Creato da monellaccio19 il 12/10/2010
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Messaggi del 04/04/2017

O' CARLO...ESCI COL TRE E CHIAMA LA NAPOLI!

Post n°2161 pubblicato il 04 Aprile 2017 da monellaccio19
 
Foto di monellaccio19

Risultati immagini per principe carlo e il tressette

 

E così il principe Carlo con la sua Camilla, ha trovato il tempo per fare una scappatella in Italia, scordarsi la Brexit e godere di una intensa vacanza. Addirittura i futuri reali, hanno trovato il modo per dividersi e concedersi visite in luoghi diversi per ottenere più visibilità. Carlo si è concesso anche un bel piatto di matriciana nei luoghi terremotati, e la visita gli ha reso la simpatia degli abitanti. Tornato a Firenze per ricongiungersi a Camilla, ha visitato la casa famiglia San Paolino (Caritas) e tra strette di mano e sorrisi, con la sua solita e istintiva irruenza, ha visto un tavolo dove quattro ospiti della casa giocavano a tressette; ha quindi chiesto di sedersi con loro per conoscere e capire il gioco. Beh, un'esperienza unica per il Principe e i giocatori che hanno ospitato il quarto "incomodo". Ovviamente, per problemi di lingua e per opportuna conoscenza delle carte e del gioco, si è seduto accanto a lui un signore che l'ha aiutato. Raga' non so come abbiano fatto, non so come sia andato il gioco, ma tenuto conto che il "tressette" sia particolare e ricco di segni, ci sarà stato da ridere e divertirsi. Immagino i segni che si scambiano i giocatori: occhiolino, labbra a forma di culo di gallina, movimenti con le mani, le dichiarazioni per le combinazioni che si posseggo: Napoletana, Buongioco, piombo ad uno o due pali, insomma, presumo sia stato molto istruttivo per l'erede al trono e spero tanto che non vi siano state le tipiche intemperanze del "tressette": "Nooooo, perché hai giocato così...". "Ma komekakkio giochi?". "Ma regina maiala, non dovevi uscire a spade...". A quel punto con la regina di mezzo, magari è partito l'inno reale con buona pace degli astanti.

 
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STA CAMBIANDO LA RAZZA UMANA

Post n°2160 pubblicato il 04 Aprile 2017 da monellaccio19
 
Foto di monellaccio19

Risultati immagini per reti televisive

 

Credo che ora si sia toccato il fondo, dalle urla siamo passati alle aggressioni verbali, alle discussioni accese e molto animate e infine, come visto domenica pomeriggio su Canale 5, alle aggressioni fisiche. Mancano all'appello apparizioni improvvise di armi proprie o improprie e un ferito che mostri in diretta il suo sangue fluire dal corpo. Raga', io come sempre esagero sulle conclusioni, però credetemi se tanto ci da tanto, qua va a finire male. Fedele Confalonieri, presidente Mediaset, in occasione di un convengo tenutosi alcune settimane fa, ebbe a dire che questa televisione urlata non fa bene a chi la subisce e soprattutto a chi la produce. Fedele è uomo di Silvio e devo pensare che abbia voluto accentuare questo aspetto negativo delle proprie reti, quindi un parere onesto e consapevole per essere parte in causa. Aldo Grasso, per me critico televisivo eccellente e preparato, alla luce degli ultimi avvenimenti, parla di rifondare la televisione: la Rai, specialmente se vuol continuare ad essere servizio pubblico, secondo Grasso deve rivoluzionare la sua politica e i suoi palinsesti per evitare una deriva già in atto: il caso Perego e il caso Volpe/Magalli sono molto significativi. Quindi dopo queste dichiarazioni, v'è un intervento di Giampiero Mughini proprio sull'intervento di Grasso e su questa replica desidero trascinarvi coinvolgendovi sulla discussione. Mughini, senza esitare, riconosce che la televisione urlata e manesca, come nel caso di domenica pomeriggio, è la tv che paga molto in termini di ascolto: quella scena drammatica e patetica tra un buffone giornalista come Facci (di professione provocatore) e l'avvocato di Cicciolina (solo l'avvocato per lei potrebbe fare, visto lo stile verboso) si sono azzuffati e menati dal vivo e subito dopo, mentre andava in onda la pezza della pubblicità, hanno continuato dietro le quinte. Ebbene lo share, per la gongolante ruffiana D'Urso, è schizzato verso l'alto mentre Pippo Baudo con la sua consueta classe e signorilità portava avanti una soporifera edizione di "Domenica IN". Mughini insiste nel ritenere queste sceneggiate improvvise della televisione, come parti integranti di una tv popolare e secondo lui, è da sempre che funzioni così. Certo no nei termini che sappiamo e nemmeno con assiduità costante. Cita la Camera con le sue azioni estemporanee da ragazzacci di strada, parla di uno scrittore che anni e anni fa, andò nella redazione di un quotidiano e chiese dove fosse seduto il giornalista Tal dei Tali e avuta l'informazione, gli si avvicinò e gli assestò un ceffone perché aveva parlato male di un suo libro. Giampiero, è convinto che stiamo vivendo un tempo difficile per tutti e per la società è grave specie se contiamo i morti giornalieri davanti alle discoteche, le aggressioni malandrine nei negozi e nei tabaccai, insomma oggi si ammazza per un pugno di euro, senza pietà e senza pensarci su. La razza umana, a prescindere dal colore e dalle etnie, sta cambiando i connotati morali e psicologici. Il mondo tutto è sotto pressione, pensate ad ogni angolo del pianeta dove vi siano focolai di natura politica/sociale, grandi sciagure atmosferica e pazzi che lanciano missili a destra e a manca. Le guerre non si combattono più come un tempo è vero, ma sempre guerre sono, sempre vittime generano e sempre gli interessi e l'odio vincono su tutti e tutto. 

 
 
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