a intreccio marcato, ottenuto con filati a titolo grosso, accoppiati.

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