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Il ponte tra la disperazione e la speranza, è una buona dormita. Poi scopri che la speranza è una buona prima colazione, ma una pessima...cena!
Qualcuno ci rammenta che il tempo passa, ma non ci accorgiamo che siamo noi a...passare.
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Messaggi del 22/04/2017
E chi non ha mai partecipato a una gita organizzata della scuola? Esperienza immancabile specie quando la destinazione, la meta, fosse un sito archeologico, una fabbrica, un castello, ecc.ecc. Quelle erano le gite brevi, quelle da un giorno e via. Oggi sono impostate diversamente e riferendomi al liceo o alla scuola superiore, si va in gita anche all'estero: arricchisce la cultura degli studenti e consente di fare esperienze interessanti. Ai miei tempi, se arrivavamo a Castel del Monte, era una conquista. Da tempo si discute, alla luce anche di tragici incidenti avvenuti in queste occasioni, sulla scelta o meno di organizzare queste gite; partono con scopi ben precisi e utili, ma lungo la strada si smarriscono le buone intenzioni e si aprono sortite e impegni completamente diversi da quelli prestabiliti. Ecco, le gite per giovanotti esuberanti sarebbero sconsigliabili, mentre per i ragazzi di scuola media forse vi sarebbero meno sorprese anche se nutro seri dubbi. Mi ha impressionato molto il racconto fatto in una radio (privata) da ragazzi di un noto liceo romano: erano appena rientrati da una gita fatta in Portogallo. A sentirli ricordare come siano andate le cose laggiù, mi ha lasciato quanto meno perplesso: hanno provato esperienze elettrizzanti perché si sono dilettati con furti nei negozi di souvenir, sortite notturne, alcool a volontà e canne che non sapevano più dove...piantarle. Cinque giorni di follia per un viaggio istruttivo. Notti insonni, casino per strada con cori da stadio, fughe notturne per farsi di fumo e bevute interminabili. Ragazzi intorno ai 18 anni portati maldestramente all'estero per...istruirsi. Eddekkè? Domando con dovuto rispetto. Quello che hanno provato, lo potevano fare anche a casa, nulla di nuovo per quanto riguarda le loro personali esperienze. Gli insegnati che accompagnavano la comitiva molto festosa, parevano distratti stando al racconto, non erano molto attenti e nulla hanno esperito per frenare i ragazzi: la notte uscivano e rientravano la mattina all'alba. Penso alle responsabilità, all'incidente, alla tragedia come sia già accaduto in tanti altri casi. Insomma a queste condizioni, mi domando a chi possa giovare il viaggio all'estero. Una sola nota positiva evidenzierei in tutta questa faccenda, la conferma da parte di uno dei giovani: "Abbiamo scritto sui muri, non pagavamo i mezzi pubblici e facevamo casino, ma sesso niente, niente sesso per nessuno. Quando c'è droga e alcool, anche senza sesso è bellissimo!". Mah, mi ricordavo il... contrario, davvero sono cambiati i tempi!
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