Creato da monellaccio19 il 12/10/2010
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Messaggi del 17/10/2016

CARI AMICI VI SCRIVO....

Post n°1885 pubblicato il 17 Ottobre 2016 da monellaccio19
 
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Questa è la prova indiretta e non cercata, di come e quanto la rete sia compulsiva, istintiva e...sperimentale. Cristiano Micucci è un blogger ironico e sarcastico e per scherzo (una minchiata tra compagnoni),  ha postato una lettera fingendosi un insegnate che replicava alle polemiche dei giorni scorsi e di cui abbiamo discusso in un mio recente post. L'avesse mai fatto, in 24 ore 17.000 condivisioni e lo scatenamento di una discussione accesa tra i favorevoli e i contrari sul tema dei compiti in classe. Una goliardata da lasciare a bocca aperta: una lettera del genere poteva mai essere scritta da un insegnante anche in perfetto anonimato? Certo che no sostiene Cristiano, il quale non si aspettava di scatenare un simile conflitto. Cosa resta di questa boutade al di là del problema reale che abbiamo discusso gironi fa? Una desolante considerazione:  ci siamo smarriti, smarriamo l'impegno e il senso critico e ci avventuriamo in diatribe, scontri fumosi e verbali, distaccandoci completamente dalla... sostenibile leggerezza dell'essere internauti senza speranze! 

 
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AVVERTIMENTO DI STAMPO MAFIOSO

Post n°1884 pubblicato il 17 Ottobre 2016 da monellaccio19
 
Foto di monellaccio19

Frontalieri, sale la tensione al confine. Minacce contro gli svizzeri:

 

 

Che dirvi? Me l'aspettavo e non mi piace! Non è più come un tempo, si litigava, si discuteva, si andava in posto tranquillo (anche appartati in un bar) e via con le chiacchiere, le argomentazioni, le scuse, le cause, i motivi, insomma, si girava attorno al problema e tanto si smetteva quando tutto veniva appianato, concordato e la stretta di mano suggellava un accordo tra persone civili che avevano voglia di ricomporre la diatriba, gli errori  e le onte arrecate alle parti. Oggi, per una discussione su una precedenza del cavolo, senza che vi sia un incidente e/o feriti, si scende dall'auto come ossessi e si ammazza il "rivale".  Già, il rivale può essere chiunque di noi in una qualsiasi occasione: non v'è pesantezza d'offesa, sguardo provocatorio e/o motivi tali da passare a reazioni insulse, no...c'è solo da prestare attenzione a chi si abbia davanti e molto spesso, si sbaglia pure valutazione. A Como nelle immediate vicinanze della frontiera con la Svizzera, è apparso questo avviso mafioso, intollerabile e inequivocabile: è ovvio che quel referendum sui frontalieri non l'abbiano mandato giù facilmente gli amici lassù nell'alta Lombardia. E' una ripicca bella e buona che non ci fa fare una bella figura, non ci mette dalla parte della ragione e non cambia una situazione che è ancora in corso e attende solo di essere chiarita. Se ci comportiamo da malandrini prezzolati con atti e gesti tipici degli "imponimenti mafiosi", allora siamo perduti, dovremmo nasconderci e camminare a testa bassa! Ci sono i modi civili e legali per portare avanti la battaglia a favore dei frontalieri, avranno anche la solidarietà dei loro datori di lavoro e alla fine sarà un referendum a vuoto se a Berna non passa. Quindi via cartelli compromettenti e nessuna minaccia agli amici svizzeri: chi viene a spendere da noi e simile all'italiano che va a far il pieno alla macchina da loro. Coraggio siamo seri e affidiamoci alla piena libertà di chiunque voglia decidere di fare la spesa o il pieno alla macchina dove gli pare. Se andiamo avanti con le minacce, non fidiamoci della storica neutralità svizzera: qualcuno potrebbe reagire in maniere compulsiva e addio libertà di girare per l'Europa, Svizzera compresa.  

 
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