CARICO A CHIACCHIERE

Eravamo tutti in pensiero: e come faremo  per vedere i Mondiali di calcio 2018? La Rai sembrava disinteressata per la mancanza delle nostra nazionale: per la prima volta la nostra squadra non parteciperà alla grande kermesse e ovviamente pagare per trasmettere partite dove l'Italia non sarà mai presente, sembrava uno spreco. Lo penso anch'io, certo ci sono gli appassionati che seguirebbero in tv anche le partite dell'Oratoro Salesiano, ma il grande pubblico, quello con il cuore azzurro non ci sarà, perché piuttosto amareggiato. Ebbene, viene spacciato per un grande scoop, ma la notizia è che Mediaset si sia aggiudicati i dirtti per trasmettere le partite: tutti i 64 incontri passeranno in chiaro sulle tv di Berlusconi  per la modica cifra di 78 milioni. Grazie Piersilvio, già eravamo preoccupati per come fare, ma se passeranno in bianco, allora una occhiatina gratis la si da. Quando non si paga, allora sì che l'Italia interessa sempre!

Eccolo il famoso biglietto dimenticato tra le scartoffie di Falcone, riposto tra tante pratiche, faldoni, appunti e mai ritrovato. Solo alcuni giorni fa, un suo prezioso collaboratore, il dott. Paparcuri lo ha riportato alla luce mettendo ordine nella stanza del giudice in tribunale e ovviamente, lo ha consegnato alla Procura. La scrittura di Falcone è stata riconosciuta e gli appunti del giudice sono stati raccolti durante l'audizione di Mannoia. E' inutile sottolineare l'importanza dello scritto: Berlusconi nel 1989 stando agli appunti che "La Repubblica" pone all'attenzione dei suoi lettori, pagava la mafia nelle persona di Cinà, Grado e Mangano (suo ex stalliere). Non faccio altro, colgo al volo questa notizia di oggi: direte magari che sia il solito colpaccio pre elettorsale per colpire il cav. Potrebbe essere, ma intanto la storia  aggiunge  ulteriori tasselli ad un mosaico complesso e importante. Un tassello forse già noto, ma che ora assume una sua valenza grazie all'appunto di Falcone. Vedremo gli sviluppi, intanto la giustizia va avanti e lavora sempre sull'uomo che a sua volta vince, stravince e conduce un carro della nostra politica. Chi potrà mai fermarlo se non la legge?