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Post N° 205

Post n°205 pubblicato il 19 Settembre 2008 da Nereide_81

Sono sempre stata una grande, grande sostenitrice degli uomini, del loro mondo, di come questa società (con noi donne in prima fila) sia delirante nei loro confronti.

Però.

Crescendo si scoprono cose che da giovani non si valutavano, si scalfiscono crtezze di una vita.

Quanto ancora il mondo potrà deludermi? Premesso che sono una cinica che vede nero dappertutto, che si fida degli altri quanto un gatto randagio, credo che le quattro cose che avrei salvato siano ormai da buttare nell'immondizia, insieme a tutto il resto.

Ok, io per prima mi ho un pessimo carattere, che con gli anni si sta perfino inasprendo.

Però dal mio fondo melmoso guardavo all'insù, e c'era qualcosa che mi faceva pensare che era orribile, ingiusto non riuscire a fidarsi.

Oggi invece credo di aver fatto bene, e di aver avuto ragione.

La mia comesorella. Gelosa dei miei successi, incattivita da un cazzo di conto corrente diverso, o dal mio essere innamorata, dal non avere i suoi problemi. Era bello consolarmi, probabilmente, raccogliermi col cucchiaino ogni volta che Bad mi distruggeva l'anima, era bello anche stare a sentire di tutte le mie scopate, i miei casini, che ogni volta mi lasciavano col sapore di sangue in bocca.
Era meno bello che andassi a convivere, che la mia vita fosse per una volta migliore della sua. Ha parlato alle mie spalle, ha creato un mondo immaginifico su quanto io me ne stessi strafregando di lei ora che avevo trovato l'amore. Ha detto che faccio solo l'infermierina di Glass, la mantenuta. Cose da vomitare.

Credevo che il tempo l'avrebbe fatta riflettere. E invece niente. E' stata di più la rabbia dell'amicizia. Ha contato di più l'essere accerchiata da persone rivoltanti che le davano sempre ragione.

Poi, c'è Well. L'uomo su cui avevo scommesso tutto. Era buono, generoso. Mi sentivo di potergli dire qualsiasi cosa. Ho messo la mano sul fuoco che non mi avrebbe ferita mai, mai. Invece l'ha fatto in maniera eclatante, e cazzo, se me la sono bruciata quella mano. Ora siamo ad uno stato allucinante di INDIFFERENZA, un'indifferenza maleducata, che non ha senso per quello che siamo stati.

Infine, Glass.
Ha un sacco di difetti, è vero. Ma mai, mai e poi mai pensavo mi avrebbe raccontato cazzate.

Invece, non essendo scema, ho scoperto mi ha mentito superficialmente su argomenti importanti. E il tradimento non deve riguardare per forza un'altra donna, per fare così male.
Persino davanti all'evidenza negava ostinatamente.

Ero incazzata. Sentivo quel fuoco negli occhi, quel viso tirato di quelle rare volte in cui sono davvero nera.

Gli ho detto che così offendeva la mia intelligenza. E poi so bene come funzionano queste cose.

Bad era il bugiardo per eccellenza. Quante volte spergiurava il falso.

Per farla breve, Glass alla fine ha confessato. E, come immaginavo, la cosa non mi ha fatto stare meglio per niente. Certe cose non dovrebbero succedere, punto.

Mi sento male. Dio, così male.

Tre uomini in fila, uno peggio dell'altro. Per un calcolo puramente statistico, c'è qualcosa che non funziona riguardo alla trasparenza maschile.

Sono andata a fare un bagno caldo. Lui è arrivato, mi ha aiutata a spogliarmi. Ho dovuto nascondere il brivido che mi ha percorso il corpo. Ma lui l'ha notato lo stesso.

Stupida, stupida attrazione. vaffanculo.

Poi è andato a guardare la partita, volevo stare nel letto da sola.

Un po' pensavo di fuggire via, calcolavo quale appartamento potrei trovare, magari con una coinquilina, con un armadio grande. Magari lasciando in garage da qualcuno la roba in più, che non mi serve.

Un po' avevo voglia che la partita finisse, e che lui tornasse lì, nel nostro letto.
Perché lo amo, in fondo.

Sono davvero, davvero confusa.

 
 
 
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Mi dispiace, oltre ad essere socialfobica, sono fondamentalmente un'asociale. La diffidenza è una caratteristica pregnante della mia personalità. Non sono tipa da quattro chiacchiere, o frasi smielate. Scrivo perché mi fa bene, tutto qui. Non m'interessa di fare nuove amicizie. Sono una persona molto indipendente, ma fragile. Molto fragile. E forse anche molto forte. Mi piacciono le cose vere della vita. Le emozioni, la schiettezza, odio la formalità e le prese di posizione. Il virtuale è solo un modo per fare il punto della situazione.
 
 
 

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