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Messaggi del 13/01/2015

CASA DOLCE CASA

Post n°1270 pubblicato il 13 Gennaio 2015 da monellaccio19
 
Foto di monellaccio19

 

 

Facciamo un discorso serio, occupiamoci di un problema annoso, un problema tipico e comune in questa Italia dove la regola principale è: "Decidere di non decidere". Come molti di voi sapranno, dopo anni e anni di incertezze e di difficoltà oggettive, con il 2015 è caduta la famigerata "proroga agli sfratti". Ovvero, adesso si può...procedere! E non fosse mai accaduto: proteste, accuse ringhiose, bestemmie e minacce, sono montate come la panna ben disposta a farsi...trattare! Il problema oltre che serio è anche molto delicato perché riguarda non solo i proprietari di case date in fitto ma, soprattutto, gli inquilini morosi. Facciamo un po' di storia affinché ci sia chiarezza sulla questione: abbiamo in Italia 140.000 sfratti in ballo, di questi il 92% è per morosità, mentre circa 3.000 locazioni sono in bilico perché hanno uno sfratto per fine locazione. Orbene, perché il blocco viene prorogato di anno in anno da tanto tempo? Per proteggere quelle famiglie che rischiano di perdere la casa non avendo molte risorse e comprendendo nel nucleo familiare disabili e/o persone anziane non autosufficienti. Una giusta causa se vogliamo, un modo per "assistere" famiglie indigenti che se buttate fuori di casa, non saprebbero dove andare. Tuttavia, nel pacchetto degli sfratti, godono anche i morosi che vanno a nozze con le tutele e spernacchiano i padroni di casa che in questo caso sono cornuti e mazziati! Ecco quindi una situazione kafkiana, dove "decidere di non decidere" ha prodotto guasti indicibili coinvolgendo proprietari, inquilini mal pagatori, inquilini senza speranze e famiglie meno abbienti. La mazzata più grossa poi viene dalla politica assente nel sociale: le case popolari proprio per i bisognosi, quelle case che una vera attenzione al riguardo, avrebbe consentito di costruire abitazioni per loro; la casa, oggi come oggi, è un diritto di cui lo stato deve farsi carico. Un brutta faccenda, un nodoso problema che nel tempo ha raggiunto un livello di guardia pericoloso: occupazioni abusive, sfratti irregolari e poco chiari, assalti alle case popolari, gente che non sa dove andare e un schiera di povera gente che vanta veramente grosse difficoltà. Il ministro Lupi, quanto meno, in seno a questo governo ha avuto il coraggio di fare un passo che nessuno ha mai azzardato: "La proroga del "blocco degli sfratti" sarebbe ancora una volta scaricare il problema sull'altra faccia della medaglia, i proprietari appunto, senza prendersi la briga di affrontarlo". Mi sembra un'argomentazione giusta e associata ai quasi 2.300 miliardi stanziabili per aiutare a dipanare la intricata matassa, è l'inizio di una nuova politica sociale che tenga conto di tutti: inquilini, famiglie indigenti e proprietari con diritti che andrebbero rispettati. 


 
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