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si dice che sbagliando s'impara...ma allora io sono ancora all'ABC

Creato da balliamosulmondo08 il 17/07/2008

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IO SBAGLIO

Io sbaglio.
Sì, io sbaglio.
Io sono una che sbaglia.
Sì, mi si dirà: Tutti sbagliamo.
E invece.

Io sbaglio molto più di tutti gli altri, e se mi si venisse a proporre un elenco di errori, io son sicura che li ho commessi tutti, e se qualcuno mi dicesse che ha fatto un errore che io non ho fatto, io son sicuro, al cento per cento, che ho fatto anche quello, ma se anche fosse, che c’è qualcuno che ha fatto degli errori che io non ho fatto, ne dubito, ma se esiste quel qualcuno, sono certa che io ho sbagliato molto di più, e se anche fossi superata nel numero di errori, io sono sicura che ho sbagliato molto di più, e molto più profondamente.

Io sbaglio quando scelgo, mi trovo a fare una scelta e scelgo sempre la soluzione sbagliata (bella parola, soluzione, in questo frangente), e per non sbagliare, spesso non scelgo, e anche in questo, io sbaglio, ché la procrastinazione, ovvero lo scegliere di non scegliere, è uno dei miei errori più frequenti: il pensare che le cose e le situazioni si risolvano da sé è uno sbaglio e spesso è uno sbaglio che complica gli sbagli rendendoli sbagli più grandi.

Sbaglio facendo e sbaglio non facendo, sbaglio parlando e non parlando, scrivendo e non scrivendo e si potrebbe continuare questa tiritera usando qualsiasi verbo, tanti sono stati, sono e saranno i miei errori.

Io ci provo a non farne più, di errori, ma mi vengono lo stesso.

Non so mica com’è che mi capita.

 

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« cha caldo!Messaggio #18 »

dimmi cosa metti in valigia?

Post n°17 pubblicato il 05 Agosto 2008 da balliamosulmondo08
 

Il momento più critico di una vacanza? Preparare i bagagli e pianificare cosa portare e cosa lasciare a casa! Per questo la valigia, come l'abbiamo riempita, ma anche solo quella che abbiamo scelto per partire, dice molto della nostra personalità e del rapporto che abbiamo con le nostre cose.
«Fare la valigia è prima di tutto una questione di equilibrio. Tra quello che può servire e quello che potrebbe essere superfluo, ma ci dà sicurezza».

 Ecco 6 "casi" (e relative interpretazioni) nei quali riconoscerti!

1Se metti dentro tutto ciò che puoi

«È uno degli errori più frequenti delle donne»,secondo l' autrice del Manuale della viaggiatrice (Morellini editore). Mettendo nella valigia vestiti di tutti i colori si ha bisogno del triplo dello spazio perché serviranno altrettante cinture e scarpe da abbinare a ogni singolo capo! Meglio cercare di trovare la propria linea di coordinamento strategico: un colore base su cui legare il resto dei capi.

 L'equazione che suggerisco? Numero di giorni per mezzo di trasporto diviso la tipologia del viaggio dà come risultato il bagaglio giusto!.

L'interpretazione: paura dell'imprevisto

Partire vuol dire lasciare a casa la propria quotidianità. Per questo fare la valigia diventa complicato. Preparando i bagagli serve saper trovare un compromesso e decidere cosa portare seguendo la logica. Chi porta tutto con sé ha paura dell'imprevisto, è incapace di fare delle scelte e pianificare.Mettere tutto il guardaroba in valigia è impossibile. Per questo è bene far appello al proprio spirito critico e lasciarsi andare. Il viaggio, in fondo, è sempre un'incognita!.

2Se usi buste, bustine, sacchetti...

Biancheria intima, magliette, pigiama, pantaloni, gonne, vestiti. Tutto è chiuso, etichettato. La valigia sembra quasi un archivio. O un cambio di stagione. Ci sono donne che la valigia la fanno così. Ma succede anche agli uomini. Di contro, come dice : l'uomo con la valigia rigida, quello che si impacchetta le cose per bene, ha bisogno di tenere tutto sotto controllo. Ma è di sicuro un compagno di viaggio più interessante di quello che parte con un bagaglio ridottissimo e poi "ci scrocca" di tutto!.

L'interpretazione: controllare l'ansia

Le persone con una personalità "ipercontrollante" sono quelle che vogliono avere sempre la situazione in pugno perché così tengono sotto controllo non la valigia, ma la propria ansia.

3 Se porti tanti oggetti inutili

Avete presente Ben Stiller in Mi presenti i tuoi?. Ecco, per capirci, quando uno si prepara per un viaggio pensando a tutto ciò che può accadergli e cercando di prevenire ogni possibile esigenza. Senza, in definitiva, gustarsi il viaggio, la sindrome di chi in vacanza si porta tutto: dalla caffettiera al coltellino svizzero, all'impermeabile all'ombrello, anche se va al mare. Ma non lo fanno solo gli uomini, anche le donne a volte esageriano!

L'interpretazione: difficile separarsi dalla quotidianità

Una persona insicura, che ha difficoltà a staccare la spina e che deve sentirsi pronta a ogni eventualità. Questo l'identikit di chi fa una valigia piena di tutto... nell'eventualità che qualcosa di non previsto possa succedere.Portare anche la caffettiera, ma anche il cuscino, per esempio, è il sintomo di chi non vuole cambiare abitudini, neppure per soli 15 giorni di vacanza.

Se in valigia butti tutto alla rinfusa

Dove sarà finito lo spazzolino? Se, aperto il vostro bagaglio, è questa la prima domanda che vi fate, nell'organizzazione del suo contenuto c'è qualcosa che non va. Ma c'è anche chi prende delle magliette a caso, butta dentro un jeans, ma poi dimentica la cintura, o peggio, la biancheria. Fretta? Anche: molti si riducono all'ultimo momento per fare i bagagli, anche poche ore prima dalla partenza...

L'interpretazione: distratti e work addicted

Chi prepara così il proprio bagaglio dimostra disorganizzazione e mancanza di cura. Nei confronti della vacanza, si intende.Nessuno pensa che fare la valigia sia divertente, ma per chi ci butta tutto dentro a casaccio può diventare un incubo. Se si dimenticano a casa le cose importanti, per esempio, vuol dire che l'attenzione non è stata diretta al periodo di ferie, ma è ancora proiettata al lavoro. Incapaci di fermarci continuiamo a farci distrarre da tutto quello che non è importante e, per questo, ci riduciamo a chiudere in fretta e furia la valigia.

Zaino vs trolley

C'è chi prepara uno zaino qualunque, l'importante è stare comodi, leggeri, che il bagaglio sia maneggevole. C'è, invece, chi non rinuncerebbe mai al set di valige, con tanto di beauty abbinato! Anche per partire pochi giorni o, peggio, per andare a fare un'escursione.
Sono gli estremi di una retta che passa per un centro fatto di trolley hi-tech da cui far uscire le bretelle (e poi portarli via sulle spalle se la pavimentazione non fosse consona alle ruote!).

Una questione d'età

Ricordate la vostra prima vacanza? Sicuramente avrete portato l'indispensabile. Nello zaino magari, perché da giovanissimi si è più attenti all'importanza del viaggio. Più si cresce, invece, e più è difficile fare la valigia, perché non si vuole rinunciare alle comodità. Il numero delle cose da portare aumenta, come il volume della valigia che, così grande e pesante, non potrà mai essere portata a spalla,Merita un discorso a parte chi la valigia la usa solo se griffata: vuole stare al centro dell'attenzione ed è in cerca di continue conferme dall'esterno.




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