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Il ponte tra la disperazione e la speranza, è una buona dormita. Poi scopri che la speranza è una buona prima colazione, ma una pessima...cena!
Qualcuno ci rammenta che il tempo passa, ma non ci accorgiamo che siamo noi a...passare.
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Messaggi del 11/02/2017
Dopo le polemiche iniziali, avendo appreso che la De Filippi avrebbe condotto con Conti il Sanremo 2017, tutti ci siamo fatti una domanda: "Chissà quanto si beccherà la regina della TV italiana per queste cinque serate?". Già ci avevano procurato il mal di pancia i 650 mila euro del Carletto nazionale, pensando al compenso di Maria, stavamo per collassarci quando con grazia ed eleganza, la nostra signora piena di grazia, ha annunciato al popolo intero e con fermezza categorica che non avrebbe preso il becco di un quattrino. Lo avrebbe fatto gratis e volentieri il lavoro, una prestazione senza compenso per il piacere di essere a Sanremo e al fianco del grande Conti. Abbiamo dovuto crederle, magari storcendo la bocca, ma detto da lei era verità incontestabile: tutto aggratis!!!! Bene, come sospettavo, la prima cambiale ignota ma non tanto, l'ha presentata ieri sera all'incasso: la vittoria di Lele nel segmento giovani, è il suo primo gruzzolo per il...fastidio. E' sti calzi!!!!! Il ragazzo viene da "AMICI", è una sua creatura ed è nel novero dei tanti talentuosi giovani della sua prestigiosa agenzia la "Fascino Pgt" amministrata dal fratello. Devo aggiungere altro? Tutto chiaro? Sapete cosa significhi? Introiti a non finire per lei e la sua agenzia: più il giovane Lele produrrà e più incassi farà la De Filippi. Questa è la prima tranche del pagamento, stasera vedremo la seconda rata: Sergio Sylvestre il bravo ragazzone di colore che ritengo possa piazzarsi tra i primi tre. Totale? Altro che compenso!!!!
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L'impegno è stato gravoso: scegliere 1500 adolescenti di dodici anni e seguirli fino ai 21 anni, per compiere una ricerca molto interessante. E' ciò che ha fatto la "Pittsburgh University": con meticolosità i ricercatori, hanno tenuto sotto osservazione i ragazzi nella loro quotidianità registrando i loro stati emozionali, lo studio e la vita solita scolastica che ognuno di loro svolgeva. I dati pubblicati sulla rivista "Child Development" sono molto indicativi poiché è stata una ricerca riferita ad ogni soggetto con puntualità, per cui i risultati sono abbastanza pertinenti. Emerge quindi che tutti i ragazzi sgridati, avvertiti con severità e ossessione, minacciati, puniti magari con troppa disinvoltura, nella maggior parte dei casi, abbiano abbandonato gli studi, quindi, niente scuole superiori e niente università. E c'è di più: molti di costoro hanno poi scelto strade peggiori abbandonandosi a furti, risse e violenze sessuali. Un quadro penoso, molto crudele e senz'altro destinato alla discussione e alla riflessione. Perché questo risvolto? Forse un senso di ribellione e di vendetta facendo esattamente il contrario di ciò che volevano i genitori? La compulsiva pressione dei genitori, dimostra che i ragazzi cerchino sensazioni immediate e fuori casa, amici e distrazioni, per loro la vita è in quel momento e no proiettata nel futuro più o meno prossimo. Ecco, non fasciandosi la testa per quanto si evinca, non è sempre l'ossessione dei genitori la causa inficiante, ma purtroppo resta una delle più ricorrenti e plausibili. Quindi facciamo attenzione sin dall'adolescenza (ricordate che la ricerca è durante nove anni) ad avere rapporti chiari, frequenti, dialettici sul piano del confronto e di non pretendere ciò che magari con il tempo, loro otterrebbero comunque con lo studio. L'errore è pressare da vicino, spesso e volentieri, e con voce e mezzi coercitivi. Ricordiamo che il dialogo è l'unico sistema giusto per trattare con i figli.
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