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Il ponte tra la disperazione e la speranza, è una buona dormita. Poi scopri che la speranza è una buona prima colazione, ma una pessima...cena!
Qualcuno ci rammenta che il tempo passa, ma non ci accorgiamo che siamo noi a...passare.
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Messaggi del 01/03/2017
Ci sono concetti che andrebbero ben valutati per rendersi conto di ciò che si vorrebbe esattamente esprimere. C'è stata la sfilata di Yves Saint Laurent e mentre una giovane modella percorreva la passerella con un abito...un abito mo' mi sembra esagerato, uno straccetto della celebre maison francese, improvvisamente le è caduta una spallina; un giornale, riportando la notizia, così intitolava: "Incidente sexy alla sfilata. La modella perde il vestito e si vede tutto". Dispiaciuto per questo inconveniente, devo osservare che molto spesso i titoli sono enfatici ed esagerati riferendosi all'accaduto. Innanzi tutto la giovane donna non ha perso il vestito, ma le è scivolata la spallina mostrando parte del petto. Che l'incidente possa definirsi sexy è tutto da dimostrare: la ritengo azzardata come espressione e chiamerei i maschietti a deporre per accertare cosa ci sia di sexy nella visione di parte del seno...quel seno. La ragazza, tendente all'anoressico ma non troppo, non è poi dotata di seno ma di un modesto accenno. Infine, la frase più esagerata che potevano scrivere: "Si vede tutto". Ma tutto che? Cosa intendono per tutto? E no cari giornalisti, diciamo le cose come stanno, altrimenti facciamo solo discorsi di lana caprina. Vi fo' io un esempio palese e calzante affinché ci si possa intendere abbastanza sull'uso del sostantivo "tutto" in questo caso:
Ecco, per me questo è vedere tutto, questo e relativamente sexy e questo, nonostante tutto il visibile, è un vestito che non cade ma rende le idee chiare su chi lo stia indossando.
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Chi sappia, taccia sulla mia persona, eviti di rappresentarmi e raccontarmi come un incapace, vetusto e meschino: la colpa non è mia, ma è di Moschino. Non c'ero a Milano, non ho visto e mi reputo fortunato perché conoscendomi come impulsivo e istintivo dissacratore, avrei alzato una mano per richiamare l'attenzione e avrei fatto richiesta ad alta voce dello spazzolone per le pulizie di casa. Posto sulla testa della modella, vi giuro, non ho saputo pensare ad altro, eppure l'immaginazione non mi manca.
Ora dopo quest'altra bella creazione del noto Moschino, ve ne presenterò altre che magari vi saranno sfuggite. Poiché voi donne avete occhio critico e indagatore, esprimete pure i vostri pareri per codeste invenzioni del Maestro. Io mi limiterò a dirvi cosa siano e magari come siano stati ottenuti. Intanto dai "dieci piani di morbidezza" è stata realizzata una borsa niente male. Direi pronta all'uso per fughe impreviste al solito posto...in fondo a destra.
Un'altra borsa per giornate molto fredde...fermo restando un certo tipo di contenuto.
Vi lascio con quest'ultima ideazza: un vestito confezionato con la carta del panifico, quella dove solitamente s'infilano pane e/o gli sfilatini. Per la serie: "Gliela incarto o la mangia qua?".
Ma alla fine il fuori di testa qua, sono io il meschino, o lui il Moschino?
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