TRANNE GLI OCCHI

MISURE...

Ci avevano insegnato la misura, e anzi l'avevano fatto prima di ogni altra cosa, sapendo che così ci avrebbero consegnato l'antidoto a qualsiasi insegnamento successivo. Ma non c'è misura nell'amore. Nell'amore e nel dolore.

Alessandro Baricco - Emmaus

A New York nevicava nei giorni scorsi, quel manto bianco copriva il disastro della tempesta appena passata, ma una volta che il sole scioglie la neve rimane agli occhi quella devastazione, vago tra le foto, tra scosse di sessualità e immagini sognanti, su facebook ogni tanto compare qualche messaggio, mi manca il fiato quando leggo, c'è una foto che compare, come ieri sera mentre parlavamo mi chiedo come può essere che una roccia d'uomo possa cedere in quel modo, è vero, è un attimo, di questo sono convinto, ma com'è possibile? Come cazzo è possibile... Peccato che qui non nevica, avrebbe imbiancato anche i pensieri, sarebbero stati più puliti, pronti per essere colorati, invece non si può, è successo e non c'è rimedio... Ci hanno insegnato fin dove potevamo arrivare, ad essere persone, ma poi questi limiti sono diventati limiti anche per la nostra testa, non si può fare così, devi solo fare così, tutto diventa una careggiata su cui si è formato il solco. Quando andavo in campagna c'erano dei tratti tra le fila di alberi in cui erano presenti voragini formate dalla terra più cedevole e non protetta dall'erba, fango che con il continuo passare dei trattori aveva creato acquitrini in cui spesso non potevi procedere, ti toccava tornare indietro. Io invece no, io mi ci tuffavo dentro, con trattore e rimorchio, peccato che spesso riuscivo a passare l'ostacolo e mi prendevo qualche parolaccia per aver rischiato, pazienza, non mi piace avere limiti, non mi piace fermarmi e guardare l'ostacolo, come se mi impedisse di arrivare a finire il mio lavoro (in questo caso). E' vero, i momenti di difficoltà ci sono, in cui ti sembra che tutto ti sia contro, ma poi in un modo o nell'altro cerchi di procedere... Forse è quella dose di follia che non ti lascia tempo... Forse chissà... A proposito di quella nevicata a New York, devo dire che sarebbe bello camminare per Times Square con te a braccetto, che ti arrampichi su scarponcini e ogni tanto scivoli, ci si ferma davanti a qualche locale da cui esce qualche profumo strano, qualche nota che riconosci, io non ti amo perchè non posso averti, io ti amo perchè tu sei quella persona che ho avuto e che mi ha dato quella sensazione che esiste qualcosa che non avresti mai pensato di poter provare. Io non ti dimenticherò spazzata via da un altro amore, perchè il mio per te è amore e non una parola scritta su di un post in un sabato di novembre. Io non ti dimenticherò perchè qualsiasi sia il mio ultimo giorno avrò indelebile sulla pelle il ricordo di quello che tu sei per me, che non si limita all'asilo mariuccia ma al conoscere una persona e per una cazzo di volta fidarsi di quelle sensazioni che spesso sentiamo e a cui altrettanto spesso non diamo peso. E per ultimo, sapere che sorridi per una cosa che ho fatto, per una sorpresa, per una parola, per un pensiero, per un gesto è quello che un uomo dovrebbe sempre sperare di regalare alla donna che ama... e se anche abbiamo pianto, l'abbiamo fatto insieme, forse perchè camminando per New York, o chiudendo la porta della nostra camera quando ci tocchiamo sappiamo che in quel momento il mondo rimane a guardarci in silenzio.

Un sabato.