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Il ponte tra la disperazione e la speranza, è una buona dormita. Poi scopri che la speranza è una buona prima colazione, ma una pessima...cena!
Qualcuno ci rammenta che il tempo passa, ma non ci accorgiamo che siamo noi a...passare.
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Messaggi del 08/05/2017
Ci sono occasioni in cui ognuno di noi si immerge e si immagina in condizioni diverse, difficili e insuperabili. Eppure spesso pensiamo a come sarebbe facile fare determinate cose: atti, gesti che contano, prendere decisioni con estrema leggerezza e risultare alla fine il risolutore, il salvatore della patria. Sono sensazioni importanti per chi voglia reperire la carica essenziale per non cadere in depressione, per sentirsi utili e infine, per chiedersi: "Ma se fossi al posto di tizio, caio o sempronio e avessi a portata di mano la soluzione, il suggerimento giusto, perché io sarei pronto e loro cincischierebbero, sarebbero ciarlieri, ma senza costrutto?". Eppure a volte sento che in alcune situazioni, specie politiche e anche importanti, dopo una breve ma attenta riflessione, io avverto di avere la facoltà e il potere di risolvere il problema. Sarà delirio di onnipotenza? Sarà voglia di sentirsi necessari e insostituibili? Sarà che alla fine essere protagonisti sia appagante e soddisfacente? Mah... non lo so, però una cosa devo scoprirla ancora: perché tutto ciò mi accade solo in un particolare momento della giornata e più precisamente la sera quando spengo il PC?
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Un blogger scapestrato e sprovveduto come me, può ritrattare e smentire quanto abbia affermato il giorno prima in un suo post? Io ho la capacità di riconoscere quando sbaglio e cerco disperatamente di porre rimedio: chiedo scusa ai miei lettori, ai miei amici e provvedo immediatamente a raccontarvi come effettivamente siano andate le cose sul palco dell'Arena di Verona tra Fedez e Chiara. Nulla di quanto si pensi o si sia appreso, le cose sono andate diversamente ed è giusto che siate informati opportunamente. Anzi sarò più completo passandovi il video di quanto realmente accaduto la maledetta sera. A voi il giudizio e vi invito a seguire attentamente la performance dei due big del gossip italiano.
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Premesso che non abbiamo alcun diritto di interferire nel privato di alcuna persona e quindi nelle sue scelte di vita, dobbiamo prendere atto che la Francia abbia preso una decisione importante sull'anoressia. Per legge una donna anoressica non potrà sfilare su una passerella per fini professionali. Credo possa essere una conquista, un paese civile dovrebbe proteggere chi evidentemente ricorra a mezzi non plausibili per ottenere una determinata forma fisica che serva solo a favorire alcune produzioni sartoriali e griffate. Partì a suo tempo come una conquista sociale questa scelta, ovvero, sembravano tutti intenzioni a non creare discriminazioni offensive verso quelle donne/ragazze che purtroppo erano penalizzate per le loro modeste taglie: una clientela quindi potenzialmente estromessa dal mercato, un voler sottolineare quanto la vera donna rappresentativa fosse quella con le misure a posto e che da sempre abbiamo visto sfilare. Una par condicio necessaria perché anche le anoressiche fossero appagate da collezioni prodotte esclusivamente per loro. Ci hanno marciato per un bel po’ le maisons famose con le loro proposte e le indossatrici molto magre…non per caso. Si sottoponevano a diete severissime per lavorare, corpi ridotti all’osso per essere in pedana. Ebbene, con buona pace dei grandi marchi, da oggi le agenzie che si preoccupino di fornire modelle, rischiano multe salate fino a 75 mila euro e 6 mesi di carcere per coloro che impieghino ragazze non in possesso dei requisiti richiesti. Quindi si lavorerà con i certificati medici che attesteranno il BMI (indice di massa corporea) che si ricavi dal rapporto tra peso e altezza della modella. Inoltre, saranno perseguiti (e questo è frutto della tecnologia esasperata) coloro che per esigenze di lavoro, ritocchino le foto. Francamente e parlo per me, per un mio gusto personale, vedere quelle ragazze che sfilano in quelle condizioni fisiche, mi ha sempre intristito perché capisco la ruffianata oltre misura e inguardabile, solo per indurre al consumo. Vedere una ragazza fuori dal contesto delle sfilate invece, mi intenerisce solo se la sua anoressia sia naturale e attribuibile ad una precisa patologia. Insomma, non accetto manomissioni di sorta: chi sceglie di essere anoressica per una qualsiasi ragione di lavoro, la rifiuto categoricamente. Ora però potrebbe presentarsi il caso contrario, ossia, se la legge vieta che sfilino le anoressiche, per le extra large che in questo frangente abbiano conquistato buone posizioni e riempiano le passerelle oltre ai siti modaioli, cosa si potrà fare perché non creino un caso discriminatorio? In fondo, magre e grasse ci sono sempre state e le loro taglie (difficili da reperire sul mercato) bene o male le hanno sempre trovate senza avere le dimostrazioni inutili e...smisurate. Pertanto, per quelle come la signora in foto cosa si potrà decidere?
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