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Il ponte tra la disperazione e la speranza, è una buona dormita. Poi scopri che la speranza è una buona prima colazione, ma una pessima...cena!
Qualcuno ci rammenta che il tempo passa, ma non ci accorgiamo che siamo noi a...passare.
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Messaggi del 06/03/2017
Ormai non c'è più niente di nuovo a parte la notizia che le nascite in Italia siano calate sensibilmente come non accadeva da tempo. Siamo alle solite, apri i giornali e non c'è nulla che possa rallegrare e toglierci dalla faccia le ovvie smorfie dovute al genere delle notizie. Non si salva niente e nessuno: dalla politica all'economia, dalla finanza alla magistratura, dalla sicurezza dei cittadini alle polemiche velenose su tutto e tutti. I colpi bassi si sprecano, si menano mazzate alla cieca e credo che nessuno si stia rendendo conto nei piani alti, che la gente alla lunga si stanchi e avendone le scatole colme, si allontana sempre più dai problemi e si chiuda nel suo orticello non condividendo più niente con nessuno. Brutta aria tira e se volessimo passare alla tv, l'unica che possa darci pochi momenti di svago, di liberazione mentale, distacco dai problemi che ognuno deve affrontare, beh...anche quella, la nostra tv, è spacciata. "Ballando con le Stelle" (RAI1) giunta alla sua dodicesima edizione, era un programma del sabato sera che raccoglieva ascolti e aveva un buon share. Quest'anno, sarà stata la presenza della De Filippi gratis a Sanremo, sarà che il "do ut des" debba essere compensato, certo è che nel vano tentativo di affiancare e/o superare lo share della Maria, si stiano comportando esattamente come sia scritto nel DNA di Mediaset. Una patetica omologazione, scarse imitazioni degli usi e consumi della concorrenza: stanno inseguendo il nulla. La presenza della Lucarelli in giuria è garanzia totale per sceneggiate e battibecchi velenosi e spesso da lavandaie del borgo tra lei i concorrenti; la presenza delle Bruzzone inutile e dispendiosa; lacrime e inibizioni vengono da tutori alle braccia; i balli non sono più motivo di attenzione come una volta e sembrano tipici esempi visibili nelle scuole di ballo rionali: nessuna emozione e appiattimento totale. Però, e questo è il colpo finale, le donne si muovo come non mai, con spaccate vertiginose, gambe scoperte e tese e sinuose pose da night club anni '50: Parietti, Stella e Xenia sono tra le più gettonate. Insomma, uno scimmiottare palese ed evidente per fare spettacolo e attentare ai primati della prima donna di Canale 5. La de Filippi non la si può battere sul suo piano, va messo su uno spettacolo diverso, tornare un po' alle prime edizioni, là dove il ballo era priorità esclusiva, bellezza ed eleganza, stile e piacere di vedere ballerini anche poco bravi, ma capaci con l'aiuto professionale del compagno, di proporre qualcosa di piacevole e diverso dalla concorrenza. L'omologazione non paga!
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Per chi frequenti concerti di musica classica o la ascolti semplicemente servendosi di supporti come dischi e cd, lui è tra i più grandi pianisti viventi: Andras Schiff, maestro e direttore d'orchestra, 63 anni di nascita ungherese ma residente in Italia come capita spesso ai grandi interpreti che trovano casa in Toscana. Andras ha alle spalle una carriera fulminante e concerti in tutto il mondo. Eccelso pianista, grande tocco sulla tastiera, esecutore impeccabile e capace con le sue esecuzioni di portare all'anima di chi ascolta, le sensazioni, le emozioni dell'autore che abbia composto il brano. Tra i tanti autori prediletti, c'è il grande Schubert e qualche sera fa, al Conservatorio "G. Verdi" di Milano, Schiff aveva un concerto con musiche del grande compositore viennese. Circa mille spettatori per applaudire il grande maestro, un pubblico selezionato per le grandi occasioni: il nostro Andras esce tra gli applausi, siede al pianoforte e mentre la sala ammutolisce osservando un religioso silenzio, il pianista ungherese si concentra per attaccare la celebre sonata per pianoforte D 845 in la minore. Appena s'odono le prime note riempire la sala del "Verdi", s'ode in contemporanea, un colpo di tosse. Beh, come molti sanno in queste circostanze, un qualsiasi rumore, sibilo e men che mai un colpo di tosse, inducono un esecutore a distrarsi perché crea fatalmente problemi alla sua concentrazione. Il maestro si blocca e agita il suo fazzoletto; contemporaneamente, un po' più in fondo alla sala, ancora un colpo di tosse infastidisce Schiff. A quel punto il maestro si alza e va via. Attimi di sgomento, la sala rumoreggia e resta spaesata, parte quindi un applauso teso a richiamare Andras in scena. Il nostro eroe torna sul palco e in un buon italiano esclama: "Ignoranti e maleducati, tanta gente viene per ascoltare musica, sono pochi quelli che disturbano. Chi non sta bene, farebbe bene a tornare a casa". Allora, come ho già detto, una condizione essenziale per un pianista serio e bravo, è che venga osservato durante un concerto, il perfetto silenzio da parte del pubblico presente. La concentrazione e la necessaria predisposizione dell'esecutore pronto a suonare, non devono essere pregiudicati da alcunché. Qualcuno, riportando la notizia ha ritenuto che l'ineducato sia stato Schiff, poco tollerante e poco incline ad essere disturbato da due colpi di tosse rumorosi ma naturali e non trattenibili. Chi quindi è colpevole, il pianista o i due tossisti? Almeno sui due colpi, non si può pensare che siano stati fatti apposta. Fatalità? Nervi tesi?
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