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Deep Purple Highway Star

Post n°286 pubblicato il 12 Luglio 2016 da do_re_mi0
 

La stella della strada

Nessuno deve prendere la mia macchina

 La incollerò al terreno

Nessuno deve colpire la mia macchina

 andrà a infrangere la velocità del suono

Oh è una macchina letale

 ha tutto

come una forza motrice,

con le ruote enormi

e tutto il resto.

La amo e ne ho bisogno,

la porto al massimo

 Sì, è come un uragano selvaggio

perfetto, tienti forte,

 sono una stella della strada

Nessuno deve prendere la mia ragazza

 la porterò al traguardo

 nessuno deve avere la mia ragazza

 lei regge ogni curva

Oh è una macchina letale

Lei ha tutto

 come una bocca in movimento,

controllo del corpo

e tutto il resto.

La amo e ne ho bisogno,

 l’ho progettata

Si, mi eccita

Perfetto, tienti forte,

Sono la stella della strada

Nessuno avrà la mia testa

 Ve veloce il mio cervello

 Nessuno ruberà la mia testa

Ora che sono di nuovo in strada

Oh, sono ancora in paradiso

 ho tutto

come una terra in movimento

 una strada aperta

e ogni cosa

La amo e ne ho bisogno,

 l’ho progettata

Otto cilindri tutti miei

 Perfetto, tienti forte,

sono la stella della strada

Nessuno prenderà la mia macchina

 La incollerò al terreno

Nessuno batterà la mia macchina

 supererà la velocità del suono

Oh è una macchina letale

 ha tutto

 come una forza motrice,

con le ruote enormi

e tutto il resto.

la amo e ne ho bisogno

 la porto al massimo

Sì, è come un uragano selvaggio

 Perfetto, tienti forte,

 sono la stella della strada

 sono la stella della strada

sono la stella della strada

Highway Star è il primo singolo dell'album Machine Head dei Deep Purple, nonché uno dei loro brani più famosi.La canzone è nata su un tourbus in rotta verso Portsmouth nel 1971. Un reporter chiese al gruppo come scrivevano le loro canzoni e Ritchie Blackmore, per dimostrarglielo, prese in mano la chitarra e improvvisò un riff sul quale Ian Gillan iniziò a cantare. Il brano venne completato entro la giornata ed eseguito al concerto quella sera stessa.L'anno dopo il gruppo incise il brano sul loro album successivo, Machine Head e lo scelse anche come singolo. Ritchie Blackmore dichiarò che per la composizione del proprio assolo di chitarra si era ispirato a Bach. Per molti anni è stato il brano di apertura dei concerti della band; nelle recenti tournée è usato come bis e in alcune delle tappe del loro ultimissimo tour europeo è stata usata di nuovo come canzone di apertura.

 
 
 
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