Creato da birjna il 23/01/2007

Fatti e Misfatti

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Istanti

Post n°2 pubblicato il 24 Gennaio 2007 da birjna

Un tocco  leggero lambisce la pelle e le labbra  accennano un pavido sorriso, mentre la mano timorosa, incerta si ferma.

Il cuore sussulta.

I palpiti  si estendono improvvisi,  e le suggestioni crescono, e si allargano:
si propagano nell’aria.

Udire è un dolce sentire.

Il  vocio dei pensieri si diramano, si propagano e oscillano tra gli  ultimi riflessi di luce che  tingono con il loro  riverbero i tuoi occhi.

Mani tese elargiscono delicate carezze  ed  espandono  intense emozioni.

Un cuore gonfio indugia  silenzioso, sente travolgersi dai sogni che si dilatano lungo un susseguirsi di istanti.

 
 
 

Calore intenso

Post n°1 pubblicato il 24 Gennaio 2007 da birjna
 

Intimidita  mostrava quel suo sguardo innocente, ma pieno di malizia a quel uomo che le stava di fronte.

 

Avvicinati a me – le disse – mentre allungava il braccio per trarla a sé, ma prima dolcemente le sollevò il mento con il dito, quasi la sfiorò.

Lei lo guardò e avvertì il cuore batterle forte, e per l'emozione, socchiuse gli occhi.
Mani forti e decise toccarono il suo corpo.
Baci umidi lambivano il suo collo.
Intese l’odore della sua pelle.
Era  effluvio  di sandalo e la incantò.

Sollevò lo sguardo e pensò di trovarsi lontana dalla realtà, quasi fuori  dal tempo.
Il timore che stesse sognando si impadronì di lei, ma quella percezione durò solo per un attimo.

Sentì stringersi forte e la bocca premuta, amorevolmente sulla sua, la riportò alla fantastica realtà.

 
 
 

SOAVE BOCCA ERRANTE

Soave bocca errante
in superficie fino a trovare il punto
ove t'aggrada cogliere il frutto a fuoco
che non sarà mangiato ma fruito
finché non s'esaurisce il succo caldo
e lui ti lascia, o tu lo lasci, flaccido,
ma rugiadoso di bava di delizie
che frutto e bocca si permettono, dono.

Bocca soave e saggia,
impaziente di succhiare e segregare
intero, in te, il tallo rigido
ma folle di piacere al confinarsi
nel limitato spazio che tu offri
al suo volume e getto appassionati,
come puoi diventare, così aperta,
ricurvo cielo infinito e sepoltura?

Soave bocca e santa,
che piano piano vai sfogliando la liquida
schiuma del piacere in muto rito,
lenta-leccante-lecchillusoriamente
legata alla forma eretta quasi fossero
la bocca il frutto, e il frutto la bocca,
no, basta, basta, basta, basta bermi,
uccidermi e, da morto, vivermi.

So già cos'é l'eternità: é puro orgasmo.


Carlos Drummond De Andrade

 

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