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Parafrasando Dante e Kundera...
..."Conservate ogni speranza, o voi ch'entrate..." perche' qui forse troverete "La sostenibile pesantezza dell'avere"...
Hemingway non sbagliava quando sosteneva : "Gli italiani: una metà scrive e l'altra metà non legge" . Io, purtroppo, sono nella prima metà (ahimè) e cerco di mettermi in pari!
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Messaggi del 13/08/2016
Non affannatevi a cercare le definizioni dei tre vocaboli riferiti ai giovanotti in foto, essi, come tantissimi altri fustacchioni, rientrano in una nuova categoria indicata con un neologismo creato apposta per loro. In effetti ci sono sempre state persone, maschi in particolare, che abbiano deciso di prestare cura al loro fisico con assidue frequentazioni di palestre, con particolari attenzioni al loro corpo e al loro aspetto. Dal 2008, ovvero da quando la crisi mondiale ha cominciato a mordere tutti, non avendo grosse possibilità di lavoro, non avendo in realtà molta voglia di contare su un'attività professionale e/o una buona aspettativa occupazionale, molti di questi baldi giovani, hanno fatte scelte precise e oculate: puntare tutto sul fisico per campare. Direi che non fa una piega, la ricerca precisa eseguita in tal senso, ha fornito risultati imprevedibili: un larga fascia di giovani tra i 16 e i 25 anni, dal 2008 al 2013, ha dedicato molto del proprio tempo alla cura del fisico, alla palestra e soprattutto al consumo degli anabolizzanti per evidenziare abbondantemente i muscoli. Questa è la nuova classe dei "Spornosexual": giovani aitanti e bellocci che tendono ad aspirare al lavoro che consenta lo sfruttamento delle loro qualità fisiche. Insomma a cavallo tra "sports stars" e "porno stars", costoro ambirebbero a fare modelli, velini, programmi tv e tutto ciò che faccia coppia con fisicità e bellezza. Per loro lavorano i selfies abbondanti sui social, aggiornamenti continui on line e massima visibilità ovunque sia possibile. Che dire? Ho sempre accennato che il futuro prossimo venturo, sarà sempre più ricco di nuove attività impensabili e imprevedibili rispetto ad un recente passato: la crisi, la mancanza di posti reali e concreti, indurrà tantissimi a mettere a frutto audacia, fantasia e intraprendenza. Hanno ragione, devono pur impegnarsi. Purtroppo il problema è che il mercato, come spesso accade, si satura e ciò che andava alla grande fino al 2014, oggi è già superato: sono in tanti e molti, non riescono a superare l'impatto iniziale, è inflazionato anche questo comparto, dovranno cambiare attività sempre che il dato anagrafico sia ancora consenziente e deponga dalla loro parte. Meno male che io sono in pensione, altrimenti avrebbero avuto un concorrente in più!
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