Creato da Hero_dgl il 31/08/2014

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5 film che hanno fatto morire letteralmente gli spettatori


Ebbene si, c'è qualcuno che ha problemi dominare le proprie emozioni al cinema ed è capitato che ci lasciasse le penne. Ecco 5 storie assurde (ma purtroppo vere) legate a cinque pellicole di successo.


Ci sono film che portano i nostri livelli di adrenalina ai limiti estremi, scene mozzafiato che ci fanno mancare il respiro e pellicole talmente commoventi da farci singhiozzare tra le lacrime. Tutte emozioni belle ed intense, ma purtroppo ci sono persone che ci hanno lasciato letteralmente le penne, a causa del cuore troppo debole. A volte però, qualcun'altro si è ritrovato con una pistola puntata contro da terzi...

Vediamo un piccolo elenco dei più "famosi" :



 "Un pesce di nome Wanda"

La commedia del 1988, diretta da Charles Crichton, con un cast d'eccezione formato, tar gli altri, da John Cleese, Jamie Lee Curtis, Michael Palin e Kevin Kline, è davvero molto divertente e ha delle scene indimenticabili. Una delle più memorabili è quella in cui al personaggio Ken Pile (Michael Palin) vengono infilate delle patatine su per il naso mentre è legato alla sedia. Ebbene, durante questa scena, nel 1989, un audiologo danese, Ole Bentzenm rise così forte che andò in iperventilazione e morì d'infarto nel cinema.


 "Lone Survivor"

La pellicola di Peter Berg, del 2013, trasposizione cinematografica dell'omonimo romanzo autobiografico "Lone Survivor: The Eyewitness Account of Operation Redwing and the Lost Heroes of Seal Team 10", di Marcus Luttrell, ex-Navy SEAL in missione in Afghanistan, interpretato da Mark Wahlberg, ha generato un episodio di violenza anche nella vita reale. In un cinema di Tampa, Florida, una coppia, Chad Oulson e sua moglie Nicole, stavano guardando il film. Poche file dietro di lui, c'era anche un poliziotto in pensione, tale Curtis Reeves, 71 anni, appassionato della storia raccontata da Berg  e delle armi in genere, e seccatissimo dal fatto che Oulson mandasse continuamente sms durante la proiezione, si è alzato ed ha sparato all'uomo che è morto sul colpo.


 "La passione di Cristo"

La storia di Cristo, raccontata da Mel Gibson nel 2005, ha appassionato milioni di spettatori in tutto il mondo, ma ha anche suscitato polemiche per le scene troppo cruente. La 56enne Peggy Smith, responsabile vendite di due stazioni radio in Kansas, non ha retto l'emozione durante la crocifissione di Cristo (Jim Caviziel) ed è morta pochissimo tempo dopo.

 


"The Twilight Saga: Eclipse"


Nel 2010, il 23enne Damian Anthony Smythe stava assistendo alla proiezione di "The Twilight Saga: Eclipse", in un cinema di Wellington, in New Jersey. Smythe aveva bevuto alcolici già dall'inizio del film ed era visibilmente euforico, stando alle parole dei testimoni.  Stai di fatto che, dopo essersi scolato una mezza bottiglia di Johnnie Walker Red Label, il giovane ha battuto la testa sulla poltrona davanti alla sua e poi è caduto a terra  perdendo i sensi. L'autopsia ha rivelato che è morto per intossicazione da alcol.



 "Avatar"


Record di incassi al botteghino, effetti speciali da Oscar, il blockbuster del 2009, diretto da James Cameron, è decisamente uno dei film visivamente più spettacolare degli ultimi anni. Purtroppo, c'è chi non regge a cotanto sfavillio di effetti speciali e ci può lasciare anche le penne. E' successo, infatti, ad un taiwanese, di nome Cuo, di 42 anni. L'uomo, che ha sempre avuto problemi di sbalzi di pressione sanguigna,  ha visto il film nel 2010. Ad un certo punto, il suo cuore batteva così forte per l'emozione che gli ha causato un ictus. Portato in ospedale, i medici non hanno potuto fare altro che constatare la sua morte, avvenuta per emorragia cerebrale.



In definitiva...penso...sinceramente... andando al cinema , facciamo testamento prima? O magari ci dedichiamo solo a Dora, Peppa pig e Spongebob cosi per stare un attimo sicuri!


Oggettivamente però c'è da dire che, se oggettivamente si è soggetti a star male per forti emozioni, si dovrebbe valutare più attentamente pellicole che potenzialmente producono stress psicofisico.

Speriamo che un giorno non si debba presentare un certificato medico anche per andare al cinema con la propria ragazza o con la famiglia, in questo mondo che ormai va diventando sempre più fan di documenti cartacei, carta da bollo, pezze d'appoggio, dichiarazioni, atti, scarichi di responsabilità etc etc... O magari ci ritroveremo comprando il biglietto del cinema a poter scegliere l'assicurazione da integrare sul biglietto. Un po' come si fa quando si compra un biglietto d'aereo... peccato che se cosi sarà, prima o poi arriveremo a dover avere un'assicurazione per tutto. Anche per  baciare il partner, ovviamente non prima di essersi scambiati la  domanda in carta da bollo con marca da 14,50 € e lo scarico di responsabilità per: " il bacio di cui sopra"

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