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Homo erectus sapeva navigare!!!

Post n°3 pubblicato il 01 Luglio 2006 da motherperl
 

L'Homo erectus è un Primate estinto della sottofamiglia degli ominidi, il gruppo che include l'uomo. I metodi più recenti di datazione dei resti fossili hanno permesso di accertare che Homo erectus era presente a Giava quasi 2 milioni di anni fa; le ultime tracce risalirebbero a 30.000 anni fa.
Rispetto agli ominidi più primitivi, le caratteristiche anatomiche di Homo erectus sono le più vicine a quelle dell'uomo moderno: il suo cervello aveva capacità di 1150 cc e il cranio era arrotondato; era inoltre più alto, aveva la faccia più piatta e i denti più piccoli. Infine, la differenza di corporatura tra maschi e femmine risultava meno evidente.
Il maggior volume cranico e lo sviluppo fisico lo resero in grado di compiere attività prima impossibili: era infatti in grado di cacciare in modo sistematico, di costruire insediamenti, di accendere il fuoco e di produrre manufatti litici di una certa complessità. Homo erectus fu il primo ominide che si diffuse fuori dal continente africano.
Gli studi su Homo erectus iniziarono nel XIX secolo, stimolati dalla teoria di Darwin sull'evoluzione: si cercava l'anello mancante tra l'uomo moderno e le scimmie antropomorfe. Nel 1891 E. Dubois trovò a Giava un frammento di cranio e un osso di una gamba che dovevano essere appartenuti a un ominide con volume cerebrale di 850 cc e di statura eretta. Attorno al 1920 vennero trovati altri fossili in Cina che confermarono tali ipotesi, finché nel 1984 venne ritrovato in Kenia uno scheletro quasi completo, familiarmente chiamato "il ragazzo di Turkana".
Per lungo tempo gli antropologi ritennero che Homo sapiens si fosse evoluto in varie parti della Terra a partire da popolazioni di Homo erectus preesistenti; tuttavia tale ipotesi è stata oggi da molti abbandonata. Si ritiene infatti che Homo sapiens sia comparso in Africa e che discenda dalla specie Homo ergaster, inizialmente classificata come Homo erectus; Homo ergaster si sarebbe diffuso poi su altri continenti, dando origine anche a Homo erectus.
Tra le questioni oggetto di dibattito risulta particolarmente interessante quella relativa al linguaggio. Alcuni scienziati, sulla base di considerazioni anatomiche, ritengono che Homo erectus fosse in grado di produrre più di una rudimentale vocalizzazione, mentre altri, tenendo conto della qualità dei manufatti e dell'assenza di produzione artistica, respingono questa ipotesi.

Secondo uno studio pubblicato dalla rivista scientifica "Nature", Homo erectus, un ominide comparso in Africa circa due milioni di anni fa, sarebbe stato capace di compiere viaggi per mare. La ricerca, condotta dai ricercatori dell'università australiana del New England, offre nuovi spunti di discussione nel dibattito in corso sull'evoluzione umana.
Nel 1998 un gruppo di ricercatori dell'università australiana del New England ha annunciato il rinvenimento sull'isola indonesiana di Flores di alcuni utensili di pietra che risalirebbero a più di 800.000 anni fa. Questa scoperta sembra avvalorare l'ipotesi secondo cui Homo erectus, un primate comparso quasi due milioni di anni fa, avrebbe compiuto ripetuti viaggi marittimi. Finora gli studiosi avevano invece ritenuto che la prima prova delle capacità di navigazione degli esseri umani fosse la colonizzazione dell'Australia, avvenuta circa 40.000 – 60.000 anni fa da parte di Homo sapiens sapiens.
Secondo l'ipotesi dei ricercatori australiani, Homo erectus sarebbe migrato sull'isola di Giava attraversando i ponti di terra che oltre un milione e mezzo di anni fa congiungevano Giava all'isola di Sumatra. Da Giava si sarebbe poi spostato nell'isola di Flores, che oggi è a circa 24 km dall'isola successiva e che anche all'epoca era completamente circondata dall'acqua, come dimostra l'assenza, sull'isola, di fossili di animali presenti invece su Giava. Per raggiungere Flores era necessario attraversare 3 bracci di mare per un totale di almeno 19 km ed era pertanto indispensabile l'uso di zattere che permettessero a gruppi di decine di individui la traversata. La capacità di costruire semplici zattere di bambù richiederebbe intelligenza e abilità tecnica superiori a quelle finora attribuite a Homo erectus così come l'organizzazione di una traversata marittima potrebbe aver richiesto capacità di comunicazione verbale più evolute di quanto finora sospettato.
I ritrovamenti di Flores sembrano coerenti con l'ipotesi detta "multiregionale". Essa prevede che l'evoluzione di Homo sapiens sapiens sia avvenuta a partire da Homo erectus in modo simultaneo in aree diverse del pianeta. L'ipotesi alternativa, detta "out of Africa", sostiene invece che Homo sapiens sapiens sia originariamente comparso nell'Africa subsahariana oltre 150.000 anni fa e che da qui si sia rapidamente diffuso in tutto il mondo, soppiantando Homo erectus, migrato dallo stesso continente molto tempo prima.

 
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