Creato da monellaccio19 il 12/10/2010
scampoli, ritagli, frizzi e...lazzi

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Messaggi del 02/01/2017

ROCCO...LASCIA PERDERE!

Post n°1989 pubblicato il 02 Gennaio 2017 da monellaccio19
 
Foto di monellaccio19

Risultati immagini per siffredi

 

Non sono molto convinto, non ce la racconta giusta e dubito delle sue scelte. Da un lato, stando a quanto dica nelle varie interviste rilasciate al  suo sponsor Silvio attraverso i suoi vari canali d'informazione, la sua attività nel porno va a gonfie vele: prevalentemente Siffredi produce e dirige tanti film in Ungheria che il lavoro non dovrebbe mancargli per un bel po' nonostante il settore pianga per una crisi irreversibile; dall'altra si affanna a sostenere con proposte insistenti, il suo progetto vecchio di un paio di anni: introdurre nelle scuole corsi di sessuologia avanzata e preventiva per i giovani disorientati e poco accorti alle regole basilari. Da un paio di anni lui insiste, ma la risposta è sempre negativa, ovvero, la scuola non è propensa a muoversi in tal senso dandogli uno spazio qualificato ma molto discutibile. Allora, per non stare con le mani in mano, il nostro campione nazionale che fa? Parte con una realtà molto particolare: "Academy@roccosiffredi. com". L'accademia aprirà ufficialmente i battenti il 13 gennaio, vi sono già molti iscritti, nessuna selezione e funziona almeno per i primi giorni, proponendo una esplorazione per valutare il progetto proposto e decidere se essere interessati o meno. Una iniziative per uomini e donne interessate al porno e imparare l'arte della recitazione appropriata. Inosmma, un po' come l'Accademia d'Arte Drammatica dove si studia, si impara e si fanno corsi per diplomarsi attori. Rocco farebbe la stessa cosa: si studia, teoria e pratica, si fanno corsi specifici, si valutano le caratteristiche della recitazione e alla fine ci si diploma attori porno. Mo' voi direste: "Ma cosa ci sarebbe da imparare?". Domanda più che legittima e stando sempre alle dichiarazioni di Rocco e suo fratello: "Si imparano le posizioni e il comportamento poiché, finché si procede a coppie, non è poi tanto difficile, ma quando ci sono scene con più persone (uomini e donne), sapersi muovere è importante specie in presenza di atti sessuali e contestuali. Metti che uno sbagli?". A' Rocco, che significa che uno sbagli? Vuoi dire che può accadere che uno sbagli persona? Ossia,che sbagli genere scambiando un uomo per una donna? Beh, se questi sono i rischi, meglio saperlo prima! Siffredi ma se il lavoro va bene, che bisogno c'è di insistere con il progetto della scuola? E  perché mettere su L'Accademia? Per caso, non è, come diciamo dalla mie parti, che ti vanno le scarpe strette? Oppure sono le mutande?

 
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NON CESTINIAMO IL CONGIUNTIVO

Post n°1988 pubblicato il 02 Gennaio 2017 da monellaccio19
 
Foto di monellaccio19

Risultati immagini per studiare italiano

 

Sulla proprietà di linguaggio, sulla grammatica, sulla sintassi e sulla conoscenza dei vocaboli, si intessono le più svariate discussioni. C'è un parte di addetti ai lavori che reputa opportuno essere rigorosi e severi sull'uso corretto della nostra lingua; per esempio lo scempio esondante del famoso congiuntivo di fantozziana memoria, è uno dei più discussi casi tra gli esperti linguisti. Contro costoro, v'è la schiera di chi con la dilagante conoscenza della lingua inglese, non ritiene di doversi accanire contro chi la lingua italiana la parli poco e male, limitando la povertà dialettica a pochi vocaboli. Un confronto legittimo in effetti: a che vale continuare a battere sullo stesso tasto quando ben altre sono le aspettative di un "mercato" aperto ed esteso anche fuori dall'Italia? La lingua inglese la fa da padrone e molti, oltre questa lingua, parlano bene altre lingue straniere; purtuttavia, c'è una parte di puristi che insiste affinché la lingua italiana sia parlata correttamente (congiuntivi compresi) e nell'eloquio lessicale, sia più arricchita di vocaboli. Don Milani ebbe a sostenere molti anni fa: "Un operaio conosce 100 parole, il padrone 1000. Per questo lui è il padrone". Sono passati molti anni da allora, siamo più acculturati, siamo più capaci delle 1000 parole e la classe operaia non è certamente quella di tanti anni fa. Allora di cosa discutiamo? Parliamo di conoscenza e competenza, siamo alla giusta e impellente necessità di settori come economia, scienza, qualità della vita, ecc.ecc. per cui, per essere all'altezza di questa richiesta, è necessario migliorare il linguaggio che è il veicolo trainante dell'adeguato e diffuso livello culturale. Pertanto, chi non abbia la capacità di partecipare criticamente al dibattito pubblico e politico, come potrebbe essere parte partecipante al vivere sociale e civile? Il pericolo della deriva politica populista, è proprio nel rude e scialbo linguaggio dei leader: vago e molto superficiale. Quindi essere molto prudenti è obbligatorio: la scuola non può e non deve rinunciare a impartire precise lezioni di lingua italiana, i congiuntivi vanno rispettati, è una cattiva idea quella di abolire addirittura gli esami scritti nell'ambito scolastico. Se l'istruzione pubblica accusasse una debacle in questo senso, i penalizzati saranno i figli delle famiglie più disagiate favorendo, invece,  i ragazzi delle classi più abbienti perché avrebbero comunque altre scelte scolastiche! Non permettiamo che la nostra lingua si inaridisca, perdendo le sue classiche sfumature uniche e assolute nel senso e  nella sostanza, convinciamoci che dovendo operare una scelta per un posto di lavoro, un capo, un padrone, tra due persone che dimostrino di conoscere una 1000 parole e l'altra 10.000 parole, il selezionatore sceglierà il secondo. E' ineluttabile. 

 
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