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Il ponte tra la disperazione e la speranza, è una buona dormita. Poi scopri che la speranza è una buona prima colazione, ma una pessima...cena!
Qualcuno ci rammenta che il tempo passa, ma non ci accorgiamo che siamo noi a...passare.
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Messaggi del 24/09/2017
“Io ho avuto la fortuna di avere tanta solidarietà diretta da parte degli italiani. Però con la gestione di quelle donazioni degli sms si sta dando un messaggio profondamente sbagliato, perché io penso che tante persone in quelle giornate e quelle settimane, intendevano dare un aiuto diretto a quei paesi che vedevano devastati”. Sono parole pesanti queste di Sergio Pirozzi sindaco di Amatrice e se aggiungiamo che la Procura di Rieti abbia aperto un fascicolo sullo strano caso, signifca che qualcosa non sia andata nel verso giusto. Alla fine di Agosto del 2016, dai famosi SMS lanciati per raccogliere fondi da destinare ai paesi colpiti dal terremoto, risultava raccolta la somma di oltre trenta milioni di euro. In un mio post di alcuni mesi fa, citavo questo problema: dove sostano questi soldi? Che fine faranno? Invitavo quindi a vigilare tutti per seguire il percorso della somma fino alla sua destinazione. Ebbene, Pirozzi sconfortato e ormai stanco delle inutili visite di stato fatte ad Amatrice e in altri luoghi toccati dal sisma, ha denunciato chiaro e tondo che di quei soldi non è arrivato un euro, anzi, molte somme sono state destinate in altri posti per altri interventi esulanti da quelli per cui noi italiani abbiamo generosamente donato. Allora, diamo alla magistratura la possibilità di verificare, aspettiamo segnali più concreti. Se però verrà fuori che veramente i trenta milioni o parte della cifra, abbiano preso strade diverse mentre erano gestite dal commissario Errani unico responsabile, allora non solo dovremo inveire contro il governo maldestro e distratto, ma saremo costretti a non fidarci più degli appelli! Desolante questo scenario, se siamo arrivati a questo punto dove la chiarezza va a farsi benedire, vorrà dire che non ci si potrà più fidare più di nessuno. Vorrò vedere poi se al prossimo appello vi saranno donazioni e attestati di generosità a carico dei cittadini pronti a dare una mano. Un'altra brutta faccenda all'italiana purtroppo, se un stato decide di mettersi in questa condizione, vuol dire che non ha più niente da perdere dopo essersi giocato anche la faccia!
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Sono costretto a tornare su Licata e la sua recente storia. Una lunga storia che dopo anni e anni di battaglie tra le istituzioni e quei cittadini che se ne infischiano di "ubbidire" e "sottostare" alle regole e alle norme, per salvaguardare le loro innumerevoli case costruite sulla magnifica costa siciliana. Case che a suo tempo furono edificate in barba alle leggi che prevedevano una distanza oltre la quale non si poteva edificare e che poi, ancora con sfregio e in barba alle disposizioni, sono state in tutti questi anni trascorsi invano, ristrutturate e abbellite come fossero regge. Tutto questo tra divieti, minacce da parte del Comune e pastrocchi, combutte e "mani lunghe" da parte dei cittadini che non ci stavano a buttarle giù. Non dirò, né mai scriverò la brutta e odiosa parola, ma credo che siamo a livelli tipici di una politica dissennata e omertosa, dove chi crede di poter essere "padrone" assoluto di tutto, possa fare i suoi comodi e...comodini! L'ultimo sindaco alcuni mesi fa, è stato costretto a dimettersi a causa dell'opposizione e di alcuni "amici" di giunta. Mollò dopo aver preso l'ardua decisione sull'ultima e definitiva sentenza dei tribunali coinvolti: quelle case per la legge, andavano abbattute e rase al suolo! Hanno vinto i riottosi cittadini e il sindaco, impossibilitato a procedere, ha fatto un passo indietro dopo che gli hanno bruciato la macchina e l'ingresso di casa. L'amministrazione della città, in attesa di nuove elezioni, è passata a norma di legge, nelle mani di un commissario, Maria Grazia Brandara sessantunenne che in pieno rispetto delle sentenze emesse, ha deciso di muovere le ruspe. ''Rischiati a toccare le nostre case e sei morta, ti sgozziamo via, fai una sola cosa contro di noi e ti scanniamo. Ti seguiamo e ti controlliamo a vista...''. A questo punto la parola che non volevo scrivere prima, devo metterla nero su bianco: Mafia bella e buona. O i cittadini interessati sono tutti mafiosi, o hanno "pregato" la mafia di aiutarli nell'impresa di salvare le loro case. Il messaggio e chiarissimo e il suo stampo altrettanto. La risposta del commissario non si è fatta attendere: ”Ho paura. Non so se rimanere o andarmene. Mi prendo qualche giorno per riflettere”. Non ha torto la signora Maria Grazia, lei è stata già commissario nel 2015 a Licata (AG) e non ha bisogno di spiegazioni dettagliate sul messaggio anonimo di cui i destinatari sono noti. Siamo punto a capo, la legge italiana ancora una volta, non potrà essere applicata e fatta rispettare e mi duole dirlo, ma di questo passo vinceranno...i "cittadini virtuosi e onesti" e nel giusto secondo loro. "Non possiamo perdere le nostre case dopo tanti sacrifici e anni e anni di battaglie. Sono nostre di diritto e guai a chi le tocca!". A Bari "Punta Perotti": un mausoleo moderno e gigantesco innalzato a pochi metri dalla costa e sul magnifico lungomare della città, dopo sentenza definitiva, fu abbattuto, no con le ruspe ma con esplosivo, lo stesso di cui qualcuno intende servirsi laggiù a Licata.
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