Raccontami

Mare.

Come sempre, quando i pensieri mi legano il cuore, vado al mare. Mi siedo e guardo, non riesco a far altro, ed uno alla volta, tutti i fardelli , fluiscono, come da un buco, si riversano nel mare e per un attimo, uno solo, effimero come un battito di ciglia, ho la sensazione di essere libera.

Alba.

Esco che è buio, sento i miei passi e posso sentire i sogni di quelli che ancora dormono. Qualche macchina passa, fari accesi, accecanti, disturbano la mia ricercata cecità, sfregiamo la mia oscurità, mentre mi affretto verso un qualcosa che nemmeno io so. E guardo il cielo, le stelle sono così vicine, posso quasi toccarle...ma è quel quasi che mi fotte, e, se pure potessi toccarle, so già che mi farei male.

Sorridere.

A volte , basta poco. Un accenno gentile, l'erba fresca che ti da refrigerio solo a guardarla, il sole che stende, pigro, di prima mattina i suoi raggi, certi profumi che non ti scordi mai e poi...poi c'è il tuo sorriso, che, pure, lontano, mi appartiene.

La pioggia a sorresa, ma mica tanto.

Tanto tuonò che piovve! Era una farse che mio padre diceva, quando voleva dire che noi figli avevamo tirato tanto al corda che poi ci scappava una bella ramanzina con i fiocchi e, in tema di ramanzine, mio padre era bravo assai. Aldilà di queste facezie, dopo mesi di solleone, settembre ci ha fatto il regalo delle bombe d'acqua( grazie settembre!!!), e si capisce che io non sopporti l'autunno, il suo languore, la sua finta malinconia, i suoi colori da dama imbellettata. datemi l'estate e vi solleverò il mondo!

Ri_scrivere.

Io scrivo quando ho qualcosa da dire, mi annoia dar aria alla penna, per il puro gusto di imbrattare le carte. Lasciatemi passare sto sfogo! E' che non sopporto il languore di settembre, anzi, non sopporto settembre, l'autunno, i suoi finti colori, che imbellettano i giorni per illudere in un'altra estate. Vado in letargo...chissà!