Raccontami

Solo ciao.

E che ti parlo a fare se non puoi rispondere. Sono venuta a trovarti nella tua nuova casa, casa che abiti da tre anni, la giornata era sciroccosa ed ho portato dei fiori che non vedrai né annuserai mai, che poi, mica lo so se i fiori ti piacevano, alle tue rose tenevi, questo si e ricordo che quando ne tagliavo dei grandi mazzi per metterli nei vasi, tu, ti incavolavi...che dirti...mi manca tutto di te e non voglio né posso aggiungere altro, solo ciao, tanto ci ritroviamo prima o poi...

Risvegli.

Mi sveglia il cielo, così azzurro ed ampio, sembra abbracciarmi gli occhi, portarli in alto, lì aldilà delle nuvole, dove non è dato vedere, ed io, invece, ora vedo tutto, il mondo una pallina blù e gli uomini-formichine, affaticati ed affannati. Chiudo gli occhi, torno ai miei sogni.

Parole parole.

Certe parole , ti restano addosso, come il fumo delle sigarette, come un livido. Le risenti e più passa il tempo e più fanno male. E non sono solo parole...

Auguri a chi???

E come dicono a Roma...cia risemo! un altro otto marzo, non voglio passare da snob e radical chic, che, intendiamoci, tutte le donne tutte, la mimosa oggi se l'aspettano, anche quelle che con aria schifata dicono" Ah...io l'otto marzo non lo festeggio, ma scherziii???" e no care mie, voi, la mimosa, la volete eccome, ma fuor di polemica, e consapevole di cosa questa data significhi, mi piacerebbe che tra di noi vi fosse più complicità e compattezza, quella che, ai tempi andati del '68, si chiamava " sorellanza", soprattutto quando si parla di molestie, di stalking e di violenza domestica, insieme si è più forti, insieme non si è solo donne, ma tanto di più.

Oggi.

Che  dire? Oggi non piove, ma nemmeno c'è il sole, una giornata così, sospesa tra mediocrità e noia, con striature viola nel cielo e d'improvviso, il pensiero di te, mi sorprende il cuore, ma nessuna sorpresa, tu ci sei e sempre ci sarai.

Ciao papà...